Informazioni personali

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Ufficialmente sono un'impiegata commerciale e tento di vendere qualcosa all'estero in un orario part-time che di part-time ha solo il nome. Nell'altra parte del "time", quella immaginaria, sono una casalinga disperata. Vivo da sei anni nella Gcasa con un megalomane egocentrico spesso in preda a deliri di onnipotenza che qui chiamo amorevolemente Ego e recentemente pare sia diventato mio marito, una Ggatta convinta di essere la padrona di casa e un Ggatto suo sottoposto. Sono sociofobica, germofobica e un altro paio di cose che finiscono con "obica". Sono silenziosa, amo le parole ma uso scriverle piuttosto che buttarle al vento. Dico sempre esattamente quello che penso ma solo se interpellata - quando apro bocca o ho fame o sono incazzata. Maniaca dell'ordine, del pulito e in generale della perfezione ma non a casa mia. Sono una tormentata, per motivi non ancora chiari, ma non ho tempo per disperarmene perchè ho da correre alla ricerca della perfezione di cui sopra. Per i pregi purtroppo non c'è più spazio. Ballerina mancata, nella prossima vita vorrei fare l'ereditiera depressa, scrittrice nel tempo libero. Sogni nel cassetto: pubblicare un libro e girare il mondo.

giovedì 28 agosto 2014

Qui le ore e i giorni

passano ad una velocità sorprendente. non sono in un altra dimesione, sono solo in ferie. e non si direbbe proprio. Mi sono imposta un massimo di 15 minuti per il post quindi vi risparmierò il dettaglio di ogni singola giornata, tanto il punto saliente è che non mi sono fermata mai e ho rimpianto sinceramente l'ufficio. I risultati però sono ottimi, a ventiquattro ore esatte dalla partenza la Gcasa è pulitissia, la valiga è imbastita, io sono sbarbata e profumata, le zanzariere sono montate (e sono fighissime!) e gran parte del lavoro del decluttering documenti che mi ero imposta di fare durante le ferie è fatta.
E devo anche constatare che questo darmi da fare dopo i mesi di letargia è stato un toccasana per lo spirito. Sono serena e pronta a partire, ho davvero voglia di partire. a parte quando mi ricordo che la pelosa starà qui, sola, otto giorni, e inizio a piangere. 
Vi saluto, l'app di bloggher nell'i-phone mi permetterà di aggiornarvi ogni tanto ma non garantisco nulla perchè come ben sapete io con le robe telegrafiche non ci so fare e i miei poemi con i tasti touch non vengon bene. Buone vacanze a voi, che stiate a casa o fuori, godetevela. 
Ho ancora qualche minuto... allora vi lascio qualche foto delle novità

Il regalo di compleanno della Gigghi è arrivato - e lei ci gira al largo, paura paurissima.

La zanzariera preferita, Gigghi felicissima di fare la dirimpettaia pettegola alla finestra tutto il giorno

La Gigghi che dorme serafica, ancora non sa cosa la aspetta...

La settimana

mi sta scivolando via dalle mani senza controllo, ma era molto molto prevedibile. Ieri ho finito di riporre le varie chincaglerie vacanziere quali scarpette balneari antisesso e racchettoni, c'è ancora da portare in garage la valigia e il trasportino vecchio della Gigghi, mentre quello nuovo è da lavare - i dettagli arriveranno non appena avrò tempo di dedicare un post alle vacanze - insieme a lenzuola, asciugamani e tappeti della casa del mare che mi attendono sempre lì nel corridoio ma almeno ora si riesce a camminare, che manco la pelosa ne poteva più di dover passare dalla scarpiera per raggiungere la camera da letto. 
Ieri ho anche stirato, dalle diciassette e trenta alle ventitrè, e la mia montagna non è scesa di un centimetro. tra un interruzione e l'altra sono riuscita a smaltire solo tutto ciò che era appeso sulle grucce in ogni dove della Gcasa, penso di stirare ancora qualcosa oggi prima di andare a cena dai miei suoceri ma ad esser sincera non so davvero come e quando fare il resto. Stasera dopo cena raggiungeremo gli Amici per una passeggiata e un gelato, programma scelto appositamente per poter portare con noi il cane di lei, new entry della famiglia che ci tiene tanto a farci conoscere. Quest'estate non siamo riusciti a vederci per nulla, ci siamo visti domenica sera, ci vedremo stasera e di nuovo sabato sera, dopodichè lei ripartirà lunedì ed è molto probabile che fino a Natale non verrà più al nord. Ormai al suo imminente traferimento non ci crede più nessuno, ma anche questo argomento meriterebbe un post a parte che non ho il tempo di scrivere.
Ho una voglia matta di leggere e di scrivere. Sapevo da tempo che settembre sarebbe stato un mese impegnativo, dalla prossima settimana inizia un vortice vizioso di torture, addio al nubilato, matrimonio e fiera tutti concentrati negli stessi dieci giorni. Lo so da moltissimo tempo eppure non mi sono ancora preparata nulla, e anche lavorativamente parlando da lunedì che sono in ufficio non ho ancora aperto la cartellina contenente tuttecose della fiera come se non sapessi che tra un mese ad oggi sarà già andata.
Oggi, con cielo grigio e capo farneticante, sento che mi basterebbe davvero pochissimo per perdere di nuovo la bussola, trattare ogni argomento della mia vita con sufficenza e crogiolarmi nell'insoddisfazione di non poter leggere tutti i libri della mia lista e poter scrivere tutti i post che ho in testa.  
Sa' da tenere duro.


lunedì 25 agosto 2014

Non avevo fatto promesse,

ero stata onesta. E noto con piacere che la blogosfera non ha risentito della mia assenza, tutto è proseguito con normalità. 
Ho fatto una carrellata di aggiornamenti a pochi metri dal capo, con il pugno sotto il mento e l'aria accigliata di chi sta leggendo un verbale di ventotto pagine in cirillico e guai a distrurbarlo. 
per rimettermi in pari con tutto e tutti necessiterò di almeno altre tre sessioni simili. 

Ogni anno, vacanza bella o meno bella, gli ultimi giorni di ferie li vivo in un contraddittorio di prematura malinconia e infantile emozione per il rientro. una roba da primo giorno di scuola, sentimento che, si sà, è imperterrito anche se hai ripetuto parecchi anni e ti accingi a far la quinta liceo per la terza volta. 
Come se in tre settimane di pausa tutto potesse cambiare, il collegame da abbronzato fosse meno stronzo, le alzatacce meno traumatiche, il forzato multitastaking quotidiano più simpatico. 
E poi, il primo giorno di scuola, dopo mezz'ora d'ufficio quella sensazione di combattere contro i mulini a vento è la stessa di luglio. 
esci a pranzo, corri al supermercato e quando arrivi a casa devi fare lo slalon tra le valige a prender aria sul pianerottolo per entrarci con le borse e due casse d'acqua e quando ci riesci ritrovi le montagnette di roba a terra in coda per lavatrice che hai creato il giorno prima in base a criteri che al momento non ricordi, l'asse da stiro in mezzo al salotto perchè la montagna di panni da stirare nel rispostiglio non permette più di metterlo al suo posto, fai la pipì a gomiti stretti perchè i tuoi diciassette beauty sono lì sul davanzale ancora da svuotare e la  vedi... la maschera di Ego che sgocciola nella doccia e odora ancora di mare. e allora lì si che rimpiangi una spiaggia sarda a caso dove leggevi il tuo libro in pace con i piedi nell'acqua - e fanculo alla scuola.
I propositi Micol. ci sono i propositi di settembre, che a quelli di capodanno e dei dieci minuti dopo le pulizie gli fanno una pippa. 
I propositi Micol. Tieni ben saldi i propositi.