con le migliori intenzioni per
quella che alla fine è stata la nostra unica settimana di vere vacanze.
Alla fine abbiamo optato
per la Turchia non per scelta ma perchè quando abbiamo avuto finalmente i
soldi sulla carta di credito per prenotare, tutti i pacchetti per Rodi adatti al
nostro budget erano già stati presi. disperati ci siamo buttati nelle
mani di un'agenzia, cosa che non avevamo mai fatto prima e, con nostra grande sorpresa, abbiamo trovato questo pacchetto ad un prezzo ancora minore di quello che speravamo di spendere. E' tutta un'altra storia avere qualcuno che ti viene a prendere all'aereoporto e ti
ci riporta, avere un punto di riferimento in loco e sapere di non essere l'unica
coppia ad avere la doccia che allaga il bagno e il tavolino del balcone
che sparisce e ricompare a piacere del personale dell'albergo. Noi eravamo abituati ad organizzarci i viaggi da soli ed essere totalmente indipendenti ma anche allo sbaraglio in caso si presentassero situazioni diverse da quelle che ci aspettavamo. Questa volta è stata una cosa completamente diversa e per quanto mi sia piaciuta non posso però dire di preferirla. Per una
sociofobica che con il tabaccaio a duecento metri da casa si fa venti km
andata e ritorno per comprare le sigarette al distributore automatico e
non dover salutare altri essere umani, ci sono molti lati negativi. L'impatto è stato pessimo, appena saliti sul pulman che ci ha portato dall'aereoporto all'albergo, un tizio dopo aver fatto l'appello ci ha comunicato che il giorno seguente alle dieci avremmo dovuto essere pronti per la colazione dove ci sarebbe stata una riunione con qualcuno. io avevo già voglia di mandarlo a stendere alle dieci? così tardi? io a quell'ora sono già in spiagggia... e poi che cosa volete? io sono in ferie, non voglio fare riunioni anche qui, lasciatemi in pace, che è un complotto quest'anno?? C'erano altre tre coppie italiane nel nostro "gruppo", due di Roma e una
di Napoli... E galeottoa fu l'escursione in chaicco del secondo
giorno... non ce li siamo più levati di torno, che fa pure rima. La
ragazza che rappresentava la nostra agenzia, turca fidanzata con uno
gnoccolone argentino di madre e italiano di padre, ha fatto amicizia con
una delle ragazze di Roma. In pratica dal terzo giorno si viaggiava in
dodici e non ci si è separati mai.
Non ho schifato la cosa nelle prime ventiquattro
ore per non essere sempre la guastafeste di turno e perchè vedevo Ego
piuttosto coinvolto, ma è stato un grave errore. A queste
persone non fregava un cavolo di vedere più posti possibile, sono tipi
all'inglese da villaggio turistico con sfondo di cartone all'orizzonte.
Alla sera si faceva
tardi quindi la mattina l'appuntamento per la colazione era alle nove e
mezza... cosa per me inaccettabile, arrivare in spiaggia a mezzogiorno,
quasi mezza giornata sprecata a dormire. arrivavamo dalla spiaggia alle
otto di sera e l'appuntamento per la cena era nuovamente alle nove e
mezza in reception, giusto il tempo di lavarsi e prepararsi, mettere un
minimo in ordine le nostre cose ed era ora di uscire. si cenava non
prima delle undici e quando si finiva ormai quasi tutti i negozi erano
chiusi e si tornava in albergo a bere birra e poi a dormire. Non so come ho fatto a resistere, non tanto allo stretto contatto con
altre persone ma ad assecondare le decisioni comuni e non fare
(troppo) la rompicoglioni. In primis l'ho fatto perchè, essendo stata una meta improvvisata, non mi ero preparata come al solito sulle cose che volevo fare e i posti che volevo vedere, anzi, quest'anno ogni volta che aprivo una pagina internet per cercare qualcosa venivo immediatamente assalita dalla noia e una voce dentro di me mi diceva "ma chi cazzo te lo fa fare"così chiudevo pensando di farlo l'indomani. avendo però molto spirito di buona condotta intrensico, ho pensato che mettendo assieme le idee di altre dieci persone, che per me era scontato che avessero le mie stesse intenzioni, ne sarebbe uscita una bella esperienza senza che io faticassi troppo a sbattermi per cercare informazioni su un paese le cui guide in italiano erano davvero poche e confuse. Ma sopratutto vedevo
che Ego si divertiva e pensando che avesse bisogno di un po' di sano
divertimento e svago, quasi infantile, con altri uomini, senza il mio
continuo programmare ogni secondo di ogni minuto delle nostre giornate, ho messo da parte ancora una volta le mie esigenze. Ovviamente sono rimasta delusa dal fatto che a
Ego tutto questo sia andato bene, ma per me rimanere delusa da Ego è
una costante che non va in ferie mai neanche ad agosto. Sto sentendo il
peso di questa cosa molto di più adesso che in quel momento, perchè non
nego che ci siano stati anche dei bellissimi momenti...si andava in giro in scooter
tutti insieme per la costa, si sono fatte delle gran risate, l'ultima
sera abbiamo comprato la carne e fatto una grigliata sul balcone della
coppia turco/argentino/italiana. Avere la ragazza turca insieme a noi ci ha permesso di andare a mangiare in posti dove da soli non saremmo mai entrati, prezzi super economici e cibo squisito, mangiare i piatti più tipici a base di carne, salsine e verdure e assaggiare i loro dolci buonissimi. E' stata nel complesso una bella vacanza, un bell'esperimento per me da archiaviare nella categoria tentavi di convivenza tra mammiferi, da non ripetere.
La mia turchia mi ha lasciato addosso un senso di libertà, di sonni profondi e risvegli dolci. Fancazzismo generale che trasuda da ogni cosa. tutte le spiagge oltre alle file di ombrelloni di paglia che danno quel tocco di stile e i classici lettini (ma rigorosamente rivestiti da cuscinetti morbidi), hanno tutte almeno due file di gazebo sotto cui ci sono colorati puffe o cuscinoni giganti. stessa cosa nei locali e sulle barche, raramente trovi normali sedie, ciò porta ad una situazionione di svacco generale con gente che addirittura a fine serata si addormenta lì dopo aver fumato il narghilè. Stravaccharsi a pelle nuda sul sudore di qualcun'altro sotto i quarantadue gradi delle due del pomeriggio non è il massimo, ma basta non pensarci. Tra l'altro nella maggior parte delle spiagge non si paga nulla, basta prendere qualcosa da bere durante la giornata! Contrariamente a ciò che ci avevano detto, la vita lì costa come da noi, in certe cose addirittura di più, con la differenza che un loro stipendio medio è corrispondente a nostri 400 euro al mese. La ragazza turca ci ha illuminato su una realtà di cui noi non eravamo assolutamente a conoscenza: i turchi non possono uscire dal loro paese liberamente a meno che non abbiano un permesso dall'università dove studiano per fare ricerche nel paese dove vogliono andare o un contratto di lavoro in mano. non possono fare una vacanza all'estero, possono farlo i ricchi lasciando una sorte di tangente oppure si puo provare a fare "il colloquio" sottoponendosi ad una serie di assurde domande e a seconda di come si è svegliata quel giorno la persona che prenderà la decisione, passarlo o meno. Per questa coppia questo rappresenta un grande problema, vorrebbero venire a vivere in Italia e sposarsi ma lei non puo uscire dal paese a meno che non abbia un contratto di lavoro qui, e non mi soffermo a specificare quanto possa essere improbabile questo sopratutto non potendo nemmeno candidarsi di persona. le loro famiglie hanno realtà economiche pessime e non possono aiutarli, dopo sette mesi senza vedersi passati a lavorare sodo per mettersi da parte quanti più soldi possibile, lui si è trasferito lì con tutto quello che possiede e ora vivono alla giornata. Sia noi che le coppie di Roma e Napoli stiamo spargendo i loro curriculum in giro ma con la situazione attuale italiana ci si vergogna quasi al solo pensare di trovare lavoro ad una ragazza turca senza nemmeno farla vedere in faccia. Conoscere loro ha aggiunto un grande cerotto nel mio cuore, rinforzato ad ogni audiomessaggio che lui ci invia su wathsapp in cui ripete ogni due frasi "così possiamo stare insieme".
Non c'è ancora mai stato un posto che non mi sia piaciuto, io amo il mondo e non credo che lo troverò mai. sono stata però in posti dove non vivrei, e questo è sicuramente uno di quelli. Abbiamo subito capito che la nostra zona era la più turistica, di conseguenza per niente tipica. L'influenza greca e quella europea si sentono al punto che a volte ti dimentichi di essere così vicino alla Siria in piena guerra o di essere in uno stato dove la prima religione è l'Islam, cosa tanto temuta dagli occidentali. Di donne con il burqa ne ho viste davvero poche e tutte anziane, non pensavo di trovare le classiche mignotte per strada e raffigurazioni e gadget raffiguranti peni nei negozi di souvenir. non c'è nessun pudore in più di quello che trovi da noi a Rimini ad agosto,almeno per quello che un turista può captare in una settimana di soggiorno. Gli uomini guardano qualsiasi donna in modo irriverente, sola o accompagnata che sia, con sguardi che se provi a sostenerli ti fanno accaponare la pelle.
L'unica cosa che ti ricorda dove sei è la preghiera sparata da tutte le moschee ogni sei ore. la maggior parte dei locali abbassa la musica e qualcuno smette di parlare, ma non abbiamo visto mai nessuno pregare. la preghiera è quasi cantata e sentirla è davvero affascinanate. L'unica volta in cui ci siamo allontanati un po' dalla costa per poi riscendere in una spiaggia più lontana, abbiamo avuto modo di vedere molte case ridotte in condizioni poco agevoli, bambini che portavano carriole di pietre e anziane signore che vendevano fichi secchi con dei tavolini fuori dala propria casa. Non mi sento di poter dire di avere visto la Turchia, motivo per cui prima o poi ci tornerò sicuramente e progettiamo di fare presto un weekend lungo ad Instanbul.
A Bodrum e dintorni il mare e la spiaggia non sono assolutamente come vengono presentati. le spiagge son ben tenute e il mare è pulito, ma quello della nostra Liguria nei giorni migliori non ha niente da invidiargli. Ci sono sicuramente mari e spiagge più belle ma non abbastanza vicine a dove eravamo noi. le agenzie ti mandano lì perchè è il polo del turismo, ma se dovessi tornarci ci starei alla larga e andrei più verso Marmaris e/o Antalya. Bodrum è la fiera del tarocco, se vai in centro non puoi far altro che passeggiare per lunghe vie di negozi uno attaccato all'altro, tutti uguali, che vendono qualsiasi cosa taroccata benissimo... vestiti, borse, orologi, gioielli, articoli per la casa... a prezzi per niente economici.

Icmeler, sicuramente la più bella che abbiamo trovato

La cosa che più mi rimarrà nel cuore sono questi porti, in particolare quello di Bodrum, con tante barche in legno di colore diverso... che ti ricordano di quante sfumature diverse sia fatto questo nostro mondo.
Ci siamo divertiti parecchio nel costatare loro abitudini che da noi sono impensabili... i bus con cui si può andare su e giù per la costa non danno biglietti e non esiste controllore, si va a fiducia e noi non abbiamo visto una sola persona non pagare. si sale e si va a pagare all'autista che mentre guida si gira, conta i soldi e ti da il resto, oppure più semplicemente si passano i soldi a quello davanti a te che li passa a sua volta a quello davanti a se e così via finchè arrivano all'autista e stessa cosa indietro per il resto. mi immagino a Torino uno che batte sulla spalla di quello davanti e quello che si gira e gli dice "ma che cazzo vuoi??"... L'innumerevole quantità di animali che girano indisturbati ovunque, camminando per Bodrum ci si è affiancato un tacchino con i cuccioli tacchini dietro in fila indiana, alla visita al castello parecchie galline facevano le scale con i turisti. sopratutto ci sono cani e gatti ovunque, assetati e affamati e io e Ego ci fermavamo a dare loro da mangiare e da bere quanto potevamo. Gli ultimi due giorni abbiamo "adottato" un gattino piccolissimo che bazzicava nell'albergo, l'abbiamo fatto dormire due notti nel nostro appartamento. il suo bisogno d'affetto era smisurato, non ha ma fatto un bisogno in casa e appena aprivamo la porta della camera da letto al mattino ci correva in contro per farsi prendere in braccio e cooccolare. Ovviamente quando abbiamo dovuto salutarlo abbiamo pianto mezz'ora come due deficienti.

Tirando le somme, io e Ego avevamo assoluto
bisogno di stare del tempo da soli, di avere intimità nel senso più
pratico del concetto, di passare giornate insieme senza preoccupazioni ed
ogni cosa sembra essersi messa d'impegno per ostacolare
questo. nonostante ciò, abbiamo passato venti lunghi giorni senza
mai avere litigi drammatici, qualche scazzo (ovviamente mio) ma come
credo sia regolare per ogni coppia. Ad oggi questa condizione di
bandiera bianca persiste, insieme però alla senzazione (ovviamente mia)
che manchi sempre un pezzo...