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Ufficialmente sono un'impiegata commerciale e tento di vendere qualcosa all'estero in un orario part-time che di part-time ha solo il nome. Nell'altra parte del "time", quella immaginaria, sono una casalinga disperata. Vivo da sei anni nella Gcasa con un megalomane egocentrico spesso in preda a deliri di onnipotenza che qui chiamo amorevolemente Ego e recentemente pare sia diventato mio marito, una Ggatta convinta di essere la padrona di casa e un Ggatto suo sottoposto. Sono sociofobica, germofobica e un altro paio di cose che finiscono con "obica". Sono silenziosa, amo le parole ma uso scriverle piuttosto che buttarle al vento. Dico sempre esattamente quello che penso ma solo se interpellata - quando apro bocca o ho fame o sono incazzata. Maniaca dell'ordine, del pulito e in generale della perfezione ma non a casa mia. Sono una tormentata, per motivi non ancora chiari, ma non ho tempo per disperarmene perchè ho da correre alla ricerca della perfezione di cui sopra. Per i pregi purtroppo non c'è più spazio. Ballerina mancata, nella prossima vita vorrei fare l'ereditiera depressa, scrittrice nel tempo libero. Sogni nel cassetto: pubblicare un libro e girare il mondo.

giovedì 20 settembre 2012

Quando Ego dice che io con i capricci ottengo sempre tutto quello che voglio... ha ragione.



Le ho fatte quadre a mia mamma parlandogli di queste scarpe finchè non me le ha comprate e avevo ripetuto a Ego quanto fosse imminenete il mio bisogno di shopping finchè non mi ha regalato una carta regalo di Zara da quaranta euro, con cui ho comprato la borsa.
Sono un'immatura irresponsabile, superficiale e viziata. come se non bastasse stamattina al mercato mi sono comprata la desiderata felpa grigia felpata alla modica cifra di dieci euri e tra poco avrò completato anche questa lista dei desideri e sarò pronta per stilarne un'altra. Quando il mio bisogno di riempire i vuoti dell'anima con  cianfrusaglie da aggiungere all'armadio è così insopportabile, sarei disposta a prostituirmi pur di ottenere ciò che voglio (ed Ego è un tipo geloso, si sa....)
Adesso sia per il concerto di sabato che per il prossimo weekend a Monaco, ho il giusto abbigliamento da diciottenne che si rispetti.

Per mazziarmi per bene, oggi sto riflettendo su quanto questo mese abbiamo voluto fare il passo più lungo della gamba. Non possiamo andare all'Oktober Fest, non dovremmo andarci. non lo avevamo assolutamente pensato, la mia amica B. e il fidanzato ce l'hanno proposto, tutto sembrava economico e facilissimo da realizzare e come due polli abbiamo accettato. erano anni che volevamo andarci ma ogni anno i primi mesi dopo le ferie siamo con l'acqua alla gola (il resto dell'anno invece si naviga nell'oro -?) quindi ci siamo fatti intortare per poi pentircene subito dopo. non sono i due giorni e mezzo di soggiorno lì a preoccuparmi, sono i giorni prima e quelli dopo. Se fossimo due persone responsabili non saremmo andati nemmeno in vacanza quest'estate, ci saremmo accontentati di andare a casa mia in Liguria e con i soldi spesi per andare in Turchia ci saremmo messi qualcosa da parte in modo da vivere serenamente i mesi successivi. appena abbiamo un soldo in più lo spendiamo, dico tanto di miacuginadeficente e l'ignorante ma noi non siamo tanto diversi. certo, noi ci facciamo un viaggetto o ci compriamo qualcosa che ci serve, non cambiamo mobilio a random o acquistiamo aggeggi nuovi che non sappiamo accendere tanto per far vedere che li abbiamo, ma il risultato è lo stesso. se avessimo rinunciato a tutto in questi due anni di convivenza, a questo punto ci saremmo garantiti non dico un futuro ma almeno una quotidianità migliore. Dopo due anni Ego ci  arrivato, io no. Io dico ogni volta che siamo solo in due e abbiamo abbastanza le spalle coperte (non rischiamo per lo meno di ritrovarci senza un tutto sulla testa) e quindi è giusto concederci ogni tanto di fare quello che vorremmo fare, che tanto nella peggiore delle ipotesi viviamo a stecchetto fino allo stipendio dopo. (Ego da parte sua invece è per il non-risparmio nelle piccole cose, ha le mani bucate... un binomio vincente.) Ma sto iniziando a pensare che questo mio modo di ragionare sia sbagliato, o comunque non opportuno ai tempi in cui viviamo. Forse una volta poteva funzionare ma non oggi, con questa economia traballante che non garantisce alcun tipo di equilibrio. Le cose potrebbero ancora peggiorare, uno dei due potrebbe perdere il lavoro dal giorno alla notte e potremmo pentirci amarante di aver vissuto come se non ci fosse un domani. Io rigida e con un senso di responsabilità al di sopra della media dei mie coetanei, forse non mi sono resa conto che fare questo tipo di scelta considerandola il semplice riconoscere di essere giovane e doversi un minimo godere la vita lavorando entrambi tutto il giorno, tutti i giorni dell'anno, è stato fin ora solo deleterio anche a livello psicologico. e ne avrò la dimostrazione quando passerò il prossimo weekend a preoccuparmi per le bollette da pagare invece di divertirmi. Sono stata sempre consapevole del fatto che l'unico modo per uscire da questo circolo vizioso fosse avere un capitale di base da tenere lì e consumare solo all'evenienza ma nonostante questo tutte le volte che avrei avuto la possibilità di averlo ho trovato il modo di spenderlo. A natale Ego riceverà la seconda parte delle provvigioni di quest'anno e io non riesco assolutamanete a pensare di lasciarle sul conto e non usarle per fare un weekend lungo in qualche capitale europea per capodanno. Forse non sono abbastanza matura per gestire questa situazione. eppure mi sembra di fare già tanto, di inventarmele già tutte, di avere già fin troppo spirito di sacrificio in confronto agli esempi che ho intorno. alla fine quello che mi compro di futile, trovo sempre il modo di averlo nella maniera più economica e scroccosa. la maggior parte di quello che ho avuto negli ultimi anni, l'ho avuto grazie a regali o occasioni, vedo la parrucchiera due volte alll'anno e il mio corpo non ricorda neanche più cosia sia un estetista. Ma forse io la vedo così quando in realtà questo non è niente di speciale e potrei fare molto di più, forse commetto errori costantemente che sono alla base di ogni nostro problema e non ne sono consapevole. 
Mai come in questo momento mi spaventa la relatività delle cose e vorrei avere a disposizione uno strumento di rilevazione (o meglio ri-velazione) universale che mi indicasse quale via è quella giusta... quella dettata dalla pura razionalità logica... o quella che comprende anche un minimo di sporadico piacere umano che a ognuno spetterebbe di diritto.

6 commenti:

  1. Secondo me hai bisogno di qualcosa che ti riempia la vita alternativa allo shopping. Tu sai benissimo che la tua vita porta con sé molte frustrazioni e le combatti così. Il modo per non sentirsi in colpa è trovare una via alternativa. Lo so che è difficile, ma provaci. Cos'è che ti piacerebbe fare oltre lo shopping? Hai una passione per i film, i libri, la musica, le camminate, la fotografia, il disegno... ci sono tante cose che puoi fare.

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  2. hum hai ragione non bisognerebbe mai fare il passo più lungo della gamba perchè nella vita ed in questo momento storico è tutto un casino.
    Però andare in vacanza o concedersi un piccolo vizio fa bene al cuore e all'anima.
    Io non vado in vacanza e non faccio vita mondana guadagno decentemente eppure non riesco a mettere via uno spicciolo, e non ho ancora ben capito dove sputtano i soldi.
    Questo mese mi sono concessa 60 euro dalla pull & Bear e 40 euro da zara....mi stò maledicendo ma ne avevo bisogno e cmq il mio pantalone verde, la mia sciarpa con i teschi, il mio legghins pesante sono già stati belli che sfruttati. E che diavolo!

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  3. ci sono tante età nella vita... alla tua è davvero dura risparmiare...
    vedrai che, se messa alle strette, alla fine ce la farai ma speriamo che tu non abbia mai questa esigenza! Le cose peggiorare ma possono anche migliorare, ti pare???

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  4. E' dura di questi tempi, è vero... anche noi siamo sempre a fare i conti e io mi faccio mille cose in casa e non sperperiamo certo tra cene al ristorante e viaggi... ma è dura far quadrare la cassa lo stesso... io spero che prima o poi arrivino tempi migliori e spero di non essere troppo vecchia per godermeli! Certo che al ritmo a cui siamo cresciuti e che hanno vissuto i nostri genitori noi non torneremo mai... dovremmo imparare ad amare ciò che abbiamo e abbandonare il consumismo sfrenato degli ultimi anni... questo secondo me ci aiuterà anche a riscattarci moralmente e sarà di sicuro l'aspetto buono di questa crisi... nel frattempo teniamo duro e speriamo nel fururo!
    Un caro abbraccio dolce Micol!

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  5. A tutti spetta "un minimo di sporadico piacere umano" e credo che la soluzione non sia ne' nelle scelte razionali, ne' in quelle folli...sta sempre nel mezzo, anche in tempi difficili come questo che viviamo.

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  6. Te l'ho scritto mille volte, quindi una in più non guasta, adoro il tuo blog

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