Informazioni personali

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Ufficialmente sono un'impiegata commerciale e tento di vendere qualcosa all'estero in un orario part-time che di part-time ha solo il nome. Nell'altra parte del "time", quella immaginaria, sono una casalinga disperata. Vivo da sei anni nella Gcasa con un megalomane egocentrico spesso in preda a deliri di onnipotenza che qui chiamo amorevolemente Ego e recentemente pare sia diventato mio marito, una Ggatta convinta di essere la padrona di casa e un Ggatto suo sottoposto. Sono sociofobica, germofobica e un altro paio di cose che finiscono con "obica". Sono silenziosa, amo le parole ma uso scriverle piuttosto che buttarle al vento. Dico sempre esattamente quello che penso ma solo se interpellata - quando apro bocca o ho fame o sono incazzata. Maniaca dell'ordine, del pulito e in generale della perfezione ma non a casa mia. Sono una tormentata, per motivi non ancora chiari, ma non ho tempo per disperarmene perchè ho da correre alla ricerca della perfezione di cui sopra. Per i pregi purtroppo non c'è più spazio. Ballerina mancata, nella prossima vita vorrei fare l'ereditiera depressa, scrittrice nel tempo libero. Sogni nel cassetto: pubblicare un libro e girare il mondo.

venerdì 27 marzo 2015

E comunque...

...ogni volta che io inizio la dieta, qualcuno finisce in ospedale. 
Lo so che è la cazzata delle cazzate cazzose ma è verità. Sia nel 2011 che nel 2012 mio padre è stato ricoverato d'urgenza a pochi giorni di distanza dall'inizio delle mie diete, e giuro che non aveva nessun avvisaglia. tant'è che il secondo anno ho giurato che mai più avrei provato a dimagrire, a costo di diventare un balenottero. Quest'anno ci ho pensato, mentre mi attrezzavo il frigo di prodotti light, mi sono chiesta se il sortilegio valesse solo per mio padre o avrei mandato al pronto soccorso qualcun'altro, temendo seriamente per mio suocero. Ho iniziato lunedì 16 ed eccoci in ospedale domenica 22. ma cos' è? una congiura per mantenermi con le maniglie dell'amore? perchè poi ovviamente, essendo in giro negli orari di visita che coincidono sempre con gli orari dei pasti, mangio in giro e ciao dieta ciao.
Ieri la giornata è stata più pesante del previsto, abbiamo optato per una pizza perchè la madre di A. ha avuto il coraggio di presentarsi in ospedale alle quattro - quindi M. è rimasta sveglia in ospedale da mercoledì mattina a giovedì pomeriggio alle quattro - e abbiamo deciso di non togliere tempo utile al sonno per cucinare. non ho quindi fatto la spesa ma ho aspirato e lavato tutti i pavimenti, ho spazzolato via peli di mici sparsi da tende e cuscini, ho fatto una doccia veloce e sono andata a prenderla alle otto. Alle nove e un quarto eravamo dalla ragazza per le unghie e alla mezza tornavo finalmente a casa... non l'ho portata in ospedale perchè alla fine ha deciso di rimanere la madre di A. e non è nemmeno rimasta a dormire da noi perchè non voleva darci problemi stamattina... forse se nel pomeriggio avessi insistito un po' di più sarebbe rimasta, pensiero che mi ha fatto sentire in colpa tutta la sera. 
Ogni giorno che passa mi pare che la situazione per lei peggiori e mi chiedo come stia facendo a reggere. Ora che A. è fuori pericolo e potrebbe tirare un sospiro di sollievo, si è messa di traverso la suocera e creare problemi. E' una donna limitata, con un grado culturale bassissimo, gelosa e dispettosa. Si è presentata solo al pomeriggio ieri, quando erano d'accordo che le avrebbe dato il cambio al mattino, dicendo che doveva fare delle cose importanti - una di questa era farsi la messa in piega - e quando la M. gli ha detto che A. desiderava che di notte stesse lei quindi sarebbe andata a dormire un po' e poi sarebbe tornata in tarda serata, ha iniziato a urlare come una matta che lei è la mamma e devono fare una sera a testa... La M. lo ha spiegato ad A. che, ancora rincoglionito come una foca, si è messo a frignare che non voleva la madre... e lei se n'è andata con la promessa che l'avrebbe fatta chiamare ogni che volta lui avesse chiesto di lei. peccato che questa abbia spento il telefono non appena la M. è uscita dall'ospedale finchè l'hanno chiamata gli infermieri dall'ospedale in piena notte e gli hanno passato A. che non si calmava e continuava a urlare alla madre di andarsene che voleva la fidanzata.
Non formalizziamoci sull'idiozia di lui, voglio far finta di non sapere che è un egoista e dargli il beneficio del dubbio causa morfina per almeno altre 48 ore. è la madre ad essere una vera idiota, e l'ha confermato poi stamattina chiamando la M. alle 7.00 per dirgli io me ne vado eh, non ti aspetto, non ho domito neanche un secondo stanotte! ...forse pensava le avrebbero preparato un letto in rianimazione?
La vedo grigia... La M. non capisce che non deve arrivare allo scontro con questa gente, perchè sarebbe intuile in quanto non hanno le capacità per un confronto intelligente ma sopratutto perchè per almeno un anno solare avrà bisogno di loro e non può permettersi di fargli la guerra dovendo vivere nella loro casa. così come non capisce che è opportuno dire ad A. io sono qui da ventiquattro ore, non mangio e non dormo, devo fare l'insulina, devo andare a riposare e che lui lo deve capire.
Io non capisco parecchie cose e mi sembra tutto a tratti un po' fantascentifico ma cerco di sostenerla come posso sforzandomi di trovare un elasticità mentale alternativa... 

Oggi me ne sto a casa, farò una cena decente, mi laverò i capelli, sistemerò le unghie e magari mi vedrò pure Grey's Anatomy e Il delitto perfetto di questa settimana che ho registrati... le possibilità che anche Ego non vada da A. sono pochissime ma lo lascio fare, domani e domenica sicuramente si andrà ma poi da lunedì le cose devono cambiare. ci siamo già sputtanati un sacco di soldi tra gasolio e cene in giro questa settimana, per non parlare del fatto che a parte brevi conversazioni logisitche al telefono in pausa pranzo e alla mattina mentre lui esce dal bagno io ci entro, non ci parliamo e vediamo da una settimana.
Sto iniziando a rinsavire, passata la paura e lo shock della botta, e sono abbastanza serena... magari questa brutta cosa avrà avuto su di me un impatto positivo, è stato sicuramente uno scossone che mi ha ricordato quanto la vita sia fragile ed imprevedibile e quanto poco senso abbiano le mie paturnie di fronte a tutto ciò.
E poi... e di quel che sto per scrivere non vado fiera ma qui mi sono imposta di dare sempre voce ai pensieri, anche ai più pessimi, ...la situazione con loro mi faceva soffrire parecchio e ora questo problema non c'è più, è per forza di cose stato oscurato, e quindi sto si, posso stare meglio.

giovedì 26 marzo 2015

Commozione diffusa.

A. parla.
Perchè ieri pomeriggio, appena dopo aver scritto il post precedente, A. si è definitivamente svegliato ma non hai mai parlato fino a stamattina alle h 7.00. I medici hanno iniziato a dirne di ogni... hanno spaventato a morte la M. dicendogli che potevano esserci dei danni neurologici dovuti a queste lesioni nel cranio, a dei "residui di grasso" derivanti alla rottura delle ossa del bacino che sarebbero circolati fino al cervello, o a "qualcos'altro" che non potevano verificare con risonanza magnetica perchè pericolosa a causa dei ferri che gli hanno inserito. Il tutto pareva piuttosto strambo per essere in uno dei centri traumatologici più preparati d'Europa ma quel che era chiaro era la paura, anche dei medici. finchè stamattina tutti veniamo svegliati da un messaggio della M. ad invio multiplo che con ringraziamenti tipici della sua terra a dio, sua madre e tutti i santi amici, annunciava che Lazzaro cammina  A. parla.
Ieri sera Ego l'ha visto e lui ha comunicato stringendogli la mano per dire si, Ego si è spostato dall'altra parte del letto e lui ha girato la testa per seguirlo, ad un certo punto ha anche annuito con la testa alla richiesta di Ego di potergli sistemare la mascherina dell'ossigeno che si era spostata. era palese che fosse più che cosciente, semplicemente non si esprimeva a voce.
La M. è rimasta lì stanotte e lui non ha mai spiccicato parola, poi stamattina l'hanno fatta uscire per pulire la stanza e l'hanno immediatamente richiamata dicendo che lui chiedeva di lei.
Abbiamo riso di gusto al suo messaggio stamattina, di quelle risate che sono i pianti rotti che non hai fatto.
Credo di non aver mai visto Ego così toccato da qualcosa, nemmeno quando suo padre ha avuto l'infarto. in quel momento era terrorizzato, poi è passato all'angoscia della preoccupazione che non se n'è mai andata e probabilmente non se ne andrà mai.
Questa volta invece è diverso... c'è stato il terrore, poi la smania di sapere, di capire, di fare qualcosa, e ora c'è la gioia... gioia pura che lo fa partire a mezzogiorno dall'ufficio ed andare lì perchè lo deve vedere subito, ci deve parlare subito.
Non sono poi riuscita farlo stare a casa ieri sera, io non sono andata perchè l'hanno spostato nella rianimazione del reparto e hanno fatto stare dentro la M. che non è più uscita fino a stamattina. Ego e altri due amici sono andati in orario di visita e sono riusciti a vederlo tutti... è una rianimazione e terapia intensiva assieme un po' strana, non ti devi mettere camice e calzari sterili prima di entrare e sono molto permissivi.
Io ho stirato, ho riposto tutti i panni accumulati, mi sono fatta un piatto di penne all'arrabbiata in barba alla dieta e me lo sono mangiato davanti al finale di stagione di Pretty Little Liars, ho fatto la lavastoviglie, pulito gas e piastrellle chiaccherando su facetime con la S. e me ne sono andata a dormire appena Ego è entrato in casa alle ventitrè. Lì per lì mi ha risanato ma adesso sono già abbastanza distrutta nuovamente, non ho digerito il pranzo mangiato troppo di fretta - perchè mi sono inventata di mettere apposto dei documenti e quando ho alzato la testa erano le 13.20 - e la giornata è ancora lunghissima. Uscita dall'ufficio devo passare al supermercato a prendere qualcosa per cena, a casa devo almeno passare l'aspirapolvere e per le sette andrò a prendere la M. a casa dei genitori di A. dove andrà a dormire qualche ora, andremo in Gcasa a cenare e alle 9.15 dobbiamo essere da una ragazza che abita di fronte a me per la questione unghie, finiremo per le ventitrè e trenta e dovrò portarla in ospedale per la notte. Speravo che saltasse e ci andasse domattina perchè non ho proprio voglia di farmi un ora di viaggio in autostrada da sola a mezzanotte ma di certo non posso dirle di no... Mi auguro solo che non pensino mai più a dire cose come che non siamo veri amici e altre stronzate dette prima che accadesse tutto ciò.
Domani spero di stare a casa e potermi lavare i capelli dato che le ho dato totale disponibilità per sabato a portarla o andarla a prendere e stare anche lì quanto c'è bisogno. Ego stasera dovrebbe finalmente dormire ma mi ha già detto che mangia una pizza con un suo collega quindi sicuramente prima delle ventidue non sarà a casa e da domani io non dico più una parola, è grande abbastanza da sapere se è stanco o meno... Ieri sera dato che c'era la possibilità che la M. dormisse da noi questa sera, le ho chiesto gentilmente di tenere in ordine, non fare macelli e non camminare con le scarpe per casa che non faccio in tempo a lavare i pavimenti. stamattina parlava con la M. al telefono passeggiando in salotto con le scarpe e in trenta secondi ha fatto una montagna di vestiti sul mobile basso del bagno per trovare una cintura e ha versato il caffè sul gas.
Mi sto segnando tutti i calci nel culo da dargli quando la situazione sarà migliore - sono una che sa aspettare.  

Oggi è proprio una bella giornata comunque... la mamma e i due ragazzini che erano nell'altra macchina sono stati dimessi dall'ospedale e non hanno riportati gravi traumi, è uscito il sole e il corriere mi ha consegnato La borsa... - si, l'ho comprata, dovevo tirarmi su il morale.   

mercoledì 25 marzo 2015

Sono giorni così,

con attentati terroristici, aerei che cadono e pioggia incessante.
Mi pare che tutto il mondo stia soffrendo, che il dolore che sento io sia in realtà un dolore diffuso.. lo ritrovo nei volti della gente al supermercato, nella televisione su qualunque canale, nel silenzio tombale in ufficio.
Mi era capitato nel 2011 e anche l'anno seguente, nei lunghi mesi di ricovero di mio padre quando io me ne andavo in giro come uno zombie e mi sembrava che tutti intorno stessero come me.
Stamattina però mi sono svegliata con il pensiero che, cristo santo, non è successo a noi. è una persona vicinissima a noi, vicinissima a Ego, ma non siamo noi. quindi forse è ora di iniziare a riprendere in mano le nostre routine e aggiungerci dentro questa cosa invece del contrario come si è fatto fin ora. E' successo solo domenica eppure mi sembra passata già un infinità di tempo, fatico a ricordare come stavo e cosa pensavo fino a domenica pomeriggio. Ho condiviso questa cosa con Ego mentre lui si vestiva stamattina e io prendevo il caffè ma lui ovviamente non l'ha capita e mi ha risposto che per lui è come un fratello e non gliene frega niente se questa situazione si protrarrà dei mesi. La realtà è che ha bisogno di dormire, non si è mai fermato da domenica notte con due ore di sonno sulle spalle e tutte le sere non siamo ancora riusciti ad andare a letto prima delle ventitrè e trenta. io sto bene perchè al pomeriggio ho dormito un ora sul divano tutti i giorni prima di andare in ospedale, lui no e come se non bastasse è periodo di consegne al lavoro e non sta nemmeno facendo le pause pranzo... è antipatico, per niente collaborativo e poco pragmatico. In circostanze normali lo avrei già preso a calci nel culo ma sto cercando di pazientare e stasera vorrei riuscire a non farlo andare in ospedale tanto ieri sera siamo arrivati lì talmente tardi che se ne stavano andando anche i genitori... finchè A. non sarà sveglio, non si potrà scambiare qualche parola, sarebbe persino inutile andare lì ma si va tutti per la M. Oggi vorrei andare io alle diciassette appena uscita dal lavoro, stare un paio d'ore, rientrare a casa in tempo per l'arrivo di Ego, farlo cenare e poi mandarlo a dormire in modo che si faccia una dormita di una decina di ore e resetti il cervello. Aspetto che M. mi dica se andare perchè la stanno facendo stare dentro con lui finalmente e se la fanno rimanere lì anche oggi è inutile che io vada, non la vedrei nemmeno. egoisticamente spero che sarà così, avrei davvero bisogno di starmene una sera a casa, fare una cena decente, svuotare e fare una lavastoviglie, riporre il bucato asciutto e guardare un po' la Gigghi che è incazzata nera con me e mi soffia appena mi avvicino. 
Le condizioni di A. sono decisamente poco chiare, tutti i giorni esce qualche nuova notizia in contrasto con quelle del giorno prima. Ieri la M. spostando il lenzuolo ha scoperto che è solo una gamba ad avere i ferri inseriti, ha chiesto spiegazioni e gli hanno detto che l'altra gamba a parte un forte ematoma tanto da avere il piede nero che sembra in cancrena, non ha avuto rotture... per tre giorni era stato ripetuto che entrambe le gambe erano rotte ma una era stata ricostruita anche a livello di cartilagine perchè distrutta. L'uretra, contrariamente a quanto detto il giorno prima, non è per niente sistemata.. andrà poi sistemata con un altro intervento perchè allo stato dei fatti sarebbe impotente e incontinente dato che la parte compromessa è proprio quella relativa ai nervi che comandano il tutto. E l'ultima di stamattina è che sono presenti delle lesioni nelle ossa frontali del cranio, e avevano sempre detto che non aveva battuto la testa. Credo che questo caos di informazioni sia dovuto un po' al fatto che si trova ancora nella rianimazione del pronto soccorso perchè in quella del reparto non c'è posto e al pronto soccorso i medici cambiano di continuo e per esperienza so che informare i parenti non è giustamente una loro priorità quanto gestire il trauma, un po' al fatto che tutti loro, sia la famiglia che la M., capiscono poco e fanno parlare poco. La mamma di A. non parla benissimo l'italiano e ha il brutto vizio di capire sempre quello che vuole e sparare cazzate bibliche... questo fa si che l'interlocutore la identifichi immediatamente per quello che è e non si perda in dettagli che probabilmente non capirebbe, la M. invece secondo me indispone un po' i medici senza volerlo perchè li interrompe continuamente con il suo fare agitato da napoletana, sempre educato ma comunque non solito in un ambiente pacato e silenzioso come sono gli ospedali qui. Ora il problema principale è che non riescono a svegliarlo, hanno già provato più volte ma lui urla come un matto e si dimena, ieri in pochi secondi si è strappato via degli aghi e l'hanno subito sedato di nuovo. Hanno detto che nei giovani è normale che si riesca solo dopo diversi tentativi ma finchè comunque non si sveglia non lo toglieranno dalla rianimazione.
Ieri sera abbiamo portato noi a casa la M. tanto sia lei che Ego non avevano cenato quindi ci siamo fermati a mangiare un panino... ha mangiato, anche perchè con il diabete non si puo permettere di trascurarsi troppo e ha la glicemia sballata da giorni, ma l'ho vista davvero malissimo. Probabilmente il primo giorno l'adrenalina l'ha tenuta su e sperava di poterlo già vedere ieri e parlarci ma le cose stanno molto peggio di come sembravano subito e ieri se n'è resa conto. Non so comunque come stai facendo a tenere botta... è qui da sola, a mille km da casa sua, in una casa con gente che comunque non è la sua famiglia. è partita così da un momento all'altro, lei che è sempre perfetta e prima di venire al nord si fa la cera, le unghie e i capelli. E' una ragazza abitutata ad essere sempre sotto l'ala di qualcuno, quando sta giù di mamma, che nomina così senza articolo come se fosse un nome proprio, e quando sta su di A. Ha un anno in meno di me ma conduce una vita completamente diversa dalla gente della nostra età, è mantenuta dai suoi e quando ha la febbre dorme con la mamma nel lettone... Mi sta davvero stupendo come sta tenendo duro, come sia donna adesso che ce n'è bisogno, quando in normali circostanze ancora non lo è mai diventata. Ora devo occuparmi di trovarle qualcuno che le tolga il gel alle unghie alle dieci di sera... aveva l'appuntamento proprio il giorno in cui è partita quindi ha la ricrescita di un mese e lei le porta molto lunghe già normalmente, in più questa volta le aveva fatte a punta e non tonde... si è già graffiata tutti gli occhi mettendo le lenti a contatto e poi esteticamente è davvero improponibile - sono pure rosa shocking. Non sarà un impresa semplice perchè non si vuole spostare dall'ospedale di giorno e non vuole stare impegnata più di un ora... ma qui non ho mai sentito di ricostruzione con gel alle unghie che duri meno di due ore e sopratutto dopo le nove di sera...
Intanto oggi ho cercato di riprendere un po' le redini e mi sono prenotata la prova di epilazione permanente da un estetista del mio paese per martedì prossimo e stasera prima di andare in ospedale passerò a ritirare un giocottolo per Il Grande prenotato per pasqua... E smettesse di piovere darebbe una gran mano.    

martedì 24 marzo 2015

Oggi saltiamo

a piè pari il post felino e ci lasciamo andare ad un pippone mattutino.
Stanotte la M. ha dormito da noi. ho fatto il possibile per metterla a suo agio ma non sono abituata ad avere ospiti e non sono abituata a fare l'amica. Ho cambiato le lenzuola davanti a lei, anche se le avevo messe pulite il giorno prima... ho pensato che fosse la cosa giusta da fare quando un ospite deve usare il tuo letto. le ho chiesto scusa per i peli dei gatti sul piumino ma non ne avevo un altro e faceva troppo freddo per dormire senza. le ho chiesto se voleva qualcosa, qulasiasi cosa, e non ha voluto niente. Grazie al cielo la casa era pulita, avevo pulito domenica, grazie al cielo avevo pulito. un gran culo. Stanotte la sentivo agitarsi ma abbiamo domito tutti e tre di schianto, io e lei ci siamo chiuse in camera e i mici sono andati avanti non so per quanto a piangere e grattare la porta della camera perchè Ego che teoricamene doveva intrattenerli, si è addormentato non appena ha toccato il divano. 
Oggi dovrebbe essere una buona giornata, ieri l'operazione è andata bene, gli hanno già sistemato anche l'uretra... ha perso molto sangue e gli hanno fatto un po' di trasfusioni però non dovrebbe più subire interventi. Oggi dovrebbero provare a svegliarlo. Finalmente la M. ha potuto vederlo un attimo ma forse sarebbe stato meglio aspettare, è rimasta parecchio shockata... è in rianimazione, posso immaginare senza sforzarmi troppo. 
Il ragazzo che era dietro di lui continua a peggiorare, ieri sera gli hanno tolto anche il fegato. 
Ci sono tutte le circostanze tipiche, i dettagli macabri raccontati con poesia, i gruppetti di gente fuori dal pronto soccorso che parla dello stesso argomento con versioni totalmente contrastanti. La M. chiede a tutti se hanno viste le dinamiche dell'incidente, se hanno parlato con A. poco prima, se ha sofferto, se ha chiesto di lei. ognuno dice una cosa diversa ma lei continua a voler sapere cose che probabilmente nessuno sa davvero. Il nostro amico che è andato sul posto ha il tatto di un rinoceronte e ieri sera mentre si mangiava un panino prima di andare tutti a dormire gli ha detto che A. urlava come un matto, che gli continuava a dire che non aveva più le gambe... i calci sulle caviglie che gli dava Ego dall'altra parte del tavolo non sono serviti. Non riesco a immaginare come si senta lei dato che io, che non sono parte in causa, continuo a sentire un tremore interiore da domenica... come se da un momento all'altro dovesse crollare il mondo con noi tutti dentro. Sono distrutta fisicamente perchè anche stanotte ho dormito poco e alle sei e trenta ero in piedi per riuscire ad accompagnare lei ed arrivare in ufficio in tempo, ho la testa lì e mi sento fuori posto e fuori controllo a fare qualsiasi cosa che non sia stare lì ad osservare infermieri e medici che passano senza cagarci di striscio. In realtà prima di stasera verso le venti non andremo lì... quindi oggi dovrò fare lavatrici a tutto spiano, non ho più mutande pulite, fare un paio di telefonate importanti e guardare un po' i pelosi che stiamo trascurando tantissimo.
Ieri mattina mi sentivo quasi di invadare spazi personali, poi mi sono resa conto che se non ci fossi io lei sarebbe sola, con i parenti di lui e tutti noi che arriviamo la sera ma comunque sola. Vorrei dirle hai visto, gli amici di merda che siamo? ma ovviamente non lo faccio. Ora mi sento in colpa a saperla lì da sola, vorrei poter fare di più ma non saprei cosa - l'ho mandata con un sacchetto con dentro un libro, una coca zero, un pacchetto di fonzie, un pacchetto di mikado e tantissimi fazzoletti... e immediatamente dopo mi sono sentita un idiota totale. 

Penso di essere un amica ingombrante, di quelle che ti tolgono il fiato e quando vedi il suo nome sullo schermo del telefono ti viene da grattarti. con l'aggravante però di non esserne nemmeno capace. un amica ingombrante che non sa fare l'amica per cui ti sta dietro come un cane, quando ti giri è lì, attaccata dietro di te, ma non spiccica parola e ti guarda come fossi di cristallo e dovessi romperti da un momento all'altro. ti vuole accarezzare per darti un conforto ma non sa bene come si fa per cui ti accarezza il gomito, il ginocchio, con la mano molle o talmente dura che pare una sberla. cerca di abbracciarti ma è impacciata, finisce per tirarti i capelli e baciare il collo del tuo giubotto al posto della tua guancia. 

E, anche se non ci trovo assonanza, penso solo a mio padre.
    

lunedì 23 marzo 2015

Io me lo sentivo

che questa storia non sarebbe finita così, che ci sarebbe stato dell'altro, che qualcosa sarebbe successo. Certo... qualcosa, non questo.
Ieri A., il componente maschile della coppia di Ex-Amici, ha fatto uno dei suoi sorpassi in curva azzardati, e si è fermato a un frontale contro la macchina che arrivava nell'altra carreggiata. Lui si è spappolato completamente le gambe e rotto il bacino che gli ha a sua volta rotto l'uretra. quello dietro di lui è in prognosi riservata con molte lesioni agli organi interni, quello a fianco a lui ha incrinato due vertebre. mamma con i due ragazzini nell'altra macchina non stanno bene ma esattamente non sappiamo. La macchina è un cumulo di lamiere, nessuno di loro tre aveva la cintura e gli è andata veramente di lusso. Lui è un coglione, da specificare per dovere di cronaca. L'hanno operato immediatamente per verificare i danni interni, pensavano che fossero coinvolti reni, prostata e vescica e invece appunto solo l'uretere. gli hanno sistemato le gambe a livello di ossa ma per le ferite interverranno prossimamente, al momento è di nuovo sotto i ferri da quindici minuti per rimettere in asse il bacino dopodichè dovrà stare tre/quattro mesi immobile perchè tutto si risaldi e gli faranno un ulteriore intervento per sistemare l'uretra.
Ego ha passato lì la notte, con l'altro amico, ad aspettare che uscisse dalla sala operatoria. 
Io ho aspettato a casa e nonostante gli sforzi non ho chiuso occhio finchè lui non è arrivato, alle sette e mezza sono partita per la volta dell'aereoporto a recuperare la M. partita con il primo volo che ha trovato da Napoli.
L'ho trovata distrutta, con la glicemia altissima e terrorizzata, sono stata con lei in ospedale fino all'una, sono venuta in ufficio a fare niente e appena Ego riesce ad uscire torniamo su e presumiamo che avranno appena finito.
Una tragedia... tu sei l'amico di quello che ha quasi ucciso cinque persone ma stai male per lui quanto tutti gli altri per gli altri. sentire la M. disperata a 1000 km di distanza che non sa più a chi appellarsi per sapere se è vivo o morto e le politiche ospedialiere che vanno oltre l'umano, l'etico, l'accettabile. 
Uno shock, l'amico che arriva per primo sul posto che è proprio quell'amico un po svirgolato, che si blocca, non parla, balbetta, ripete solo ho il suo giubotto in mano facendo credere a tutti che sia morto. Ego con la voce che trema come l'ho sentito solo il giorno dell'infarto di suo padre e che dopo aver visto le foto della macchina mi dice non dormirò più, mai più.

La vita è così, si sa. La persona che ami ti dice appena arrivo lì ti chiamo, cinque minuti. e ventiquattro ore dopo quella chiamata non è mai arrivata, sei su una sedia del pronto soccorso da ore a guardare le piastrelle mentre qualcuno gli maneggia dentro.
Dici al tuo amico che non vuoi vederlo mai più e dopo una ventina di giorni sei al suo capezzale che piangi e lui è in coma con un tubo in gola.
La vita è così, si sa. ma stigrancazzi.

venerdì 20 marzo 2015

Chiamiamolo

karma avverso e non lasciamoci tentare da altre fatiscenti definizioni.
E' stato chiesto ad Ego di sostituire un collega  di una sede a settanta km da casa nostra, questa domenica. Lui ha rilanciato con sabato e martedì di pasqua liberi e se li è aggiudicati.
Cosa me ne frega a me di andare al mare da sabato mattina a martedì sera in una casa dove c'è da pulire e cucinare esattamente come a casa mia ma senza i miei adorati mici e magari con un tempo di merda come l'anno scorso?
Preferivo di gran lunga andare via solo tre giorni a pasqua e non essere da sola un intero sabato e un intera domenica.
Molto bene.
Devo nuovamente mettere tutto il mio impegno per far si che la guerra tra me e l'Ominodelcervello non mi veda soccombere miseramente.
L'unico impegno che ho è la terapeuta domani prestissimo, alle 8 uscirò di casa con Ego per colazione poi lui partirà per l'ufficio e io per l'appuntamento alle 9.15. sarò a casa al massimo alle unidici, mi laverò i capelli, pranzerò e poi molto probabilmente andrò in catalessi post pranzo almeno un ora. e poi? Di incontri sociali non se ne parla, non sono in condizione e anche volendo comunque La S. non c'è, la C. e la D. non ho voglia di vederle, la B. è via per il weekend del suo compleanno e per i nipoti ci vuole un umore lontano anni luce dall'attuale.  
Sabato scorso per la questione della pressione ho passato metà giornata spiattellata sul divano e nell'altra metà ho pulito ma molto velocemente.
Ho provato una cosa che in cinque anni di casalingamento non avevo mai provato: fare la polvere senza spostare niente. girare intorno a soprammobili e vari, roba da far rabbrividire. Devo dire però che i risultati mi hanno sopreso, così ad occhio disinvolto non si vede assolutamente la differenza. Io però lo so ,quindi questa volta vorrei fare tutto quello che non ho fatto sabato... ragnatele, termosifoni, calcare della doccia, spolvero dei pochi soprammobili che ho ed ovviamente aspiraggio e lavaggio pavimenti che quello purtroppo è sempre da fare. come extra mi piacerebbe dare una pulita al frigo, al forno e ai contenitori delle pattumiere - che per quanto mi riguarda potrebbero avere pure la muffa ma Ego ci ha versato un caffè dentro per cui non posso più evitarlo. Se divido queste cose tra sabato e domenica non dovrei avere molta possibilità di arrovellamenti celebrali , sopratutto poi se almeno una delle due sere usciremo e dovrò anche darmi un aspetto decente. diversamente leggerò, ho due libri - non formalizziamoci sul perchè siano due - da finire di leggere. e poi c'è sempre il pc, finalmente svuotato e formattato, pulito dall'enorme quantità di virus che ho accumulato in anni di frequentazione siti di streming, che sarebbe da ripersonalizzare. 
Devo inventarmi che se faccio tutte queste cose poi lunedì sarò felicissima, allegrissima, soddisfattissima e il mondo sarà un meraviglioso posto di gente simpatica. mi pare l'unica soluzione di sopravvivenza.

Sto iniziando a pensare che il dolore per la questione con gli Ex-Amici sia nient'altro che un capo espriatorio del mio incoscio. fa male, dispiace, ma non così... non credo che gli altri tre componenti di questo triste fattaccio non ci dormano la notte ad un mese di distanza e ogni giorno ne siano ossessionati - Ego no e lo so per certo - per cui credo che sia diventata la mia cosa verso cui puntare il dito questa volta. Perchè non c'è niente di più difficile che guardare il tuo male in faccia, guardarlo per quello che è, e ammettere che stai male e basta, non è colpa di questo o di quello. sto male, certo se questa cosa non fosse accaduta, non in un periodo così, probabilmente sarebbe tutto migliore ma io starei meglio davvero? Credo proprio di no, questa cosa non influesce sul mio quotidiano... considerando poi che la M. sta a mille km di distanza da me per la maggior parte dell'anno solare. è l'idea il problema, è l'idea che fa male, e pure quando l'idea ancora non c'era non è che stessi bene. Mi auguro che l'amicapsico sia preparata, domani ci sarà da ridere dopo due settimane di pippe.

giovedì 19 marzo 2015

Il confine

tra il non avere lavoro e l'averne troppo, è sottile. troppo sottile. la scorsa settimana stavo per scrivere che si stava esagerando, che stavo pensando di portarmi un libro in ufficio perchè le ore non passavano più. questa settimana sono a malapena riuscita a scrivere il post del martedì felino e mi porto perennemente la pipì a casa.
E questa di settimana, non sta andando bene come la scorsa. gli obbiettivi erano svegliarsi mezz'oretta prima ogni mattina per fare le cose più con calma e rifare il letto prima di uscire insieme a contarmi le sigarette giornaliere al fine di ridurle. Mi sono subito accorta di una cosa - e non sto quindi dichiarando di essermi svegliata mezz'ora prima, non l'ho mai detto - se mi alzo e, supponiamo che faccio una pipì e vado a fare il letto prima di prendere il caffè e iniziare a  prepararmi, la camera non la posso far areare. Io uso scoperchiare per bene lenzuola e piumino e lasciar prendere aria alla camera almeno quindici minuti prima di rifare il letto. Come si fa a fare questo al mattino? Potrei anche mangiarmi il mio biscotto, prendere il mio caffè e fumarmi la mia sigaretta prima di farlo ma non ci metto un quarto d'ora a fare queste operazioni... gli ostacoli fondamentalmente sono due: il primo è che Ego odia le finestre aperte. appena vede una finestra aperta si precipita a chiuderla, così, d'istinto, che sia agosto, che sia gennaio... inutile incazzarmi o provare fargli notare perchè quella finestra era aperta. c'è l'arietta, dice. e poi ha paura per i mici, secondo lui dovrebbero stare alla finestra (abbiamo solo finestre murate con zanzariere) solo sotto la nostra supervisione. anche fare il letto finchè lui è in casa non si rivelerebbe comunque una soluzione funzionale, lui è portatore di ingombro e disordine, in generale è meglio non fare mai alcun tipo di cosa in sua presenza perchè potrebbe essere da rifare immediatamene dopo. l'unica soluzione sarebbe lasciar areare mentre mi preparo e fare il letto per ultima cosa prima di uscire ma ecco che si presenta il secondo ostacolo: appena apro una finestra i mici si fiondano sulla stessa e ogni tot devo controllare che il piccolo non stia scalando la zanzariera, questo vorrebbe dire fare su e giù dal bagno alla camera ogni tot minuti mentre mi preparo. chiudere la porta è inutile perchè la Gigghi risce ad aprirla, è una porta a scomparsa che da fuori non può essere chiusa a chiave. Insomma, ho pensato tutte le sere a queste cose per cui non l'ho ancora fatto, anzi... a dirla proprio tutta sono due mattine che mi alzo alle otto e un quarto e arrivo in ufficio con la trousse di trucchi in borsa. Per quanto riguarda le sigarette invece, lunedì e martedì le ho contate e con mia grande sorpresa mi sono resa conto che non arrivo a venti, ovvero quello che sarebbe il classico pacchetto al giorno - io mi rollo le sigarette con il tabacco - ma sto tra le sedici e le diciotto. C'è un però da specificare... sabato scorso, combinazione, sono stata male tutto il giorno per una sensazione di pressione alta con il classico sintomo del mare nell'orecchio, mal di testa e rincoglionimento vario. ogni volta che accendevo una sigaretta peggiorava notevolmente, questo mi ha convinto ancora di più di dover ridurre. Non penso a smettere perchè mi rendo conto che in questo momento della mia vita sarebbe un impresa titanica, considerando anche che in ufficio noi possiamo fumare tranquillamente alla scrivania, tutti fumano e hai continuamente gente che ti fuma in faccia, sigarette e accendini davanti al naso. Posso però ridurle, so di poterlo fare perchè nel 2011 ero riuscita a farlo, ho mantenuto una media di dieci sigarette giornaliere per parecchi mesi. voglio farlo per i miei denti e per i mici ai quali il fumo fa davvero male, e poi per la mia salute ovviamente ma questo non è mai uno stimolo esaustivo per un fumatore ultra decennale... diciamolo. Riassumendo, rifletterò ancora un po' sulla questione letto al mattino ma credo che mollerò il progetto, mantenendo però il proposito di alzarmi prima perchè comunque fare le cose con calma è ottimo per l'anima. in fondo farlo in pausa pranzo non mi costa troppo, nei periodi di routine vivibile riesco persino ad avenzare dieci minuti abbondanti prima di ripartire per l'ufficio quindi non ho così necessità di recuperare tempo... magari un giorno mi dovrò alzare per forza all'alba e i letti da fare saranno più di uno e allora sarà un altro discorso.  Per le sigarette invece, ho pensato di segnarmi su un foglio per un giorno intero gli orari e i motivi di ogni segaretta - tipo dopo caffè, dopo merenda, dopo pranzo, attesa al semaforo - e valutare per il giorno dopo quelle che posso evitare imponendomi proprio quando fumare. Continuo ad essere ugualmente soddisfatta di me stessa perchè nonostante le botte che continuano ad arrivarmi qua e là, mantengo saldo l'obbiettivo e ammaccata mi trascino verso la meta, quando più veloce, quando più lentamente.

Oggi, seconda festa del papà senza papà. con l'aggaravante di non poter fare uno dei miei soliti biglietti ed andarglielo ad attaccare all'ossario come una psicopatica, perchè gli ultimi due, quello di san valentino e quello del suo compleanno, sono spariti. Io li ho attaccati con il fil di ferro plastificato, quello che usano i fiorai, ho sempre fatto così per paura che il vento li portasse via, facendo un sacco di giri intorno al pezzo di ferro che chiude il marmo... ragion per cui sono certa che nessun agente atmosferico di violenta natura possa esserne responsabile e, investigato con il parentado tutto che quando si è permesso di togliere qualcosa di mio me l'ha sempre detto, l'unica spiegazione è il furto. Il cimitero del mio paese vanta ogni sorta di losco figuro frequentatore negli annali, tra cui maniaci sessuali, coppie dai gusti discutibili e appunto cleptomani non solo di vasi e fiori ma anche di souvenir e biglietti vari... Per cui oggi gli ho portato una rosa, è stata l'unica cosa alternativa che mi è venuta in mente ed è la prima volta che acquisto dei fiori perchè lo ritengo un inutile spreco di denaro e lui la pensava come me. Avrei voluto una rosa blu, prettamente maschile, l'ho presa bianca perchè blu non c'era e in pausa pranzo sono andata a posizionargliela schiacciando un mazzo fresco di mia madre che evidentemente nonostante il fidanzato di ricorda del marito defunto. Ho fatto anche la torta di mele ma non è bella come quella dell'anno scorso - che se proprio non avete niente da fare trovate in questo post - ho provato a farla light, senza burro, con yogurt magro. non è malvagia ma a lui non sarebbe piaciuta, troppo stopposa e troppo poco zuccherata... e poi se la sarebbe mangiata, come sempre. Quest'anno sono triste papà, ma il prossimo anno andrà meglio... è una promessa.
 

martedì 17 marzo 2015

Roba da Gatti: E' andata

Come anticipato largamente da tutti i metei possibili, compreso quello dell'i-phone che non ci imbrocca mai, il maltempo è arrivato con il suo grigiore di cielo e di anime. 
I metereopatici si aggirano nel mondo ombrosi che pare di essere stati catapultati in The Wolkind Dead.
Io naturalmente faccio parte della categoria e pure se spuntasse un raggio di sole ci sarebbe comunque l'estratto conto a tenermi a freno l'umore. 
Il plurinominato venerdì è andato e pure molto bene. Tutto si è svolto secondo i piani nonostante l'andirivieni di Ego dall'ufficio. il Gigatto è stato benissimo praicamente da subito, ha dormito parecchio il primo giorno e probabilmente aveva un po' di bruciore perchè non ha voluto adagiarsi da nessuna parte che non fosse il fresco pavimento... ha dormito piccino in un angolino per terra tutto il resto del pomeriggio poi verso sera si è già spostato sul suo solito trespolo. La mattina dopo, quando finalmente poteva di nuovo mangiare e bere, si è pappato il mondo alle sette del mattino sollecitando Ego perchè si alzasse e poi tutta la giornata è stato normalissimo, come se non svesse subito alcun intervento o anestesia. Non credevo fosse davvero così innoqua la cosa, è incredibile la differenza tra la sterilizzazione femmine e quella maschile, il sabato non ha avuto alcun bisogno di me. Purtroppo un aspetto negativo c'è stato, il comportamento della Gigghi che non avevamo assolutamente messo in conto. Avevo letto che avrebbe potuto darle fastidio l'odore dei disinfettanti che potevano ricordarle il veterinario ma non ci aspettavamo una reazione del genere. Innanzitutto quando siamoo tornati dopo aver depositato il piccolo dal Vet ci immaginavamo che lei lo cercasse e rimanesse sorpresa della sua assenza e invece la tipa, appena ha realizzato che il fratello non c'era, ci mancava solo che stappasse una bottiglia. Non lo ha nemmeno cercato, ha pranzato e poi ha iniziato a comportarsi come si comportava prima del suo arrivo, tante cose che nemmeno ci ricordavamo. Si è presa un sacco di coccole, strusciandosi come una matta su tutto quelle che le capitava a tiro, poi ha preso a giocare con tutto quello che trovava, palline, topini e nastrini, come da cucciola, senza ritegno, correndo da una parte all'altra della casa. in ultimo si è messa a prendere il sole alla finestra dove si è poi addormentata. Rivederla figlia unica dopo sei mesi mi ha aperto il cuore... ecco cosa abbiamo fatto, le abbiamo tappato le ali inserendo il fratellino. Mi ero convinta che fosse semplicemente cresciuta, ora ha un anno e mezzo e ho pensato che fosse cambiata in maniera naturale e che sarebbe cambiata comunque... invece a quanto pare si contiene per la presenza del fratello. è come se davanti a lui lei dovesse dimostrare di essere la più adulta, la più matura, che non si perde dietro una pallina e anzi lo guarda con sdegno. Le paranoie che ne sono scaturite le lascio solo immaginare... il peggio è avvenuto quando dopo il dentista siamo rientrati con il Ggatto nel trasportino, rimbambito ma non troppo. E' stato come se lo avesse rivisto per la prima volta... gli ha soffiato appena è uscito dal trasportino e non ha smesso fino a domenica. è stato traumatico sopratutto perchè lui la guardava come a dire ma sei rincoglionita? sono io! le si avvicinava un po' barcollante in cerca di coccole e lei regiva con zampate e versacci orrendi. gli passava vicino e lo guardava schifatissima, se lui era girato si avvicinava ad annusarlo e appena lui si girava si gonfiava come un pavone e gli soffiava, lui il primo giorno la guardava perplesso e si rimetteva a dormire perchè ancora rincoglionito, sabato e domenica invece che stava benissimo, rispondeva con una zampata e lì partiva la rissa. Ad oggi comunque tutto è tronato nella norma, la Gigghi si aggira con il suo fare snob guardandolo come fosse un pirla, lui le pirleggia intorno e si fa lavare a comando. La ferita praticamente non si vede , la differenza da prima è data solo dall'assenza delle palline e questa è una cosa che noi non avevamo capito... Il Vet ci aveva detto che i testicoli sarebbero rimasti, li avrebbe semplicemente "svuotati" o almeno questo è quello che abbiamo capito e per Ego la cosa era molto molto importante. Invece le belle palline del piccino non ci sono più, o meglio ci sono ma sono piccolissime... si ringonfieranno? Non mi oso a chiederlo al Vet sinceramente. A parte questo, è andata davvero bene, il Vet gli ha fatto anche i test ed è risultato neagtivo a Fip e Felv - mio tormentone dal giorno in cui l'abbiamo poratato a casa - per cui anche per la Gigghi non c'è nessun pericolo. Il Vet è stato meraviglioso, dopo solo un ora da quando l'abbiamo lasciato ci ha mandato un sms con scritto che era tutto apposto e di stare tranquilli. ho avuto un culo bestiale a trovare un veterinario così... e pensare che non me l'aveva consigliato nessuno, mi ispirava la porta dello studio e ho poi scoperto che era un amico di mio padre solo una volta entrata. 
Anche dal dentista è andata divinamente, finalmente... ho ufficialmente finito con l'apparecchio. I cinquemila euri di mio padre sono tutti qui che risplendono nella mia bocca. Mi ha messo il filo di contenzione sotto ed è stata una cosa veloce e indolore. se avessi saputo che si percepisce così però, avrei scielto la contenzione mobile anche per la parte sotto... Non si vede affatto ma con la lingua lo sento, mi ci abituerò ma è pur sempre qualcosa che ho in bocca e credo che quando tra anni sarà ora di sostituirlo non me lo farò più mettere... ora l'ho messo perchè mi spaventa l'idea che dopo tutto il lavoro fatto i denti si possano muovere anche solo di un millimetro ma in fondo è un po' assurdo avere il filo sotto permanente e la mascherina mobile di sopra da mettere di notte. Comunque ho finito e questo significa anche che non dovrò più vedere quelle facce di merda dello studio dentistico, questo venerdì vado a ritorare la mascherina e poi ciao, ciao, è stato un piacere. Venerdì sono riusciti a farmi nuovamente incazzare con la fattura di Ego per la detartrase che se non fosse che ho finito e so di non doverli più vedere gli avrei ribaltato addosso lo scaffale dei faldoni. 
E' andata anche questa... Ecco il piccolo in tutto il suo splendore castrato - con sommo dolore del padre.


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venerdì 13 marzo 2015

Soddisfatta, dicevo.

Eh si, razionalmente lo sono. razionalmente va bene... tanti obbiettivi raggiunti, sopratutto quello primario che mi permetterà di raggiungerne tanti altri ovvero inventarmi del tempo libero imparando a sfruttare meglio quello che ho. Tutto bene, tutto apposto.
Ma anche no, ovviamente.
La mia vita è così, fatico per sbloccare una determinata situazione che sembra essere la responsabile di tutti i miei crucci e quando riesco finalmente a farlo sti già perdendo acqua da un'altra parte. 
altro giro, altra corsa. che poi non è sempre così, sarebbe bello se tutti gli ostacoli fossero raggirabili, ci sono cose che sono cosi e basta, il massimo che si può fare è gestirle a livello emotivo, che poi è solo un modo figo di dire accettarle, farsene una ragione. 
Vogliamo parlarne? vogliamo sbrodolare un pippone su quanto sia tragico che gli unici due esemplari che ho osato definire Amici con la A masiucola in questo mio posto dove mi permetto di essere onesta con me stessa si siano rivelate due personalità ciofeca al limite dell'esposizione circense? vogliamo parlare di come la M. mi abbia miseramente delusa dimostrandosi una persona completamente diversa da quella che credevo di conoscere? vogliamo approfondire toccando argomenti politically correct su quante donne sembrino all'apperenza ordinarie e nel loro privato siano totalmente sucubi dei penedotati che le affiancano al punto di essere amiche dell'amica di nascosto? vogliamo sottolineare quanto dolore io stia provando per questa situazione al pari delle litigate con l'amica del cuore delle elementari? vogliamo fare dell'autocommiserazione spicciola su quanto la sottoscritta sia evidentemente del tutto incapace di giudicare le persone a cui si affezziona con una particolare predisposizione verso i casi umani?
Mi rivolgo all'Ominodelcervello e al suo alterego con cui ultimamente mi manda a spasso, Sua Signora la Sciammia Urlatrice.
E all'unisono la risposta è no, non ne vuole parlare nessuno. ne parliamo fin troppo, costantemente, sopratutto appena sdraiati a letto e chiusi gli occhi, ai limiti del tormento.
Ne scriverò, di sicuro, perchè poi io proprio non ce la faccio a risolvermi certi conflitti interiori senza aver dato parole ai pensieri, ma c'è tempo perchè tanto è più che certo che questo mio tormento durerà mesi, anni, così come tutte le volte che un rapporto è andato a schifio nella mia vita. E' solo che al mio trentesimo anno di vita proprio non mi aspettavo che potesse succedere ancora qualcosa di simile. pensavo che gli argomenti poi con il tempo cambiassero, che crescendo ci sarebbero stati nuovi mostri, nuovi dolori, nuovi giramenti di palle.
e invece no, lo stesso film... amiciamiciamici e poi il colpo al cuore. così, quando non te lo aspetti proprio. 
Son tre settimane e, come sempre, sono più incazzata e dolorante adesso che quando è successo. 
Ho lo scoppio ritardato su tutto, nel dolore, nellla rabbia, nella risposta.
L'altra sera ne ho largamente parlato con la B., largamente nel senso che ho iniziato a raccontargli la storia appena sedute in pizzeria e ho smesso di parlarne quando ci siamo alzate, ma devo dire che il suo parere - che suona più o meno così: ma che cazz Mico', ma tutti tu li trovi? ma ancora ci stai pensando? ma via, ma cancella i numeri, brucia i regali, cestina le foto, lobotomizza i ricordi e ciao - è stato piuttosto illuminante.
Non tanto per le parole di cui sopra ma per il concetto, mi ha ricordato che io e Ego come coppia esistevamo ben prima di conoscere questi due personaggi e continuiamo ad esistere anche dopo. che io fino a tre anni fa non sapevo manco che lei fosse al mondo eppure vivevo, che gli amici si cambiano e se per un po' di mesi si va a mangiare una pizza da soli il mondo non crolla, ma sopratutto che essermi ammorbidita ed aver imparato a non mangiarmi più le persone gestendo la rabbia ed esprimendo le mie idee con calma e pacatezza non significa farsi andare bene tutto e porgere l'altra guancia sempre, che esiste anche una via di mezzo che prevede tanto dignità ed educati vaffanculo. E ha ragione - solo che siamo in tre da mettere d'accordo.

Il livello di ansia di oggi è ben oltre quello che mi ero immaginata, è esattamente uni di quei giorni in cui senza farmi problemi di sorta ingurgiterei qualsiasi cosa prometta di placarmi l'agitazione. 
Ego come al suo solito ha incasinato tutti i nostri programmi, stamattina è uscito alle di casa alle otto per una consegna alle nove che proprio proprio non poteva rimandare... per mezzogiorno mi starà aspettando a casa con il piccolo nel transportino, dice. ma non finisce qui, quando saremo a casa, verosimilmente verso le diciassette, con tutto fatto, lui ritornerà in ufficio per una consegna alle diciotto che proprio proprio non poteva rimandare. Inutile dire che vorrei giocare a golf con la sua testa di scroto ma sto cercando di focalizzarmi solo sul piccino che già quando l'ho salutato stamattina mi sono venute le lacrime agli occhi. E evidentemente, le prime ore dopo l'operazione sarò sola con lui .. speriamo solo vada tutto bene. 

mercoledì 11 marzo 2015

Al mattino

non riesco più ad effettuare la connessiona remota celebrale.
L'Ominodelcervello non si alza. Ho provato a parlarci ma niente, lui lavora part-time - dice - ha bisogno dei suoi spazi.
in ufficio ci viene solo al pomeriggio e al mattino mi manda con la scimmia urlatrice.
Una volta scrivevo spesso al mattino - lavoravo anche molto al mattino - scrivevo lunghi post, sull'onda di quella calma interiore che a prescindere dallo stato d'animo la sonnolenza mi dava.
Ora non riesco più, batto sulla tastiera pensieri a metà, dopo poche parole la mente se ne va... segue l'uccellino che passa davanti alla finestra, la conversazione nell'ufficio a fianco. Nei periodi di poco lavoro come questo in cui nulla non è rimandabile a dopo pranzo, finisco per non fare assolutamente niente tutta la mattina... apro e chiudo fineste e niente riesce a catturare il mio interesse.
Non va bene, per una che cerca di sfruttare al meglio anche le sedute sul wc aprendo la posta, non va proprio bene.
Da domenica sto prendendo la capsuola di integratore che promette energia, stimolazione dell'ormone dell'umore e controllo della fame, chissà che non faccia il miracolo. E' troppo presto persino per dare la colpa alla primavera.

E' soltanto mercoledì ma sento già la necessita di tirare due somme della settimana, sarà perchè pare essere una buona settimana come non se ne vedevano da un po'. In Gcasa è avvenuto qualcosa di miracoloso, sto avanzando tempo in pausa pranzo tutti i giorni, compreso lo svuotamento della lavastoviglie. Oggi alle 13.20 avevo fatto tutto, pranzato ed ero già pronta per uscire, mi sono messa a leggere qualche pagina del libro che ho iniziato poche sere fa' e ne è scaturita un'altra decisione di quelle shock: d'ora in avanti non voglio più usare il cellulare per intrattenermi mentre pranzo ma leggere, libro, rivista o depliant che sia. Passo sei ore tutti i giorni connessa con il mondo, mentre lavoro scappa di continuo il dito su social network vari, blog, articoli, siti che ti invogliano a comprare l'inutile. almeno in quella mezz'oretta in cui non sono in ufficio e non sto rassettando casa, non ha alcun senso mangiare con il cellulare in mano che tanto poi non trovo mai nulla di interessante e finisco per scorrere ripetutamente la bacheca di facebook leggendo i soliti status lamentosi delle genti amiche... molto meglio leggere, anche nei dieci minuti prima di partire di casa che spesso riesco a racimolare.
Sabato sera Ego è arrivato con un regalo che proprio non mi aspettavo. Mi ha comprato un robottino da cucina perchè il nostro frullatore ad immersione si è suicidato qualche settimana fa, questo oltre al frullatore ha anche la frusta e la parte per mixare. Non mi aspettavo che mi portasse qualcosa, deve aver inteso il mio non prendermi mimose che sono velonose per i mici come un prendimi qualcos'altro.
Domenica siamo stati ad ExpoCasa come da programma, ed è stata una grandissima delusione. La fiera è piccola, gli espositori con un nome sono pochi, molti di più quelli piccoli con brutti stand che non guarda nessuno. Poca gente e poca esposizione, la stessa che puoi trovare in qualsiasi mobilificio decente. nulla di grandioso, speciale, da fiera. La parte di ExpoSposa poi, quattro banchetti con personaggi improbabili a distribuire biglietti da visita al nessuno che passava lì. E brutta gente, maleducata e mal vestita. Una merda, insomma.  
La dieta è iniziata da lunedì e per ora non va un granchè bene... non sono in preda ad attacchi di voglie, anzi per adesso quello che mi sto imponendo di mangiare mi garba, ma fisicamente non ci siamo, mi sento perennemente sull'orlo di uno svenimento. Devo provare ad aumentare un po' la quantità e non è facile perchè la maggior parte dei cibi light ha un gusto monocorde e stufa dopo pochi bocconi. Credo si tratti solo del salto dallo svacco totale con spuntini di ogni tipo a qualsiasi ora all'austerità anche se la mia filosofia di dieta si basa sul mangiare sempre se ho fame ma un omogenizzato alla frutta al posto di un panino di nutella che, evidentemente, per il mio corpo non è la stessa cosa. Devo trovare il giusto equilibrio di zuccheri per non sentirmi un lenzuolino, tantomeno intendo vivere con i morsi della fame, due anni fa avevo trovato il giusto compromesso e la determinazione è la stessa. 
Quindi le due abitudini della settimana sono state introdotte, lunedì ho dovuto fare un po' di spesa e poi mi sono data ai pavimenti che nel weekend avevo bellamente ignorato. ieri invece ho stirato, in anticipo rispetto al solito, avendo saltato la stirata scorsa. oggi me ne vado a dormire appena arrivo a casa - suonino le trombe - almeno un oretta, poi dovrò prepararmi per uscire con la B. e non ho nulla da fare. Poter andare a mangiare una pizza con l'amica arrivandoci più o meno riposata e con un aspetto consono era esattamente uno degli obbiettivi di quest'anno per cui non posso che essere soddisfatta. 

martedì 10 marzo 2015

Roba da Gatti: Ci siamo.

Anche per il Ggatto è arrivata la pubertà e con essa il momento della sterilizzazione.
Venerdì sarà il grande giorno. mamma&papà hanno preso la giornata di permesso dal lavoro, alle dodici lo lasceremo dal veterinario, andremo a casa a pranzare velocemente, alle quindici saremo dal dentista per entrambi e appena finito andremo a recuperarlo.
Questa giornata dovrebbe segnare un sospiro di sollievo sul calendario: il Ggatto sarà apposto, io avrò finito con l'apparecchio e sarò filodotata e Ego avrà i denti puliti dopo la detartrase... belle cose insomma, ma per ora l'ansia la fa da padrona.
C'è tutta la parte pratica della questione a spevantarmi, come fare a farlo digiunare dalla mezzanotte del giorno prima senza far digiunare anche la Gigghi, per esempio. Entrambi ormai riescono ad aprire tutte le porte di casa ad esclusione di quella del bagno ma ovviamente non posso chiudere uno dei due in bagno per tutta la notte. E poi il trasportino, quello che stiamo usando adesso è di stoffa e molto grande, comprato l'anno scorso con la speranza che risultasse più comodo per i viaggi con LaGigghi quando ancora ci illudevamo di abituarla a spostarsi al mare, dopo che era riuscita a sfondare letteralmente quello di plastica a colpi di testa che manco Maradona. all'ultima visita il Vet ci ha chiesto se intendessimo usare quello per l'operazione guardandolo con un po' di dissenso e lì si è insinuato in noi il dubbio della non idoneità dello strumento con tutte le conseguenti paranoie. Questo trasportino di stoffa potrebbe romperlo con le unghie, con molta immaginazione ed energia dopo un'anestesia totale, quello di plastica ha quel pezzetto rotto e potrebbe riuscire ad uscire infilandoci la testa. l'unica soluzione sarebbe comprarne uno nuovo ma per quest'unica occasione mi dispiace sprendere dei soldi e avere in poi in mezzo alle palle un terzo ingombro che, con tutti gli scongiuri del caso, si usa due volte l'anno.
L'intervento nei maschi è molto meno invasivo rispetto alla sterilizzazione femminile infatti quello che mi preoccupa non è l'intervento in sè ma la parte emotiva. Ormai del nostro Vet ci fidiamo cecamente ma rimane il fatto che il piccolo si troverà lì da solo con uno sconosciuto, per quanto gli sia simpatico e gli faccia sempre un sacco di moine, e si risveglierà lì dolorante in un posto che non conosce senza di noi.
Il Ggatto non è sensibilino come la sorella, tuttavia sono illusa che si sia ormai dimenticato di quei giorni abbandonato in un aereoporto e della sua prima mamma che l'ha salvato e che quindi ora conosca solo il tepore di una casa colorata, della sua copertina di pile, delle palline piumate e dei miei capelli dentro cui dormire la notte per cui ho paura che l'esperienza sia per lui shockante. Per la Gigghi sono convinta che un po' lo sia stata, magari è stata una coincidenza temporale ma sta di fatto che è diventata così paurosona e asociale solo dopo l'operazione.
Ego non mi è d'aiuto alcuno, più passano i giorni più diventa isterico e mi domanda perchè cazzo dobbiamo farlo... la razionale debbo essere io e quindi potete capire che la situazione è problematica.
Da venerdì quando rientremo in casa non metterò più piede fuori almeno fino a domenica, il Vet ci ha già detto che il giorno seguente non avrà bisogno di alcuna assistenza ma secondo lui anche la Gigghi non ne avrebbe avuto bisogno... in realtà ci eravamo passate la giornata a letto, la accompognavo nella lettiera, l'ho imboccata ma sopratutto le ho fatto tantissime coccole e l'ho rassicurata, cosa di cui lei davvero mi esprimeva il bisogno. non riesco ad immaginare come sarebbe stato se quel giorno fossi andata a lavorare come mi aveva detto di fare il Vet con tranquillità.
Lei sembrava più grande ai tempi, aveva anche due mesi in più, il Gigatto pare ancora piccino e fa ancora più effetto mandarlo sotto i ferri. Ha ancora il musetto da cucciolo furbetto che aveva quando è arrivato, sole le orecchie sono cresciute e paiono due parabole. fisicamente è grosso ormai quasi quanto la Gigghi, magrissimo anche lui, ma con quel visino mi risulta difficile credere che si monterebbe la prima che passa con gran entusiasmo. Tra l'altro ho scoperto solo ieri, a tre giorni dall'operazione, che quei versetti diversi che ha fatto nell'ultimo mese sono segni del calore. ero convintissima che solo le feminne diventassero canterine nel periodo e tutti i giorni io e Ego ripetevamo quanto fosse chiaccherone il piccolo al punto di risultare quasi petulante. Non chiacchera, c'ha voglia, il ragazzo. Anche la pipì non scherza, dato che lui la fa nel bidè poi, l'odore dei feromoni si espande per benino in tutta la casa non appena la fa finchè non spruzzo l'igenizzante che copre. I sintomi non ci mancano insomma, e menomale perchè sennò avremmo sicuramente aspettato. 
In bocca al lupo al nostro piccolino!


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lunedì 9 marzo 2015

Un'esperienza

da aggiungere al curriculum, quella del funerale da sola.
Devo ammettere che sola ci sono stata poco e in generale non è stato tremendo come temevo ma ci sono stati picchi tragici di pochi attimi da non sottovalutare.
Ho iniziato con delle belle condoglianze, non fatte ma bensì ricevute... stretta di mano con sguardo di misericordia, e ho anche ringraziato composta. ero a fianco alla S., dietro alla vedova e ai figli, accanto alle nuore piangenti, avevo cappotto, legghins, stivaletti e occhiali da sole neri... me la son cercata, niente da dire.
Una cosa che non avevo considerato è che la S. mi voleva proprio lì ed ogni volta che mi allontanavo mi cercava. Mi aspettavo, e speravo, di far presenza in penombra mentre mi sono aggiudicata la poleposition tanto che in ultima battuta quando la gente veniva a salutare, salutava anche me con quell'interrogativo nello sguardo chi cazzo sei tu  - un amica, arrivederci, arrivederla ...ma anche no.
E' il primo funerale a cui prendo parte dopo quello di mio padre e non essendo realmente legata al lutto in questione ho avuto modo di osservare la cosa con il giusto occhio critico ed elaborarne una serie di considerazioni.
Innanzitutto che le palle della gente dette per vivere quei due minuti di protagonismo non si fermano davanti a nulla, non è la scoperta dell'acqua calda ma viverlo così in prima persona fa un certo sorridere. 
Appena scesa dalla macchina ho incrociato un'amica di famiglia, la proprietaria del bar delle nostre colazioni. Abbiamo fatto due parole e immediatamente si è unita a noi un'altra tizia del paese anche lei commerciante, proprietaria del negozio a fianco al suddetto bar. In pochi minuti questa ha detto tutta una serie di cazzate pazzesche, che il nonnino era malato da poco e negli ultimi giorni stava decisamente meglio e nessuno se lo aspettava quando io so bene che la realtà è ben diversa, gli avevano addirittura detto che sarebbe accaduto tra natale e capodanno e arrivare fino a marzo è stato per tutti un supplizio dato che l'uomo soffriva moltissimo... negli ultimi giorni poi era peggiorato tanto e nessuno si è stupito quando venerdì mattina è successo.
Intanto c'era un gran cicaleggio nella piazza ormai piena, chi parlava del morto offrendo la sua versione e chi si faceva beatamente i fatti suoi salutando amici e parenti a gran voce che pareva la rimpatriata di una leva più che un corteo funebre in rispettosa attesa del feretro. La parte affascinante è stata notare come, non appena l'auto si è vista spuntare da dietro l'angolo, tutte le facce che poco prima si spanciavano dal ridere per quanto era cresciuto il bambino riferendosi ad un omone barbuto alto un metro e novanta, si son fatte grige e cupe. sguardi di compassione, voci deboli, espressioni truci. Assalto alla vedova come da manuale, assolutamente non curanti del fatto che sta povera donna ultra ottantenne non stesse più in piedi e i figli continuassero a chiedere di farli passare per farla entrare e sedere in chiesa. 
In chiesa me ne sono stata dietro in piedi, da buona atea che è lì per sbaglio, ma appena la cerimonia è finita sono stata letteralmente assalita da una torva figura che si è poi rivelata essere Mianonnadeficiente con l'occhialone da mosca specchiato. è stata come un'apparizione ma che ci fai qua? li conoscevi? - si sono veneti anche loro, devo andare a fare la pipì, ciao.
E in utlimo, ma non per importanza, come dimenticare la signora al cimitero che mentre si eseguiva la delicata operazione ha ripetuto a gran voce due volte eh quando lo mettono dentro è il momento più brutto nelle orecchie della povera nonna che era lì che piangeva disperata. Io mi son guardata un attimo intorno per cercare consensi prima di darle una testata ma aimè nessuno mi ha dato man forte.

La S. l'ho vista molto male, è cresciuta con quei nonni e prova per loro una affetto che io non posso davvero capire. La vista della nonna era straziante e due lacrimucce di nascosto le ho versate anche io pensando a questa ottantenne che fatica a camminare e si è vista il marito, il suo sposo come lo chiama lei, cadere con la faccia nella tazza di latte che gli aveva appena preparato e ha avuto la prontezza di trascinarlo in camera da letto, mettergli l'ossigeno e intanto chiamare l'ambulanza e la nuora. 
Sono andata a casa in preda a una folgorazione, devo continuare il mio racconto prima che i dettagli tragicomici legati alla morte di mio padre mi sfuggano di mente.

venerdì 6 marzo 2015

Problema

del come occupare il sabato risolto, mi tocca andare a un funerale. Allegria.
E' morto il nonno della S. stamattina dopo mesi di agonia, pover uomo, e povera donna la moglie. erano due nonnini deliziosi, sempre insieme e sempre gentilissimi. L'idea mi spezza in due e darei qualsiasi cosa per stare più lontana possibile da quel funerale ma non posso non andarci... La S. ci è affezzionata, e lei si è fatta un viaggio sul carro funebre con me e mia madre. non posso proprio farlo. Il bello è che ci andrò da sola, Ego non puo assolutamente mancare di sabato pomeriggio e mia madre - che piuttosto che da sola preferivo andarci con lei e questo la dice lunga - andrà stasera al rosario perchè domani è di turno.
A un funerale da sola... in penombra, con gli occhiali da sole al cimitero... una roba molto da film. 
Vorrei poter scappare in Uruguay.
Domattina terapia e domani pomeriggio questo... nella vita precedente devo proprio essere stata una bastarda.

Comunque oggi volevo riportare qualche riflessione nata ieri durante lo shampo dalla parrucchiera.
Io non frequento, ho smesso, ci vado giusto quando sto per assumere le sembianze del Cugino Itt con la frangia lunga fino al naso e allora mi faccio una piega per farmi tagliare la frangia e cerco di farlo quando magari ho un impegno e mi fa piacere avere una messa in piega decente - anche se poi alla fine mi piace sempre di più come me li faccio io.
Ecco, ieri mentre la tipa mi sfregava il cuio capelluto con una violenza inumana, mi chiedevo come fanno quelle che vanno a farsi la piega tutte le settimane. Che in realtà una volta lo facevo anche io, i primi anni di lavoro quando avevo soldi e tempo da buttare, ma non ricordo niente di tutto ciò quindi qualcosa nella formazione delle shampiste deve essere cambiato.
Perchè è una tortura, diciamolo. 
Io ho una soglia del dolore e della sopportazione e della pazienza molto inferiore alla media, è evidente, non concepisco nemmeno quelle che si fanno le ceretta in posti come l'inguine o zone limitrofe, che poi sono la maggior parte. 
Ma i graffi sulle orecchie che avevo uscita di lì erano reali e non opinabili. 
Innanzitutto perchè venti minuti di lavaggio? venti minuti, di numero, ho guardato l'orologio. non vengono le pieghette in testa come nelle mani se stai troppo ammollo? Da quanti mesi devi pensare che non mi lavo i capelli per accanirti con acqua corrente venti minuti consecutivi? ma lo sai che neanche troppo lontano da qui c'è gente che muore di sete? e vogliamo parlare del collo e delle spalle e della schiena dopo venti minuti in quella posizione? Io alla postazione phon ci vado piegata a novanta e non ho nemmeno trent'anni, come cazzo fa mia nonna a farlo tutte le settimane? la prossima volta che la vedo glielo chiedo. Poi, cosa pensi che ci sia sulla mia cute tanto da dover sfregare con tutte le tue forze e grattare con tutta la lunghezza delle tue unghie ricostruite? pensi che mi mangino in testa? mi vuoi fare uno scrub? e perchè tre shampoo e tre risciaqui? perchè a me che non ho un nodo neanche al mattino appena sveglia dopo che il Ggatto mi ha fatto la pasta ai boccoli tutta la notte e ci ha dormito dentro leccando le punte, mi pettini con un pettinino dai denti strettissimi ogni singola ciocca non una ma ben due volte perchè dopo avermeli sfrizionati con l'asciugamano il tuo minuzioso lavoro è sputtanato? Perchè quando li asiughi con il phon devi passarmi tutte le tue cinque dita in mezzo, dalla radice alle punte, dalla radice alle punte... che ogni manata è una frustata nella schiena?
Io subivo tutta questa serie di torture e mi immaginavo di alzarmi, prendere un accetta, e tagliarle la testa di netto.
così, stile visioni di colleghi che si trasformano in rospi alla Ally McBeal. 
A me non sembra concepibile andare a spendere venti euro per uscirne un ora dopo con tutte le orecchie graffiate che manco avessi provato a mangiarmi la pappa della Gigghi.   
Io ricordo che tutti i venerdì andavo lì in pausa pranzo, mi rilassavo mezz'oretta leggendo squallide riviste di gossip e me ne andavo soddisfatta con i capelli in piega inebriata dal profumo del balsamo, nessun graffio nè nervi a fior di pelle.
Putroppo non conosco nessuna shampista o parrucchiera ma se qualcuno di voi ne ha tra le sue conoscenze vi prego di farmi sapere cosa gli insegnano a scuola.

giovedì 5 marzo 2015

La prima settimana "libera"

da doveri quale decluttering vari e/o pulizie è stata comunque piena di impegni tanto da non lasciarmi il tempo di stirare e di fare tre telefonate che devo assolutamente fare. 
Questa si chiama "routine", ne sono consapevole, ma io potessi eliminerei pure questa. 
Lunedì sono andata a trovare LeNipoti per portare alla Grande il cellulare nuovo, regalo di Pasqua in anticipo, dimenticandomi brutalmente della sensibilità della Piccola che mi ha domandato: epemme niente? spaccandomi il cuore - questa va ad aggiungersi al mio curriculum di ziadimmerda insieme all'uovo di pasqua sciolto e alle mutande con fiocchetti fuxia a un maschio e i boxer con dinosauri a una femmina. menomale che perlomeno vado a rotazione e gliene faccio una a testa. 
Quel giorno sono arrivata casa per le diciannove e ho passato metà serata a ricontenere il caos del weekend per poi svenire a letto. martedì c'era Ego a casa e quindi se c'è Ego a casa la giornata va crocettata direttamente di rosso, ieri è venuta a trovarmi la D. per portarmi una cosa bellissima che mostrerò al prossimo appuntamento della rubrica felina e per poterla accogliere in Gcasa ho corso come una matta sia in pausa pranzo che nella mezz'ora prima che arrivasse e quando se n'è andata ho avuto giusto il tempo di prepare cena prima di entrate in un loop di sonno e dolori mestruali che mi ha condotto a letto per direttissima. Oggi vado a farmi una piega perchè ho la frangia che tocca il naso e non vedo più  una mazza, poi andrò a mangiare una pizza con la S. La voglia di uscire fuori casa, manco a dirlo, non ce l'ho... ma lei è straordinariamente in Italia per tre giorni e poi chissà quando ci tornerò quindi gambe in spalla e si esce. Da domani però inizia il mio weekend, con i capelli già lavati che è una gran cosa quando ne hai tanti e li hai lunghi e tra lavarli e asciugarli in maniera decente ci perdi circa tre ore dietro tutte le settimane. Se riesco domani stirerò qualcosa sennò salto alla prossima settimana e pazienza, la decisione del 2015 di stirare solo più l'inevitabile si è rivelata una delle migliori decisioni mai prese. stiro in media per un oretta a settimana e se non stiro una settimana il mondo non mi si rivolta più contro la settimana dopo, la cosa proprio necessaria sono sempre solo le camice di Ego e quelle posso pure stirarle un attimo alla sera o in pausa pranzo alla bisogna.
Quello che potrei ancora fare per migliorare la mia routine casalinga è impormi di fare la lavastoviglie tutte le sante sere - il problema non è mettere la roba in lavastoviglie, che si puo fare anche direttamente dal tavolo mentre si sparecchia, ma svuotare quella del giorno prima. l'ideale sarebbe farlo in pausa pranzo mentre mi cucino qualcosa, è un impresa di pochi minuti solo che ultimamente non mi sono più cucinata nulla a pranzo, sono mesi che mangio schifezze di ogni sorta - e fare il letto la mattina prima di uscire di casa.

Oggi c'è il sole e mi pare di potercela fare.
Avere dei precisi obbiettivi mi fa stare ancorata alla realtà: la prossima settima si inizia la dieta e si cerca di svuotare tutti i giorni la lavastoviglie in pausa pranzo. 
la settimana dopo si inizia a contare le sigarette giornaliere cercando di di fumarne meno e ci si alza mezz'ora prima la mattina per fare il letto e arrivare in ufficio in orario. Se per la fine di marzo tutto questo mi è riuscito allora mi premierò comprandomi la borsa.
Non dovrei avere tempo per essere depressa, devo comprarmi la borsa!
Sabato spiegherò anche alla terapeuta i miei piani di azioni, vediamo se mi ride in faccia.
Sarà il primo sabato dopo una lunga serie in cui non ho una cosa precisa da fare e il prossimo sarà uguale... anzi, non metterò proprio il becco fuori casa perchè avrò il piccolo in convalescenza dopo la sterilizzazione. Devo decidere cosa fare perchè devo assolutamente tenere la testa impegnata... penso che dividerò le pulizie tra i due sabati e per il resto non so ancora... magari metterò un po' le mani in pasta, preparerò un dolce come ultimo peccato prima della dieta.
Domenica invece Ego mi festeggerà portandomi a vedere Expocasa, che ospita in un area anche un anticipazione di Exposposa 2015 che sarà a novembre.
Che gran culo che quest'anno la festa della tonna sia di domenica, non potrei sopportare l'insistenza della B. nel volermi trascinare a qualche specttacolo di muscolati unticci. 

mercoledì 4 marzo 2015

Weekend tragicomico

iniziato con la terapeuta che per la prima volta in dieci anni mi dice che si potrebbe valutare, forse, più avanti, in primavera, di prendere per pochissimi giorni un bassissimo dosaggio di antidepressivo e io che piango in autostrada mentre rientro neanche mi avessero messo una condanna d'esecuzione sulla testa per pasqua.
La giornata è proseguita come da programmi, in giro con la C., ma io avevo la testa altrove e non vedevo l'ora di arrivare a casa per pulirmi gli interni della cucina fino all'una di notte dato Ego assente per un evento di grande gala, rientrato poi distrutto alle quattro del mattino.
Domenica ha dovuto soffocare il suo istinto autocelebrativo ed egoriferito e stare ad ascoltare le mie paturnie molto più di quello che sopporta e molto meno di quello che io desidererei. 
Di bello c'è stato che in pochissime ore, come accadono le cose ultimamente, abbiamo avuto conferma dalla sua azienda per la settimana di ferie a giugno, chiesto la settimana anche al mio capo con assenso, verificato disponibilità della D. per guardare i mici e prenotato a Formentera. 
Il mio stato d'animo attuale non mi concede i dovuti entusiasmi ma questa è una meta che bramo da quando ci sono stata un giorno in escursione durante la vacanza ad ibiza con la B. Tutti gli anni facevamo preventivi ma potendo farlo solo agosto è rimasto negli anni il sogno proibito... ora realizzato così, d'amblè, senza neanche troppi sforzi. Ho speso un pochino di più rispetto a quello che avrei voluto ma abbiamo deciso di compensare non andando più a trovare la S. e il fidanzato a pasqua perchè ci sarebbero voluti davvero troppi soldi e troppi giorni di ferie che Ego che non può prendere. abbiamo deciso di dare priorità alla nostra vacanza quindi anche i miei occhiali aspetteranno - mi pesa abbastanza perchè sono già mesi che ci penso, da quando la penso a quando la faccio una spesa di solito ci passa una stagione, ma al momento proprio non si può. La borsa invece ce l'ho sempre in testa, me la guardo tutti i giorni, un giorno mi sembra che € 160,00 per me stessa potrei pure spenderli, il giorno dopo mi sembra una follia... quindi per adesso non mi muovo e va anche bene così, tanto per almeno un altro mese di abbigliamento primaverile non se ne parlerà ancora.  Pare che dovremo acquistare anche un paio di occhiali da sole nuovi dato che il coinquilino ne ha persi due tutti in un colpo...

La terapeuta mi vede apatica e pensa che un po' di seratonina mi potrebbe ridare quello slancio che fatico a trovare... e in cuor mio sono pure d'ccordo ma l'idea di farmi pilotare da un farmaco mi fa paura. 
sarebbe il fallimento che ho cercato di evitare in questi due anni di lotte con il mondo e con me stessa. due anni fa quando la grande voragine della mia vita ha iniziato ad allargarsi mi sono detta che non mi sarei fatta rovinare il futuro, non sarei diventata un individio livido di tutti i dolori vissuti dipendente da psicofarmaci che convive con le crisi d'ansia e il mal di vivere. ho cercato di mantenere il controllo, di tenere tutto in ordine nella mia piccola realtà combattendo perchè il resto non varcasse mai la porta di casa. ho cercato di andare avanti per la mia strada rispettando i miei obbiettivi con Ego, in linea con i miei sogni, con la mia vita di prima che ho sudato per mantenere integra ad ogni costo. Non sono crollata quando ho messo mio padre in oculo con le mie mani reggendo una cassettina venti per venti, quando passavo ore piovose dentro lo studio di un avvocato ad assistere alle scenate da animale di mia madre, quando tutti i miei parenti mi hanno pugnalato alle spalle nel triste tentativo di accaparrarsi la fetta di torta più grossa. non ho voluto aiutini, non ho preso nemmeno un sonnifero per dormire nonostante le notti folli a pensare, gli attacchi di panico e le giornate con un sonno da svenire. e devo cedere adesso? adesso che il peggio è passato e devo solo raccogliere le ultime forze per riprendere un equilibrio psicofisico dignitoso? 
Spesso si usa in maniera inappropriata la parola depressione, son tutti depressi perchè son tristi o gli girano i coglioni. sarà per la mia innata affinità verso le materia ma io ho sempre guardato con grande attenzione alla definizione, in un misto tra paura e rispetto. la depressione non è essere triste, ti ammali di depressione e basta e sei depresso anche quando, se non fossi depresso, non saresti triste. è come un raffreddore, lo prendi e finchè non ti passa ce l'hai, non importa se mentre hai il raffreddore accadano cose meravigliose... tu hai comunque il raffreddore. e l'ho capito adesso, ho capito che questa cosa che ho che non mi fa essere felice di aver prenotato una vacanza che desideravo tanto, o che Ego abbia un prospetto ferie per l'estate davvero preformante con tutti i sabato pomeriggio liberi e l'intero sabato per tutto agosto, di avere quel famoso tempo libero che cercavo o di aver finito con l'apparecchio... ho capito che è lei, la depressione. passerà? mi permetto di citare una collega se non passa la faremo passare con du' goccine a quanto pare. pure la rima, tò.

martedì 3 marzo 2015

Roba da Gatti: Lotte da divano

Che ti guardi?!! vieni qui se hai il coraggio...
Meoooo
Mia.. Mie...
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