Informazioni personali

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Ufficialmente sono un'impiegata commerciale e tento di vendere qualcosa all'estero in un orario part-time che di part-time ha solo il nome. Nell'altra parte del "time", quella immaginaria, sono una casalinga disperata. Vivo da sei anni nella Gcasa con un megalomane egocentrico spesso in preda a deliri di onnipotenza che qui chiamo amorevolemente Ego e recentemente pare sia diventato mio marito, una Ggatta convinta di essere la padrona di casa e un Ggatto suo sottoposto. Sono sociofobica, germofobica e un altro paio di cose che finiscono con "obica". Sono silenziosa, amo le parole ma uso scriverle piuttosto che buttarle al vento. Dico sempre esattamente quello che penso ma solo se interpellata - quando apro bocca o ho fame o sono incazzata. Maniaca dell'ordine, del pulito e in generale della perfezione ma non a casa mia. Sono una tormentata, per motivi non ancora chiari, ma non ho tempo per disperarmene perchè ho da correre alla ricerca della perfezione di cui sopra. Per i pregi purtroppo non c'è più spazio. Ballerina mancata, nella prossima vita vorrei fare l'ereditiera depressa, scrittrice nel tempo libero. Sogni nel cassetto: pubblicare un libro e girare il mondo.

giovedì 28 febbraio 2013

Sono a casa

che larvo sul divano con una specie di influenza intestinale e qualche linea di febbre. Aprendo il blog da qui, con internet explorer, ho visto che lo sfondo dietro con i post-it non si vede come dovrebbe, è tutto spostato e in disordine. Io lo apro con mozilla dall'ufficio... voi come lo vedete?

venerdì 8 febbraio 2013

Oggi non me ne frega una stramazza del lavoro.

Ho, come sempre, una marea di cose da fare ma ho lo scazzo da combinazione ciclo/venerdì e quindi che si fottano tutti. Ormai ho capito che la mia vita lavorativa sarà più o meno sempre così... addio ai lavori iniziati e finiti con meritate pause tra uno e l'altro e buona pace dei sensi. Mi abituerò al caos permanente in testa, nella posta e sulla scrivania... e a ricavarmi spazi per me ad cazzum di conseguenza.

Ho aspettato i dieci giorni di rito per scrivere questo post. mi sono data dieci giorni di tempo per razionalizzare la cosa e sopratutto per essere certa che non fosse una beffa. ed ecco, i dieci giorni sono passati e la cosa sembra davvero essere ufficiale: i Piccioni si sono lasciati. sgomento. Procedendo per gradi: durante una casuale visita su facebook leggo "Il topo è passato da fidanzato ufficialmente a single". Ci sarà un errore penso, sarà uno scherzetto di fb che verrà prontamente corretto in poche ore. Il giorno dopo vedo che il Topo si è collegato eppure il suo stato sentimente è rimasto lo stesso - senza nemmeno il buon gusto di cancellare dalla sua bacheca la notizia e i conseguenti cretini che scrivono sotto "cosa??" "cos'è successo" "non mi piace :-(" "davvero?" "ma noooo" (da categorizzare nelle cose che odio degli umani) - e penso che avranno litigato e tra qualche giorno ricomincieranno i puccipucci miaobao. Il giorno dopo scompaiono dal profilo di entrambi tutte le foto insieme, comprese quelle munite di cuoricini e sfumate brillantose by photoshop. lui cambia l'immagine di copertina con una anonimissima foto e si astiene dal rispondere ai sovracitati cretini. Sarà un momento, penso. E invece no, sono passati dieci giorni e posso dichiarare l'ora del decesso, i piccioni si sono proprio lasciati. almeno per ora.
E ci aggiungere un "purtroppo". si, purtroppo. perchè è vero che io detesto lei ma non ho mai voluto che si lasciassero. Andiamo per ordine: ha la pancia piatta e il viso liscio stile culo di neonato, ma non è solo per questo. è antipatica, ha una faccia di chiulo impressionante e, anni indietro, ci eravamo scritte qualche pungente e-mail che ha segnato l'inizio di un non civile rispetto tra nuova e ex. ho sempre sostenuto che lei non fosse la tipa giusta per lui, così, a pelle. per esempio per il fatto che lei è laureata in economia e lavora in banca e lui ignora totalmente l'esistenza dei congiuntivi. riassumendo quindi: che lei, Gattamorta, non sia più ufficilamente fidanzata con lui, sinceramente la trovo un ottima cosa. ma che lui, Topo, si ritrovi di nuovo solo a trent'anni suonatissimi, proprio no. Fino alla settimana prima i due si scrivevano ancora i miao e bao su facebook incuranti di essere in un luogo pubblico, a dismostrazione di quanto queste cose poco contino nella reltà (Io e Ego su facebook, se non fosse per l'inconcina, non si direbbe neanche che ci conosciamo e sono sicura che nessuno avrebbe scommesso un euro su noi due messi a confronto con la coppia Topo-Gattamorta) Le ipotesi, non avendo ancora informazioni - delle cose di cui non me ne frega niente vengo aggiornata quasi in tempo reale sempre - sono milioni. Tra le più gettonate: lei l'ha lasciato per un altro, lei ha scoperto che non ce la poteva fare a sopportare ancora sms con mancanza di h al verbo avere, lei dopo quattro anni ha capito che no - non mi dava più alcun fastidio che stessero insieme e poteva smetterla, lei si è rotta le balle - e non potrei elencare tutti i motivi che mi vengono in mente. (Non che io creda di essere Dio in persona ma lei gli disse che era pronta per una storia seria solo quando io iniziai a dare qualche speranza a lui di un nostro ritorno insieme, cosa che mi ha sempre dato da pensare anche per il fatto che io e lei siamo dello stesso segno zodiacale e... due più due fa sempre quattro) Non credo esista la possibilità che sia stata una scelta di lui, lui è il tipo di uomo che pur di non modficare una sola abitudine della sua vita sopportarebbe qualsiasi cosa, è come un cane... se gli dai da mangiare e da bere e gli fai una carezza ogni tanto, lui non rompe i coglioni e ti fa le feste quando entri in casa. Lo so, sembra una cosa cattiva, ma non lo è. anzi, questo mio film mentale e ora post, è proprio dovuto al fatto che non riesco a pensarlo che soffre, ancora, anche se non più per mano mia e perchè a leggere che di nuovo, forse, ipoteticamente, sta soffrendo e si ritrova a dover rivalutare tutto - lui che non sa nemmeno compilare un assegno da solo - mi ha dato una stretta al cuore. Mi chiedo: ma perchè? perchè dopo aver già avuto la grande sfiga di incotrare me invece di una brava ragazza da sposare e impagnottare, aver sprecato dieci anni della sua vita con la qui presente, essersi preso e tenuto quasi con gioia le corna con il suo migliore amico (e un paio di altre persone...), essere cresciuto con genitori ignoranti perennemente nell'ombra della sorella migliore di lui in tutto e per tutto... perchè non poteva trovare la persona giusta, avere un percorso di vita semplice e felice con lei, figliare, sposarsi o quel che preferivano? Perchè la sfiga gli sta così attaccata addosso, cosa gli ho fatto io a questo ragazzo? perchè alla fine posso fingere di avere il cuore più tenero del mondo, ma la verità è solo che sapendolo, immaginandolo, felice, i miei sensi di colpa nei suoi confronti trovavano pace ed ora non sarà più così. se lo avessi lasciato prima forse avrebbe trovato la persona giusta. se mi fossi comportata diversamente forse sarebbe felice. se non avessi fatto quello che ho fatto forse uscirebbe ancora con la compagnia di una volta e non sarebbe solo. Poi magari scoprirò che l'ha mollata lui perchè ha un altra ed è felice e contento che consuma a Bora Bora e tutte queste paranoie mi sembreranno ridicole, ma ne dubito fortemente. Come se non bastasse negli ultimi anni ha avuto anche diversi problemi di salute, dei quali alcuni abbastanza seri e qui, dove lavorava anche lui, è stato costretto ad andarsene causa riduzioni di stipendio esagerate (e mia presenza??) e ora fa un lavoro abbastanza di merda (rispetto assoluto per qualsiasi lavoro ma si tratta di un lavoro all'esterno che quindi ti costringe a bollire d'eestate e congelare d'inverno). Ora, in preda alla sindrome di MariaTeresaDiCalcutta, vorrei tanto poter fare qualcosa per placare il mio/suo dolore. durante la giornata il pensiero mi piomba addosso tutto di un colpo e mi sembra di avere una scimmia urlatrice nel cervello che mi graffia la fronte da dentro con lunghe unghie smaltate. per metterla a tacere non saprei che fare... mandargli a casa al Topo un'escort russa, una busta con dentro un cappio già pronto all'uso, fargli comprarire la madonna in sogno che gli indichi la via. Oppure: scrivergli un'e-mail. una cosa del tipo: scusami se in tutti questi anni non mi sono mai fatta sentire ma sai, dato il pessimo rapporto con la Gattamorta, temevo incomprensioni. ma ora vi siete lasciati e eccomi qui. come stai? ho saputo che hai avuto un tumore e un altro paio di scomode questioni ma ora stai bene, sono contenta, ho saputo anche che quel puttanone di tua sorella ha avuto una figlia, ma chi è che se n'è preso la colpa alla fine? tanti cari saluti a lei e famiglia tutta eh, sopratutto alla moglie di tuo cugino, carissima, che ha avuto anche una femmina ho visto, che famiglia di conigli vero? ...niente, volevo dirti che se hai bisogno di qualcosa, non so... qualcuno che ti lucidi li scarpe, un passaggio, un prestito, non esitare a contattarmi... Ti voglio ancora molto bene io eh. - qualcosa del genere... non ora, perchè sembrerebbe proprio che non aspettassi altro, più avanti, verso giugno magari... E se vi state, come me, chiedendo in che modo un'e-mail possa migliore la situazione... non chiedetelo a me ma alla scimmia dalla manicure fatish.    

lunedì 4 febbraio 2013

Nel settore in cui lavora Ego

questi sono mesi di campagna vendite piena nei queli lui vive in ufficio o dai vari clienti e torna a casa a dormire e lamentarsi di quanto è stanco - non mangia, che è solo uno spreco di tempo.
Quindi ieri, nonostante fosse domenica, lui è andato in ufficio e io ne ho approfittato per fare un lavoro che mi tormentava da mesi o forse anni: mettere apposto tutte le nostro foto nel Gcomputer. cartelle e cartelle con nomi che variavano da "da sistemare" a "da guardare" a "londra parte 1" a "vacanze 2012" sparse nel desktop, un desktop con una foto vecchia come me zeppo di file e copie di file inutili. Il pc di casa per noi fa parte dell'arredamento, avendo a disposizioni fin troppi altri dispositivi importati in Gcasa da Ego capaci di fare le stesse cose - per un totale di due i-phone, un i-pad, un mac e il povero Gcomputer ufficiale che viene bellamente ignorato se non dal KiwiPeloso che lo libera dalla polvere (ogni tanto). Così ho passato circa sei ore sul divano in tutte le posizioni anatomicamente possibili a sistemare, rinominare, tagliare, incollare e smadonnare con l'ottimo risultato di un pc che sembra finalmente un pc. Ora devo ancora collocare le foto ricavate dagli i-phone e dalle varie chiavette sparse in giro, fare una copia di tutto su un hard-disk che maicicolpisceunfulminenonsiamai e via, anche questa è fatta. Io adoro le foto, fanno parte dei miei beni più preziosi, soffrivo profondamente a saperle lì senza un ordine razionale e in balia di qualsiasi disgrazia.mi piace riguardarle a distanza di tempo, sprofondare in sensazioni ormai passate, ricordarmi dettagli svaniti. una casa senza foto per me è una casa nuda. Questa cosa del digitale mi ha sempre messo un ansia spaventosa addosso. una volta si stampavano i rullini, si faceva un bell'album e si aggiungeva agli altri a prender polvere. ora trovo la stessa foto sul pc di casa, su quello dell'ufficio, sul telefono, su un paio di social network, su tutte le tre memorycard della fotocamera e alla fine tanto ce l'ho qui, tanto ce l'ho lì, va a finire che la cancello da tutte le parti e la perdo. (come ho fatto con metà delle foto di Londra, convinta di aver fatto copia e invece avevo fatto taglia. che parta l'insulto libero.) viviamo in un mondo dove il copia incolla vuole farci credere di semplificarci la vita ma in realtà ce la complica aggiungendo ai nostri giorni milioni di possibili opzioni di cui non abbiamo bisogno. in realtà questo mio copioso lavoro è solo la fase embrionale di quello che è il mio obbiettivo reale: aggiornare/sostituire foto esposte nella Gcasa. Quando tre anni fa le abbiamo messe non avevamo ancora fatto parecchi viaggi e sopratutto ci sembravano ancora belle varie foto che ci ritraggono in discoteca ubriachi e sorridenti. parlo al plurale ma aovviamente Ego se ne infischia, per lui nuove foto in casa significa nuove martellate nel muro e/o nuovi giri all'ikea a comprare cornici da un euro e preferirebbe di gran lunga darselo sui maroni quel martello.
Così oggi sono tutta trotterellante, perchè sono finalmente riuscita a fare una cosa a cui pensavo da tantissimo tempo. Io sono fatta così, mi fisso che il cassetto delle posate va assolutamente svuotato, ripoluto, e ririempito, e anche se non lo sa nessuno e mi rendo conto che sta tutto nella mia testa, io davvero non mi sento felice finchè non lo faccio. Ecco, riflettevo sul fatto che l'unica cosa che continuo a voler fare e non faccio è tutto ciò che riguarda questo mio spazio. ho già fatto una passo avanti scrivendo, ovvero me ne frego di quel che ho da fare, fermo tutto e scrivo. ma sono mesi che apro questo blog e mi fa schifo eppure non mi ci metto lì a metterlo apposto, tutti i giorni mi ripeto che voglio passare dai blogamici a trovarli, a commentarli, a recuperare il tempo perso, che voglio aprire la marea di blog annatotati come "interessanti" di cui ho letto solo il titolo e poche righe e chissà che non si trovino nuovi meravigliosi mondi da esplorare e amici da scoprire... eppure niente, non lo faccio. 
il tempo lo si crea, ormai lo so. devo inventarmi qualcosa.
nel frattempo per chi ancora (mal)capita in questi lidi, voglio lanciare un sondaggio... ma il nome di questo blog piace a qualcuno? no perchè lì per lì io l'ho trovato rappresentativo e mi piaceva ma ora non lo so... ci vedo un che di insipido. pensavo di passare a qualcosa di poco originale tipo... tra la scrivania dell'ufficio, il ferro da stiro, un tacco dodici e cibo light... magari anche impegnandomi un po di più. si accettano critiche e insulti come non ci fosse un domani.

venerdì 1 febbraio 2013

A quanto pare

questo sarà anche l'anno dei cambiamenti al livello estetico. Non ho finalmente deciso di incrementare la mia prima e mezza, no. Ho deciso di tornà bambina, ovvero di rimettere l'apparecchio ai denti. Da qualche anno a questa parte ho iniziato a notare che i miei denti dritti, frutto di anni di rotture di coglioni con l'apparacchio e la s pizzicata e di parecchi sacrifici economici dei miei genitori, iniziavano a muoversi assumendo posizioni inopportune. così l'anno scorso mi sono decisa ad andare ad incazzarmi con il dentista il quale mi ha gentilmente detto che i denti di tutti si muovono, sempre, per tutta la vita, quali più e quali meno. i miei ovviamente sono tra i più... niente di sconvolgente, per evitarlo avrei dovuto portare per sempre la contenzione notturna che mi avevano dato a 15 anni dopo avermi finalmente liberato il palato (che io avevo buttato dal finestrino nel viaggio verso casa). e quindi, dopo essere svenuta davanti al preventivo, mi sono decisa a farmi mettere uno di questi fighissimi così trasparenti innovativi che in un anno dovrebbero ridarmi un sorriso dignitoso - ovviamente me lo regalano i miei, sennò con il mio budget a disposizione potevano pure crescermi i canini da vampiro che c'era ben poco da fare. Due venerdì fa mi hanno preso le impronte da mandare in America (mi sono sentita davvero moderna!) e dopo un mese sarebbe dovuto arrivare il video  che mostra come diventeranno i denti, un lenitivo per le lacrime che si verseranno firmando l'assegno... peccato che l'ups col calco dei miei denti (me lo immagino che se la ride in aereo) non è ancora partito perchè l'incintissima odontoiatria è stata chiara: non mando avanti la cosa se non ti fai una detartrasi, non andiamo a mettere un applicativo su dei batteri. neanche avessi i denti marroni. ovvio che fumando il mio pacchetino di sigarette al giorno e bevendo i miei cinque o sei caffè... Il fatto è questo: ormai tre anni fa, in occasione del matrimonio di miacuginadeficente, ho avuto la pessima idea di fare una pulizia dei denti, così, tanto per avere la scintillina della D'Urso nelle foto del matrimonio. forse ho scelto il dentista sbagliato, fattostà che è stata un esperienza traumatica, tre ore di pianti, urla da film horror, quattro anestesie inutili e ottanta euri. un dolore pazzesco, questo è il mio ricordo. a qualcuno farà ridere, è solo una pulizia dei denti, ma io ho davvero sofferto le pene dell'inferno. Non che le mie esperienze con i dentisti in passato fossero state più felici... essendo mio padre un maniaco del dentesano quando ero bambina, i dentisti si sono arricchiti con me. sembrava che io avessi una carie dietro l'altra e per qualche lungo anno tutti i cazzo di mercoledì pomeriggio alle tre e mezza mi hanno trapanato e otturato un dente a caso, non senza prima avermi bucato una gengiva per farmi l'anestesia, unica condizione con cui aprivo la bocca. arrivata all'età della ragione ho mandato a fare in culo mio padre e ho fatto il mio giuramento di cacio: mai più un dentista vedrà la mia bocca. giuramento rimangiato quando ho scoperto l'esistenza del rossetto rosso. ma questo è il motivo per cui non avevo idea di cosa fosse una detartrasi e a venticinque anni suonati ho deciso di farla con l'entusiasmo di chi va a funghi nel bosco e ho letteralmente preso una sprangata sui denti. Ora, potevo scegliere tra tenermi la bocca storta e sottopormi di nuovo alla tortura cinese - che poi è come i tatuaggi o i parti secondo me, ricordo di avere sofferto ma non ricordo proprio bene il dolore tanto non rifarlo - e il biglietto giallo con su l'orario dell'appuntaento di oggi ufficializza la mia decisione. ... tra circa tre ore sarò su quella poltrona a pentirmi amarente di aver pensato chi bella vuole apparire, un po deve soffrire. Ci sarà da ridere. due anni fa per un prelievo di sangue mia madre mi ha dovuto esercitare forza fisica mentre io urlavo e piangevo e la tipa mi ficcava l'ago nel braccio, io soffro anche ad andare dalla pettinatrice se ne becco una non delicata che mi tira i nodi nei capelli. penso che renda l'idea sulla mia soglia del dolore. Ho una paura come se dovessi andare al patibolo e fino a quando non sarò lì non sono certa di non chiamare per disdire da un momento all'altro. Posso solo sperare di avere trovato un cane di dentista in passato, ma ne dubito. Se soppravviverò alla cosa poi il traguardo sarà vicino, tra massimo un anno avrò di nuovo i denti dritti e perfetti e non potrò più usare questa scusa per giustificare il mio non sorridere al prossimo. Anche il percorso ovviamente, non sarà una passeggiata dato che ho scoperto - solo dopo essermi decisa - che la pratica di raddrizzamento potrebbe richiedere anche degli streap dentali o dentinali ovvero che debbano limare tra due denti per creare spazio... ma è meglio che mi preoccupi di una cosa per volta.

Oltre all'operazione sorrisoperfetto potrà esserci un'altra novità per il mio viso meravigliso (?). La dentista di miacuginadeficente che è anche un chirurgo estetico, nonfacciamocidomande, dice di fare una sorta di peeling al viso con acido ianuronico e chissà cos'altro... che va a riempire i pori e tante altre belle magie, con il risultato di una pelle completamente nuova priva di cicatrici e quant'altro. Io mi ero informata qualche anno fa per fare l'intervento a laser in una vera clinica di chirurgia estetica a Milano e costava parecchi milaeuri, poi mi sono comprata un bel fondotinta e non c'ho pensato più. Noi di famiglia ad un certa età esplodiamo in un acne nongiovanile, che persiste... nel mio caso sono stata fortunata perchè ad oggi ne ho solo più i segni, miacugnadeficente che ha dieci anni più di me invece ha ancora un viso da primo menarca così come mio ziofacciadimerda (spero tanto che le mie due nipotine femmine abbiano preso dal padre). Questa cosa che fa questa tizia, mi ha spiegato miacugiadeficente, consiste in tre sedute e costa circa 300 euro. anche se poi non funzionasse, si potrebbe provare. io ovviamente lascio che lo faccia prima lei, poi se lei non ha sofferto troppo e ha funzionato allora magari lo faccio anche io.

Insomma... esiste la remota possibilità che tra un anno oggi io sia una gran figa. sapevatelo!

-episodio chicca da ricordare: miaziafacciadimerda si è fotta il botox. dalla dentista/chirurga/postina/idraulico. quando l'ho saputo stavo mangiando una pizza e mi è uscita dal naso.