Informazioni personali

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Ufficialmente sono un'impiegata commerciale e tento di vendere qualcosa all'estero in un orario part-time che di part-time ha solo il nome. Nell'altra parte del "time", quella immaginaria, sono una casalinga disperata. Vivo da sei anni nella Gcasa con un megalomane egocentrico spesso in preda a deliri di onnipotenza che qui chiamo amorevolemente Ego e recentemente pare sia diventato mio marito, una Ggatta convinta di essere la padrona di casa e un Ggatto suo sottoposto. Sono sociofobica, germofobica e un altro paio di cose che finiscono con "obica". Sono silenziosa, amo le parole ma uso scriverle piuttosto che buttarle al vento. Dico sempre esattamente quello che penso ma solo se interpellata - quando apro bocca o ho fame o sono incazzata. Maniaca dell'ordine, del pulito e in generale della perfezione ma non a casa mia. Sono una tormentata, per motivi non ancora chiari, ma non ho tempo per disperarmene perchè ho da correre alla ricerca della perfezione di cui sopra. Per i pregi purtroppo non c'è più spazio. Ballerina mancata, nella prossima vita vorrei fare l'ereditiera depressa, scrittrice nel tempo libero. Sogni nel cassetto: pubblicare un libro e girare il mondo.

venerdì 27 febbraio 2015

Conversazione serale con Ego

lui davanti a candycrush con il tablet, io davanti alla home del blog con il pc:

Amore ho fatto il nuovo banner, ti piace? 

Ego butta l'occhio Si amore...

Ma dai non lo hai neanche guardato!

Si che l'ho guardato... guarda meglio sei tu quella?

Beh... si, dovrebbe rappresentarmi..

Bello... quindi ci sei tu che balli... tu che vuoi sparare a qualcuno... tu con un uomo, sono io?... tu che balli con un vestito ampio..

Vestito ampio? ma dove lo vedi?

Eh... la prima figura! no?

Amore... è l'asse da stiro... sto stirando...

Ah amore scusa... e poi ci sei tu da anziana!

eh?? ma cosa dici?

l'ultima figura! sei piegata e gobba!

Si Ego , vabbè... torna a giocare.

giovedì 26 febbraio 2015

Giorni

pieni di cose, e non cose che mi cadono sulla testa come accade di solito ma cose che mi tiro fuori dal cilindro io volontariamente.
Lo scorso weekend ho ricevuto l'ennesima botta alla mia psiche ma se il risultato è questo slancio di energia allora ben venga.
Martedì siamo riusciti a fare tutto nonostante Ego sia comparso a casa alle 15.30 e il pranzo insieme sia saltato. veterinario con il piccolo, rilascio piccolo a casa, caffè veloce al bar, dentista per me che mi ha straordinariamente fatto passare subito, primo ottico per i miei occhiali, saluto veloce in negozio alla zia di Ego con acquisto lampo di un maglioncino scontatissimo, secondo ottico e cena dai suoceri.
Non ho trovato una montatura di occhiali che mi convinca, nessuno dei due dove siamo stati ne ha una come la vorrei io, e a quanto pare nemmeno un terzo ottico del mio paese dove sono stata ieri. Sabato darò un occhiata in un altro paese qui vicino mentre sono in giro con la B. ma se non li trovo neanche lì non saprei proprio dove altro andare. In realtà ne ho selezionati due modelli che mi piaciucchiano ma non ne sono entusiasta e dato che affronterei la spesa solotanto per una questione estetica e non per esigenza, non voglio accontentarmi e piuttosto aspetterò. un estratto conto di ieri sera mi ha onestamente scoraggiato ancora di più, non sarebbe davvero il momento opportuno per spendere dei soldi in una cosa non necessaria quindi credo che alla fine rimanderò di qualche mese. stessa cosa vale per una borsa di Twinset su cui mi sono incaponita... martedì siamo passati davanti a un negozio che le ha e sarebbe stata l'occasione per vederla dal vivo dato che l'ho sempre solo guardata su internet, ma non ci sono nemmeno entrata. 
Ci sono troppe cose che voglio fare in questo momento e tutte, naturalmente, comportano fuoriuscite di denaro. E' come se avessi dormito tutto gennaio e febbraio per svegliarmi solo adesso con una lista di desideri in tasca. In particolare ci sono due viaggi in cantiere, uno nel weekend di pasqua a trovare la S. e il fidanzato e questo non dovrebbe essere troppo dispendioso perchè dovremmo solo pagarci il volo e poi saremmo loro ospiti ma i voli verso quella destinazione sono pochi e cari, calcolando anche quello che spenderemmo stando lì, comunque sarebbe un uscita di cinquecento/seicento euro come noccioline. L'altro invece sarebbero poi le nostre vacanze ma posticipate quest'anno a giugno. questo ci permetterebbe di andare a Formentera, meta proibitiva ad agosto, spendendo quello che ogni anno spendiamo per andare in vacanza ad agosto. poi ad agosto andremmo una settimana o poco più nella casa in Liguria e basta... sarebbe perfetto, una delle prime scelte intelligenti degli ultimi anni, resta solo da vedere se concedono la settimana a Ego, a me non credo che il capo darà dei problemi. 
Intanto abbiamo cambiato operatore telefonico nella Gcasa passando da Fastweb a Telecom che secondo Ego ci avrebbe regalato miracoli di connessione ultra veloce ma nella realtà non è cambiato nulla per adesso se non il fatto che ho cavi volanti lì da dieci giorni e mi incazzo tutte le sere, e un modem muletto bianco orrripilante prestato dai suoceri dato che il nostro, acquistato nuovo, pare non funzionare e il coinquilino non si è ancora scomodato a portarlo in assistenza quindi per ora vola per casa anch'esso felicemente.
In realtà dovrei occuparmi della luce invece di pensare a mettere il culo al sole, questo mese abbiamo assolutamente superato tutti i limiti con € 312,00 di bolletta per un bimestre... va bene che il boiler consuma, va bene che l'impianto eletttrico forse non è dei migliori, ma così è irragionevole. dobbiamo sicuramente cambiare gestore ma l'affare è complicato, tutti sembrano essere truffe ben dipinte e quando inizio a pensarci mi viene il mal di testa.
In ufficio siamo in quel periodo del mese in cui lo stipendio non arriva e la cafonaggine del capo pesa più del normale per cui cerco di concentrarmi sui progetti in Gcasa con ottimi risultati. In due post-lavoro, lunedì e mercoledì, ho pulito tutta casa per poi scoprire che venerdì pomeriggio saremo forzatamente in ferie (....) ma sfruuterò il pomeriggio libero per finire di organizzarmi i contenitori nella cucina e pulire gli interni, e poi darò luogo alla stirata settimanale con più calma.
Dalla prossima settimana si riparte da zero e questa volta sul serio, quello che doveva succedere a ridosso di natale... che se ci penso ora mi viene da ridere, alla fine ho sbagliato solo di due mesi...!

martedì 24 febbraio 2015

Roba da Gatti: Adolescenti

L'insonnia fa schifo ma devo riconoscere che certe cose, fatte nel cuore della notte da sola facendo attenzione a non fare rumore per non svegliare il coinquilino e a non muovere parti del corpo che potrebbero svegliare i pelosi... hanno il loro perchè.
Viene in mente di fare cose che normalmente non faresti, stanotte per esempio mi sono guardata tutte le foto che ho nell'i-phone - da ieri a marzo 2013 - una per una, riscoprendone di bellissime che non sapevo di avere. ho cambiato tutti gli sfondi  possibili nel telefono ma sopratutto ho spostato in un apposita cartella tutte le foto più belle dei pelosi. In questo modo per la Rubrica del Martedì non dovrò più scorrere tra un'accozzaglia di foto che era un lavoro ogni volta lungo e demotivamente.
Ora il problema è un altro: mi sono venute talmente tante idee che non so quale scegliere per il post di oggi.
 






Dato che ho un gran sonno, rimarrò in tema rischiando seriamente di cadere addormentata con la testa sulla tastiera.
Al momento dell'inserimento del piccolo, tutti mi dicevano che dopo gli iniziali soffi, ringhi, graffi e musi lunghi un bel giorno li trovi a dormire insieme e lì inizia un grande amore.
Ecco. Loro non dormono insieme, mai.
Fanno praticamente tutto insieme, ma dormire proprio no.
Per questo c'è una foto praticamente per ogni volta in cui accidentalmente si sono trovati a dormire vicini - la maggior parte delle volte causa svenimento senza preavviso del piccolo, ora che sta crescendo infatti succede sempre meno spesso.
L'immagine dei due gatti che dormono serafici uno accanto all'altro è tra le cose al mondo che più mi rilassa, mi auguro che possa accadere più spesso in futuro una volta passata l'adolescenza.






...notare l'entusiasmo della Gigghi.

Ma il punto è, perchè non dormono vicini? 
Perchè se c'è una cosa che amano più del dormire è rompersi i maroni a vicenda. La Gigghi quando dorme, dorme. per lei dormire è una cosa importante che va fatta bene e nella giusta quantità. 
Puntualmente lui arriva vicino a lei e la guarda un attimo, gli fa un versetto dei suoi, lei apre mezzo occhio e gli offre una leccatina a mo' di coccola mettiti qua e dormiamo, ma lui no, lui le sale sopra.

 



Lui ricambia la leccatina, parte un limone di qualche secondo, poi potrebbero mettersi a dormire e invece no.
Caso A: Lui decide di morderle la collottola o acchiapparle la coda e iniziare a giocarci e lei giustamente si scazza dando il via alla lotta potente
Caso B: Lei si incaponisce di doverlo lavare a tutti i costi, lui un po' la lascia fare poi si stufa e la morde dando il via alla lotta potente.
Di dormire insieme per ora non se ne parla! Ho raccontato questa cosa al veterinario quando mi ha chiesto come andava il rapporto tra i due e il suo commento è stato: so' adolescenti.

Se anche voi avete scritto per Roba da Gatti di questa settima venite ad aggiungere il vostro post qui sotto!

venerdì 20 febbraio 2015

Stare in ufficio oggi

con tutto quello che avrei da fare a casa mi pare proprio uno scempio. 
Qui non c'è nessuno e sopratutto non c'è niente da fare mentre nella Gcasa ce n'è anche troppo.
Ho di nuovo perso la bussola della gestione casalinga. faccio sempre lo stesso errore, do' troppo per qualche settimana facendomi venire la nausea di pulire e poi abbandono completamente le redini. 
Il risultato è un pavimento che se lo scopettassi potrei ricostuire una zolla di terreno del cortile, un bagno che quello dell'autogrill in tagenziale sud è più pulito, i miei mobili venghè divenuti grigio antracite.
Non so come uscirne perchè sfiga vuole che questa settimana tocchi a me la pulizia delle scale del condominio quindi domani devo fare quello. La terapeuta mi ha dato l'appuntamento a mezzogiorno e un quarto, sarà già un miracolo se riuscirò a partire di casa con il letto fatto perchè se io so che posso dormire,  dormo, non c'è niente da fare. arriverò a casa alle quattordici passate, mangerò un boccone e mi metterò a pulire le scale. non posso iniziare a pulire alle diciassette, non ne avrò voglia, e non posso nemmeno demolirmi perchè poi dobbiamo uscire per cena.
L'unica soluzione è passare l'aspirapolvere e dare una lavata veloce stasera e poi pulire seriamente la settimana prossima, che significa praticamente giocarmi la settimana. Non ho alternative perchè sabato prossimo devo uscire con la C. per forza dato che l'ho rimandata da sabato scorso a questo e da questo al prossimo. Vorrei proprio starmene due giornate lavorative a casa, ne avrei davvero bisogno - per fare cose e per lo spirito. ma anche questo non posso farlo perchè ho preso due pomeriggi di permesso nelle prossime settimane e la mia coscienza non può reggere più di questo almeno fino a fine marzo.  - la M. l'altra sera mi diceva che dal giorno della laurea non sa più che cazzo fare, la mattina si sveglia alle otto come un grillo e non riesce più a dormire, a casa sua sono tutti al lavoro, fa colazione e poi non sa cosa fare, si annoia. volevo buttarla giù lungo la scalinata del cinema verso il megaschermo - Martedì prossimo Ego sarà a casa e andremo a portare il Ggatto dal veterinario per fissare l'operazione, dal dentista per il mio controllo e poi dall'ottico a scegliere i miei occhiali nuovi - anche se dopo la bolletta della luce trovata oggi nella buca non ne sono più molto convinta. 
Se mi dimentico un attimo della casa comunque, è stata una settimana produttiva. Ho scritto relativamente tanto in confronto alle ultime settimane, al lavoro ho portato tutto allo zerotuttotondo che piace a me, ma sopratutto ho sistemato la mia casella postale personale eliminando tutta la aspazzatura e disiscrivendomi da tante newsletter alle quali non so nemmeno perchè ero iscritta e ho fatto un bell'archivio ordinato di immagini personali nel pc del lavoro nascondendolo degnamente.
Nellla mia to do list rimane la sistemazione del pc di casa, che è una cosa molto veloce eppure continuo a rimandare.
pensavo di farlo stasera ma credo che tra una cosa e l'altra sarò esausta e darò forfè. 
Uscire due giorni in settimana ci ha dato un bel colpo, non siamo proprio più abituati e abbiamo l'elasticità di ripresa di due ottantenni.
Ieri mattina quando mi sono alzata dal letto con circa due ore in meno di sonno sul groppone, ho ringraziato il cielo che la M. partisse nel pomeriggio e il supplizio fosse finito. all'ora di cena mi chiama volevo farti una sorpresa ma poi non ho resisto... mi fermo ancora una settimana! sabato ci siamo!
uccidetemi.

mercoledì 18 febbraio 2015

Mi sento

proprio come la particella di sodio dell'acqua Lete al momento.
Mi sento sola, banalmente.
E il mi sento si potrebbe onestamente sostituire con un sono, se non suonasse un tantino patetico.
Non sono una persona propensa al rapporto umano e non ne ho mai fatto segreto. Quando verso i venti me ne sono fatta una ragione e ho smesso di obbligarmi a vedere/sentire/frequentare gente che non mi piaceva tanto per far numero, ho iniziato a vivere bene. ho trovato la mia dimensione con poche amicizie, care e fidate, da vedere/frequentare /sentire quando mi andava... gente più o meno fatta come me o con un elesticità mentale tale da essere in grado di capire che anche se il mio modo di intendere un amicizia è a tratti atipico questo non vuol dire che non sia vero. Per assurdo, io che con le donne ho sempre fatto più fatica a rapportarmi che con gli uomini, negli ultimi anni ho ridotto le mie amicizie a un tot di amiche, a volte per i miei standard pure troppe, e pochi, pochissimi amici - complice anche la gelosia pedante di Ego dei primi anni di fidanzamento che riusciva a farmi passare la voglia anche solo di nominare quello che allora consideravo l'Amico. Ho vissuto anni felici (manonlosapevo), dal 2008 quando ho conosciuto Ego, praticamente fino al 2013 quando è morto mio padre. mi lamentavo della qualunque ma obbiettivamente avevo un lavoro, ero in salute, avevo una casa con l'uomo che amavo, un padre e straordinariamente pure la parvenza di una madre. il 2011 e il 2012 con tutti i problemi che ha avuto mio padre le cose spesso non sono state facili ma insomma, ci si arrangiava. e sentivo veramente di avere le spalle coperte da quelle quattro o cinque persone che erano per me legami forti, veri, sui quali avrei scommesso. Nel 2013 quando tutto è cambiato nell'ambito delle mie radici e ho sentito di non avere più una famiglia, dei genitori, ...c'erano comuque sempre quelle quattro o cinque persone. Adesso, ad oggi, mi pare di avere il deserto intorno. Chi latita, chi si dilegua proprio, e chi farò scappare io a breve - lo so, perchè quando le situazioni si inclinano io ho sempre un atteggiamento distruttivo e mi porto dietro volontariamente la tavoglia ribaltando il tavolo tutto quando magari sarebbe caduto soltanto un bicchiere. 
La S. - trasferita in terra straniera dal fidanzato a novembre scorso  - sull'onda dell'entusiasmo per questa sua nuova vita, pare aver avuto un amnesia. il fatto che fino a due mesi prima trovava chat di lui con due gemelle, per esempio, o che fino al giorno prima di partire ci sentivamo con una media di una volta al giorno da una cosa come dieci anni. Ora si fa sentire solo quando con lui le case non vanno bene, se ci litiga mi manda messaggi a cascate e mi chiama su facetime mentre fa le lavatrici salvo poi sparire non appena fanno pace e rispondere a me se la cerco con la verve di quella che ti parla dall'alto del suo idillio con poco tempo a disposizione manco si fosse incarnata nella Michelle Obama dell'est.
La M., che è parte della coppia che definisco Amici, è qui al nord fino a domani da una settimana ed è riuscita in questi sette giorni a farmi dubitare di tutto il buono che ci ho visto negli ultimi anni tanto da definirla un Amica. Quando ho condiviso con lei la questione della novità di mia madre mi ha liquidato dichiarando che ci è passata anche lei quando i suoi si sono separati - che già paragonare una vedovanza a una separazione mi pare approssimativo - e che ci passano tutti prima o poi e amen. ho glissato perchè in quei giorni c'era la sua laurea con la dozzina di conseguenti feste che ha fatto di cui l'ultima qui con noi domenica scorsa e mi son detta che era troppo distratta dal tutto. per quell'occasione ha invitato un sacco di gente che a malapena conosce e tra queste anche una coppia con cui io e Ego abbiamo un trascorso poco felice che lei conosce perfettamente. La cosa mi ha lasciato interdetta ma non mi sarei mai permessa di commentarla, lei invece ha voluto avvertirmi e giustificarsi... peccato che la giustificazione siano state due scuse una più scandalosa dell'altra: me l'ha detto A. di invitarli - suo fidanzato - quiandi se lui ti dice di buttarti in un pozzo lo fai senza farti domanda alcuna? e poi un regalo in più va sempre bene, quanta lealtà amica. E il mood del me l'ha detto lui prosegue tanto che rinuncio a farci una conversazione, per parlare con un portavoce parlo direttamente con lui e faccio più in fretta. 
La B. ci sarebbe anche, peccato che sia tutta presa dal suo incanto tra il riscaldamento a pavimento e le piastrelle in cotto del bagno, i suoi le stanno costruendo casa per lei e il cornuto e sta vivendo quegli anni emozionanti in cui il futuro ti sembra una distesa in fiore. a condivedere con lei certi miei malesseri mi sembra sempre di romperle i coglioni. e obbiettivamente so anche che qualsiasi suo consiglio o conforto non mi sarebbero di alcun aiuto perchè io e lei siamo diventate amiche ai tempi unicamente perchè entrambe single e bisognose della spalla per andare ballare e fare le cretine in giro, rimaniamo in contatto perchè ci vogliamo un gran bene ma sappiamo entrambe che non c'entriamo nulla l'una con l'altra.
Le cugine, che fino a cinque anni fa erano le prime con cui avrei condiviso l'imperfezione cutanea del giorno sono ormai per me meri componenti di quel grosso nemico che è la mia famiglia.
Ci sono le colleghe, con cui il rapporto è ormai più intenso del semplice chiacchericcio per far passare le otto ore, ma non così tanto da smutandarmi senza che la situazione lo richieda. e poi quei rapporti vari ed eventuali tipo le ex colleghe D. che è tanto cara ma troppo piena di sé per nutrire un qualsiasi interesse verso le vita della persona che ha di fronte., o la C., anche lei tanto cara ma con un tot di limiti mentali non raggirabili, o l'amica V. che da quando vive a Milano pare in un altra dimesione e ogni volta che la vedo mi viene il dubbio che abbia mandato una controfigura, anche solo per il colore dei capelli.
Insomma, sono sola. e questo oltre a rattristarmi mi fa incazzare perchè mi rendo conto che nonostante il mio essere un orso incapace di assecondare e adattarsi per far parte del branco, diventavo scema per non mancare mai in quelli che sento essere i miei doveri verso le persone a cuì voglio bene.
Sempre se poi non è, molto semplicemente, che queste persone sono fatte così. Magari ho fatto tutta una serai di errori di giudizo negli anni, ho creduto di aver selezionato accuramente personaggi leali, trasparenti ma sopratutto capaci di vivere rapporti disinteressati spinti unicamente da un sincero affetto.
Che ne so io, in fondo sono una sociofobica che se il telefono squilla quelle due volte in più al giorno già maledice il giorno che t'ha dato il numero in prima licea dietro la palestra nell'intervallo, che alla cena aziendale natalizia rischia una bronchite aspettando venti minuti fuori al freddo le colleghe che ha in macchina solo per evitare l'ultima fase di saluti e auguri con baci sulle guance all'azienda tutta. 
Che ne so io, magari c'era da aspettarselo, o magari è così che funziona normalmente.   
 
E' che in questo momento non vorrei proprio sentirmi sola. vorrei poter mandare il messaggio di smadonammento, ricevere una riposta che alla fine mi fa ridere e mi ribalta un po' l'umore. fare la telefonata mentre preparo cena con il cellulare incastrato tra testa e spalla che poi chi lo muove più il collo: ok sto per avere un attacco d'ansia o buttare il gatto piccolo dal balcone che continua a scalarmi la tenda d'organza, raccontami qualcosa che mi faccia non pensare dieci minuti.
In questo momento proprio no, non vorrei sentirmi una particella di sodio.

martedì 17 febbraio 2015

Roba da Gatti: 17 febbraio - Festa nazionale del Gatto

Il post felino di oggi era pronto per essere pubblicato quando scopro che oggi è la Festa nazionale del Gatto - che manco sapevo esistesse, gattara mediocre che sono.
Che bello!

Celebro il loro giorno così, con l'unica cosa che so fare in quasi tutte le sue situazioni... scrivere due righe.
Auguri amori miei, 
che ogni giorno da quando ci siete voi è una festa davvero.
Siete Casa, Famiglia, Amore quello vero.
Siete il mio posto sicuro in questo caos spaventoso che è la mia vita di questi anni. 
Sogno per voi tempi più tranquilli in cui sarò più a casa, sarò più accondiscendente, sarò più attenta.
Scaldate ogni cosa con la vostra presenza, il gelo del silenzio dopo che con papà si litiga, il vuoto che a volte sento dentro la sera quando siamo soli e aspettiamo che arrivi, le notte insonni che senza di voi erano eterne.
Grazie per la pazienza che avete di corrermi dietro da una stanza all'altra finchè non mi fermo, quando volete qualcosa ma io sono al telefono e non vi guardo.
Grazie di non portarmi rancore quando ho fretta e chiudo la porta dell'armadio, o un cassetto, o la lavatrice, con voi dentro.
Prima che ci foste voi ero un poveraccia ma non lo sapevo.
Siete la cosa più bella che ho fatto nella mia vita e l'ho fatta senza fare un bel niente.
Auguri!

Se anche voi avete scritto per Roba da Gatti di questa settimana, venite ad aggiungere il vostro post qui sotto!
 http://notimetodespair.blogspot.it/2014/04/roba-da-gatti.html

lunedì 16 febbraio 2015

Anche il nostro

sesto San Valentino è passato.. e per assurdo è quello a cui fin ora ho dato più importanza. 
- poi stamattina scopro che negli Usa si ferma addirittura tutto per l'occasione, nello specifico le transazioni bancarie... e mi sento molto meno scema.
Non mi ero resa conto di quanto fosse impegnativo il menù che avevo pianificato.
ho cucinato senza sosta da quando mi sono svegliata sabato mattina a quando Ego è arrivato alle venti, intervallando lo spadellamento da lavatrici e stenditura delle stesse. La soddisfazione però è stata tanta.
Il risultato è stato quello che volevo ad esclusione di un antipasto, tortini di patate al forno con spinaci, speck, mozzarella e besciamella, che è rimasto secchissimo mentre nell'immagine della ricetta doveva "filare".
Ho anche dichiarato ufficialmente la morte dei miei due unici elettrodomestici da cucina, robot e mixer ad immersione... il brasato quindi non ha avuto il suo degno sughino e di questo mi dispiace parecchio.
Per la tavola alla fine avevo deciso di utilizzare quel che avevo e rinunciare del tutto al rosso dato che è un colore di cui sono assolutamente non munita.
pensavo venisse una cosina proprio arrangiata e invece non è stato così, Ego di certo non mi va in brodo di giuggiole per come è apparecchiata la tavola... quindi per noi due è andata più che bene.
Mi sono fatta un bel mazzo ma ne è valsa la pena, ora vivrò di rendita tutta la settimana con gli avanzi.
Ego era molto contento, non aveva capito che ci avrei messo davvero tanto impegno, mi ha portato una piantina di roselline rosse che sicuramente morirà a breve ma rimarrà il vasetto molto carino fatto a borsetta con dei cuori rossi che sono certa farà da centro tavola per il prossimo anno - per il 2016 mi organizzerò con del rosso.
E' certo che ci saranno altri valentini casalinghi perchè ci è piaciuto molto di più starcene a casa rispetto a tutti quelli passati in locali gomito a gomito con la coppia a fianco. 
Abbiamo concluso la serata finendo la bottiglia di Moscato D'Asti sul divano guardando la finale di Sanremo - con grandissima delusione per i vincitori - da buoni pantofolai come siamo al momento.

Sto imparando ad accettare quel che sono, o come in questo caso quel che siamo, senza stare più lì a domandarmi se dovremmo essere diversi o perchè altri lo sono sottoponendo me e di conseguenza anche lui a vivere cose che non abbiamo voglia di fare senza il coraggio di dirlo ad alta voce.
e credo che sia una delle cose belle dell'invecchiare.
Ho così anche accettato che, in barba alla festa dei fiorai, all'amore forzato, all'aspetto commerciale... a me San Valentino piace semplicemente perchè da quando sono nata mio padre mi ha portato un regalino il giorno di San Valentino dicendomi che è la festa di chi si ama e che lui mi amava. Quindi a me San Valentino piace e lo festeggerò sempre, ora con Ego, domani chissà, magari con un erede portando avanti la tradizione.




giovedì 12 febbraio 2015

Andrei avanti con gli E niente ma mi impegnerò a non farlo.

Qui il problema è la mia reazione al problema.
Il problema è che a fronte degli ignorantoni che con mio padre ancora caldo mi dicevano tua madre si rifarà una vita io ho fatto quella politically correct.  
Se accadrà sarò felice per lei / è giovane e glielo auguro.
Il problema è che sono stata ipocrita.
e adesso misscoerenza non si può sbugiardare mettendo a nudo tutta la sua fragilità, rivelando di essere umana. 
Ma ho deciso che mi assolvo, perchè non lo sapevo, non sapevo che quando sarebbe successo il cuore si sarebbe messo per traverso a non far passare i pensieri razionali. credevo di pensare veramente quello che dicevo, io sono quella che predica il rispetto verso il prossimo e punta il dito verso chi giudica, quella anticonvenzionale dalla mente aperta, e un grande disinteresse verso chi fa che cosa. 
Io sono stata giudicata in questa storia, giudicata per tutto... perchè non ho pianto abbastanza al funerale, perchè non ho fatto scrivere il nome di suo padre e suo fratello sui manifesti funebri, perchè il giorno dopo sono andata a fare colazione al bar e mi sono seduta al nostro solito tavolo di fronte alla sua sedia vuota e sorridevo con dignità a chi veniva a farmi le condiglianze. 
E lì ho giurato che non avrei mai giudicato, nessuno, per nessun motivo. 
...e ho giudicato mia madre, istantaneamente, subito, ho pensato ti sei giù stufata di lavorare?
ma grazie al cielo non l'ho detto e ho detto ci sarà occasione, perchè sono una che non giudica io.
Mi assolvo perchè è la prima volta che mi muore un padre, che le colonne portanti della mia vita crollano e un'eredità è più importante di una figlia, di una cugina, di una nipote.
Vorrei poter tornare a venerdì scorso e fare domande come da quanto lo frequenta? chi gliel'ha presentato? quanti anni hanno questi figli e sono maschi o femmine? So solo quello che lei mi ha detto ovvero che abita un po' lontano da qui e si vedono poco e che è separato da molti anni. Non mi cambierebbe niente avere quelle informazioni in più ma avrei la sensazione di avere un quadro più generale della situazione e tutti i dati necessari per ragionarci su.
Che poi, io, non devo ragionarci su. non sono fatti miei. Sono sempre stata convinta che l'amore di mia madre verso mio padre non fosse quell'amore puro e incondizionato che per me è l'Amore vero, quello con la A maiuscola. fin da bambina, anni prima che morisse, e quando è successo ne ho avuto le mie conferme. Questa posso considerarla un ulteriore conferma del mio punto di vista e nient'altro, punto di vista che tra l'altro non ritengo nemmeno di dover avere. Io sarei qulla che sentenzia non devi averlo tu un punto di vista, non è la tua vita. E ho scoperto l'acqua calda, ho scoperto che viverlo in prima persona è un'altra cosa, che un meccanismo interno di sentimenti e pensieri si innesca da solo e che non resta che comandare quel poco che puoi comandare ovvero la bocca.
Il punto è che mia madre non è più lì a crogiolarsi nel dolore di non avere più mio padre a fianco e che questo mi lancia in una realtà che non ho ancora ben chiara ovvero che mio padre non è qui e non tornerà.
E non me ne ero accorta fin ora, di non averlo chiaro. non piango mai, non vado mai al cimitero, ci penso poco e ci penso per lo più come se fosse vivo. i momenti di sconforto sono pochi e molto brevi. e forse questi sono tutti segni del fatto che non ho ancora elaborato che sia morto davvero. forse non sono un egoista, forse non mi sono ancora accorta. forse c'era bisogno della svolta di mia madre perchè io me ne rendessi conto. forse, forse, forse.
Per certo so soltanto quello che devo fare adesso.
La prima cosa è controllarmi. devo rimanere coerente, dignitosa, serafica e distaccata come sono stata fin ora e come ho rimproverato di non essere agli altri. non importa se poi a casa sbatto la testa contro il muro, ho predicato bene e devo razzolare di conseguenza. Poi in seconda fase dovrò anche inventarmi una nuova me capace di non fare la merda con questo tizio e questi fantomatici figli nell'eventualità di trovarmeli davvero di fronte prima o poi.
La seconda cosa è prendermi cura di me. per la prima volta voglio comportarmi in maniera intelligente nei confronti di me stessa, devo prendere atto di questo dolore e occuparmene, portarlo in capo al mondo se ci sarà bisogno e guardarlo dritto in faccia. ho fatto abbastanza anni di terapia per capire che questa è solo la punta di un icebarg che ho dentro, che il problema non è cosa fa mia madre ma una negazione che non sapevo di star praticando.

Intanto - per coerenza - sabato dalla psicologa non ci vado. Ho promesso a Ego una cena di San Valentino casalinga quest'anno, una cena bella, studiata e creata con attenzione come non glie ne preparo da moltissimo tempo. Ho tante portate da cucinare e sono davvero arruginita, cuori di carta da giornale da ritagliare e spargere per casa, una tavola carina da imbandire e una biglietto da scrivere. quindi sabato me ne starò a casa e lo dedicherò interamente a questo. Un ora di terapia allo stato dei fatti non mi cambierebbe nulla, è troppo poco per il caos che ho in testa, da qui a sabato prossimo cercherò di riordinare i pensieri e chissà che non riesca ad arrivare dalla terapeuta con due frasi compiute da esporre.
Perchè è brava eh la mia psicologa, ma la mente ancora non la legge. 

lunedì 9 febbraio 2015

E niente.

vai a cena con tua madre e il tuo compagno, perchè tua madre te lo chiede da mesi e tu pensi che voglia ancora ripeterti le stesse cose dell'ultima volta e di quella prima e di quella prima ancora. 
e niente, invece tua madre voleva tanto vederti perchè doveva dirti che frequenta un uomo prima che qualcuno te lo dica al bar la domenica mattina mentre afferri il cornetto alla nutella. 
Ma come? Tuo padre dov'è? Ma non era ieri che uscivi dall'ufficio e andavi da loro a pranzo, trovavi una casa piena di luce, una tavola imbandita, una moglie indaffarata che aveva corso tutta la mattina per prepare in tempo il pranzo compresivo degli spaghetti al pomodoro in esclusiva per il marito, come tutti i pranzi da trent'anni a quella parte? Non era ieri che tuo padre faceva le battute con lo sguardo languido a tua madre che sorrideva imbarazzata con il solito rimprovero non davanti alla bambina
Non era ieri che tua madre era una donna forte che non perdeva la testa con il marito sotto i ferri in quel pronto soccorso gelido alle tre del mattino?
E' passato un anno e mezzo dall'ultima volta che hai visto tuo padre in piedi  mentre saliva in macchina con lei e andavano a far la spesa quel sabato mattina. quant'è un anno e mezzo? non è troppo poco un anno e mezzo?
non era ieri che tua madre si strappava i capelli davanti una bara?
Lui ha due figli e io li ho già conosciuti, mi piacerebbe che tu lo conoscessi.
chi? cosa? dove? quando?

E niente. io pensavo di mangiare una pizza e discutere di affitti con la mia stronza e folle madre.
e niente, vado a chiamare la terapeuta.

venerdì 6 febbraio 2015

Sopravvissuta

alla giornata con Ego a casa, con tutti gli scazzi che avevo previsto.
Naturalmente non ha fatto l'unica cosa che doveva fare ovvero andare in comune a ritirare un documento usando la banalissima scusa della neve, e con la medesima scusa ha fatto saltare anche l'appuntamento del Ggatto dal veterinario.
Io mi compro il libro Non fare lo struzzo e lo leggo prendendo appunti come una maniaca sperando che mi insegni a non cedere più alla tentazione di procrastinare le cose.
Poi dormo tutte le notti con uno del genere.
Oggi è uno di quei giorni - che non ha niente a che vedere con le mie ovaie, anche se potrebbe, ma è una citazione della nuova canzone di J-Ax.
Insomma, è una giornata demmmerda.
Il ciclo e il suolo viscido post neve mi appesantiscono l'animo e le gambe, ciò nonostante in pausa pranzo ho girato tre benzinai prima di trovarne uno che avesse ancora carburante e sono riuscita ad infilarmi dal macellaio mentre stava per tirare giù la serranda.
Uscita dall'ufficio andrò a prelevare, a comprarmi il tabacco, dal dentista e poi teoricamente al supermercato Fortesan che è a dieci di macchina più in là a far la spesa per i pelosi - ma sto pensando di saltare quest'ultima e andarci domenica con Ego perchè sento che oggi non ce la posso fare a portarmi borsoni di lattine e sacchi di lettiera, anche perchè poi la giornata non finirà così ma proseguirà con una cena alle ventuno con Ego e mia madre.
Mia madre che non vedo da natale e prima di natale non vedevo da ottobre e prima di ottobre non vedevo da giugno. Dopo numerose insistenze ho accettato di incontrarla perchè ci sono delle cose pratiche di cui dobbiamo parlare per forza a voce e perchè l'ultima proposta è stata di vederci in luogo pubblico in presenza di Ego e questo penso di poterlo sostenere.
Intanto, Madame oggi ha pensato bene di dirmi che se non so fare quello che mi viene chiesto mi metteranno a fare qualcos'altro... una roba che non mi ero mai sentita dire in nove anno di servizio e che sono certa di non meritare... per cui si, oggi è proprio uno di quei giorni.

Bisogna però anche dire che in uno di quei giorni ho finalmente ultimato e piazzato il nuovo banner del blog. Se vi dicessi quante ore, giorni e settimane ho impiegato ad ideare e realizzare sta cagata... ma io comunque ne sono molto soddisfatta. Era ora di scendere un po' di colore e di misura, di darsi un tono, uno stile più maturo, che qui sia io che il blog iniziamo ad avere una certa.
A voi piace?   

mercoledì 4 febbraio 2015

Oggi potrebbe

essere una buona giornata. Innanzitutto il capo è malato, con mio grande dispiacere. Ci pensano le colleghe a disturbarmi - coinvolgendomi in continui caffè e discorsi esistanziali stanziate direttamente davanti alla mia porta o sulla sedia di fronte alla mia scrivania con il chiulo sulla mia borsa - ma questo posso gestirlo. Ho lavorato il necessario e dopo questo post, se tutto va bene, mi metto a fare una certa cosa per il blog che se ultimata rappresenterebbe una bella spunta alla mia to do list.
Anche nell'altra vita oggi dovrebbe essere un giorno leggero. alle dodici andrò in banca mentre stasera uscita dall'ufficio passerò dall'amministratore condominiale che pare si sia finalmente riuscito ad affittare quell'alloggio per cui mi pago l'imu inutilmente e in farmacia a cercare una crema per le mani che non sia la Neutrogena e che abbiamo magici poteri curativi istantanei perchè qui la situazione peggiora di giorno in giorno... ho pelle di cartavetro e le nocche sanguinanti che neanche un giardiniere.
Infine una volta arrivata a casa e messo a cuocere il bollito per il brodo, intendo fiondarmi sul divano a guardarmi la puntata di pretty little liars di stanotte prima di preparare cena.
Almeno una giornata così alla settimana potrebbe davvero cambiarmi la vita.
Meno mi entusiasma invece la giornata di domani che vedrà Ego a casa, suonino le trombe. Non fa un giorno di risposo da ottobre e non sono assolutamente abituata ad averlo tra i piedi nei giorni feriali. al mattino sicuramente dormirà ad oltranza e me lo ritroverò ancora impigiamato e con l'occhio pavido in pausa pranzo, al pomeriggio invece quando uscirà dall'ufficio dovremmo andare a portare la mia macchina a fare il tagliando scaduto 177 giorni fa - non sto facendo del sarcasmo, c'è scritto sul computer di bordo - e dal veterinario con il piccolo nell'attesa di recuperarla. E' giunta quasi l'ora dell'intervento anche per lui, il caro Vet gli tasterà le enormi palline pelose per decretarne la data. Arriveremo a casa alle 19 passate e tenterò di far cucinare lui in modo da avere almeno quella mezz'ora di respiro perchè a me non poter stare almeno quella mezz'ora al giorno in casa mia da sola mette ansia, c'è poco da fare.  
Intanto il pacco dell'ikea è arrivato con largo anticipo ieri, ora giace in corridoio a fianco alla scarpiera e lo usano i pelosi da trincea durante le battaglie. Se riesco stasera lo apro perchè anche se conosco bene cosa c'è dentro, non sono impassabile al richiamo del fascino ikea. non credo però di adoperarmi con il contenuto prima di sabato. In realtà avrei voluto andarmene un po' in giro per mercati con l' excollegaC. - ultimamente i miei rapporti sociali ruotano tutti attorno al collegame attuale o passato - che però questo sabato non c'è... poco male, devo trovare un modo alternativo per sfruttare questo sabato senza pulizie. Potrei appunto organizzarmi e pulirmi gli interni con tutti i nuovi separatori/contenitori che ho comprato, che è si comunque una sorta di pulizia ma mi diverte, oppure starmene in panciolle a leggere ma un pomeriggio intero è decisamente eccessivo, oppure ancora cucinare qualcosa di bello, magari mettere le mani in pasta che non lo faccio da un tot. Il solo "poter scegliere" è qualcosa di meraviglioso che mi fa venire le farfalle nello stomaco... pensate un po' come sto messa. 

martedì 3 febbraio 2015

Roba da Gatti: La madre è certa e il padre pure.

Pranzo con la collega andato. bene, oserei dire. il Ggatto ha evitato di pisciare mentre ci lavavamo le mani e non sono crollate montagne di pentolame da un anta. 
La collega mi è sembrata molto più interessata a chiaccherare con me e giocare con i pelosi piuttosto che a ispezionarmi gli angoli in cerca di polvere, questo mi porta a pensare che sia effettivamente la bella persona che credo. 
La conferma me l'ha data il comportamento della Gigghi che come sappiamo odia il genere umano tutto e si rifiuta di averci a che fare, che io a confronto sono l'anima della festa. 
Per non sbagliare lei scappa al suono del campanello e riappare solo se si accorge che l'intruso è Ego o la S. 
Mal sopporta persino la collegaamica D. che è portatrice di cibo, punto debole della signorina. 
Ebbene, la collega E. sembra esserle piaciuta e fatto salvo qualche fuga senza motivo apparente, è rimasta in zona, ha pranzato e le ha pure annusato le scarpe. 
Appena entrate li abbiamo trovati sul bracciolo del divano con i musini cuoriosi a guardare di chi fosse la voce in più alla mia. solitamente il Gigatto attende appena dietro l'angolo dell'entrata pronto a cercare di uscire appena apri la porta e lei arriva poi con tutta calma a salutare - a parte i giorni in cui le girano e devo andare a salutarla io. 
Quando capita come oggi la scena è uno spasso, il faccino più grande di lei dietro e quello più piccolo di lui davanti, che spuntano dall'angolo come un cartone animato... prima o poi riuscirò ad immortalare il momento. Lui ci è subito venuto incontro e di norma LaGigghi sarebbe scappata sotto il divano, invece è rimasta lì a scrutarci e si è defilata solo quando siamo entrate in salotto. poco dopo è riapparsa al richiamo della pappa e si è messa a mangiare tranquilla, la collega E. ha provato ad accarezzarla e le ha fatto chiaramente capire di non gradire ma poi ha continuato a ronzarle intorno e ha anche tentato di salire sul tavolo mentre mangiavamo.

Ormai i caratteri dei due sono nettamente distinti. E' vero che lui è piccino e non ancora castrato quindi potrebbe cambiare ma certi tratti secondo me sono chiari da subito così come la Gigghi se pure da piccina fosse un po' più affabile, si capiva già perfettamente che era un' antipatica e che meno le si avvicinavano meglio stava.
I due, come da cliché, sono agli antipodi. 
Lui è esibiozionista, così socievole da essere quasi stressante, caciarone, basta che ci sia casino ed è contento, nelle situazioni più caotiche in cui la sorella va a rintanarsi nell'armadio chenonsisamai, lui si butta nella folla e fa di tutto per farsi notare. A chiunque entra in casa concede il meglio di se con stusciamenti vari, fusa e agguati, ci tiene molto a far vedere tutti i suoi giochi e ti porta la pallina devi debitamente tirare per non rivederla mai più perchè lui non è un gatto da riporto. Fa vedere quanto è bravo ad arrampicarsi e se trova la giusta posizione ti plana pure sulle spalle tutto orgoglioso. è presente, deve essere lì con noi, addosso, deve vedere, deve ascoltare.  
Insomma, Il Gigatto è tutto suo padre e La Gigghi è tutta sua madre. 



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lunedì 2 febbraio 2015

Non mi spiego come

sia potuta passare una settimana dall'ultimo post ma pare che sia davvero così.
E' passata veloce tra ritmi lavorativi folli in ufficio e pulizie pasquali in Gcasa.
Per domani mi sono inventata di invitare a pranzo la collega E., andremo a prenderci della pizza in panetteria e poi andremo a casa mia... per farle vedere la mia casetta e i miei mici sull'onda dei convenevoli tra persone normali in contesti di socialità. 
Manco a dirlo, oggi rischio la crisi epilettica. 
Sabato ho pulito ma è come se non lo avessi fatto, bagno e pavimenti sono completamente da rifare, la cucina ha schizzi di salsa al pomodoro ovunque, i vassoi dei pelosi sono da ribaltare e poi devo dare un occhiata a quel che mi servirà sul momento perchè gli interni dei mobili sono da capogiro e già mi immagino a dimenticarmene ed aprire un anta con nonchalance. In pausa pranzo ho dato forfè all'appuntamento che avevo in banca e ho fatto una panna cotta giusto per far vedere che faccio almeno un dolce, che una donna normale avrebbe datto faccio una pasta e non prendiamo la pizza. Mi sono organizzata bene perchè Ego stasera non passa nemmeno da casa, ha la riunione del fantacalcio con gli amichetti, e mangierà una pizza con loro così io avrò campo libero dalle diciassette a tarda notte per pulire tutto ciò che mi pare. dopodichè dormirà a casa dell'amico con la scusa che finiscono sempre alle ore beate e a me non va che lui guidi alle quattro di notte con una giornata di lavoro sulle spalle - così domattina non lo avrò in mezzo ai piedi e dovrò mettere apposto la metà delle cose, fare metà del letto ed evitarmi tutto ciò che la sua presenza disordinata comporta. 
Insomma, l'ho sbattuto fuori quarantotto ore per un pranzo di un ora e mezza con la collega. 
Il fatto che io sia poco normale in certe circostanze viene fuori con un evidenza che mi spiazza ancora.
In ogni caso dopo questa parentesi intendo saltare almeno un sabato di pulizie perchè sono davvero nauseata, a breve dovrebbe arrivarmi l'ordine dei vari contenitori/separatori fatto on-line sul sito ikea e a quel punto per sistemerli darò la doverosa pulita a tutti gli interni. non mi spiego come nel cassetto delle posate possa esserci polvere, peli di gatto, miei capelli, scorie non identificate e talvolta gocce di caffè essicato, di maionese o chicchi di riso. E' un cassetto che viene aperto per estrarre un cucchiaino, un paio di forbici, un coltello e immediatamente richiuso. come ci entrano queste cose? e perchè, sopratutto?
E' arrivato anche l'ordine di amazon con i miei due libri nuovi e l'hard disk che volevamo da tempo quindi questa settimana conto di riuscire ad utilizzare almeno una delle due cose, l'ideale sarebbe trasferire tutte le foto del pc sull'hard disk e fare un po' di pulizia così da finire anche quel lavoro iniziato mesi e mesi fa. chissà, magari mercoledì sera ci riesco. E niente, penso si intuisca che l'ottimismo e la pianificazione oggi non sono pervenuti, che gennaio è finito e febbraio è iniziato ma la mia flemma è la stessa e che questo post assomiglia tanto a quello di lunedì scorso. 
Da oggi però ho l'asso nella manica del pre-mestruo da giocarmi all'evenienza, che non è poco.