Ufficialmente sono un'impiegata commerciale e tento di vendere qualcosa all'estero in un orario part-time che di part-time ha solo il nome. Nell'altra parte del "time", quella immaginaria, sono una casalinga disperata. Vivo da sei anni nella Gcasa con un megalomane egocentrico spesso in preda a deliri di onnipotenza che qui chiamo amorevolemente Ego e recentemente pare sia diventato mio marito, una Ggatta convinta di essere la padrona di casa e un Ggatto suo sottoposto. Sono sociofobica, germofobica e un altro paio di cose che finiscono con "obica". Sono silenziosa, amo le parole ma uso scriverle piuttosto che buttarle al vento. Dico sempre esattamente quello che penso ma solo se interpellata - quando apro bocca o ho fame o sono incazzata. Maniaca dell'ordine, del pulito e in generale della perfezione ma non a casa mia. Sono una tormentata, per motivi non ancora chiari, ma non ho tempo per disperarmene perchè ho da correre alla ricerca della perfezione di cui sopra. Per i pregi purtroppo non c'è più spazio.
Ballerina mancata, nella prossima vita vorrei fare l'ereditiera depressa, scrittrice nel tempo libero.
Sogni nel cassetto: pubblicare un libro e girare il mondo.
l'addio migliore, se così si può dire... l'esperienza della sofferenza causata dalla malattia è una delle cose peggiori che si possano immaginare, perché si è completamente impotenti e non si riescono a cambiare le cose :( un abbraccio
Volevo solo dirti quanto mi piace il tuo blog e quanto sono contenta di seguirti, ma poi ho letto questo post e mi si è stretto il cuore. Un abbraccio stretto a te a a tutta la famiglia.
Micol, leggo solo adesso, mi dispiace davvero tantissimo e purtroppo non c' e' nulla che io ti possa dire a parte che ti voglio bene e vorrei poterti essere vicina fisicamente, con il cuore, credimi, lo sono gia'.
Ti abbraccio Micol. Con amore. Con delicatezza. Senza far rumore.
RispondiEliminaSei nei miei pensieri.
Ti accarezzo gli occhi.
Ciao tesoro.
Lascia che ti arrivi un abbraccio. Solo questo.
RispondiEliminal'addio migliore, se così si può dire...
RispondiEliminal'esperienza della sofferenza causata dalla malattia è una delle cose peggiori che si possano immaginare, perché si è completamente impotenti e non si riescono a cambiare le cose :(
un abbraccio
pensiero.
RispondiEliminaSono veramente veramente triste per questa notizia che mi lascia di stucco. Ti mando un enorme abbraccio virtuale da lontano, cara Micol:(((((((
RispondiEliminami dispiace tanto e ti abbraccio forte forte
RispondiEliminacon affetto
Un abbraccio forte forte.
RispondiEliminaDi quelli che magari ti soffocano un po', ma che ti avvolgono tutta.
:*
Ti mando un grande abbraccio...anche se è caldo...Mi spiace tanto...:((
RispondiEliminaMi dispiace Micol... Ti abbraccio fortissimo. Mi dispiace molto...
RispondiEliminaTi abbraccio... <3
RispondiEliminaMi associo alle altre...mi spiace tanto e ti abbraccio...
RispondiEliminaVolevo solo dirti quanto mi piace il tuo blog e quanto sono contenta di seguirti, ma poi ho letto questo post e mi si è stretto il cuore.
RispondiEliminaUn abbraccio stretto a te a a tutta la famiglia.
Senza parole.....Un abbraccio forte.
RispondiEliminaMicol, leggo solo adesso, mi dispiace davvero tantissimo e purtroppo non c' e' nulla che io ti possa dire a parte che ti voglio bene e vorrei poterti essere vicina fisicamente, con il cuore, credimi, lo sono gia'.
RispondiEliminaMicol dove sei ?
RispondiEliminaCosì ... ti penso.
:*
che dire se non stringerti in un tenero abbraccio?
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