- troppa roba da fare quindi non faccio niente e mi cullo nel lamentio verso me stessa e questo mondo cane. puo essere apllicato su tutto... troppe cose a cui pensare per cui non penso, troppe cose da pulire per cui non pulisco, troppo lavoro da fare per cui non lavoro, troppe cose di cui vorrei scrivere per cui non scrivo. Tuttavia ho anche sempre avuto un forte senso del dovere verso i miei discutibili credo che principalmente girano tutti attorno all'organizzazione e alla perfezione, questo mi ha permesso di rinsavire ogni volta che stanchezza e simili mi ostacolavano, darmi da sola due calci nel culo e vincere la nullafacenza. ecco, questo è esattamente il processo che non riesco più a compiere. rimango lì arenata in panciolle sul divano o con pagine bianche o con casa sporca o con montagne di lavoro. ci riesco, con grande sopresa nonostante le deleterie conseguenze, persisto e resisto. La situazione attuale in breve è questa: contunuo ad arivare in ritardo in ufficio con un occhio chiuso e un aspetto terribile, ad avere il freezer con le stalattiti e una decina di piselli sul fondo del forno rovesciati non so quanto tempo fa, due borse di documenti da smistare e archiviare nell'angolo tra il muro e l'armadio nascosti sotto il borsone del calcetto di Ego, la riluttanza ogni volta che mi guardo allo specchio e un accumulo di cose da scrivere che pian piano dimentico. e non voglio citare le persone a cui continuo a promettere incontri per un caffè da mesi, i progetti in stallo o nemmeno iniziati inerenti al blog, i buoni propositi verso me stessa e molto altro. perchè non è che se non c'è, non si vede, allora non esiste. il mio omino del cervello è un bastardo che non dimentica nulla, si segna tutto e passa il suo tempo a sussurrarmi nell'orecchio che i trenta sono lì, vicini vicini, e che non ho fatto un cazzo di quello che mi ero prefissata di fare, nemmeno quello che potrei fare. si siede sul bracciolo del divano mentre io mi guardo Grey's Anatomy in attesa dell'arrivo di Ego per cenare mangiando un pacchetto di patatine. mi dice che questa preziosa mezz'ora avrei potuto utizzarla per pulire il forno, che volevo perdere qualche kg per le vacanze, mancano venti giorni scarsi e io mangio patatine all'ora di cena. E io soffro, perchè non sono una persona capace di stare con qualcosa in casa che non è al suo posto, ho un limite, ho un problema. eppure è come se una forza mi trattenesse ormai da quasi un anno, mi tenesse a forza sul divano e nel letto la mattina, mi ficcasse cibo spazzatura in bocca a forza. e io non voglio, io voglio essere la Micol che sono sempre stata, voglio stare bene con me stessa, voglio andarmi a lavare le mani in ufficio e non inorridire di fronte allo specchio perchè stamattina è già tanto se non son qui in piagiama e i capelli non ho avuto tempo di sistemarli.
Io vorrei tanto, so come funziona, so come si fa, basta iniziare e poi è tutto in discesa. è solo che ho sonno.
Io vorrei tanto, so come funziona, so come si fa, basta iniziare e poi è tutto in discesa. è solo che ho sonno.
E' successo così, per caso, un giorno, perchè mio padre era morto e mi son detta sticazzi, mica noccioline, concediti un momento. e credo anche di aver fatto bene, credo di fare bene quando spendo 1,50€ in più in pasticceria come ho fatto ieri perchè in quella pasticceria sono sempre andata con lui e lui mi ha sempre comprato quell'€ 1,50 di baci di dama da mangiare in macchina nel viaggio verso casa. ma questa è una cosa, lasciare che ogni aspetto della mia vita vada alla deriva è un altra. E no, non è vero che sta tutto nella mia testa... forse fino a qulche mese fa ma ora, lo assicuro, inizia a vedersi anche da fuori. la Gcasa inizia a trasudare trascuratezza, le colleghe iniziano a chiedermi che mi succede che io son quella famosa perchè cascasse il mondo ma c'ho la messa in piega perfetta. Mi sono anche chiesta, non è che sei invecchiata Micol? non è che sei cambiata? ma se così fosse non starei così male, non vivrei con un senso di insoddisfazione e frustazione costante. E' ora di finirla, di darsi una svercia. che la psicologa me l'ha detto tu non sei affatto depressa, sei solo in una situazione di merda che farebbe impazzire anche l'animo più equilibrato ma dato che non sei ancora impazzita vediamo di evitarlo. forse è questo? questo è il sintomo della mia lenta discesa verso la follia? E che ne sapete voi, che non ho ancora raccontato una mazza del vortace che mi gira attorno da un anno pronto a risucchiarmi.
Non aiuta che sia luglio inoltrato, che l'ozio agostale sia alle porte, la miglior scusa dell'anno dopo il pre-capodanno per rimandare qualsiasi cosa a settembre. Tra l'altro questo è anche un mese di ricorrenze importanti... ieri è stato il primo compleanno della nostra piccola pelosa - i dettagli nel prossimo martedì felino - oggi sono quattro anni che io e Ego usiamo lo stesso wc e lunedì ho festeggiato il mio ultimo compleanno con gli ENTI. "festeggiato" è una parola grossa per una misogena che odia i compleanni, ma abbiamo festeggiato nella mia personale maniera migliore ovvero levandoci un po' da qui. Siamo stati domenica e lunedì in Toscana, alloggiato a Montecatini Terme che mi aspettavo molto più carina, unico paese dove abbiamo trovato una struttura che ci ha accolto tra quelle a dispozione nel regalbox. Dovevano essere due giorni di mare ma siamo riusciti a stare in spiaggia due ore soltanto prima che iniziassero tempeste di fulmini, grandine e vento freddo. due ore costate 40,00€ a Marina di Pietra Santa, per una "tenda" che non era rimasto altro e secondo Ego per una volta si poteva anche fare. abbiamo passato il resto del tempo a zonzo con i maglioncini addosso ma almeno abbiamo passato quarantotto ore di seguito insieme, cosa assai rara e di cui avevamo bisogno... a volte mi accorgo di scordare persino di raccontargli cose importanti perchè quando lui arriva la sera sono troppo stanca e mi limito ad attaccarmi al suo braccio sul divano come un koala.
I trent'anni, a quanto vedo, non mettono l'ansia solo alla sottoscritta. Io volevo un figlio, un lavoro decente, un matrimonio felice, qualche risparmio in banca. Nada. Niente pargolo e chissà se arriverà mai, ho perso l'unico lavoro decente che mi ero trovata, litigo con marito di continuo, soldi? spesi per le cure dell'infertilità mentre le amiche ci si girano il mondo. La mia psaico mi ha detto la stessa cosa "ci sono due tipi di depressione, quella patologica e quella indotta dagli eventi". La mia è la seconda. Il punto è... come cacchio si cambiano gli eventi?
RispondiEliminaSulle cose da fare ti capisco bene, io mi trascino tutto il giorno. Alla fine faccio più o meno quello che mi ero prefissata ma la fatica è immane. Non so se sia fisico o testa. So solo che è tanto, tanto difficile.
Scusa lo sfogo ma credo che un'esperienza condivisa faccia molto di più della solita frase fatta.
Forza Micol, rialziamoci :)
Anche io ho periodi in cui eviteri di fare qualsiasi cosa, mi trascino e se non avessi Carl che fa le cose perchè è uno preciso anche casa nostra sarebbe allo sbando. Non so se c'è una cura, se la trovo ve lo dico.....intanto ti mando un abbraccio forte Micol!!!
RispondiEliminaNon ti sono di grande aiuto...ci ho messo mesi a trovare una strada nel corso di quest'anno e ogni santa volta son qui di nuovo con un problema.
RispondiEliminaIo vado a ondate; cerco di essere serena ma passano giornate come questa in cui non so cosa fare e dove farla X__x
Mettere ordine mi sta aiutando, sembra una puttanata ma funziona.
<3