Informazioni personali

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Ufficialmente sono un'impiegata commerciale e tento di vendere qualcosa all'estero in un orario part-time che di part-time ha solo il nome. Nell'altra parte del "time", quella immaginaria, sono una casalinga disperata. Vivo da sei anni nella Gcasa con un megalomane egocentrico spesso in preda a deliri di onnipotenza che qui chiamo amorevolemente Ego e recentemente pare sia diventato mio marito, una Ggatta convinta di essere la padrona di casa e un Ggatto suo sottoposto. Sono sociofobica, germofobica e un altro paio di cose che finiscono con "obica". Sono silenziosa, amo le parole ma uso scriverle piuttosto che buttarle al vento. Dico sempre esattamente quello che penso ma solo se interpellata - quando apro bocca o ho fame o sono incazzata. Maniaca dell'ordine, del pulito e in generale della perfezione ma non a casa mia. Sono una tormentata, per motivi non ancora chiari, ma non ho tempo per disperarmene perchè ho da correre alla ricerca della perfezione di cui sopra. Per i pregi purtroppo non c'è più spazio. Ballerina mancata, nella prossima vita vorrei fare l'ereditiera depressa, scrittrice nel tempo libero. Sogni nel cassetto: pubblicare un libro e girare il mondo.

giovedì 25 febbraio 2016

Ce lo siamo chiesti tutti,

se Micol avesse perso la testa irrimediabilmente o meno.
E la risposta, carissimi, pare essere proprio affermativa.
Ora, proprio ora, a quattro mesi e tre settimane da un matrimonio la cui organizzazione si può definire in alto mare, con due uomini in testa e un infitià di dubbi, Micol ha:
- iniziato un corso di fotografia
- iniziato a scrivere come ghost writer nella sezione blog di un e-commerce
- avviato un micro progetto come web writer free lance e traduttrice di siti web
e non contenta sta anche meditando di iniziare un corso di pole dance/cardiofitness/yoga il sabato mattina con l'amica V.
Intanto la Gcasa inizia ad olezzare di decomposizione, gli abitanti si vestono con i pochi indumenti ancora non sporchi e stirati, le ciotole dei Ggatti da lavare si impilano, avvocati e banche varie tentano di contattarla invano, le orecchie sono ancora da bucare e la cassetta della posta sta per esplodere.

La mente a scomparti pare averci abbandonato ed ora è il caos. quello da manuale, con tanto di risata isterica ad illuminare occhi vuoti. adrenalina, felicità che altro non è che il riflusso di un dolore compresso e spinto dove non lo puoi vedere.

Sabato vedrò il mio vestito, quello che ho comprato mentre lui meditava di lasciarmi. vorrei provarlo con le converse, quelle nere con le borchie, e i miei occhiali da nerd che il sabato di solito non indosso. uscirei dall'atelier così e me ne andrei in giro per la città lasciando che la strada zozza sporchi il tulle rosa candido e facendo le corna rock a chiunque mi guardi strano.

Tranquilli... faccio du' cosette e torno. 

4 commenti:

  1. Vai dedicati a te e a questi nuovi progetti...Provati quel vestito e vedi che effetto ti fa...Pensa a chi vorresti che ti vedesse in quel momento...

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  2. Ansia a palate solo a leggerti, guarda... Chapeau alla tua determinazione (e al tuo masochismo, diciamolo).
    Scherzi a parte, in bocca al lupo per i tuoi nuovi progetti!

    Maira

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  3. Evvivissima per i nuovi progetti. Io non so che dirti per il resto...quando parlavi di quell'abito mesi fa eri diversa, ovviamente. Che sia un bene così? Facci sapere <3

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  4. Che bei progetti. ...a parte l'ultimo quello sul vestito da sposa!:) però il consiglio di manu è buonissimo: pensa a chi vorresti che ti vedesse in quel momento! !!!!!

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Io sono per l'insulto libero quindi, dai, che è gratis.. e non c'è neanche il codice captcha!