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Ufficialmente sono un'impiegata commerciale e tento di vendere qualcosa all'estero in un orario part-time che di part-time ha solo il nome. Nell'altra parte del "time", quella immaginaria, sono una casalinga disperata. Vivo da sei anni nella Gcasa con un megalomane egocentrico spesso in preda a deliri di onnipotenza che qui chiamo amorevolemente Ego e recentemente pare sia diventato mio marito, una Ggatta convinta di essere la padrona di casa e un Ggatto suo sottoposto. Sono sociofobica, germofobica e un altro paio di cose che finiscono con "obica". Sono silenziosa, amo le parole ma uso scriverle piuttosto che buttarle al vento. Dico sempre esattamente quello che penso ma solo se interpellata - quando apro bocca o ho fame o sono incazzata. Maniaca dell'ordine, del pulito e in generale della perfezione ma non a casa mia. Sono una tormentata, per motivi non ancora chiari, ma non ho tempo per disperarmene perchè ho da correre alla ricerca della perfezione di cui sopra. Per i pregi purtroppo non c'è più spazio. Ballerina mancata, nella prossima vita vorrei fare l'ereditiera depressa, scrittrice nel tempo libero. Sogni nel cassetto: pubblicare un libro e girare il mondo.

giovedì 8 settembre 2016

Tutti a casa interi.

E oggi sono distrutta, stanca come se mi fosse passato sopra un camion, ho un sonno pazzesco e l'emicrania. All'una e diciassette ero nel letto, molto prima di quanto avevo ipotizzato... deve avermi stancato la tensione - o iniziare la settimana con un lunedì sera alcolico alla festa di paese non è stata una grande idea e mi sto trascinando il bisogno di riposo.
Un concerto indolore, durato due ore appena, cinque canzoni a testa, incluso il quarto d'ora perso per un problema audio appena Fedez ha iniziato a cantare. Siamo riuscite ad essere anche abbastanza vicine nonostante quando siamo andate a prendere posto fossero ormai le otto.
Io ho passato la serata tesa come una corda di violino sotto gli occhi divertiti dalla B., che è insegnante e anche adesso che non sta lavorando passa comunque molte ore con ragazzini per le ripetizioni e ci è abituata. Messa al mio confronto è come se lei non li vedesse nemmeno, è sempre tranquilla e non si fa toccare dalle loro richieste insistenti quasi non li sentisse, poi però quando apre bocca come per magia loro la sentono... mentre a me guardano con quelle facce da lontra a cui seguono sbuffi e sussurrati checagacazzotuamadrina. Tuttavia quando ho capito l'antifona ho lasciato che fosse la B. a ripetergli di non allontanarsi, smetterla di dare l'asta da selfie in testa a quelli davanti e varie ed eventuali ed è tutto andato molto bene, nessuna scena tragica per mancati autografi come è accaduto l'anno scorso quando io Ego l'avevamo portata insieme a mia cognata e fidanzato.
La mia perplessità riguardo i genitori della ragazzina compagna di LaGrande, è stata confermata prima da miacuginadeficiente che mi ha accolto in casa dicendomi che i genitori di questa glie l'avevano mollata al portone del palazzo e non si erano fatti vivi nemmeno per dire se gradivano riaverla a casa o se la sarebbero venuti a prendere - io e miacuginadeficiente abbiamo dovuto insistere con la ragazzina che sosteneva che la madre si sarebbe fatta viva, per farci dare il numero, e ce l' ha poi dato solo sotto minaccia di non riuscire più a vedere il concerto perché si stava facendo tardi - e dopo, quando a mezzanotte, non avendo ricevuto direttive da nessuno dei sei genitori, ho poi chiamato questa signora che mi ha risposto che loro pensavano sarebbe finito più tardi quindi adesso non erano a casa... di lasciarla da mia cugina che poi se la andava a prendere quando arrivava.. - che tanto, voglio dire... tutti svegli ad aspettare te all'una di notte.
Questa realtà mi cozzerà davanti agli occhi per giorni, nel riflesso dello specchio ci sono io sulla terrazza del Mac Donald, la voce di Fedez che esplode in un saluto e una prova di qualche secondo, la folla del Mac Donald che si precipita nel punto più esposto della terrazza a guardare, tutti che guardano giustamente lui, come di norma farei anche io, io che guardo mia nipote appoggiata alla ringhiera... la B. che mi lancia in un orecchio un qualche commento spinto sui pettorali di Federico Lucia e io che mi ripeto nella testa LaGrande non ti sporgere, non ti sporgere, non ti sporgere. O quando siamo saliti in macchina e mi è tremato un attimo il cuore nel constatare che si era messa nel sedile di mezzo perché in un nano secondo la mia testa aveva immaginato un incidente e avevo pensato che se proprio qualcuno si doveva sbrindellare sul parabrezza che almeno non fosse la mia.  
Da quando so che la S. è incinta, in me si è scatenata una guerra emozionale a tema. Ogni giorno la scimmia urlatrice e l'Ominodelcervello discutono di maternità, genitorialità, panza, nomi, vecchiaia senza figli, mutuo, cuscinoni da allattamento, cd da ascoltare in gravidanza, viaggi intorno al mondo senza figli.  
E ahimè, ha tutta l'aria di essere uno di quei fuochi destinati a durare, che per spegnersi devono trovare un loro sbocco in cui incanalarsi.

La giornata di oggi mi pare ancora lunghissima, ho fatto un po' di spesa in pausa pranzo ma mi sono dilungata in chiacchere con la tipa del banco salumi quindi poi non sono riuscita a rassettare tutta casa. uscita di qui andrò a farmi una lampada trifacciale perché sto notando un tentativo di ritorno alle origini da parte del mio viso a cui non voglio cedere, poi mi ficcherò sotto la doccia comprensiva di capelli e mi metterò a stirare un po' di roba in compagnia della S. su facetime che è sola con la sua pancia abitata causa trasferta del suo penedotato. Alle diciannove e trenta arriverà Ego a prendersi la borsa dell'allenamento - perchè gli uomini la borsa non se la portano dal mattino? gliel'ho anche chiesto più volte ma, poverino, la domanda lo manda in confusione - e per quell'ora spero di aver finito di stirare, avere solo più da riporre negli armadi. 
Preparerò ancora l'impasto dei pancacke che voglio poi preparare domattina a colazione - il venerdì dato che sono a casa, gioco alla brava mogliettina che prepara succulente colazioni... peccato non sia mai prima delle nove e mezza - poi teoricamente dovrei aspettarlo per cena alle 21.30 e c'è una buona probabilità che mi addormenti sul divano. O che mi addormenti adesso se non vado a procurarmi un caffè.

2 commenti:

  1. Visto che è andato tutto bene?
    Brava, cerca di riposarti, e buon venerdì da brava mogliettina :D

    Maira

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  2. Io parto sempre con i buoni propositi da buona mogliettina che poi chissà dove avvo a finire verso l'ora di pranzo e di non ricordarmi nemmeno piu' all'ora di cena!!
    Genitori moderni esausti!!
    Non mi viene in mente altro!!
    Visto che sei stata brava!!
    A me di Fedez piace tantissimo il viso

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