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Ufficialmente sono un'impiegata commerciale e tento di vendere qualcosa all'estero in un orario part-time che di part-time ha solo il nome. Nell'altra parte del "time", quella immaginaria, sono una casalinga disperata. Vivo da sei anni nella Gcasa con un megalomane egocentrico spesso in preda a deliri di onnipotenza che qui chiamo amorevolemente Ego e recentemente pare sia diventato mio marito, una Ggatta convinta di essere la padrona di casa e un Ggatto suo sottoposto. Sono sociofobica, germofobica e un altro paio di cose che finiscono con "obica". Sono silenziosa, amo le parole ma uso scriverle piuttosto che buttarle al vento. Dico sempre esattamente quello che penso ma solo se interpellata - quando apro bocca o ho fame o sono incazzata. Maniaca dell'ordine, del pulito e in generale della perfezione ma non a casa mia. Sono una tormentata, per motivi non ancora chiari, ma non ho tempo per disperarmene perchè ho da correre alla ricerca della perfezione di cui sopra. Per i pregi purtroppo non c'è più spazio. Ballerina mancata, nella prossima vita vorrei fare l'ereditiera depressa, scrittrice nel tempo libero. Sogni nel cassetto: pubblicare un libro e girare il mondo.

lunedì 14 ottobre 2013

E' passata alla velocità della luce.

anche questa. Non ha piuovuto, dopo giorni di pioggia ininterrotta, neanche qualcuno ci avesse davvero messo le mani dall'alto. Ha fatto freddissimo e nonostante questo si sono presentate al raduno una quarantina di vespe e una decina di auto d'epoca. Ci hanno messo per ultimi con la bandiera che segnava la fine della sfilata... ed è stato un disastro. un signore è caduto e si piegato due costole e lussato una spalla, tutti quelli dietro a lui si sono fermati ovviamente e al momento di ripartire avevamo perso quelli davanti e nessuno conosceva la strada. Ci siamo poi ritrovati tutti al punto d'incontro per l'aperitivo. Il locale scelto per l'aperitivo tralaltro ci ha lasciato tutto il ricavato da devolvere all'associazione, non ha voluto un euro. E' di proprietà di una famiglia piuttosto nota in paese e nn è gente solita a questo tipo di cose quindi non me lo aspettavo affatto... Anche la cena è stata deludente, la ProLoco non ha rispettato gli accordi e non ha permesso a nessuno di esterno di fare il menù previsto con i 5 euro da devolvere per cui alla fine solo chi era con noi - una trentina di persone tra familiari, amici e membri del club dei vespisti - hanno potuto farla. e oltretutto, disorganizzatissimi, alle nove e mezza non erano ancora in grado di darci il secondo quindi abbiamo smesso di mangiare per poter fare iniziare i concerti e mangiato poi i dolci alle undici... Abbiamo comunque preso tutto con la giusta dose di ironia. Il concerto è stato meno intenso di quello che pensavo. Mioziofacciadimerda ha preparato delle bellle canzoni, opportune, che gli ricordavano mio padre in qualche modo, o che piacevano a mio padre, una era la canzone che suonava con la tastiera con me nel marsupio la notte quando non dormivo ... Il suo momento è stato piuttosto straziante e io mi sono irrigidita come un ghiacciolo come sempre mentre mia madre non ha mancato di dare spettacolo piangendo tutto il tempo. Il gruppo dei suoi amici invece non lo abbiamo praticamente guardato, ma ho visto poi da un video che si sono messi tutti la maglietta con il logo della serata e hanno cantato una canzone tutti insieme cambiando alcune parti del testo.. Il terzo gruppo, rockettaro, si è limitato a cantare, o meglio urlare, valorizzando così la loro nomima in paese gli urlatori. Tutto è stato meno intenso di come avevo immaginato. il tempo è trascorso velocissimo, le persone grazie al cielo mi sono state lontane, e la famiglia di mia madre, esattamente come nei giorni antecedenti al funerale, ha fatto in modo che ci sembrasse di essere a una qualuncque cena di famiglia invitandoci ad andare dentro a mangiare mentre al microfono i migliori amici di mio padre gli facevano un omaggio e così via... Miaziafaccia di merda è ruscita anche a rifiutarsi di fare la cena prevista perchè voleva mangiare a base del piatto tipico di questi giorni nel paese e non si è nemmeno preoccupata di dare cinque euro di merda di sua spontanea iniziativa per l'associazione. Tutte cose che, esattamente come quando immaginavo la morte di mio padre, non avevo previsto. Mi dicono, come per il funerale, che ci fosse molta gente considerato il clima davvero a sfavore della serata. Io, come per il funerale, non ne ho vista/sentita tanta. La S. immancabile durante tutte le mie disgrazie, nuovi amici, e i miei nipoti, sono ciò che ricorderò di una serata che doveva essere un grande sorriso a mio padre e che ognuno ha vissuto a modo suo, gli urlatori per farsi pubblicità, mia madre per farsi compatire dal pese, miaziaffaciadimerda per mangiare, e così via... 
Sono felice di averlo fatto e penso che a parte tutte queste cose che comunque all'esterno non sono arrivate, tutto sia filato liscio. La foto di mio padre in un formato decisamente gigante - cosa che io non volevo assolutamente ma ci è stata regalata a sorpresa da un amico - dominava su tutto illuminata in alto...

So di non dover per forza rivanghare l'argomento e scriverne, ma lo voglio fare. non voglio dimenticare una sola sensazione provata in quei giorni, i comportamenti di chi mi è stato intorno, il dolore, la rabbia, e persino le cose buffe, che ce ne sono state molte più di quel che si possa immaginare trattandosi di una morte. Non voglio dimenticare, voglio rielaborare, mettere nero su bianco e se possibile cavarne fuori anche altre sfumature, altri dettagli, che subito non ho colto. se farà male pazienza, anzi forse c'è anche un pizzico di masochismo in questo, voglio che queste ferite si svuotino di tutto prima di cominciare a rimarginarsi.
Lo farò, dopo l'evento pensavo, ora faccio che non pensarci che tanto sono tutte balle e poi ho capito che quest'anno è così... sono in balia degli eventi, del caso, degli umori degli altri, dell'egoismo di mia madre, del lavoro che graziealcielochec'è, della burocrazia, dei doveri morali e non, delle scadenze...
In attesa di farlo vorrei riprendere a scrivere con quotodianità, a visitare i blogamici, a godere di tutti i benefici di questo mio spazio costruito con tanta dedizione e amore. Fatico a riprendere i ritimi, mi sono buttata a capofitto nel lavoro - non che avessi molta scelta in relatà - e mi sembra che niente nel mio ritmo di vita sia uguale a prima anche se obbiettivamente non è affatto così. Sono piena di vorrei, sull'onda di un energia che non mi spiego. Forse l'ultima scarica di adrenalina prima del crollo definitivo? Fantastico, progetto, immagino, sfrutto ogni secondo di ogni minuto di ogni ora come meglio riesco. e sono spesso allegra, che proprio non è da me, anche volendo traslasciare il fatto che mio padre è morto da poco più di tre mesi. Tra i progetti più imminenti, allargare la famiglia... un Ggatto. un viaggio a Napoli a fine mese. Poi un tatuaggio. Abbiamo comprato la moto, a inizio settembre, ah e poi... mi sposo. non si sa quando, come e sopratutto perchè, ma mi sposo. 

5 commenti:

  1. Mi spiace che l'evento non abbia reso giustizia alla memoria di tuo padre come avresti voluto ma sono sicura che a lui avrebbe fatto piacere comunque e sarebbe stato felicissimo di sapere che ti sposi! Congratulazioni, ti abbraccio forte :*

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  2. Micol, non chiederti perché fai e progetti e pensi... non scusarti dell'assenza dal blog, non provare nemmeno a considerare l'ironia fuoriluogo. Hai tu le tessere del puzzle, giocaci: per quanto sembri strano è il tuo momento (e tutto il resto sticazzi... ricordi?).
    Anche i ParentiDiMerda servono, in fin dei conti. A ricordarci di stargli lontano, in ultima istanza.
    E ricorda... son qui, se vuoi.

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  3. Credo sia normale sentirsi così, in balia degli eventi e non a dirigerli; tieni fermi i tuoi progetti e un poco alla volta, credo, questa giostra impazzita, inizierà a girare sempre più piano e vedrai che riuscirai a riprenderne il controllo:)
    Anche io ho in programma un tatoo: tu sai già cosa e dove?=)

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  4. aaaaaaaaa Micol tesoro! Ggatto, Gmatrimonio! Che meraviglia :)

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  5. ...a vita va avanti, è questa la questione. Passa sopra a tutto.E' inesorabile.
    E poi, COMPLIMENTI cara! Io ho amato molto il giorno del mio matrimonio e continuo a credere a questo bel sacramento, bellissimo. Sei una grande Micol!

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