Informazioni personali

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Ufficialmente sono un'impiegata commerciale e tento di vendere qualcosa all'estero in un orario part-time che di part-time ha solo il nome. Nell'altra parte del "time", quella immaginaria, sono una casalinga disperata. Vivo da sei anni nella Gcasa con un megalomane egocentrico spesso in preda a deliri di onnipotenza che qui chiamo amorevolemente Ego e recentemente pare sia diventato mio marito, una Ggatta convinta di essere la padrona di casa e un Ggatto suo sottoposto. Sono sociofobica, germofobica e un altro paio di cose che finiscono con "obica". Sono silenziosa, amo le parole ma uso scriverle piuttosto che buttarle al vento. Dico sempre esattamente quello che penso ma solo se interpellata - quando apro bocca o ho fame o sono incazzata. Maniaca dell'ordine, del pulito e in generale della perfezione ma non a casa mia. Sono una tormentata, per motivi non ancora chiari, ma non ho tempo per disperarmene perchè ho da correre alla ricerca della perfezione di cui sopra. Per i pregi purtroppo non c'è più spazio. Ballerina mancata, nella prossima vita vorrei fare l'ereditiera depressa, scrittrice nel tempo libero. Sogni nel cassetto: pubblicare un libro e girare il mondo.

giovedì 20 novembre 2014

La giostra

non si fermerà più ed è ora che io me ne faccia una ragione e impari a scendere e salire all'evenienza "al volo". La situazione in ufficio non tonerà più quella che era, e se mai dovesse accadere non sarà nulla di buono. Devo farmene una ragione, devo abituarmi a questa nuova condizione, devo tirare fuori dal cilindro tutta l'elasticità che non ho. Devo imparare a fermarmi e prendermi la mia mezz'ora, devo ricordarmi che il momento di calma che aspetto non esiste più, non arriverà, e se proprio non ci riesco devo imparare a farlo a casa con la medesima filosofia. Devo abituarmi ad avere una scrivania cosparsa di fogli, polvere e cenere che ci trovi un accendino o una penna solo a tastoni. Devo abituarmi ad avere la casella postale sempre piena di e-mail contrassegnate o da aprire, dimenticarmi delle mie belle categorie divese per colore. Devo abituarmi a parlare al telefono mentre scrivo un'e-mail e a leggere un'e-mail capendone il significato  mentre nell'ufficio a fianco sta avvendendo la terza guerra mondiale a porte aperte. Devo abituarmi a non avere più il tempo di far nulla che non sia lavoro, pagarmi le bollette da casa, guardarmi le novitè di amazon, leggeri gli spettegolozzi su facebook. 
Mi conforta sapere che sto arrivando al famoso punto di svolta nella mia vita vera, quella fuori da qua dentro. Il decluttering è finito, la pila di panni da stirare occumulati con stasera sarà smaltita, i cambi stagione sono fatti e anche lo smaltimento degli indumenti declutterati è terminato. Ora che ho ben presente di cosa ho bisogno procederò con piccolissimi acquisiti amazon e ikea di contenitori, ceste e separatori per gli interni. Domani pomeriggio conto di fare la pulizia della lavatrice, del ferro per il calcare e del forno generale. Questa domenica sarò sola, Ego partirà per la Germania subito dopo pranzo, avrò un intero pomeriggio e un intera serata solo per me e conto di sistemare le ultime foto al pc ma nient'altro, al massimo darò una pulita ai pavimenti e farò un ragù se poi il lunedì sera sarà confermata la visita di nonna + nipote LaGrande per conoscere il piccolo ma per il resto conto di riposarmi e finalmente proseguire nella lettura di un libro abbondanato a settembre. La prossima settimana non sarà una settimana tranquilla, Ego rientrerà solo martedì sera, serata in cui io sarò a cena con dei fornitori dopo una sfiancante giornata di riunione, mercoledì dovrò stirare e giovedì detartrasi dal dentista ma senza niente d'altro da fare in casa a parte l'ordinario, sarà già tutta un altra vita. Faccio un respiro profondo e penso che dal primo dicembre finalmente si cambia registro, si ricomincia a vivere. arriverò a casa dall'ufficio e se avrò fatto il grosso in pausa pranzo potrò starmene almeno un oretta sul divano prima di preparare a cena, a leggere un libro, o scrivere, o dedicarmi al blog, o giocare con i pelosi, o a fare un po' di creatività. Ci sarà aria di Natale, dovrò fare le prove dei regali che voglio confezionare, procurarmi le cose che mi mancano. Per l'Immaccolata avremo ben due, ripeto due, giorni consecutivi di Ego a casa, ho il concerto di Biagio con la B., poi ci saranno le vacanze di Natale e poi ci sarà capodanno e il nostro viaggetto. Abbiamo prenotato la settimana scorsa, tre giorni a Barcellona. quasi non mi pare vero. è dall'anno scorso ai Santi che non visitiamo una capitale, per non parlare di quanto tempo è che non facciamo una cosa da soli io e lui, senza nemmeno i pelosoni. Faccio un respiro profondo e cerco di ricordarmi che la mia vita è bella, che ho sudato per costruirla esattamente com'è ora ed è arrivato il momento di godermela. che non ha senso lamentarmi che non si vada avanti quando sento di non aver nemmeno ancora succhiato tutto il possibile da quello che ho adesso. Non sono capace di sdraiarmi in mezzo al caos a fare un pisolino, a quasi trent'anni l'ho accettato e ho lavorato perchè quel caos non ci fosse più ed ora ci siamo, ora posso sdraiarmi e ammirare il panorama. l'ufficio non è casa mia, l'ufficio mi sevre solo per riempire il frigo. arrivare al mattino sciatta perchè la notte le mie paranoie sulle norme ADR non trovano conforto fino alle ore beate, non ha un senso. Faccio un respiro profondo. Inshallah.     

4 commenti:

  1. Bellezza mia, domani mi sono messa in testa di fare quelle pulizie approfondite che rimando da un po'. Ti penserò.

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  2. Quando si arriva ai famosi punti di svolta della vita non è mai semplice ma bisogna pensare che prima o poi il peggio passa ed è il meglio a rimanere.

    The Princess Vanilla

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  3. Che brava!!! Avrei bisogno di lezioni di decluttering da te, dico sul serio..io non so da dove cominciare.....:(

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Io sono per l'insulto libero quindi, dai, che è gratis.. e non c'è neanche il codice captcha!