Pare un complotto. Umore nero - ma nero davvero, mica per ridere - dolori del ciclo, pioggia incessante. voglia di buttarmi sotto un tir. Questo è il tipo di giorno che l'Omino del Cervello passa a piangere e ulrare battendo pugni sulle mie tempie mio padre è mortoooo anche se fondamentalmente non c'entra una sega con gli ormoni e tantomeno con la pioggia.
Tuttavia è martedì, lo spettacolo deve continuare. e non sta scritto da nessuna parte che la rubrica felina debba essere sempre e solo assolutamente allegra.
Perchè loro sono una cosa meravigliosa, un miracolo per il mio personale modo di interpretare i miracoli, una forza della natura, un motivo che spesso basta e avanza. ma questo sono loro, non loro con noi, non loro con me. Tutto avevo immaginato fuorchè che il problema alla fine diventassi io. Si perchè è così, Ego adora il piccino e lo considera ormai come considera la Gighhi, la Gigghi l'ha ormai accettato, io invece non ci riesco.
E' difficile da spiegare. è un sentimento che sto cercando di elaborare per poterlo gestire ma è nuovo e oscuro e mi fa paura. Adoro quel piccino, ogni volta che lo guardo in quegli occhietti grigi mi si apre il cuore, è puro, pulito, buono. è al mondo da poco più di due mesi, non conosce cattiveria, rancori, delusioni. conosce la pappa, la sorellona nera, il lettone dove gettarsi a nanna tuti insieme, il tappeto verde in cui appisolarsi. quando non riesce a trovare la posizione giusta per dormire inizia a piangere, un pianto che pare lo squittio di un topo, e noi ci spostiamo, sorellona compresa, cercando di farlo stare più comodo e lo accarezziamo finchè si addormenta. io lo chiudo in bagno quando è ora della pappa in modo che non se la scambino e lui aspetta lì composto, quando riapro la porta mi guarda dritto negli occhi ma non è arrabbiato, se lo prendo in braccio mi fa subito le fusa e mi lecca il collo. Non è lui il problema, lui è meraviglioso, sono io che non riesco a provare per lui quello che provo per lei. Come temevo si è perso ogni nostro momento insieme, le coccole dopo pranzo sono ormai un lontano ricordo. mi metto vicino a lei quando lui dorme altrove, lei si prende le coccole ma non mi fa nemmeno più le fusa, poi sistematicamente arriva lui e lei si innervosisce. la cosa che mi fa più male è che lei non dorme neanche più con noi. Non è mai stata un tipo da dormire addosso a noi ma non ha mai mancato l'appuntamento, ai piedi del letto, tutte le notte, cascasse il mondo. Ora sta sul tappetto in entrata davanti alla porta della camera, lui invece mi dorme sulla testa, inutile cercare di dissuaderlo con giochini o coccole da Ego poco più in là. lui dorme solo sulla mia testa dopo aver fatto dieci minuti di pasta nei miei capelli e avermi dato qualche leccatina a un orecchio, altri dieci minuti di fusa che è come aver un vibratore sulla fronte e poi nanna tutta la notte. io non dormo un cazzo perchè è ancora in una fase in cui si sveglia praticamente ogni ora e ripete gli stessi gesti ma non è ovviamente questo il problema. La Gigghi mi manca da morire. Mi mancano le nostre ore da sole in casa magari in totale silenzio, lei che mi guarda e io che faccio cose e di tanto in tanto mi fermo a farle una coccola e lei mi risponde a testatine. mi manca arrivare a casa e inizia a parlare e parlare con lei che mi segue e mi risponde a suoni di miao. mi manca sentirmi chiamare nell'altra stanza, correre a vedere e trovarla lì a pancia all'aria che vuole solo un poì di coccole, mi manca il pisolino sul divano abbracciata a lei che dopo un poì si addormenta e ci svegliamo naso naso. Mi manca e vorrei tanto non aver cambiato le carte in tavola, che erano carte così belle. ovviamente mi sento in colpa nei confornti del piccolo che non fa nulla di male per meritarsi una mamma che non lo vuole. e sto davvero odiando Ego che mi ha spinto a fare questa scelta rovinando una delle poche cose che funzionava benissimo, mi calzava a pennello tanto da sembrarmi cucita addosso.
Ieri sera ero a pezzi fisicamente e non, mentre quello piccolo mi faceva uno shampo mi sono letta due o tre cose orribili sul rifiuto del secondo figlio post gestazione e poi ho pianto dieci minuti un po' per quell'articolo orrendo, un po per la situazione.
Si, è sempre martedì e sto sempre parlando di gatti signori.
Mi auguro che passi in fretta - che la Gigghi torni com'era, che io mi abitui, che la situazione prenda un altra piega, l'importante è che passi.
Mi sento la peggio non solo madre ma anche persona sulla faccia della terra.
Scrivete anche voi per la Rubrica Felina... un aneddotto, una foto, o a questo punto, una paranoia - e non dimenticate di aggiungere il vostro post qui sotto alla faccia di rana!
Nulla di strano cara. é normale, sono i sensi di colpa nei confronti della gigghi che non ti consentono di provare amore per il piccolo. E poi l'amo re per un figlio non arriva sempre subito a prima vista, a volte arriva dopo, molto dopo. Vedrai, devi ristabilire gli equilibri e questo di destabilizza. La tua testa preferisce negare di provare amore piuttosto che accettare uno sconvolgimento. Prenditi il tuo tempo. Lascia perdere il piccolo e coccola di più la gigghi, senza sensi di colpa. Vedrai che piano piano ti innamorerai anche di lui.
RispondiEliminaPiccola premessa. Quell'omino sulle tempie non andrà mai via, ma si impara a vivere convivendoci. Fidati.
RispondiEliminaE ora le cose serie: non ti preoccupare. La famiglia deve ancora trovare il suo equilibrio. Magari quando il piccoletto inizierà a dormire diciotto ore al giorno come ogni gatto pigro che si rispetti. Sii paziente. E dedica coccole ad entrambi.
Un abbraccio.
ERo rimasta super- indietro, sorry.....il Piccino è meraviglioso, è bellissimo, ci credo che alla Ghigghi piace!!! Io sono sicura che questo periodo di assestamento passerà presto per tutti e che tra poco si creerà un nuovo equilibrio! Non devi sentirti in colpa, un pò di tempo vi ci vuole a tutti per ritrovare ognuno il suo "posto" in famiglia, Ghigghi compresa!!! Un abbraccio!!!
RispondiEliminaSiamo esseri umani; non funzioniamo a comando. Quando avevo due gatti avevo le mie preferenze e non mi vergogno a dirlo, anzi, ci rimproveravamo pure perché lodavamo la bellezza e la furbizia di lui mentre la gatta ci sembrava tonta. Ovvio che se ne hai solo uno è più lineare la cosa.
RispondiEliminaDatti un pochino di tempo e non far troppo caso a quello che non ti viene di provare, io sono certa che le cose cambieranno. :)
RispondiEliminaDai tempo al tempo... i gatti sono animali meravigliosi e con tantissime risorse. La Ghiggi saprà ridonarti gli stessi momenti, e creerai un'intimità straordinaria anche con il piccolo, ci vuole solo tempo... non hai perso niente, hai solo raddoppiato... ne sono stra certa... ci vuole solo pazienza.
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