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Ufficialmente sono un'impiegata commerciale e tento di vendere qualcosa all'estero in un orario part-time che di part-time ha solo il nome. Nell'altra parte del "time", quella immaginaria, sono una casalinga disperata. Vivo da sei anni nella Gcasa con un megalomane egocentrico spesso in preda a deliri di onnipotenza che qui chiamo amorevolemente Ego e recentemente pare sia diventato mio marito, una Ggatta convinta di essere la padrona di casa e un Ggatto suo sottoposto. Sono sociofobica, germofobica e un altro paio di cose che finiscono con "obica". Sono silenziosa, amo le parole ma uso scriverle piuttosto che buttarle al vento. Dico sempre esattamente quello che penso ma solo se interpellata - quando apro bocca o ho fame o sono incazzata. Maniaca dell'ordine, del pulito e in generale della perfezione ma non a casa mia. Sono una tormentata, per motivi non ancora chiari, ma non ho tempo per disperarmene perchè ho da correre alla ricerca della perfezione di cui sopra. Per i pregi purtroppo non c'è più spazio. Ballerina mancata, nella prossima vita vorrei fare l'ereditiera depressa, scrittrice nel tempo libero. Sogni nel cassetto: pubblicare un libro e girare il mondo.

giovedì 26 luglio 2012

A due giorni dalle mie meritatissime ferie,

il capo ha deciso che la prossima settimana l’azienda rimarrà ancora aperta ed ovviamente la sottoscritta dovrà essere presente. Saperlo così, quando hai già metà del corpo immerso nello sciallo vacanziero, è un po’ traumatico. d’altro canto però mi salva dall’essere schiavizzata da miacuginanevrotica e pancia in esplosione ormai imminente. Come già detto, sono entusiasta al pensiero che tra meno di una settimana la famiglia si allargherà e conoscerò il nuovo piccolo, motivo per cui ho evitato di mettere le mani addosso alla madre domenica sera. E’ venuta con compagnotonno e figlio a casa nostra, per festeggiare il mio compleanno. è arrivata scazzata e sbuffante, con la classica camminata del sonounpoincinta con mani dietro la schiena e faccia sofferente e ha trattato tutti di merda tutta la sera per poi alla fine spararla:“hai una festa martedì” parlando del giorno in cui dalle sei del mattino fino a sera inoltrata le avrei tenuto il figlio “Caia, la figlia di Tizia fa la festa di compleanno in tal posto. Inizia alle quattro ma puoi portarlo anche per le cinque” e alla mia domanda  “IlGrande deve andarci per forza?” si è stizzita e ha risposto offesa “tanto cosa vuoi fargli fare? Comunque se non hai voglia non lo portare.”e non ha più proferito parola. Mi presenterò quella mattina con una fetta di culo pronta, così alla bisogna… Mi rendo completamente disponibile a tenerti il bambino, a farti la notte in ospedale, a pulirti il cesso di casa se me lo avessi chiesto… perché non hai la mamma e hai una suocera idiota, perché ti voglio bene. e tu oltre a non mostrare un minimo segno di gratitudine, come se la mia disponibilità fosse scontata,pretendi ancora che io vada a correre dietro a tuo figlio in un prato/rompermi le palle con mamme che non conosco ordinandomelo e ti stupisci se mi permetto di farti notare che il bambino non è obbligato ad andare ai compleanni se i genitori sono a partorire il fratello? Le avrei ribaltato addosso il tavolo di casa se solo la mia coscienza non mi avesse ricordato che dopo una settimana dovrà subire un cesareo e poi avrei dovuto fare i conti con i miei soliti sensi di colpa. Non oso immaginare che giorni infernali avrei passato rimanendo a sua disposizione la settimana intera, dovendo lavorare ho preso martedì pomeriggio di ferie e per il resto si aggiusterà o dovrà chiedermi per favore di prendermi ore di permesso per aiutarla e forse così non si permetterà di avere questo atteggiamento. Mi ha regalato un braccialetto identico a quello che ho già, solo di un altro colore, e prima ancora che lo aprissi mi ha detto “vallo a cambiare”. L’ha preso in un negozio a fianco al bar dove passa le giornate, che vende tantissime altre cose che non ho e che avrebbe pagato anche meno. Praticamente mi ha fatto un buono, non avendo alcuna voglia di sbattersi nemmeno a pensare cosa avrebbe potuto piacermi e non preoccupandosi minimamente di non farmelo capire. Ciliegina sulla torta, quando se ne stava finalmente andando ha chiesto ad Ego quando abbiamo intenzione di darle il regalo che ci ha chiesto per la nascita del nuovo, perchè le serve. E’ figlia di suo padre, i geni sono quelli. Lunatica, bipolare, convinta che tutti debbano essere sempre a sua disposizione, egoista, arrivista, maleducata ed egocentrica.  Imparerò a capire che è feccia esattamente come suo padre e suo nonno? Ogni volta mi faccio fottere. mi lascio impietosire dalla consapevolezza che è circondata da personaggi inutili o immondi, che l’unico punto riferimento della sua vita se n’è andato tre anni fa e che da quel momento lotta ogni giorno con rabbia e dolore, che io sono l’unica parente vicina e “normale “ che ha e che essendo figlie uniche e cresciute vicine siamo un po’ come due sorelle ma mi dimentico che è così solo per me. Mi sbatto ad ogni compleanno e natale per trovarle un regalo che le piaccia, mando a ramengo tutti i miei piani se mi chiede di portarle il bambino all’asilo o farle un qualsiasi favore pensando che lei farebbe lo stesso per me, e poi quando mi rendo conto che non è affatto così rimango delusa, mi incazzo e mi maledico di essermi fatta fregare un’altra volta. Arrivata a questo punto, dopo innumerevoli volte in cui ho avuto la palese conferma che quando sono io ad avere bisogno lei fa finta di non vedere, che quando è stata ora di schierarsi se l’è data a gambe, che l’unica cosa che le interessa in qualsiasi situazione è solo e sempre tutelare i suoi interessi, la eviterei come la peste e me ne preoccuperei a feste comandate e compleanni come il peggiore dei parenti. L’affetto che ormai mi lega ai suoi figli me lo impedirà ma d’ora in poi mi farò furba e che mi venga un attacco violento di coliche renali se non lo faccio davvero. Tanto sono pronta a scommettere che i nostri “ottimi rapporti” non avranno lunga vita e la sua vera natura verrà fuori non appena mio nonno tirerà le cuoia e ci sarà da spartirsi tutto, evento che lei brama da quando è nata.

2 commenti:

  1. Ti lascio un abbraccio!
    PS: Il mio blog sul cannocchiale langue, spero di tornare a scrivere prima o poi! Paola Chiara

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  2. Io più i leggo e più mi ricordi mia madre...

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