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Ufficialmente sono un'impiegata commerciale e tento di vendere qualcosa all'estero in un orario part-time che di part-time ha solo il nome. Nell'altra parte del "time", quella immaginaria, sono una casalinga disperata. Vivo da sei anni nella Gcasa con un megalomane egocentrico spesso in preda a deliri di onnipotenza che qui chiamo amorevolemente Ego e recentemente pare sia diventato mio marito, una Ggatta convinta di essere la padrona di casa e un Ggatto suo sottoposto. Sono sociofobica, germofobica e un altro paio di cose che finiscono con "obica". Sono silenziosa, amo le parole ma uso scriverle piuttosto che buttarle al vento. Dico sempre esattamente quello che penso ma solo se interpellata - quando apro bocca o ho fame o sono incazzata. Maniaca dell'ordine, del pulito e in generale della perfezione ma non a casa mia. Sono una tormentata, per motivi non ancora chiari, ma non ho tempo per disperarmene perchè ho da correre alla ricerca della perfezione di cui sopra. Per i pregi purtroppo non c'è più spazio. Ballerina mancata, nella prossima vita vorrei fare l'ereditiera depressa, scrittrice nel tempo libero. Sogni nel cassetto: pubblicare un libro e girare il mondo.

venerdì 27 luglio 2012

L'ho mai scritto un post da ubriaca?

C'è sempre una prima volta.
Sono andata a pranzo con le colleghe. Lo so, lo so. potevo evitare, proprio prima del weekend.... non sarà il massimo come ultimo weekend di luglio diluvi e tempeste di fulmini. ma non avevo scelta, sarebbe stato il quinto no nel giro degli ultimi due mesi, e in più mi ero già giocata tutte le scuse a mia disposizione.
Ho passato la mattinata a maledirmi per non aver inventato una dissenteria dell'ultimo minuto e invece poi è stata un esperienza piacevole. guardare gli altri socializzare è sempre sintomo di grande curiosità per me, se poi c' è del cibo e del vino... Sono arrivata con il suv del capo, con il capo naturalmente. Le facce di cera delle mie colleghe si sono squagliate al sole quando sono scesa con lui. Pensavo di vergognarmi, sentirmi una cretina, e invece no. non mi sono sentita niente, ero tranquilla e salutavo tutti con una faccia del tipo: tze. e non avevo ancora bevuto. Penso di essere la prima dopo molti anni che poggia il culo su quel sedile dopo la Menagerdistacippadi...Lei oggi è già in ferie, sennò col cavolo che sarei stata seduta lì, al massimo dietro. già mi immagino la sua faccia quando le altre galline glielo diranno, per sedere in quel posto si è giocata innumerevoli vacanze e weekend, amicizie e un marito. e io proprio niente. Forse sono una che andrebbe a letto con il capo... ma non per far carriera, per far qualcosa di diverso, e se poi così si tutela anche la carriera ben venga. forse sono così ma ancora non me ne sono resa conto. o forse tutto quel vino bianco associato a san simone e malibù è un po' troppo per un pranzo con 40 gradi sulla testa. Mi ricordo i primi anni che ero qui dentro, quando vedevo arrivare la Menagerdistacippadi... con lui e la guardavo con un misto di terrore e ammirazione, pensavo "chissà com'è, avere quel rapporto con il capo". 
Adesso però li voglio anche io duemila euri al mese.

4 commenti:

  1. Io invece preferisco tener ben separati la vita privata e quella lavorativa, pur conservando un rapporto amichevole con capo e colleghi.

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  2. sono piu` di 10 anni che tutti credono che io abbia una relazione con il mio capo (miodiocheschifo) eppure io credo di avere lo stipendio piu` basso dell`ufficio e ho perennemente il sangue marcio a causa delle sue stronzate.

    Dio come odio i capi!

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Io sono per l'insulto libero quindi, dai, che è gratis.. e non c'è neanche il codice captcha!