Informazioni personali

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Ufficialmente sono un'impiegata commerciale e tento di vendere qualcosa all'estero in un orario part-time che di part-time ha solo il nome. Nell'altra parte del "time", quella immaginaria, sono una casalinga disperata. Vivo da sei anni nella Gcasa con un megalomane egocentrico spesso in preda a deliri di onnipotenza che qui chiamo amorevolemente Ego e recentemente pare sia diventato mio marito, una Ggatta convinta di essere la padrona di casa e un Ggatto suo sottoposto. Sono sociofobica, germofobica e un altro paio di cose che finiscono con "obica". Sono silenziosa, amo le parole ma uso scriverle piuttosto che buttarle al vento. Dico sempre esattamente quello che penso ma solo se interpellata - quando apro bocca o ho fame o sono incazzata. Maniaca dell'ordine, del pulito e in generale della perfezione ma non a casa mia. Sono una tormentata, per motivi non ancora chiari, ma non ho tempo per disperarmene perchè ho da correre alla ricerca della perfezione di cui sopra. Per i pregi purtroppo non c'è più spazio. Ballerina mancata, nella prossima vita vorrei fare l'ereditiera depressa, scrittrice nel tempo libero. Sogni nel cassetto: pubblicare un libro e girare il mondo.

lunedì 17 marzo 2014

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qui e qui

Una donna ignobile, mia zia. ci sono certi personaggi e certe situazioni che riescono a far mancare le parole anche a me, che più o meno un qualche cosa da dire la trovo sempre - una cazzata solitamente, ma la trovo. Ecco, lei è stata forse la prima di una lunga serie di cose che mi hanno lasciato così, letteralmente senza parole. quando vorresti dire qualcosa, qualcosa che non sia un banalissimo insulto stronza, schifosa, idiota, imbecille. ma non arriva, non trovi un termine degno, che renda davvero l'idea. mi esce solo un espressione super schifata seguita da un balbettio ed un sospiro. e alla fine quasi sempre scelgo lui, ignobile.
La vedi adesso, avvolta nella pelliccia della madre del compagno - che probabilmente si trottola nella bara - con gli orecchini di perla e la collana di perla e il braccialetto di perla e due anelli di perla, che pare un lampadario. perle vere eh, mica di plastica, e mica dell'oreficeria all'angolo, vengono dal Vietnam, le abbiamo prese nella fabbrica originale dove i bimbetti vietnamiti scalzi le depositano dopo averle pescate con le reti all'alba e balbalabla... non senti più nulla, una bocca che si muove, una voce fastidiosa lontana, una testata all'aria per sistemare il ciuffo fresco di piega. La vedi così e non immagineresti mai che fino a dieci anni fa quella donna viveva segregata in casa sua, pelle e ossa, con addosso sempre solo quei panataloni informi di tessuto tecnico e la polo della catena di supermercati per cui lavora, le occhiaie nere e il mollettone di pastica nei capelli. Nonostante le opportune riflessioni non riesco a trovare grandi traumi nella sua vita prima di conoscere il mostro del marito che possano averla resa l'ignobile che è. Forse a volte motivi non ce ne sono, forse la mia è una ricerca inutile e semplicemente schifosi si nasce. Era la più grande di casa eppure la più coccolata, venerata e rispettata. sembra che fin da bambina mostrasse buon gusto e discreto estro e che per questo le avessero fatto inziare questa scuola di sartoria che prometteva di trasformare ragazzini in grandi stilisti, lei però ci è andata solo qualche anno e poi si e messa a lavorare in un grande negozio di stoffe in centro Torino dove ha anche conosciuto quello che sembra essere stato l'unico uomo prima del marito. I racconti la disegnano una ragazza fresca, sveglia, intelligente, indipendente. un vero peccato che abbia conosciuto questo sudicione di pochi anni più grande, un ipocondiraco ossessivo con manie di persecuzione, tic nervosi e abitudini da pelle d'oca. geloso, possessivo, arrogante e violento, il capello unto, la parlantina viscida e il fare effemminato. per mia nonna è stata la prima grande tragedia familiare quando ha appreso l'imminente matrimonio riparatore dato l'impagnottamento fraudolento dal quale di lì a poco sarebbe nata miacuginadeficente. I genitori hanno cercato in tutti i modi di convincerla a non sposare il maniaco così come fecero dopo con mia madre cercando di convincerla a non sposare il malato, ma queste figlie hanno avuto la testa dura. La ragazza fresca, sveglia, intelligente e indipendente si è trasferita in un piccolo appartamento le cui serrande sono sempre state per metà abbassate perchè a lui la luce dava fastidio, con tre gatti ciccioni ragioni di vita dell'uomo. Tra le tante manie del pervertito ricordiamo le carte magic e quei mostri là, quelli da collezione che si comprano con aste su internet, che lui teneva debitamente incellofanati per non rovinarli, bene esposti su una mensola. incellofanato era anche il divano e le poltrone per non sporcarli, la bicicletta rigorosamente parcheggiata nell'androne e i cerchioni dell'auto nuova. Lui usciva di casa e dava due giri di chiave, lei era chiusa dentro finchè lui non tornava, insieme alla bambina e ai gatti ciccioni, tutti i giorni. anche quel giorno in cui la cucina ha preso fuoco e mia mamma di diciottoanni si è arrampicata sul balcone e ha spaccato un vetro della camera da letto per non farle morire intossicate. lei poteva giusto recarsi al lavoro, unica fonte di sussudio della famiglia perchè i soldi che lui guadagnava con il suo lavoro di pubblico ufficiale - si avete capito bene, publico ufficiale - non erano a disposizione per fare la spesa e pagare le bollette ma solo per finanziare i suoi molteplici e dispendiosi hobby. Così è stata la vita di mia ziafacciadimerda, alla stregua dei diritti umani, in condizioni igeniche discutibili - lui non riteneva fosse opportuno spendere soldi per le lettiere dei tre gatti, del tutto ineducati a usarla in ogni caso - in questo mondo di celophan e botte. un amore da romanzo. nonostante le intimazioni dei parenti e l'evidente impatto sulla crescita della figlia lei non ha mai pensato a lasciarlo non mancando di preparagli i migliori manicharetti tutte le sere e ogranizzargli una festa di compleanno tutti gli anni. nemmeno quando mia cuginadeficente ha iniziato ad avere un età appetibile e lui si è comportato allo stesso modo con lei non facendola uscire e facendole fare figure barbine davanti a compagni di scuola e amici, lei non si è mai opposta. miacuginadeficente è scappata di casa la mattina seguente al suo diciottesimo compleanno come da promesse nei diari segreti delle elementari e non ci è mai più tornata. la coppietta ha proseguito nel felice matrimonio come nulla fosse finchè un bel giorno lui gli ha rivelato di star fequentando la ragzza rumena del negozio sotto casa e di amarla. e dato che l'alloggio è mio te ne vai tu. e baci e abbracci. I mesi seguenti alla grande rivelazione se li ricorda tutto il paese. Il tentato strangolamento per riprendersi una determinata collanina d'oro in piazza davanti ad una gelateria piena di coppie e bambini. Il lancio delle tegole su tutti i vetri di tutte le finestre dell'appartamento in un complesso di cinque palazzi. Le mazzate alla macchina incellofanata in pieno giorno davanti alla farmacia, le urla da animale davanti alla chiesa nel giorno di mercato. Mia cuginadeficente era incinta di mia nipote LaGrande e veniva chiamata da chi assisteva alla scena, chiamava a sua volta mia madre e insieme partivano allla volta della rissa a prelevare la pazza. Oggi sono passati dieci anni, lui la ragazza rumena - che ha la mia età - l'ha sposata l'anno scorso dopo felicissimi anni di convivenza, ora lei ha un bel pancino di quattro mesi e miacuginadeficente urla al mondo che il  feto le ruberà l'eredità. Mia zia invece, dopo aver perso venti kg, scartavetrato i cabbasisi a tutto il mondo e pianto tutte le sue lacrime, ha trovato un uomo che l'ha tradita con la moglie di quello che è il suo attuale compagno di adesso. più o meno è andata così: ciao tu sei il cornuto, tua moglie se la fa con il mio compagno. vabbè, trombiamo anche noi due già che ci siamo. e vissero felici e contenti. in reltà lui è un uomo colto nonostante la mente poco elastica da ricondurre anche alle sue sessanta primavere, negli anni si è garantito una stabilità economica che lei ha fiutato da subito - ricordo ancora quando disse a me e al Topo è vecchio e non bello ma ha il bmw. vivono nella villetta di lui con il figlio più grande e nel weekend arriva anche quello più piccolo che ha scelto di vivere con la madre. lei, ottima cuoca, cucina, pulisce, lava e stira per tutti e lui gli da un tot al mese per questo. una sorta di contratto da lei voluto, fin da subito molto preoccupata della sua sorte in caso di prematura dipartita di lui. Ignorando questo dettaglio le cui fonti non sono poi così attendibili, i primi anni sembravano davvero essere una coppia ... due cinquantenni che si sono rifatti una vita usciti da matrimoni che li hanno delusi e distrutti. Lui aveva beccato la moglie in flagrante già una volta e l'aveva perdonata, racconta senza vergogna che quando ha capito che stava continuando a vedere l'altro ha pensato seriamente di ucciderla ed è stato il figlio a fermarlo. più il tempo passa però, più ci si rende conto che in questa relazione c'è qualcosa che non va. attualmente lui la tratta come una merda anche davanti a noi parenti senza ritegno alcuno, dicendo cose tanto vere da farci soffocare le risate dietro ai tovaglioli durante i pranzi familiari. non si capisce che tipo di relazione sia questa quindi, una sorta di contratto convenienza per entrambi o un amore molto molto particolare. Lei non potrebbe in ogni caso essere più felice di così, è passata dalle stalle alle stelle, fa la signora in maniera così ostentata da esser ridicola e sembra ormai assodato che essere sottomessa dall'uomo che le sta a fianco non le provochi alcun fastidio. I più però sostengono che tornerebbe dall'ex marito correndo se solo le venisse chiesto e a conferma della tesi c'è il fatto che solo l'anno scorso ha fatto fuoco e fiamme a poche settimane dal divorzio definitivo dopo averlo protratto per quanti più anni possibili e che ancora adesso le basta una piccola scintilla per mettere in piedi gli stessi sproloqui a riguardo.
Questa potrebbe sembrare la descrizione di una donna dalla poca cultura, sfortunata, ingenua ma buona. ed invece trattasi di lucifero nascosto in una gallina. L'ignorante, il marito di mia cuginadeficente, nonchè suo genero, non è stato accettato dai suoceri dal primo istante. probabilmente il mio ex zio viscidone non avrebbe mai accettato nessun penedotato interessato a sua figlia, ma comunque aveva dalla sua il fatto che l'ignorante vantasse una famiglia da record: cinque figli maschi di cui quattro deliquenti, chi in carcere, chi in comunità, uno dei cognomi creme de la creme del paese. lui, pecora nera, non credo abbia mai toccato nemmeno uno spinello o rubato una caramella, ma sicuramente le sue origini sono la sua croce più grande. i miei suoceri hanno fatto di tutto, ma davvero di tutto, per allontanarlo dalla sua attuale moglie - cosa che col senno di poi date le corna che le ha piantato qualche anno fa, non sarebbe stata così negativa. un episodio epico è miaziadeficente che gli dice ce l'hai piccolo così mostrando con due dita uno spazio di circa un centimetro e mezzo.... a un ragazzino di diciassette anni che chiamava a casa col telefono della sip per parlare con la fidanzata. Questo non è comunque nulla a confornto di cosa ha fatto dopo. oltre alla totale mancanza di rispetto verso di loro come persone e come famiglia irruendo nelle loro vita e nella loro casa a qualsiasi ora per intimare a sua figlia di obbligare il padre ad andare a letto con lei per capire che la amava ancora, i due volponi - che avranno una puntata dedicata - hanno ben pensato di intestare a lei la loro casa dato che nessuno dava loro un mutuo. e lei, ogni volta che la figlia si rifiutava di fare cosa le ordinava, minacciava di sbatterli fuori e vendergliela. Quando mia cuginadeficente, distrutta, ha annunciato alla famiglia che il marito l'aveva tradita e l'aveva sbattuto fuori di casa, cuore di mamma invece di asciugarle le lacrime e darle un abbraccio, ha telefonato ai consuoceri che abitano al sud per informarli che lei non avrebbe pagato il mutuo di casa loro al posto del figlio. Ha sempre considerato mio padre alla stregua di un fantoccio a causa della sua malattia, andando in giro dicendo a conoscenti, negozianti del paese e parenti che mia madre era stata sposata per fargli da infermiera e sarebbe stata destinata a una vita di schiavitù - quella che viveva prigioniera in casa sua. E' razzista e ritiene che l'omosessualità sia una malattia che andrebbe curata negli ospedali e che chi adotta bambini stranieri alimenta il muscoglio delle razze. Tutto ciò che non è bianco, non parla italiano e non è cattolico, per lei è razza inferiore. Fa la donna di mondo dati i numerosi viaggi che fanno, criticando le popolazioni e le tradizioni dei luoghi, arrivando agghindata a pulirsi le mani col flacone da borsetta di amuchina davanti a chi lì vive di stenti. 
Una non donna che non si è mai rispettata e che ritiene il genere femminile inferiore, destinato a subire con come unico potere a disposizione quello di aprire le gambe. Una non madre, incapace di amare figli e nipoti che vede solo come prolungamenti delle sue braccia. 
E' l'unica della famiglia a poter vantare da parte mia un sentimento esclusivo, tra i tanti, ... la paura. 


...to be continued.

3 commenti:

  1. O.O Uh mamma! Senza parole. Sembra un film! Surreale.

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  2. Hai proprio ragione, schifosi si nasce e basta.
    Buona settimana Michi, come sempre ti abbraccio forte :*

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