Informazioni personali

La mia foto
Ufficialmente sono un'impiegata commerciale e tento di vendere qualcosa all'estero in un orario part-time che di part-time ha solo il nome. Nell'altra parte del "time", quella immaginaria, sono una casalinga disperata. Vivo da sei anni nella Gcasa con un megalomane egocentrico spesso in preda a deliri di onnipotenza che qui chiamo amorevolemente Ego e recentemente pare sia diventato mio marito, una Ggatta convinta di essere la padrona di casa e un Ggatto suo sottoposto. Sono sociofobica, germofobica e un altro paio di cose che finiscono con "obica". Sono silenziosa, amo le parole ma uso scriverle piuttosto che buttarle al vento. Dico sempre esattamente quello che penso ma solo se interpellata - quando apro bocca o ho fame o sono incazzata. Maniaca dell'ordine, del pulito e in generale della perfezione ma non a casa mia. Sono una tormentata, per motivi non ancora chiari, ma non ho tempo per disperarmene perchè ho da correre alla ricerca della perfezione di cui sopra. Per i pregi purtroppo non c'è più spazio. Ballerina mancata, nella prossima vita vorrei fare l'ereditiera depressa, scrittrice nel tempo libero. Sogni nel cassetto: pubblicare un libro e girare il mondo.

martedì 2 settembre 2014

Roba da Gatti: Vacanze Feline

Rieccoci con un nuovo appuntamento della Rubrica Felina, assenteista da troppo tempo. 
Torniamo con le vacanze della Gigghi, o meglio quelle che per noi sono state vacanze e per lei torture.
In realtà non erano iniziate male, la prima settimana di agosto ero in ferie solo io così ce ne siamo state insieme io e lei tutta la settimana. Io ho fatto tutta una serie di lavori di decluttering che è una delle sue preferite tra le mie mansioni perchè le permette di trovare nuove scatole, contenitori e ripiani di mobili, di rotolarsi nella polvere, lottare contro fogli e cartelline in pvc fino a ridurli in poltiglia. poi abbiamo preparato le valigie, anch'esse amate come comodo luogo di pisolini pomeridiani, fatto un sacco di lavatrici, di stenditura panni e stiratura. Il supplizio è iniziato il venerdì. L'ho dovuta spostare con trasportino, pappa, acqua e lettiera nell'alloggio sotto il mio che fortunatamente è vuoto e mi serve a gestire queste situazioni, perchè sono finalmente venuti a montarmi le zanzariere. zanzariere nuove, ma sopratutto tutte, senza eccezzione di alcuna finestra, che stanno chiuse davvero e prive di buchi rattoppati con silicone. L'ho fatto principalmente per lei, perchè possa prendere il sole in sicurezza, fare i suoi pisolini al sole e sopratutto respirare dell'aria buona, lì per lì lei però non ha apprezzato il gesto e si è incazzata come un leone. non ha aiutato il fatto che l'ho trasportata in maniera abbastanza traumatica, il tipo delle zanzariere è arrivato con un anticipo di mezz'ora, io avevo già portato di sotto il vassoio con le ciotole ma non ancora nè lei nè la lettiera, intenzionata a farlo dieci minuti prima dell'ora prevista. così quando lui ha suonato il campanello - suono che oltretutto la infastidisce tantissimo - l'ho dovuta afferrare senza grazia, chiuderla nel trasportino, e mollarla di sotto alla velocità della luce. Quando sono andata a recuperarla tre ore dopo era nascosta sotto l'unico mobile dell'appartamento, offesa e piena di polvere si rifiutava di uscire. Una volta rientrate a casa però, è memorabile come si sia avvicinata cauta alla porta finestra - che non aveva mai visto aperta - si sia messa a scrutare ogni angolo del balcone con occhi sognanti e poi finalmente sdraiata a farsi una dormita al sole. Il giorno dopo si partiva, Tirrenia ci ha avverito delle due ore di ritardo della nostra nave - che poi sono diventate cinque - così ce ne siamo stati seduti a terra a giocare con lei con l'aria di chi sta andando al patibolo fino al momento dei saluti forzati. Io ho iniziato a piangere mentre mi mettevo le scarpe e non ho praticamente più smesso fino al porto di Genova. Lei ovviamente non sapeva cosa la aspettava e ci guardava come a dire ma che cazz quanti baci e quanti abbracci e scrollatevi che c'ho da farmi le unghie. La mia amicaexcollegaD. è andata subito il mattino successivo alle nove a vederla e darle colazione, il mio terrore più grande era che non mangiasse e invece la maialina tuttalamamma non si è smentita e ha mangiato di gusto tutta la settimana. purtroppo invece non si è mai lasciata avvicinare, mai fatta fare una carezza, eppure la D. l'aveva già vista più volte e le prime volte da cucciola si era fatta fare tantissime coccole. Solo gli ultimi giorni ha iniziato ad uscire da sotto al divano o al letto per andarle incontro e aspettare il cibo ma se mentre mangiava la D. provava a farle una carezza, lei si girava e la apostrofava in gattese seccata spostandosi. Ecco un esempio delle foto che ogni giorno la D. mi mandava sdraiandosi sotto a reti varie di casa mia. 


Io respirando iodio soffrivo come una bestia perchè le vedevo negli occhi tutta la disperazione di non sapere chi cazzo sia questa, dove sono mamma e papà, torneranno mai, e che ho fatto di male che mi hanno mollato qui tutta sola. ovviamente questo è quello che io immagino, magari lei pensava solo ho detto NO FOTO!
Pensavamo che sarebbe stata incazzata nera con noi, offesissima, che non si sarebbe lasciata avvecinare, io addirittura temevo che l'esperienza avesse dato il colpo di grazia al suo carattere già di per se poco socievole e invece con nostra grande gioia e sorpresa appena abbiamo aperto la porta di casa è arrivata miagolando a più non posso e ha iniziato a darci le tipiche testate con fusa, si è sdraiata a terra e lasciata accarezzare ed è stata in braccio a Ego sul divano mezz'ora. Il resto della giornata l'ha passato appiccicata a noi, vicino vicino, cercando sempre il nostro sguardo. Era visibilmente felice di vederci, non la smetteva di chiaccherare, fino alla sera quando il suo supplizio è ricominciato. siamo ripartiti per la volta ligure e questa si è rivelata una scelta da veri incoscienti. Pensavamo di aver fatto la furbata del secolo partendo di sera - l'unica volta che avevamo viaggiato di sera, a Pasqua, aveva dormito tutto il tempo - in più avevo comprato feliway e l'ho spruzzato nel trasportino due ore prima - mai soldi furono spesi peggio, prodotto del tutto inutile - come da istruzioni. Evidentemente troppo scombussolamento in un solo giorno, ha fatto l' indemoniata per i primi dieci minuti e appena entrati in autostrada è riuscita a sfondare con la testa la porta del trasportino - penserete che siamo due cretini che usavano un trasportino delle balle, e non è che penserete tanto male. questo trasportino ha le chiusure solo nelle parti superiori della porta, in quelle inferiori una è chiusa perchè crea la cerniera dell'angolo l'altra invece non ha nulla ma il margine di apertura inizialmente era veramente pari a zero, figuriamoci sennò se una ansiosa come me l'avrebbe usato. a forza di testate la pelosa è riuscita a rompere un pezzo di ringhiera in plastica e questo le ha permesso di infilarci la testa e da lì, essendo magrina, è stato un attimo. Il resto del viaggio l'ha fatto in braccio a me tremando e con la tachicardia sia io che lei, lei cercava di dormire nascondendo la testa nella mia felpa ma si muoveva di continuo, io incitavo Ego ad andare ai quattrocento allora per arrivare prima. L'ennesimo viaggio terribile, fatta anche la pipì e grazie al cielo non la cacca, che ha poi fatto solo trentasei ore dopo facendoci spaventare non poco. La cosa peggiore è stata che questa volta non si è calmata nemmeno una volta arrivati a casa, ha continuato a lamentarsi e ad avere la coda gonfia per quattro giorni, praticamente si è ambientata alla valigia del ritorno a casa. L'unica nota positiva della sua vacanza è stata che in quei giorni ha fatto un po' di esercizio, in questa casa molto più grossa e piena di spunti stratigici a differenza della nostra... non l'avevamo mai vista tanto ginnica e felina. e schizzata poveretta, ma questo è un altro discorso. eccone un esempio, sulla vecchia cucina della casa al mare

 

Prima di ripartire eravamo angosciatissimi, abbiamo comprato un trasportino da quaranta euri, enorme, di tessuto, con cerniere, bottoni, sicure e lucchetti. Non è cambiato nulla, se non che questa volta non ho nemmeno provato a lasciarla lì e vedere se smetteva di piangere e l'ho fatta subito uscire, così ci siamo fatte il viaggio in braccio tra coccole e carezze, che andrebbe anche bene se non fosse che trema, respira male con la lingua di fuori e il cuore le batte all'impazzata. Non so se la farò mai viaggiare ancora e se lo farò valuterò di darle prima qualcosa parlandone al veterinario, ora non ci voglio nemmeno pensare.
In conclusione, venti giorni di merda per la Gigghi, a causa dell'egoismo umano. E, anche se lei non lo sa, l'abbiamo pagata cara con il dolore e il tormento sia quando non era con noi che quando c'era ma ci dimostrava in ogni modo il suo disiagio. Genitori screanzati, e poi ci chiedono perchè non facciamo figli.

Se anche tu hai scritto per Roba da Gatti di questa settimana, vieni ad aggiungere il tuo post qui sotto e ricorda di riportare il logo della rubrica anche da te...!


http://notimetodespair.blogspot.it/2014/04/roba-da-gatti.html

7 commenti:

  1. Purtroppo i gatti sono animali abitudinari e fanno fatica ad abituarsi ai cambiamenti, specialmente a quelli brevi con una vacanza.. La scena del trasportino in macchina è la stessa che vivo io ogni volta che devo far viaggiare la mia Micia! Però sono sicura che la Gigghi vi perdonerà :)
    Un bacione, a presto

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tutti abitudinari tranne la nostra! L'abbiamo portata a casa dei miei, dei genitori di Ale,ma casa in montagna ed era più che felice di essere fuori da casa sua! Assurda... Non gliene frega una mazza alla nostra!

      Elimina
    2. E., mi rincuora sapere che ce ne sono altre come la Gigghi... però a me spiace proprio farle fare due ore così, ho paura che le prenda un colpo!

      Elimina
  2. La prima volta che siamo andati in montagna anche Titta ha fatto il viaggio fuori dal trasportino sulla spalla di Ale... Ma anche lei aveva la lingua di fuori!
    Per il trasportino si abituerà, basta portarla un paio di volte, Titta ormai si mette buona buona in posizione sfinge dentro e sta tranquillissima

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Era il suo terzo viaggio Nadia, se contiamo andata e ritorno era il sesto... più varie dal veterinario. pare che ogni volta sia peggio della precedente. A questo punto sono convinta che non le piaccia proprio, probabilmente va' a carattere.. e poi c'è da considerare che la tua Titta uscendo già sa che fuori dalle mura di casa ci sono tutta una serie di cose... la Gigghi invece poretta, vede solo sempre quei quattro muri, la luce intorno, le altre macchine, la strada... è tutta roba nuova e poco chiara che magari la spaventa!
      hai reso privato il blog cara? non riesco più ad accedere!

      Elimina
  3. Noto con piacere che anche la tua si arrampica sui pensili della cucina :)

    RispondiElimina
  4. A fine mese viaggio nuovamente verso i miei e poi gliela lascio 5 giorni: Dio ci assista! A casa dei miei stará da Dio perchè è una paurosa ma si ambienta ovunque senza pretese (cosa che le invidio non poco) e inoltre la trattano da regina. Quanto al viaggio in auto ..non voglio pensarci:-X

    RispondiElimina

Io sono per l'insulto libero quindi, dai, che è gratis.. e non c'è neanche il codice captcha!