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Ufficialmente sono un'impiegata commerciale e tento di vendere qualcosa all'estero in un orario part-time che di part-time ha solo il nome. Nell'altra parte del "time", quella immaginaria, sono una casalinga disperata. Vivo da sei anni nella Gcasa con un megalomane egocentrico spesso in preda a deliri di onnipotenza che qui chiamo amorevolemente Ego e recentemente pare sia diventato mio marito, una Ggatta convinta di essere la padrona di casa e un Ggatto suo sottoposto. Sono sociofobica, germofobica e un altro paio di cose che finiscono con "obica". Sono silenziosa, amo le parole ma uso scriverle piuttosto che buttarle al vento. Dico sempre esattamente quello che penso ma solo se interpellata - quando apro bocca o ho fame o sono incazzata. Maniaca dell'ordine, del pulito e in generale della perfezione ma non a casa mia. Sono una tormentata, per motivi non ancora chiari, ma non ho tempo per disperarmene perchè ho da correre alla ricerca della perfezione di cui sopra. Per i pregi purtroppo non c'è più spazio. Ballerina mancata, nella prossima vita vorrei fare l'ereditiera depressa, scrittrice nel tempo libero. Sogni nel cassetto: pubblicare un libro e girare il mondo.

giovedì 25 settembre 2014

Volevo

scrivere della fiera, del matrimonio di miacuginanevrotica. poi ci sarebbe da andare avanti con la storiella che sto raccontando, per non parlare di tutti i vari ed eventuali giornalieri.
Ma poi, succede una cosa così.
Succede che la pizzeria sotto casa del mio ex - quello con cui ho passato un decennio, che ho tradito con il suo migliore amico, che ci ha perdonato e che è finita poi due anni dopo per mio volere - fa un pizza buonissima, croccantissima, gustosissima. una pizzeria dove lui, tra l'altro, non voleva mai andare a causa di dissapori tra la sua famiglia e i propritari, quei rancori malati da passo carrabile.
Succede che propongo alla S. di cenare insieme per contarcela un po', lei mi propone un polletto e patate del Befed e io, in piena sindrome dell'italiana rientrata dall'estero, contrattacco con la pizza della suddetta pizzeria. Succede che questo, anche se a primo acchito non sembrerebbe, è un gesto di grande coraggio da parte mia. dovete sapere che da quando circa sei anni fa ho salutato il mio ex, io in quel paese non ci ho più messo piede neanche per sbaglio. Il Paese dei Balocchi, così lo chiamavo, magari qualche lettore fedelissimo se lo ricorda. solo da un paio d'anni ho smesso di allungare la strada di 40 km per non doverlo attraversare, sarà anche perchè ho cambiato macchina. ora ci passo, senza mancare di chiudermi dentro e indossare gli occhiali da sole, neanche fosse abitato da atletici zombie capaci di piombarmi sul cofano mentre sfreccio sulla tastale. Ho paura, terrore puro. La paura che ti lasciano i sensi di colpa, la coscienza sporca, la consapevolezza di essere rimasta impunita. Il tipo di paura che ti fa abbandonare un carrello pieno di spesa in mezzo alla corsia dei surgelati e correre via dall'uscita senza acquisti del PennyMarket.
Succede che nemmeno ci penso troppo, finchè carico la S. sotto casa e partiamo. solo in quel momento mi si accende una lampadina e le dico con tono ironico minchia S, andiamo nel Paese dei Balocchi, speriamo di tornare a casa illese e lei ribatte sottolineandomi giustamente quanto sia paranoica e dicendomi quello che anche io direi a lei, ovvero che la gente dopo tutti questi anni non si ricorderà neanche più chi sono.
Si cambia discorso, si arriva, si parcheggia, si mangia la sublime pizza accompagnata da una dovuta cocacola e seguita da un meraviglioso  rotolo di pandispagna crema pasticcerra, panna chantilly e fragole fresche. E poi si esce dalla pizzeria, circa due ore dopo, con la panza piena e la smania di fumare una sigaretta, si sale in macchina ridacchiando di qualche cagata, si avvia il motore, si mette la retro, si accellera e si sente un fracasso come se ci fossero una ventina di lattine che strusciano sull'asfalto attaccate alla marmitta. La S. mi dice ma vai, vai, sarà che siamo in salita. Io vado, vado e il rumore aumenta, pare di stare su un trattore. Così accosto, scendiamo, e dopo una rapida perlustrazione oculare, pur esssendo femmine di quelle che no grazie che mi rompo l'unghia, il problema ci si pone dinnanzi con violenta evidenza.


Fino a ieri pomeriggio, quando ho recuperato la macchina dal gommista e mi sono sentita chiaramente dire ci sono cinque fori fatti con un taglierino, un coltellino o un piccolo cacciavite ...più che volontari ho galleggiato ancora nel dubbio di essere una paranoica visionaria, anche un po' egocentrica, convinta che l'erba non cresca più laddove lei passa. una casualità, una coincidenza. e potrebbe esserlo comunque, potrebbe essere che casualmente proprio quella sera qualcuno abbia deciso di fare un grande atto vandalico in tutto il parcheggio, magari sono state danneggiate anche le macchine a fianco alla mia. potrebbe essere che mi sia stato fatto sotto casa, dal vicino poco equilibrato la cui moglie, anni fa, era stata beccata in flagrante da miacuginanevrotica mentre con la chiave di casa rigava disinvolta la portiera di Ego ma con cui ultimamente si va straordinariamente d'accordo ed è tutto un lascio aperto? le tengo la porta? passi prima lei prego - arrivederci - buonasera - buona giornata - e non avrei fatto quei 10km senza accorgermene secondo il gommista.
Chi puo essere stato? Ero sotto casa del mio ex, ma lui è il meno quotato della mia personale statistica. non è il tipo di persona che fa queste cose, è un buono, e obbiettivamnete non avrebbe motivo di farlo adesso e non ha mai fatto niente del genere neanche quando ne avrebbe avuto buoni motivi. i fantomatici responsabili sono tanti, troppi, non esagero a dire che potrebbe esser chiunque. perchè io l'ho fatta grossa e sporca, e perchè quel paese è un microsistema parallelo che non ha niente a che fare con il mondo dei normali. La famiglia di lui, che mi odia per avergli fatto buttare via dieci anni di vita lasciandolo vecchio a dover ricominciare da capo - quando ci siamo lasciati aveva 27 anni. la nuova ragazza di lui che appena fidanzati gli ha fatto cancellare da facebook tutte le sue ex  e magari è l'unica ad odiarmi senza valido motivo. la moglie del cugino, dichiaratamente psicopatica che da un giorno all'altro mi ha tolto il saluto, molto prima che le mie colpe fossero rese pubbliche, e poi venne fuori anche che fosse segretamente innamorata del mio ex fin da bambina, dieci giorni prima di sposarsi col cugino. la ragazza di lui, e per lui intendo quello con cui l'ho tradito, sia quella attuale ma anche e sopratutto quella vecchia, con cui lui più o meno stava mentre ci vedevamo e con cui ero amica. la famiglia di lui, sempre il lui con cui l'ho tradito, che è andata dicendo alla famiglia del mio ex che io lo avevo traviato facendolo innamorare di me e obbligandolo a tradire l'amico. tutti gli amici, di lui, dell'altro, di lei, di tutti. tutte le tipe con cui lui aveva mezzestorie, mezzecose, mezzeintenzioni, con cui passavo interminabili serate a chiaccherare, che poi quando han saputo che con me ci era stato hanno eretto una fondazione contro le troie dei paesi vicini che vengono a deflorare i loro gnocchi di paese. la fornaia del corso, che mentre mi incartava un pezzo di focaccia con le olive mi ha detto chiaramente che perdere me per il mio ex sarebbe stata una fortuna perchè si vedeva che stava male, era troppo magro. il cane randagio che gironzolava lì nella piazza dove bazzichevano, che mi guardava sempre in cagnesco.  

Abbiamo chiamato il papà della S. che pover uomo si è tolto il pigiama ed è venuto in nostro soccorso. io e la S. abbiamo scoperto che nelle nostre macchine ci sono nascoste cose magiche, nei nostri bauli ci sono scomparti segreti contenenti arnesi utili alla soluzione del problema, affascinante operazione da veder eseguire.ci siamo poi prodigate in una lunga lamentela contro le scuole guide che ci insegnano tante cazzate ma manco una dimostrazione di come si cambia una ruota, per concluderne poi molto onestamente che noi non lo avremmo saputo fare in ogni caso. La buonissima pizza è rimasta lì, l'ho digerita il mattino seguente, per il freddo preso a tenere la torcia puntata sotto alla macchina e il terrore verso ogni volto che passava lentamente fissando noi a bordo strada con le quattro frecce. Il gommista mi ha detto che la gomma è troppo poco consumata per essere buttata, mi ha montato le gomme invernali che tanto tra venti giorni avrei dovuto farlo, e mi ha detto che in primavera proverà ad aggiustarla e che alla peggio ci metterà una camera d'aria ma non la butteremo. 
La gomma si aggiusta, o si ricompra, la coscienza no. 
Tutto questo mi ha fatto riflettere tanto su come le decisioni prese a vent'anni entusiasmati dal carpe diem e dalla cannabis posssano talvolta condizionarci la vita. Forse io sono esagerata e per la legge del contrapasso da puttanella senza coscienza sono passata ad autoinfliggermi pene morali e corporee per espiare le mie colpe. sta di fatto che di tanto in tanto ancora adesso mi sogno la notte lei che mi chiede come ho potuto farlo, il mio ex che piange e il mio nome e cognome affiancato a quel gran puttana scritto a chiare lettere sul muro della biblioteca comunale che chissà se qualcuno avrà avuto il buon gusto di tinteggiare in questi anni oppure anche le nuove generazioni ne sono informate. Non ho ucciso nessuno certo, ma ho tradito tante persone, ho mentito, mi sono divertita a spese altrui e l'ho fatto con una tale leggerezza che quando un bel giorno per un motivo o per l'altro sono rinsavita è come se mi avessero attaccato un grosso masso a una caviglia da trascinare per il resto dei miei giorni. Non vedo più nessuna di quelle persone, e tante cose le so soltanto io, non le sa Ego, non le sa la S., o le altre poche persone che mi sono intime. ecco, entrare nel perimetro di quel paese per me è come camminare nuda in mezzo a una folla, dove tutti sanno tutto, c'erano, han visto. ci convivo, come quando hai un attimo di buio e frequenti dieci gioni un tipo riprovevole e negli anni poi quando ci pensi ti metti le mani nei capelli e le amiche te lo ricordano per prenderti in giro, una cosa del genere all'ennesima potenza. con il perenne dubbio che tutto potrebbe essere solo nella mia testa.
ed è come se lunedì sera avessi avuto la conferma di ciò che tanto temevo ovvero che nessuno se l'è dimenticato.
Addio buonissima pizza, temo che non ci incontreremo mai più.

8 commenti:

  1. Ahpperò! Micol, non mi annoi mai... Anche a me sa tanto che quella pizza non l'assaggerai mai più...meglio và! Però ora siete pari, tu e il resto di quel paese. Baci!

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  2. Azz... facevi bene a non passarci più da quelle parti! Questi hanno preso sul serio la storiella della vendetta servita su un piatto freddo...

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  3. Mandami in pvt il nome del paese incriminato e i dettagli utili, così indago sulla casistica!

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  4. Nooooo....mazza che gente rancorosa....ma la loro vita non e' andata avanti?

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  5. No ma infatti...io capisco tutto e capisco il dolore e lo sbaglio e tutto quello che di giusto ci sta...ma mangiano pane e rancore questi?
    E' sempre così facile trovare qualcuno con cui prendersela. Certo avrei trovato più sanamente plausibile che dopo tutto sto tempo sti cazzi si fossero dimenticati!!!O_o

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  6. Era tanto che non passavo da qua, mi dispiace di leggere questa storia....capisco quanto ti senti spaventata, ferita e rattristata. Però per fortuna tu non sie rimasta bloccata nel passato come quel matto che ti ha bucato la gomma: tu hai una tua vita nel presente, hai Ego, hai tante altre persone..quindi concentrati sul tuo presente, perchè ripnesare a questo passato brutto e doloroso non ne vale la pena!!! Ti abbraccio forte!!!

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  7. Cavoli, per averla combinata così grossa mi sembra che però tu sia maturata parecchio da quella volta....Hai elaborato il tutto e ti sei fatta un bell'esame di coscienza....questo è da riconoscertelo! Certo bisogna avere anche il coraggio per fare certe cose...io forse un pochini ti invidio anche perchè ti sei lasciata andare.....la pecca maggiore per me è non aver detto niente alle persone a cui tenevi (almeno se ho capito bene!)....Comunque complimenti per essere riuscita a guardarti dentro e a crescere....Guarda che non è da tutti! Tanti non crescono nemmeno a 40 anni!

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Io sono per l'insulto libero quindi, dai, che è gratis.. e non c'è neanche il codice captcha!