di aver proprio fatto il passo più lungo della gamba.
perchè sono una signora e non voglio scrivere che ho pisciato fuori dal vaso.
perchè sono una signora e non voglio scrivere che ho pisciato fuori dal vaso.
Ho il vizio di attribuire tutte le decisioni cazzare che prendo a Ego, ma non è esattamente così.
Lui riesce a condurmi sempre nella direzione che più gli aggrada e lo fa con grande classe perchè riesce a non farmene accorgere finchè la frittata non è fatta. d'altronde è un venditore. mi sono innamorata di lui proprio per questo, perchè è stata la prima persona che ho incontrato capace di smuovere le mie montagne interiori. Sono sempre stata irremovibile sulle mie scelte e i miei desideri, non ne discutevo nemmeno e guai a chiedermi di farlo che partiva un arrogante non ho chiesto il tuo parere. Il mio primo fatti i cazzi tuoi l'ho sputato verso i sei anni di vita in vacanza al mare con miacuginanevrotica in visita da noi che nonostante avesse abbastanza anni in più da poter ridere di una bambina scaltra, è stata così infantile da tenermi il broncio per un bel po' ed è per questo che me lo ricordo. Mio padre era l'uncica persona con cui mettevo a tavolino i miei argomenti ma lo facevo per la ragione opposta, per avere le sue rassicurazioni, per sentirmi dire da lui che era la cosa giusta da fare e vedere eclissarsi così ogni mio ultimo dubbio. nemmeno lui è mai riuscito, le poche volte che ci ha provato, a farmi cambiare idea su qualcosa. Ego è arrivato e ha cambiato le carte in tavola, con la sua caparbietà nell'insistere davanti a un muro di cemento armato, con la sua pazienza mai arrendevole di vedermi tornare sui miei passi senza imporsi e mi ha insegnato che se ogni tanto lasciavo le redini della mia vita a quacun'altro, a qualcos'altro o semplicemente alla vita stessa non implodevo nel mio corpo vittima di autocombustione.
Ecco, il punto è che ora si sta un tantino esagerando. Sedersi su gli allori, come si suol dire.
Non avendo più le linee sicure e confortanti che tracciava mio padre con il suo atteggiamento maternopaterno, di punto in bianco i miei dubbi rimangono dubbi, che crescono ad un ritmo esasperato e diventano giganti. impererò, come tutti quelli che hanno perso i gentitori relativamente anzitempo, a gestire questa cosa e magari a darmi da sola confortanti pacche sulla spalla di rassicurazione. Il problema è che, in questo stato confusionale di insicurezza emotiva, ora tendo a procrastinare e poi succede che qualcun'altro o qualcos'altro decide per me.
Il punto è che mi sento un attimo sovraccarica in questo momento. Un attimino appesantita, senza aria e possibilità di fuga. e so che questo concentrarsi di cose nello stesso periodo è dovuto al fatto che non ho deciso io, perchè io non lo avrei mai permesso. Ego è capace di instradare mille progetti, partorire diverse idee, tenere in piedi più rapporti e contatti e farsi una partita alla playstation ogni tanto, con i suoi orari invivibili e il suo addormentarsi appena si poggia a una sedia come i lattanti. poi, dal mio punto di vista, fa tutto ma lo fa male, ma questa è un'altra questione. Questa roba non è frutto del mio modo di vivere ma è palese che sia del suo. Nella pratica - da pochi mesi abbiamo concluso che iniziamo ad avere una certa. i trenta son qui che lampeggiano sornioni, vogliamo sposarci e poi comprarci una casa. robe non da nulla, robe per la vita, che per carità, c'è anche chi le fa a cuor leggero in quattro e quattr'otto ma non è esattamente il mio stile, ormai lo avrete capito. Ecco, dando priorità all'eventuale matrimonio, io lo vorrei organizzare con la calma e la concetrazione degna di un evento che sperò sarà unico nella sua categoria e che sogno da quando son bambina. questo per una folle perfezionista maniaca del dettaglio significa avere non dico un anno, anche perchè forse per me sarebbe controprudecente - troppo tempo per cambiare idea troppe volte - ma almeno una serie di mesi in cui faccio solo quello, niente d'altro. e sopratutto ci vuole che io sia in forma, che stia bene. Ai limiti dell'umanità, è ovvio, perchè lo so che tanto certe cose non le puoi prevedere e lo so che tanto qualcosa c'è sempre e di certo non si puo pensare di non vivere un anno per organizzare un singolo giorno, ma la mania del controllo è una patologia vera, me ne sono fatta una ragione ormai tanto tempo fa e la gestisco come posso. Ecco, facciamo finta che noi lo vogliamo fare il prossimo anno verso luglio. siamo a novembre, per le prossime due/tre settimane dovrò cercare di schizzare a casa ogni sera dopo l'ufficio per non lasciare da soli i due pelosi che ancora non sappiamo quando come e se staranno insieme in una sorta di civile convivenza. Si farà dicembre in men che non si dica, e nel mentre ci sono altre cose di cui mi devo necessariamente occupare. ho finito le mascherine dall'apparecchio da ormai più di un mese e continuo a viaggiare con gli attachment stile robocop perchè per concludere dovrei andare dal dentista per un minimo di tre appuntamenti dolorosi e lunghi. Devo ricominciare con il trantran degli avvocati altrimenti la storia infinita del famoso portone che non sono ancora arrivata a raccontarre non vedrà mai davvero la sua fine. Vorrei dedicarmi ad altre piccole migliorie di me stessa, niente di trascendentale ma mi sono trascurata tantissimo negli ultimi anni e ora che ho due soldi lascitimi da mio padre vorrei andarmi a fare almeno due o tre controlli che ho sempre posticipato. Il matrimonio è il collo di bottiglia della questione, ma anche escludendolo rimane il fatto che non ha senso il periodo che mi si sta intavolando davanti nello stato d'animo in cui sono - che in parole povere è quello di una che ha l'impressione di star correndo senza fiato inseguita da qualcuno da un anno e mezzo e non desidererebbe fare altro che fermarsi. A volte credo di non volere bene quanto basta a me stessa, perchè se così fosse mi sarei impegnata a ricavarmi ciò di cui penso necessitare, avrei azzerato l'agenda, smesso di fare qualsiasi cosa, limitandomi alle prime necessità quali andare a lavorare e proacciare cibo per la cena e poi avrei ripreso a vivere solo il giorno in cui ne avrei avuto basta. magari mi sarei accorta che non era vero che ne avevo bisogno, che stava tutto nella mia testa, e avrei ricominciato a camminare. Che sia la volta buona per imparare che devo riprendere da me l'amministrazione dell'omino del cervello? Conferma la mia tesi, se non ti decidi a far qualcosa che devi fare, qualcun'altro o qualcos'altro, lo deciderà per te.
Ecco, il punto è che ora si sta un tantino esagerando. Sedersi su gli allori, come si suol dire.
Non avendo più le linee sicure e confortanti che tracciava mio padre con il suo atteggiamento maternopaterno, di punto in bianco i miei dubbi rimangono dubbi, che crescono ad un ritmo esasperato e diventano giganti. impererò, come tutti quelli che hanno perso i gentitori relativamente anzitempo, a gestire questa cosa e magari a darmi da sola confortanti pacche sulla spalla di rassicurazione. Il problema è che, in questo stato confusionale di insicurezza emotiva, ora tendo a procrastinare e poi succede che qualcun'altro o qualcos'altro decide per me.
Il punto è che mi sento un attimo sovraccarica in questo momento. Un attimino appesantita, senza aria e possibilità di fuga. e so che questo concentrarsi di cose nello stesso periodo è dovuto al fatto che non ho deciso io, perchè io non lo avrei mai permesso. Ego è capace di instradare mille progetti, partorire diverse idee, tenere in piedi più rapporti e contatti e farsi una partita alla playstation ogni tanto, con i suoi orari invivibili e il suo addormentarsi appena si poggia a una sedia come i lattanti. poi, dal mio punto di vista, fa tutto ma lo fa male, ma questa è un'altra questione. Questa roba non è frutto del mio modo di vivere ma è palese che sia del suo. Nella pratica - da pochi mesi abbiamo concluso che iniziamo ad avere una certa. i trenta son qui che lampeggiano sornioni, vogliamo sposarci e poi comprarci una casa. robe non da nulla, robe per la vita, che per carità, c'è anche chi le fa a cuor leggero in quattro e quattr'otto ma non è esattamente il mio stile, ormai lo avrete capito. Ecco, dando priorità all'eventuale matrimonio, io lo vorrei organizzare con la calma e la concetrazione degna di un evento che sperò sarà unico nella sua categoria e che sogno da quando son bambina. questo per una folle perfezionista maniaca del dettaglio significa avere non dico un anno, anche perchè forse per me sarebbe controprudecente - troppo tempo per cambiare idea troppe volte - ma almeno una serie di mesi in cui faccio solo quello, niente d'altro. e sopratutto ci vuole che io sia in forma, che stia bene. Ai limiti dell'umanità, è ovvio, perchè lo so che tanto certe cose non le puoi prevedere e lo so che tanto qualcosa c'è sempre e di certo non si puo pensare di non vivere un anno per organizzare un singolo giorno, ma la mania del controllo è una patologia vera, me ne sono fatta una ragione ormai tanto tempo fa e la gestisco come posso. Ecco, facciamo finta che noi lo vogliamo fare il prossimo anno verso luglio. siamo a novembre, per le prossime due/tre settimane dovrò cercare di schizzare a casa ogni sera dopo l'ufficio per non lasciare da soli i due pelosi che ancora non sappiamo quando come e se staranno insieme in una sorta di civile convivenza. Si farà dicembre in men che non si dica, e nel mentre ci sono altre cose di cui mi devo necessariamente occupare. ho finito le mascherine dall'apparecchio da ormai più di un mese e continuo a viaggiare con gli attachment stile robocop perchè per concludere dovrei andare dal dentista per un minimo di tre appuntamenti dolorosi e lunghi. Devo ricominciare con il trantran degli avvocati altrimenti la storia infinita del famoso portone che non sono ancora arrivata a raccontarre non vedrà mai davvero la sua fine. Vorrei dedicarmi ad altre piccole migliorie di me stessa, niente di trascendentale ma mi sono trascurata tantissimo negli ultimi anni e ora che ho due soldi lascitimi da mio padre vorrei andarmi a fare almeno due o tre controlli che ho sempre posticipato. Il matrimonio è il collo di bottiglia della questione, ma anche escludendolo rimane il fatto che non ha senso il periodo che mi si sta intavolando davanti nello stato d'animo in cui sono - che in parole povere è quello di una che ha l'impressione di star correndo senza fiato inseguita da qualcuno da un anno e mezzo e non desidererebbe fare altro che fermarsi. A volte credo di non volere bene quanto basta a me stessa, perchè se così fosse mi sarei impegnata a ricavarmi ciò di cui penso necessitare, avrei azzerato l'agenda, smesso di fare qualsiasi cosa, limitandomi alle prime necessità quali andare a lavorare e proacciare cibo per la cena e poi avrei ripreso a vivere solo il giorno in cui ne avrei avuto basta. magari mi sarei accorta che non era vero che ne avevo bisogno, che stava tutto nella mia testa, e avrei ricominciato a camminare. Che sia la volta buona per imparare che devo riprendere da me l'amministrazione dell'omino del cervello? Conferma la mia tesi, se non ti decidi a far qualcosa che devi fare, qualcun'altro o qualcos'altro, lo deciderà per te.
Allora devo preparare il vestito da damigella???
RispondiEliminaTesoro tranquilla, una cosa alla volta e vedrai che riesci a fare tutto. Basta che ti ricordi che hai solo due mani, e una è già impegnata a pastrugnare i micetti.
Un abbraccio
Io sono una maniaca ossessivo-compulsiva come te ma, fidati, del matrimonio ti rimarrà impressa solo la sua faccia all'altare. L'organizzazione dell'evento conta, è vero ed è giusto che tu ci spenda tutto il tempo e le energie necessarie. Ma l'amore conta di più. Fa tutto con serenità e se qualcosa va storto beh... prendilo come un portafortuna ;)
RispondiEliminaMantieni la calma, prenditi i tuoi tempi e vedrai che riuscirai a far tutto alla grande.
RispondiEliminaUn bacione cara :*
Che bella notizia! Complimentiiii!
RispondiEliminaNessuno ti corre dietro, devi prenderti il tuo tempo per fare le cose con calma e accettare il fatto che non tutto può essere perfetto.. aldilà di questo è una bellissima notizia, cerca di godertela il più possibile :)
RispondiEliminaTi abbraccio forte
Fai con calma tesoro!dividiti le cose, prendi un bel foglio e scrivi cosa c'è da fare...se ne fai una piccolissima al giorno le farai tutte bene. C'è tempo.
RispondiEliminaLe spose di luglio sono le più belle;-):-P