Informazioni personali

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Ufficialmente sono un'impiegata commerciale e tento di vendere qualcosa all'estero in un orario part-time che di part-time ha solo il nome. Nell'altra parte del "time", quella immaginaria, sono una casalinga disperata. Vivo da sei anni nella Gcasa con un megalomane egocentrico spesso in preda a deliri di onnipotenza che qui chiamo amorevolemente Ego e recentemente pare sia diventato mio marito, una Ggatta convinta di essere la padrona di casa e un Ggatto suo sottoposto. Sono sociofobica, germofobica e un altro paio di cose che finiscono con "obica". Sono silenziosa, amo le parole ma uso scriverle piuttosto che buttarle al vento. Dico sempre esattamente quello che penso ma solo se interpellata - quando apro bocca o ho fame o sono incazzata. Maniaca dell'ordine, del pulito e in generale della perfezione ma non a casa mia. Sono una tormentata, per motivi non ancora chiari, ma non ho tempo per disperarmene perchè ho da correre alla ricerca della perfezione di cui sopra. Per i pregi purtroppo non c'è più spazio. Ballerina mancata, nella prossima vita vorrei fare l'ereditiera depressa, scrittrice nel tempo libero. Sogni nel cassetto: pubblicare un libro e girare il mondo.

venerdì 7 novembre 2014

Pare

che questo sia l'unico ambito nel quale non riesco a fare le cose come dico io. Non raggiungo gli obbiettivi che mi pongo, non rispetto i propositi, non mantengo le promesse. Perchè alla fine a colpi di cornate, in barba ai lividi, io arrivo sempre dove voglio arrivare ed è una delle poche cose che di me non cambierei. sono così dal giorno in cui ho fatto il salto da bambina complessata ad adolescente problematica e propabilmente lo sarò sempre, aggiungendo pezzetti di razionalità che grazie al cielo la maturità regala. Qui non riesco. questo è il mio spazio di procrastinazione, di domani è un altro giorno, di c'è tempo - e questi tutti concetti che mi danno l'orticaria, che cozzano terribilmente con i mio modo di essere. Ormai sono mesi che è così, eppure oggi in particolare mi girano come eliche perchè è venerdì, la collega a fianco che da quando ci stiamo simpatiche - dal giorno in cui dopo otto anni di collegame le ho detto allora mia cara managerdistacip...: o ci stiamo simpatiche e prendiamo il caffè assime o siamo in rivalità e appena c'è l'occasione lo mettiamo una nel didietro all'altra, ma così a giorni alterni no, non mi sta bene. decidi se mi ami o mi odi, prendi una posizione e mantienila che se tu sei bipolare io no, ho tanti difetti ma questo mi manca. e lei ha evidentemente scelto la prima opzione - ogni mezz'ora ha un chiacchericcio da intavolare, il capo è in giro, non ho scadenze, eppure ho accumulato una serie di cose come campioni e fogli sparsi per l'ufficio ma anche file nel desktop e se non lo faccio oggi os che rimarranno lì per almeno un altra settimana e io - torniamo al punto di partenza - non ci riesco a stare nel disordine o con qualcosa che so di dover/voler fare senza farlo. Va a finire sempre così, la priorità ce l'ha sempre qualcos'altro, e mica sempre solo cose lavorative che avrebbe almeno un senso, finisce che mi tengo cose che vorrei scrivere, mi perdo scritti importanti, tralascio pezzi, progetti, idee. E' assurdo che sia più di una anno ormai che il settanta per cento dei miei crucci ed è dedicato ad una certa questione e a colpi di due/tre post a settimana io in quest'anno non ne abbia mai parlato. mai. perchè? perchè lo voglio fare bene, perchè ho voluto partire dall'alba dei tempi... e poi? poi mi sono arenata come una cozza perchè sono cose che richiedono tempo che non ho, concentrazione, e spesso e volentieri anche una buona dose di dolore che quando sei già a pezzi non è proprio l'ideale. Oggi va così, mi sono svegliata con il lamentone libero. Sarà che questa settimana me l'aspettavo diversa, pensavo di finire il decluttering, smaltire tutta la pila dei panni da stirare, liberarmi di un fardello mentale andando dall'avvocato... Invece è successo che mercoledì sera pastrugnando la pelosa abbiamo scoperto una pallina in mezzo alle scapole dove ha fatto il vaccino, abbiamo chiamato il veterinario che è poi venuto ieri sera a vederla. nonostante già il telefono lui ci abbia rassicurato io ormai ero partita per la mia starda del tumore incurabile, sono andata iperventilazione e ho pianto fino all'una di notte. Ieri dato che doveva venire lui a casa, ho dato una parvenza di pulizia e ordine quindi ho perso tempo per iniziare a stirare, lui è rimasto venti minuti buoni al termine dei quali come per magia è comparso Ego in uno straordinario seppur mal riuscito tentativo di arrivare entro l'orario d'arrivo del veterinario. per cui ho stirato niente, e la pila è sempre lì, la prossima settimana devo tassativamente darmi al cambio stagione, non posso proprio più rimandare, non ero mai arrivata a metà novembre con ancora addosso i vestiti di mezza stagione e gli shorts nell'armadio. e aldilà dell'estetica inizio ad avere anche un discreto freddo - questo siginifica che quella roba la stirerò non si sa quando, forse per Natale. Il Vet comunque si ritiene piuttosto certo che sia una reazione al vaccino che si riassorbirà in qualche settimana, io di lui mi fido davvero ma non sarò tranquilla finchè non vedrò che quella pallina non c'è più e mi sento vittima di ingiustizia divina perchè puttanatroiatutteanoi. Dall'avvocato ci sono andata ma, ormai dovrei saperlo eppure ogni volta cado dal pero, cose semplici nella mia vita mai... quindi non mi sono tolta alcun fardello mentale andandoci, semplicmente il fardello è mutato come ogni volta, si è evoluto, ha assunto altre sembianze ma è lì e lo sarò sicuramente fino al termine di tutta questa cosa e si parla di anni, non di mesi. Il weekend non sarà tanto meglio, domani da sola e pulirò tutto il giorno, i miei mobili ad oggi son grigi e non più venghè. Domenica invece andremo al pranzo per il compleanno di mia madre, in un ristorante in inculandia con amici e parenti, e al solo pensiero sfioro l'attacco epilettico. non so nemmeno perchè ho accettato di andare, il ragionamento con Ego è stato quello che se non fossimo andati sarei passata per l'ennesima volta come la stronza della situazione agli occhi di tutti, sopratutto degli amici e non parenti che non conoscono la situazione. facile ragionare così venti giorni prima, poi quando mancano poche ore ogni ratiocinio scompare e pensi solo limortaccimia che non ho detto che andavao a sciare - mai sciato in vita mia ma la carta dell'influenza l'ho già giocata una volta.
Tra pochi minuti Ego dovrebbe partire dall'ufficio per andare a casa, prendere il piccino con annesso campione di cacca, aspettare che arrivi io alle dodici e insieme andremo al primo controllo del piccolo per visita generale, libretto sanitario, controllo feci e primo vaccino. poi pranzeremo insieme, cosa che essendo molto rara dovrebbe farmi felice, invece oggi non ne ho proprio voglia perchè quando sono di questo umore già mi do fastidio da sola. Tra l'altro sento che stiamo già rientrando in fase insoddisfazione lavorativa - tre mesi del nuovo lavoro, entusiasmo sfumato, primi battibecchi con i responsabili, prime fuffe che si sgonfiano lasciando spazio alla normale realtà di ogni posto lavorativo con i suoi pregi e i suoi difetti ed ecco che mi ritorna L'Ego scassacazzo, logorroico, umorale, pessimista. A volte mi chiedo perchè non mi sono trovata un uomo semplice, tipo il Tonno, il marito di miacuginanevrotica. operaio su tre turni da tutta la vita, arriva a casa, si fa la doccia e sceglie se andare a fare aperitivo con gli amici al bar o a portare a fare un giro un qualche figlio o aiutare lei a casa, in base a che ora sia e a cosa chieda lei. risponde ai comandi, butta l'immondizia, svuota la lavastoviglie, porta tutti i mesi lo stesso giorno lo stesso stipendio a casa, prende ferie e permessi in base alle visite mediche dei bambini e sta in mutua due settimane se ha il raffreddore. se si lamenta eventualmente gli dai un birra fresca di frigo in mano e la risolvi. chissà come sarebbe la mia vita se avessi trovato un uomo così.

5 commenti:

  1. Bah, ma va, non sapresti che fartene di un uomo "facile":D E comunque ho imparato che nella vita non c'è nulla di facile: mai barattare a occhi chiusi con ciò che non hai provato almeno un po';-)
    Io sono scazzata in sti giorni però in un barlume di lucidità: organizzati Micol. Un foglio, scrivi cosa vuoi fare, cosa devi fare (lavoro ma anche sfogarti). All'inizio ti farà schifo o non ce la farai ma non cedere. Ti cambierà la vita ♡ Quanto al dover frequentare ogni tanto gente NO purtroppo dovremmo farli fuori perché per quanti ne ignoriamo alcuni non vogliamo proprio. È che se capitano alla fine di settimane simili impazziamo>__<

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  2. Ti capisco. Nel senso che anche io mi pianifico cose che credo di poter risolvere in poco tempo e poi nulla va per il verso giusto. E' una sensazione orrenda.

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  3. Perchè tu il tonno lo avresti ammazzato con un grissino dopo due giorni. E sostituito con una colf filippina. Scusa ma io tifo Ego. Complicato, problematico ecc ecc., ma almeno con un carattere che ti tiene viva!
    Dai coraggio!

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  4. Io cerco di non pianificare mai nulla perchè sennò, se fallisco, ci sto da schifo!

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  5. Allora, mi sento di dire che anche io, pur pianificando, alla fine non faccio una mazza di quel che mi ero prefissa... E che, pure io, soprattutto ora, mi chiedo perché non mi sia presa un Tonno a mia volta... Ecco, sappi che con l'età, se prima dicevo: "Ma no! Dai!"... Adesso vacillo! Che ti devo dire... E' una guerra! ;-)

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Io sono per l'insulto libero quindi, dai, che è gratis.. e non c'è neanche il codice captcha!