se non scrivessi probabilmente ad oggi non sarei tra i vivi.
Scrivo per "lavoro", nel tentativo di mandare avanti quel progetto come web writer, e poi scrivo per insonnia. Stasera sono qui principalmente perchè qui mi manca da morire e perchè è l'una di notte e mi sto tracannando la seconda birra con scarsi risultati. in realtà è quealche giorno che voglio tornare qui ma la mia vita ha ormai preso un ritmo che altro che no time to despair... le prevedibili conseguenze della nullafacenza degli ultimi tre mesi passati a vivere una vita immaginaria, parallela, non reale. Non saprei neanche da dove iniziare per raccontare le millamila cose che sto facendo, i milioni di quelle che dovrei fare e i miliardi di quelle a cui penso, per cui semplicemente non lo farò, non adesso. Adesso voglio fare una premessa in stile testata di giornale dove vi annuncio formalmente che da qui a data da destinarsi lascerò alternare le mie due personalità per cui avrete post schizzofrenici in cui racconterò la mia quotidianità folle e altri che non saranno altro che lettere a lui, di cui ne dispongo già di circa ottanta in bozza.
Ai miei lettori più bacchettoni chiedo anticipatamente venia e la cortesia di essere magnanimi o, se necessario, muti.
Lasciare andare una persona è una cosa che non ho mai fatto prima nella mia vita, chi se ne è andato lo ha fatto di sua iniziativa e quel tanto d'orgoglio e dignità di cui dispongo hanno sempre fatto sì che io soffrissi nel silenzio della mia interiorità una volta costatato di non poter fare nulla per cambiare la cosa. Non ho mai cacciato nessuno, sono visceralmente vigiacca al punto da preferire che questa persona se ne vada da sola perchè ferita a tal punto e così, a farla breve, ho fatto anche con lui.
Non è stata però un uscita in gran stile di quelle con vaffanculi rindondanti che a forza di sentirteli nelle orecchie finisci per smettere anche di ricordare il buono... lui è uno che ti insulta in silenzio, come già ripetuto che ne avrete ben piene pure voi. così è lì, c'è ma non c'è. il nostro tempo è finito e lo so io e lo so lui, io piagnucolo che sia finita così dopo aver fatto tutto il possibile per farlo allontanare, lui mi dice che è tutto apposto mentre con gli occhi mi incenerisce. Non ho risolto molto insomma, sono sempre io a doverlo lasciare andare perchè lui è arrivato alla porta, l'ha aperta, è sulla soglia che mi guarda e se lo chiamo rientra, ma è fisicamente fuori e finge di essere ancora sul divano.
Basterebbe che io non lo richiamassi sostanzialmente, dopo un po' la porta si chiuderebbe con un colpo di vento. ma io a vederlo lì non riesco a non richiamarlo, a non dirgli ma già che sei ma dai prendiamo ancora un caffè, tienimi il tabacco mentre giro una sigaretta, ridiamo di questo, ti racconto quest'altro, andiamo a vedere batman contro superman?
Ogni mattina mi sveglio completamente satura con la sola voglia di dimenticare, di non vederlo mai più, di tornare dove lui non c'era, di chiudere la porta di casa a doppia mandata.
Ogni sera mi sembra di non riusire a respirare se non so almeno che è vivo, anche se il suo sms sarà una merda, niente a confronto di quelli che erano, non capisco perchè non possiamo essere come siamo stati per sempre, mi metto a letto e non dormo e poi inzio a piangere come una teenager sulle foto, sui messaggi, sui ricordi, in silenzio sul divano mentre Ego dorme e scrivo tutto quello che non posso dirgli.
Fa una male cane, ma è l'unica cosa che mi riesce.
:'(
RispondiEliminaUn abbraccione...
Maira
Ma scusa ma perché non lascio il tuo compagno per questo nuovo lui??? Non capisco...pensaci bene..ma non te lo devo dire io...o almeno prenditi ancora del tempo...in bocca al lupo cmq
RispondiEliminaLasciare andare è sempre difficile...Soprattutto se sta per realizzarsi tutto quelli che volevi anche se nel modo in cui lo sognavi...
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