vengono per nuocere, anche la tonsillite. pure la tonsillite recidiva, quella della settimana dopo, quella che ti pare di avere un masso appoggiato alla tonsilla sinistra e non più solo una manciata di ghiaia. Però l'ho capito oggi, ieri ho pianto e bestemmiato ad ore alterne.
chissà, magari un giorno realizzerò che anche lui era uno di quei mali non venuti per nuocere ma per insegnare qualcosa.
Praticamente io ho preso, sì, una pastiglia di antibiotico ogni otto ore, ma due al giorno... perchè io non avevo mai sentito di un antibiotico che va preso più di due volte al giorno e non sono stata lì a farmi tanti domande... stavo sedici ore scoperta ed è "come se non lo avessi preso" ha decretato il medico. così domenica sera, quando ormai pensavo che la tonsillite fosse un ricordo lontano, ho cominciato ad avere lo stesso dolore della settimana prima ma molto più forte. c'erano i miei suoceri a cena e io ho iniziato ad impazzire terrorizzata dall'idea di stare male di nuovo e dover sprecare altri preziosissimi giorni utili e ho scritto un delirante messaggio su facebook al mio medico che l'ha letto subito e mi ha bellamente ignorato. La mattina dopo è stato un rewind del lunedì precedente, alle unidici scappavo dall'ufficio con le ultime forze a disposizione, mollavo la macchina davanti allo studio medico e mi precipitavo dentro per uscirne in lacrime mezz'ora dopo. lacrime esponenzialmente aumentate quando ho trovato la multa sul parabrezza, che io una multa nel mio paesino di cinquemila anime non l'avevo mai presa e non credevo fosse possibile.
Ho pianto il non poter comandare il mio corpo e non poter decidere io quando è ora di tirare e quando di fermarsi. Ho pianto l'essere stata così idiota da scherzare con la mia salute per una disattenzione. Ho pianto il non avere qualcuno che mi venga a trovare quando sto male così, una mamma a farmi la minestrina, un papà a portarmi il gelato. Ho pianto le troppe cose che ho da fare e sapere che ho passato mesi a fissare profili instagram e pensare agli unicorni rosa e che ora le cose da fare mi stanno schiacciando. Ho pianto l'avere un lavoro che nonostante non paghi, sia in senso figurato che letterale, riesce ancora a schiacciarmi al punto di farmi stare in angoscia per non poterci andare.
Poi ho dormito, tutto il giorno, a botte di tre ore ciascuna.
E poi stamattina ho realizzato quante delle cose che devo fare le posso fare da casa mia, occupandomi anche di casa mia, insieme ai miei mici, nella pace della mia casa. e ho capito che non solo oggi sarei stata a casa e me ne sarei fregata del lavoro ma ne sarei stata a casa anche domani così come da disposizioni del medico e ne avrei goduto a pieno portandomi avanti con le cose che voglio fare tra venerdì e sabato.
che in fondo noi decidiamo cosa fare di ciò che ci succede, noi decidiamo quando smettere di soffrire, noi decidiamo come stare. noi. io.
Hai riaperto i commenti??? Mannaggia, spero tu ti sia ripresa.
RispondiEliminaIo anche sono ammalata, placche e febbre. Ma a lavoro ci sto andando lo stesso, e sto andando anche a pulire casa nuova. E manca un mese e mezzo al matrimonio. Non ho ancora provato l'abito, e nemmeno Nico... Dobbiamo pulire casa di mia mamma, montare il soggiorno, fare due traslochi, parlare col fotografo, col musicista, ultimi dettagli col ristorante, fare la prova trucco e parrucco... Insomma, sparami!!!
Io arriverò distrutta, me lo sento...
Ma la promessa quando la fai tu?
Maira
hai bisogno di una pausa, di fermarti e riprendere le redini della tua vita, ad oggi necessiti di quello, di fermarti e basta...
RispondiEliminati abbraccio
Se non altro ti sei resa conto che stavi vorticosamente girando a vuoto. Rallenta per bene e stabilisci cosa fare. Portarti appresso così tante questioni irrisolte, così tanti pesi, così tante angosce ti fa davvero molto molto male. Fatti consigliare da qualcuno di cui ti fidi, non necessariamente la terapeuta perché non credo abbia il ruolo giusto, non può essere la persona che ti capisce davvero. Tu hai bisogno di quello (come tutti del resto, in fondo in fondo) ma la prima che può farlo sei tu.
RispondiEliminaMicol ma come ti senti all'idea di trovarti davanti a lui e dire si per tutta la vita!??!!?
RispondiEliminaCosa vuoi davvero?
Calmati, rallenta respira e non lasciarti trascinarti dagli eventi è la tua vita che stai pianificando...Un abbraccio!