Informazioni personali

La mia foto
Ufficialmente sono un'impiegata commerciale e tento di vendere qualcosa all'estero in un orario part-time che di part-time ha solo il nome. Nell'altra parte del "time", quella immaginaria, sono una casalinga disperata. Vivo da sei anni nella Gcasa con un megalomane egocentrico spesso in preda a deliri di onnipotenza che qui chiamo amorevolemente Ego e recentemente pare sia diventato mio marito, una Ggatta convinta di essere la padrona di casa e un Ggatto suo sottoposto. Sono sociofobica, germofobica e un altro paio di cose che finiscono con "obica". Sono silenziosa, amo le parole ma uso scriverle piuttosto che buttarle al vento. Dico sempre esattamente quello che penso ma solo se interpellata - quando apro bocca o ho fame o sono incazzata. Maniaca dell'ordine, del pulito e in generale della perfezione ma non a casa mia. Sono una tormentata, per motivi non ancora chiari, ma non ho tempo per disperarmene perchè ho da correre alla ricerca della perfezione di cui sopra. Per i pregi purtroppo non c'è più spazio. Ballerina mancata, nella prossima vita vorrei fare l'ereditiera depressa, scrittrice nel tempo libero. Sogni nel cassetto: pubblicare un libro e girare il mondo.

mercoledì 22 maggio 2013

Giorni di scazzo e odio profondo,

di quelli che non sopporto niente, nemmeno i miei capelli. o meglio, sopratutto i miei capelli. Il capo è tornato a casa, se l'è cavata con un angioplastica. In ufficio non è ancora tornato, io lo sento poco e male... unicamente via mail e quasi totalmente con discorsi di circostanza. Non mi oso a chiedere di andarlo a trovare o a telefonargli e neanche mi aspetto che sia lui a chiedermelo, non ci sono grandi cose da affrontare nell'immediato quindi secondo me non è proprio necessario. e la cosa non mi fa sentire inferiore rispetto al collegame che lo chiama la sera e lo va a trovare a casa dopo l'ufficio ma il sentimento non è reciproco. Siamo quattro gatti qui dentro ormai, nonostante questo non c'è una persona sola che si improvvisa e autopromuove capo ma ben due. e fanno a gara a chi ne ha più il diritto, la ManagerDiStaCippaDiM... già sfanculata ieri, e il Boiler, che sfanculerò a breve. Loro si litigano il regno a suon di chi più spara cazzate la vince e io chiudo bene la porta del mio ufficio e cerco di limitare ai minimi storici i contatti verbali. Non avere il capo qui di fianco che interrompe i mie tentativi di concentrazione, mi destabilizza. qualche giorno va bene, ma poi basta. Mai come in questo momento mi rendo conto di quanto lui rappresenti la mia sicurezza nel Tugurius, con il suo solo essere qui. Per anni mi sono sentita abbandonata a me stessa e poco importante, ma ora che le cose stanno diversamente da più di un anno, non riesco a sopportare questa sensazione di sbaraglio. Mi sembra di stare su un pulman guidato da qualcuno palesemente in stato di ebrezza, circondata da compagni di viaggio che neanche se ne accorgono. Se lui tirasse le cuoia prematuramente, per esser chiari, mi cercherei un qualsiasi altro posto di lavoro in fretta e furia. perchè sarebbe un difendermi costantemente da eghi gonfi di umani infelici che mi fanno una gran pena ma non abbastanza da riuscire ad ignorare l'impulso di picchiarli selvaggiamente, e perchè li reputo tutti una massa di incopetenti patentati che giocano al Diavolo veste Prada invece di lavorare. Sono sicura che non otterei più nemmeno cinquanta euro di biglietto aereo per andare a trovare un cliente se lui non ci fosse, Madame verrebbe rigirata come un calzino dal Boiler e farebbe affondare la neve nel giro di sei mesi. Questo buco che sento nella quotidianità lavorativa mischiato a questo timore di cui avevo scritto qui mi stanno facendo arrivare in ufficio ogni mattina con un espressione da film horror che il collegame si apre e mi lascia passare per raggiungere la bollatrice, quasi con timore. In più il mio saluto a Ego buongiorno amore mio, buoan giornata stamattina è stato se non butti l'organico te lo faccio mangiare per cena. fortuna che stasera se ne va a correre in mutande dietro una palla e io me ne sto beatamente in compagnia della mia montagna da stirare.

I miei capelli, meritano qualche riga oggi. Loro sono da sempre grande motivo di orgoglio per me, una delle poche mie caratterische estetiche notoriamente apprezzate. perchè non li ho mai colorati, hanno di natura un colore particolare e sono spessi e lucenti senza farci magheggi particolari. Li ho quasi sempre portati lunghi e con la frangia, quando più, quando meno, con picchi di punte che sfioravano il fondoschiena, e rigorosamente lisci con non poca fatica dato che loro sono per natura piuttosto mossi, da boccolo uscito male/ ho preso umidità. Poi, quando ho vissuto i miei sei mesi di gloria da single ho deciso che il carrè era esattamente quello che mi serviva per puttaneggiare degnamente, ma dall'anno dopo li ho sempre lasciati crescere. forse ho tagliato le doppie punte due volte, tre massimo, perchè i soldi non bastavano mai e tutte le cose futili andavano evitate, benessere della chioma compreso. ed ovviamente ora i risultati si vedono. sono capelli lunghi ma brutti. di quelli che li vedi in giro e pensi ma per averli così brutti non fai prima a tenerli corti? perchè i capelli lunghi richiedono una gran cura e attenzione, diceva sempre la mia parrucchiera di fiducia, e io sorridevo compiaciuta a tutte le altre clienti che guardano con ammirazione e mi riempivano di compliemnti. E ora mi sembra di avere in testa dello scopettame, stopposo e opaco. E per me il capello brutto, non curato, sopratutto se lungo, rappresenta una piaga della società. insieme allo smalto sbeccato che cristononcel'haiunpodiacetone e i sandali con le calze. Non posso avere dei capelli del genere io, che non sono mica Michelle Pfeiffer ma i capelli e le unghie e un altro piao di cose, quelli no, devono essere sempre perfetti. Così mi sono disperatamente gettata nelle mani della mia parrucchiera di fiducia, santadonna che dopo tre anni ha riaperto il negozio e pure qui nel mio paese - che se credessi in dio direi che l'ha fatto lui per me - e ho prenotato il fatidico taglio. Mimì ma si taglia eh, non due dita, non che mi fai una crisi isterica come al solito, si taglia di brutto, dobbiamo salvare il salvabile e il sostegno così che il mio mosso da boccolo uscito male sia una parvenza di riccio e io non debba morire sotto il calore della piastra tutta l'estate e poterli lasciarle naturali ogni tanto, ogni tanto.
L'appuntamento è per l'otto giugno, il sostegno dura tre mesi, ho calcolato tutto con l'ausilio di una tabella excel dedicata. sarebbe dovuto essere il primo giugno ma avevamo intenzione di andare a prendere il primo sole al mare quel weekend. poi abbiamo guardato le previsioni, ci siamo fatti due conti e alla fine penso proprio che le cose si invertiranno e quindi mancano due settimane scarse al grande evento. ma io temo di non farcela, ogni mattina mi guardo allo specchio e ho voglia di strappare via tutto. stasera faccio nascondere a Ego tutte le forbici di casa dove mentre sonnambulo non posso arrivare.

4 commenti:

  1. una coda di cavallo? nei miei periodi di chioma-no mi ha salvato da tagli azzardati e finte convinzioni. almeno nell'attesa di metterti nelle mani di quella santa donna della parrucchiera, voglio dire...

    RispondiElimina
  2. Terribile...se i capelli stanno male anche una donna starà male; c'è poco da fare. Io li avevo molto belli e lunghi...che dire, ora sono quasi pelata da tanto che li ho tagliati:D
    Perché mesi fa dovevo troppo fare sta cosa e l'ho fatta^^

    RispondiElimina
  3. Ho appena letto, ma torno per commentare...senza forbici...!!
    Ciaoooooooo

    RispondiElimina
  4. Quando ti leggo, mi sbellico e penso che devi essere un tipo originale fresco e giovane. Sarà che usi una scrittura veloce, poche virgole senza fronzoli...una scrittura diretta che mi piace ma che non riesco ad imitare, sarà che sono una signora ormai non più giovane. le mie figlie direbbero ormai vecchia. Ma di vecchio vedo l'aspetto esteriore, per non parlare dei capelli. Ahhh i capelli che sono stati e sono la mia croce!!
    Quando andavano di moda lisci, io che li ho avuti sempre mossi e crespi mi dannavo. Poi ho avuto un po' di fortuna negli anni dalla chiome voluminose. oggi sono ridotta allo sfoltimento dell'età. Ti consiglio quindi di goderteli di qualsiasi lunghezza o taglio, perché il tempo farà la sua parte e indietro non si torna.
    ciaoooooooooooooooooo

    RispondiElimina

Io sono per l'insulto libero quindi, dai, che è gratis.. e non c'è neanche il codice captcha!