tutti
quelli a cui l'ho detto, dopo brevi istanti di silenzio, mi han risposto
"ma è vivo?". cristo. se fosse morto avrei detto che ieri il mio capo
è morto. E giù di lauree ad honorem in medicina nel Tugurius, perchè il
fratello dello zio del mio vicino di casa ha avuto la stessa cosa e gli faranno
questo, ed è successo quello, e sarà l'altro. ieri eravamo tutti dottori e ho
sentito una valanga di stronzate da ridere a crepapelle, di un argomento sul
quale purtroppo so qualcosina... la migliore della
Managerdistacippadim... "per 48ore all'ospedale non ti fanno nulla".
ma certo, anche se arrivi con un arresto cardiaco, respiratorio, con mezza
gamba a penzoloni o con una trave che ti trapassa la fronte. per
48 ore loro non ti toccano.
Ha
avuto uno di quegli infarti che hai mal di stomaco, ti senti stanco e vuoi
andare a dormire ma la gente intorno ti stressa e alla fine tua moglie chiama
l'ambulanza, ti caricano su una barella dura come il marmo, ti fanno aspettare
in un corridoio freddo e tu pensi che due maroni voglio andare a casa, non
ho digerito lasciatemi in pace, ti fanno l'elettrocardiogramma e finalmente
tu pensi che andrai a casa e invece arriva un tizio in camice verde che ti dice
hai fatto un infarto e tu rimani con quell'espressione lì da wtf e dici
al resto del tuo corpo che fai un infarto e non mi avverti? come è
successo a mio padre, come è successo a un scco di gente. Ora è in terapia
intensiva, me lo immagino incazzato nero in camice di poliestere, vicino vicino
ad altri umani che chissà perchè sono lì e puzzano e lo infastidiscono. lui che
fortunatamente di ospedali ne ha visti pochi ed erano suite residenziali con
suore in camice che sono cameriere, perchè con i soldi si fa tutto, dice sempre
lui. Gli è andata bene, tonerà qui e berrà meno caffè. Madame gli scasserà le
palle perchè lavori meno, rallenti il ritmo, faccia più con calma e lui la
manderà a stendere.
La vignetta fantozziana vuole che qui ieri ci fosse una festa ma nel Tugurius
nulla è normale. perchè alla fine il nostro è un capo buono, un capo padre, un
capo se avesse 30 anni in meno. e lo spavento è stato palpabile, anche
perchè ognuno di noi sa esattamente che senza di lui la barca non ha alcuna
speranza di rimanere a galla. Mi sono tremate le gambe, ma neanche più di
tanto. perchè per me lui è quell'omone grosso, più vecchio di mio padre e più
giovane di me, che puo ancora andare a ballare dormire due ore e essere alle
nove in ufficio più in forma che mai. perchè a quell'omone lì,
straordinariamente affascinante anche con la camicia sporca di grassi dei
macchinari, mai stanco per un aperitivo dopo che è andato e tornato in giornata
con due scali da Madrid, non gli puo mica succedere niente. poi l'omino del
cervello ha iniziato a lavorare di fantasia, a tornare indietro di qualche mese
e vedere esattamente tutta la prassi... il livello degli enzimi, l'odore dei
camici verdi con cui ti devi bardare per entrare in terapia intensiva, i mille bip
di tutti i macchinari, le espressione perse di ogni letto che ti sembra di
vederli lì appoggiati quei cuori malati al posto delle persone in carne ed
ossa. sono stata risucchiata da un mare di inquietudine e paura. perchè alla
fine lui è il mio secondo padre, il mio secondo parere che anche quando non
chiedo arriva, il mio secondo buongiorno del mattino. è quello che identifico
come figura che ci sarà anche quando non ci sarà pià la mia e che certo non è
mica la stessa cosa, ma meglio di niente. invece non è così scontato, non è una
certezza, la vita è imprevedibile, lui potrebbe non esserci più prima, adesso,
potrebbe non esserci più da ieri. Quest'uomo di cui io sono un po' innamorata,
un po', in quell'angolo di cuore in cui ci butti dentro di tutto e lo spazio
sembra infinito. quest'uomo che se avesse dieci anni in meno lui e dieci in più
io, ci avrei letteralmente perso la testa. e ieri finalmente l'ho capito, come uno scappellotti dietro al collo quando meno te lo aspetti.
perchè mi fa ridere, sa sempre cosa dire e cosa fare, è la forza fatta a
persona e quando ce l'ho di fianco tutto il resto mi sembra piccolo piccolo e
facile. perchè io ho bisogno di persone forti a fianco, perchè la forza l'ho
sempre cercata e non trovata in quell'omino piccolo e debole che ne aveva
sempra una, e pazienza se spesso quel forte arriva a sfiorare il cattivo,
lo stronzo, l'arrogante, io non posso farne a meno. sono cresciuta ossessionata
dall'ansia di dover essere buona a tutti a costi, a costo di farmi passare
sopra, perchè non si litiga, si è amici di tutti, e non si dicono queste
cose Micol. vedendo intorno a me solo cattiveria di persone che sembravano
così felici, ma non era forza la loro, tutt'altro, per me lo era, e appena
ho potuto ho iniziato a cercarla e a innomorarmi puntualmente ogni volta che la
trovavo.
buongiorno, cara psicologa K., adesso a suon di settanta euro l'ora, tu mi risolvi questa cosa.
Stica! Un classico quello che son tutti medici, vuoi che qualcuno non abbia un cugino di secondo grado del vicino cui è venuto un infarto una volta?:D interessante la riflessione sulle persone da cui ti senti attratta ;)
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