mi chiedo come mi è venuto in mente di accettare.. e l'omino del cervello mi propone la risposta qui davanti chiara come il sole. Sarebbe stato davvero troppo difficile sentirmi addosso il peso della responsabilitò di mio padre per cinque giorni, perchè nella giungla del mio cervello la responsabilità di mio padre è tutta mia madre, è colpa sua, sono tutti cazzi suoi, e se manca mia madre sono io a sentirlo sul groppone. sto in ansia quando lei va quaranta minuti a farsi una piega dalla parrucchiera dietro casa, avrei passato cinque giorni a chiedermi se respirava, se aveva digerito, se non si stava annoiando... mi sarei sentita in dovere di fargli compagnia ai pasti, di farmi sentire il triplo del normale, non avrei dormito la notte pensando se stesse bene o no. molto più facile partire anche io... sono lontana, non ci posso fare niente. sono una vigliacca, ecco perchè ho accettato. non me ne frega veramente nulla di andare a londra, dove sono stata solo pohi mesi fa, non me ne frega nulla di fare un viaggio con mia madre, che negli ultimi anni detesto anche senza troppi motivi. ho preso la scorciatoia, da egoista codarda che sono. e me ne vergogno tremendamente ma lo devo scrivere, così forse umiliandomi un giorno la smetterò.
Dovrei andare a dormire, alle sei e quarto il parentadodeficente arriverà a prelevare me e miamadre e i miei piani sono di scendere due volte in modo da buttare la spazzatura e andare dai miei dieci minuti prima per poter salutare mio padre per bene. ma non ce la farò mai a svegliarmi per tempo, lo so perfettamente. sopratutto perchè per ora di sonno non c'è traccia alcuna. ho steso l'ultima lavatrice, sono docciata e ho fatto il riepilogo mentale della valigia diciotto volte. Ego è a Firenze da lunedì, arriverà domani sera e io parto domattina.. per la prima volta da quando ci conosciamo non ci vedremo per una settimana. per adesso non sto avvertendo segni preoccupanti, mi addormento respirando il profumo sul suo cuscino, ma quello lo faccio anche quando non lo vedo da due ore. Sono riuscita a dimenticarmi di dire a mia nipote che non posso prendermi il giorno di ferie per accompagnarla in piscina, che ho una riunione del cazzo che è già stata rimandata per le mie ferie, lei che non trasmette mai un emozione manco a pregarla in cinese mi ha detto ah ok va bene, grazie lo stesso con la voce rotta dalla delusione. e io mi sento un peso sul cuore. non le ho nemmeno telefonato per dirglielo, ha dovuto chiamarmi lei. Stasera ho il cuore pesante, la Gcasa è vuota eppure mi sembra così piena da non permettermi di respirare. E' che io di motivi per disperarmi ne ho un po', ma non ne ho il tempo, come ben chiaro qui sopra, e ogni giorno ringrazio per questo che è la mia croce quanto la mia fortuna... poi capitano momenti come questo in cui il tempo improvvisamente arriva, una notte intera, tutta per me, time to despair.
Oh ma io sono a Londra!!!! Dai, vediamoci. Scrivici su fb in caso.
RispondiEliminale dinamiche per cui i figli fuggono, egoisti o presunti tali, per "salvare se stessi"... ne ho ancora addosso tante cicatrici e ti assicuro che non potrai mai, comunque, farci nulla.
RispondiEliminabuon viaggio, però: al di là di tutti.
Sì confermo...alla fine anche a me non è restato che fuggire per salvarmi...vallo a spiegare alla gente. Ieri sera non dormivo nemmeno io e mi sarei presa a badilate; beato chi non ha mai un cazzo a cui pensare. Salutami Londra, dai cara; e take it easy che la vita è una sola=) ti abbraccio
RispondiEliminaPS: quando torni passa da "casa" mia, ché ti ho lasciato un test :-)
RispondiEliminaDai che una settimana pas in fretta...e poi sei a Londra...!!!buon viaggio e cerca di stare bene!
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