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Ufficialmente sono un'impiegata commerciale e tento di vendere qualcosa all'estero in un orario part-time che di part-time ha solo il nome. Nell'altra parte del "time", quella immaginaria, sono una casalinga disperata. Vivo da sei anni nella Gcasa con un megalomane egocentrico spesso in preda a deliri di onnipotenza che qui chiamo amorevolemente Ego e recentemente pare sia diventato mio marito, una Ggatta convinta di essere la padrona di casa e un Ggatto suo sottoposto. Sono sociofobica, germofobica e un altro paio di cose che finiscono con "obica". Sono silenziosa, amo le parole ma uso scriverle piuttosto che buttarle al vento. Dico sempre esattamente quello che penso ma solo se interpellata - quando apro bocca o ho fame o sono incazzata. Maniaca dell'ordine, del pulito e in generale della perfezione ma non a casa mia. Sono una tormentata, per motivi non ancora chiari, ma non ho tempo per disperarmene perchè ho da correre alla ricerca della perfezione di cui sopra. Per i pregi purtroppo non c'è più spazio. Ballerina mancata, nella prossima vita vorrei fare l'ereditiera depressa, scrittrice nel tempo libero. Sogni nel cassetto: pubblicare un libro e girare il mondo.

giovedì 6 giugno 2013

Non penso di poter reggere ancora per molto qui dentro,

in queste condizioni. mi sarà venuta la puzza sotto al naso, mi sarò montata la testa, fattostà che io così non sto bene. Si lavora solo quando ci sono i capi, avvento annunciato da qualcuno che vede l'auto arrivare e urla capoooooo a gran voce dando il via al fuggifuggi generale. appena escono dal cancello tutti abbandonano la propria scrivania e tornano alle loro postazioni. chi seduto sul frigo, chi sul muretto, chi sulle scale. e si beve caffè, si fumano sigarette, si guardano video sugli smart-phone. il cicaleggio è assordante e nonostante io sia nel penultimo ufficio in fondo e chiuda la porta, riesco a sentire quasi tutti i discorsi perfettamente. non scendo in dettagli sulla tipologia dei discorsi, quello è un altro post. E attenzione, non è che io sia l'impiegata modello devota al lavoro che inorridisce di fronte a certe cose... arrivo quasi tutte le mattine in ritardo e passo buona parte delle ore a disposizione a farmi i cacchi miei su internet, tantomeno sono particolarmente rispettosa di capi e azienda perchè, come i colleghi, sono anche io rimasta delusa dal trattamento che ci hanno riservato appena le cose hanno smesso di andare a gonfie vele. ma così è troppo. così ho la sensazione che potrei anche starmene a casa, godermi il sole e l'aria fresca, farmi delle belle dormite. che se ho un problema con un cliente di qualsiasi tipo non c'è nessuno in amministrazione a cui rifersi per un pagamento, l'incaricata alle spedizioni sta parlando al telefono con la figlia in giardino, la collega del commerciale italia sta mettendo lo smalto alla sua assitente e non puo lasciare l'opera a metà. io così non ce la faccio, mi sento una cretina che semina con un branco di capre dietro che ci caga sopra. In più gli argomenti di cicaleggio del collegame negli ultimi giorni sono correlati alle nostre sorti lavorative di cui non sappiamo ancora nulla, io cerco di non ascoltare perchè non voglio riempirmi la testa di paranoie ma quando capto qualcosa non riesco proprio a mettermi due dita nelle orecchie e cantare. finisco o per andare ad unirmi a loro per capirne qualcosa o per cercare di ascoltare nascosta dietro una piglia sentendo solo qualche parola sul quale poi ricamo dei film che non mi fanno dormire la notte. Sto iniziando ad avere l'incubo di arrivare al mattino e dopo la pausa pranzo, sapendo già che le troverò lì a parlare di quanto è stronzo qualcuno e mi passerò le ore successive a chiedermi che cosa possa essere successo. che poi potrei pure unirmi anche io ed essere così sempre informata, ma innanzitutto io lavoro ne ho ancora quanto prima o a tratti anche di più, e poi si sa, a me non piace parlare/ascoltare la gente in generale, sopratutto loro, e tantomeno sentire una versione diversa al giorno di quante ore e soldi perderemo in un imminente futuro. Se questa situazione e il mio conseguente ribrezzo persistono penso che a breve perderò tutta la mia buona volontà di svolgere bene questo lavoro, la goia con cui mi reco al mattino a questa scrivania, e la fiducia risposta nella mia ipotetica carriera. ed era molto prevedibile, perchè se ammazzi i tuoi dipendenti sia a livello economico che psichico senza ritegno, perchè questi dovrebbero dare ancora del loro meglio? probabilmente è così che falliscono le aziende alla fine, e io sono l'unica ancora illusa che crede che le cose miglioreranno e sia giusto impegnarsi perchè questo accada.
L'imput alla poca voglia di fare arriva chiara come il sole anche dai capi. Il Boiler stamattina mi ha annunciato che domani si chiude a mezzogiorno, di nuovo. perchè tre colleghe su sei che siamo hanno preso ferie. ma porca puttana, ma dove siamo? io lo trovo ridicolo, fuori dal mondo, da film. Se io fossi il capo e ritenessi che solo tre persone su sei in un venerdì pomeriggio di giugno sono troppo poche, non concederei le ferie a qualcuno di chi le ha richieste e basta. Le ferie sono sì un diritto ma l'azienda te le deve autorizzare, se vuoi stare a casa a tutti i costi senza che nessuno te lo possa contestare stai in mutua. e del mio diritto di usarmi le mie ferie quando mi pare e non quando lo dicono loro ne vogliamo parlare? Mi sembra di stare nel circolo dell'assurdo, in un luogo dove la follia regna sovrana.

E così mi ritrovo di nuovo con un pomeriggio libero senza sapere che farmene dato il pochissimo preavviso. E lo so, io ho un problema, ma questo è un altro discorso. cose che mi piacerebbe fare ma non farò perchè contro i miei principi di vita: arrivare a casa e andare a dormire. risposino senza sveglia, finchè mi sveglio. merenda e poi boh... quello che capita. cose che farei se fossi una brava persona/madrina: andare a prendere un nipote, probabilmente Il Grande, all'asilo, portarlo a prendere un gelato e poi magari un po al parco giochi. che già mi viene l'angoscia al pensiero di lui che si arrampica in ognidove e io che tremo per paura che si rompa qualche arto ma non voglio fare la zia rompicoglioni, allora sto lì a guardare e sudare e pregare che finisca presto mentre una schiera di mamme casalinghe del paese mie coetanee e non mi ammirano da lontano commentando tra loro qualcosa a proposito del fatto che io non faccio figli. cose mi piacerebbe e fare e probabilmente farò: pomeriggio homemade/handmade. vorrei fare il detersivo per la lavatrice ma avendoci pensato solo oggi non ho fustini vuoti da riempire e non dispongo nemmeno di una bacinella capiente 5 litri. poi vorrei impastare. fare i cornetti per la colazione domenicale da congelare, la pizza per il weekend e magari il pane o delle piadine per la cena. E, per esagerare, nel tempo in cui io faccio ciò le tende ptrebbero farsi un giro in lavatrice. tanto per, dato che non le ho mai lavate, e non mi vergogno a dichiararlo. beh, un pochino si.   

7 commenti:

  1. non vergognarti delle tende, siamo in due.
    io devo lavare i vetri, en passant, ma ho due clienti che aspettano. cheppalleeeeeeeeee!!

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  2. è davvero triste quando si perde l'etica del lavoro, sia in un gruppo di colleghi che nel proprio intimo pensiero... cerca di goderti, nonostante tutto, il tempo libero, che quando non è scelto è proprio vero che diventa quasi insopportabile!!
    ps: come si fa il detersivo in casa???

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  3. Io ne ho tante di cose di cui vergognarmi a casa.......per il lavoro, forse le ragazze in ferie sono state costrette a prendersi le ferie? Perchè magari ne avevano troppe e così non gliele devono pagare. E a voi la mezza giornata in cui non andrete ve la pagheranno? Ok, sto contribuendo a farti fare le pippe mentali...

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  4. Vai a prenderti il nipote gelato e poi col tempo e le energie che avanzano concediti un bel riposino!!Per le tende ora che ci penso non le ho mai lavate nemmeno io...ma sono appena 8 mesi...

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  5. ...oddio nemmeno io ho mai lavato le tende...
    che cesso che sono!
    sopperirò a questa mancanza in questi miei giorni festivi?
    ovvero affidandole alla SuperMamma mentre io me ne sto spaparanzata a Formentera?
    dilemma...

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  6. Ma quante cose sai fare homemade...Bravissima!!!
    Vorrei imparare qualcosa anche io...anche perchè poi credo che sia terapeutico!!

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  7. Mmhh, lavare le tende...una volta mi toccherà farlo, che idea!:D io ho lavorato in un posto in cui non c'era quasi nulla da fare e nessuno ci controllava...non è stata un'esperienza esaltante, stipendio a parte:)

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