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Ufficialmente sono un'impiegata commerciale e tento di vendere qualcosa all'estero in un orario part-time che di part-time ha solo il nome. Nell'altra parte del "time", quella immaginaria, sono una casalinga disperata. Vivo da sei anni nella Gcasa con un megalomane egocentrico spesso in preda a deliri di onnipotenza che qui chiamo amorevolemente Ego e recentemente pare sia diventato mio marito, una Ggatta convinta di essere la padrona di casa e un Ggatto suo sottoposto. Sono sociofobica, germofobica e un altro paio di cose che finiscono con "obica". Sono silenziosa, amo le parole ma uso scriverle piuttosto che buttarle al vento. Dico sempre esattamente quello che penso ma solo se interpellata - quando apro bocca o ho fame o sono incazzata. Maniaca dell'ordine, del pulito e in generale della perfezione ma non a casa mia. Sono una tormentata, per motivi non ancora chiari, ma non ho tempo per disperarmene perchè ho da correre alla ricerca della perfezione di cui sopra. Per i pregi purtroppo non c'è più spazio. Ballerina mancata, nella prossima vita vorrei fare l'ereditiera depressa, scrittrice nel tempo libero. Sogni nel cassetto: pubblicare un libro e girare il mondo.

giovedì 27 marzo 2014

Ce l'abbiamo fatta.

Abbiamo due ovaie in meno, le braccine rasate e la coccola facile. 
Mi sento una madre che riemerge dopo una brutta influenza del bebè, stanca e stropicciata ma felice. per lei sono stati giorni di lenzuola e cuscini, di plaid sporchi di pappa, antibiotico e betadine, giorni di calma piatta e silenzio, di mieo nuovi, con vocina flebile e occhioni umidi. giorni carichi d'ansia per noi, genitori per sbaglio. è andata così: il nostro Vet ci ha fatto tutta la sua bella premessa, già anticipata al momento della prenotazione dell'intervento, lui preferisce non caricare di antidolorifici ma fare un anestesia più pesante in modo che la sera stessa e il giorno dopo se ne stiano belli tranquilli e non ci sia il rischio che facendo i matti si riapra la ferita. Io mi sono velocemente immaginata la Gigghi che compieva una delle sue scalate sullo stendipanni, la corsa sul tavolo con rincorsa e scivolata, i salti dal davanzale - al mobile - al tetto del mobile per raggiungere la vetta più alta e vai di carpiati sul divano. e ho pensato Grande Vet, sei un figo Vet. E sticazzi. apriamo la porta del trasportino e la pelosa schizza fuori come un anguilla, si dirige barcollante in camera e tenta subito un salto sul davanzale, non riesce ovviamente ad equilibrarsi e cade urlando con me e Ego che tentiamo di acchiapparla insultandoci reciprocamente. per le due ore seguenti è stato un delirio, lei non ne voleva sapere di starsene tranquilla, voleva fare tutto quello che fa normalmente ma rincoglionita com'era non ci riusciva e cadeva. Io ho creduto che Ego potesse occuparsene mentre io rassettavo casa e preparavo la cena parlando al telefono con la S. Grande errore il mio, ha fatto il possibile per disturbarmi finchè non ho chiuso la telefonata e abbiamo ricominciato ad insultarci, lui sosteneva che la ferita si stesse aprendo, e che ovviamente fosse colpa mia che stavo al telefono invece di stare insieme a lui a fissarla con sguardo angosciato e placcarla non appena si muoveva. alla fine ha chiamato il Vet che, pover uomo, chiuso lo studio è passato da noi per dirci quella ferita va benissimo e lasciatemi andare a casa maledetti rompicoglioni. La notte è poi trascorsa alla stessa maniera, l'abbiamo messa a dormire in mezzo a noi e lì è rimasta tutta la notte ma ovviamente ogni tanto si muoveva e faceva qualche miagolio, io ho dormito, ogni tanto mi svegliavo e mi riaddormentavo, Ego invece non ha dormito una mazza perchè era "agitato". Qui ci sarebbe da aprire una grossa parentesi su che tipo di padre Ego sarebbe. Mi spiazza ogni volta, perchè per lei si trasforma e diventa un uomo responsabile che non riconosco. queste mattine dobbiamo dargli l'antibiotico, lui prepara tutto, prepara lei, prepara la pappa da farle mangiare subito dopo dato che l'antibiotico fa davvero schifo, mi chiama, io la tengo, lui le spara la medicina in bocca, la pulisce, da disposizoni all'etere e ci saluta. Io rimango incantata, e penso che probabilmente sarebbe migliore nel ruolo di padre di quanto gli riesca esserlo in quello di compagno o di figlio. Però ragazzi, che ansia, e poi ero io quella apprensiva. Che poi, fosse apprensivo per i cavoli suoi, pazienza. come faccio io che mi tormento con mille seghe mentali interiori e poi al massimo sono scorbutica ma non trascino nessuno nei miei vortici paranoici. no, lui quando si agita esige che si agitino anche gli altri, io devo stare lì a disposizione concentrata su quello e nient'altro. all'inizio ho pensato che fosse qualcosa tipo "geloso" perchè io stavo al telefono invece di parlare con lui oppure che io fossi libera di camminare per casa mentre lui stava bloccato sul divano con la pelosa ma poi ho capito che non era nulla di tutto questo, era semplicemente lo stesso sentimento che lo porta a trattarmi come una merda ogni volta che dobbiamo prendere un aereo, l'ansia. Ansia io e ansia lui, la coppia xanas, ci chiameranno. e lo dovrò tenere bene a mente in caso ci venisse mai voglia di procreare.
Nonostante noi due comunque, la pelosa ha avuto una convelescenza che mi sento di poter definire felice. il giorno seguente sono rimasta a casa con lei e mentre io mi sono data a una sessione semi-seria di decluttering scatola delle medicine, dispensa cibo, frigo e mobile del salotto, lei non si è mossa dal letto tutto il giorno. mi ha chiamato una volta ed è andata nella lettiera per poi tornare a letto - qualcuno non ci crede che mi abbia chiamata per aiutarla a scendere dal letto e andare nella lettiera, perchè voleva assistenza o anche solo compagnia forse, ma io lo posso giurare. Da ieri invece si fa i suoi giri e ieri sera ha azzardato anche qualche salto qui e là, mangia a volontà, il primo giorno la imboccavo con un cucchiaio, da ieri invece va alle sue ciotole da sola. Vedremo i progressi di oggi ma fin ora mi pare stia rispettando la tabella di marcia predisposta dal Vet. domani sarà l'ultimo giorno di antibiotico, la ferita invece penso che continuerò a disinfetterla ancora per molto, tanto male non può fare. Sinceramente c'erano tanti aspetti che non avevo considerato, con questa storia dell'intradermica, niente punti o collare elisabetta, mi ero convinta che la ferita fosse davvero una sciocchezza mentre ovviamente non lo è, è grossa per quella che è la dimensione della sua pancia, in più è molto in alto rispetto a dove me la aspettavo quindi sta in un punto dove qualsiasi movimento lei faccia viene abbastanza coinvolta. Nelle prime ore mi sentivo davvero pentita di averlo fatto, vederla soffrire così mi faceva sentire il cuore in una morsa, il secondo giorno poi sono stata seriamente convinta per ore che avesse la febbre, che la ferita avesse fatto infezione e che il mondo sarebbe stato colpito dalle peggiori catastrofi naturali da lì a poco. In ogni caso ora che la vedo star bene sono contenta di averlo fatto, è andata, e sappiamo di aver fatto la cosa giusta. Di questi giorni mi rimarrà addosso questa sensazione di maternità che non avevo mai provato. la pioggia fuori, il caldo dentro, il piumone e la sua morbidezza a chiocciola mentre dorme, il grande silenzio della Gcasa , della sua zampina che mi cerca e io che le dico non vado da nessuna parte, lei che apre un occhio giusto per controllare che io sia lì e mette anche una zampa sulla mia che non si è mai abbastanza sicuri. fare qualcosa in casa col volume della tv basso pronta ad ascoltare un richiamo e correre in camera, il buongiorno quando si tirava su stirandosi con gli occhietti stropiacciati. Forse mi sto rincogliendo, come dice la S., ma io un amore così non l'ho mai provato e rigrazio di averlo perchè anche se il vuoto lasciato da mio papà non sarà mai del tutto colmato, tutto questo è un ottimo paliativo e ringrazio me stessa per essermi concessa la possibilità di conoscerlo.

6 commenti:

  1. Piccola micetta! Sono contenta che sia andato tutto bene. Anche io e R. possiamo chiamarci la coppia xanax e la cosa pessima è che ci alterniamo. Se ho l'ansia io non ce l'ha lui, se ce l'ha lui non ce l'ho io. Bah! Un abbraccio cara!

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  2. Mi hai fatto pensare alla mia Penny dopo la sterilizzazione. Povera lei che non riusciva a saltare. Cmq si riprenderà prestissimo e tu non avrai problemi di gattacci stupratori sotto casa :)

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  3. Quanta dolcezza..meno male che adesso sta bene e vi siete occupati benissimo di lei!!!

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  4. E' vero, certi vuoti non si colmano, ma l'affetto che si riceve dai cuccioli di sicuro aiuta molto....un abbraccio

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  5. Ciao Micol, ho appena letto della tua micia e direi che tutto sommato è andata strabene! Basta ansia, il peggio è passato :)
    Il mio vet non mi ha fatto dare l'antibiotico alla mia gatta, le ha fatto lui un'iniezione. Per fortuna perché la mia o fa quello che vuole lei, o fa quello che vuole lei.
    Un abbraccio!

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  6. W i nostri amici a 4zampe che ci riempiono la vita:)))

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