Informazioni personali

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Ufficialmente sono un'impiegata commerciale e tento di vendere qualcosa all'estero in un orario part-time che di part-time ha solo il nome. Nell'altra parte del "time", quella immaginaria, sono una casalinga disperata. Vivo da sei anni nella Gcasa con un megalomane egocentrico spesso in preda a deliri di onnipotenza che qui chiamo amorevolemente Ego e recentemente pare sia diventato mio marito, una Ggatta convinta di essere la padrona di casa e un Ggatto suo sottoposto. Sono sociofobica, germofobica e un altro paio di cose che finiscono con "obica". Sono silenziosa, amo le parole ma uso scriverle piuttosto che buttarle al vento. Dico sempre esattamente quello che penso ma solo se interpellata - quando apro bocca o ho fame o sono incazzata. Maniaca dell'ordine, del pulito e in generale della perfezione ma non a casa mia. Sono una tormentata, per motivi non ancora chiari, ma non ho tempo per disperarmene perchè ho da correre alla ricerca della perfezione di cui sopra. Per i pregi purtroppo non c'è più spazio. Ballerina mancata, nella prossima vita vorrei fare l'ereditiera depressa, scrittrice nel tempo libero. Sogni nel cassetto: pubblicare un libro e girare il mondo.

mercoledì 14 maggio 2014

I kilometri

erano 250 e le ore 3 e 1/2 all'andata e 3 al ritorno. rigorosamente a pochi centimetri dal capo che sospirava, ticchettava il dito sul ginocchio e sopratutto parlava, parlava e parlava. Le poche ore trascorse senza culo poggiato sono però state positive, è stata una bellissima esperienza anche sul piano personale, ho avuto la possibilità di visitare una fabbrica unica nel suo genere, della quale ne esistono soltanto altre due simili al mondo. e poco importa se per farlo mi hanno messo scarpe antifortunistica, giacchetto catarinfrangente, caschetto pesantissimo, mascherina e tappi per le orecchie e che più volte durante il percorso ho creduto di morire asfissiata o sciolta. Di Praga non ho visto assolutamente nulla escludendo l'aereoporto, ma ho visto buona parte di Republica Ceca attraversata per intero nelle tre ore sopracitate. Ribadisco di non essere ancora stata in un posto al mondo che non mi piaccia... distese di campagne, di campi in fiore, mucche in libero passseggio, casette di tutti i colori con tetti adorabili e sopratutto una pulizia che per noi italiani è fantascienza. La prima figura demmerda me la sono sparata appena arrivata, quando ho buttato la mia cicca di sigaretta nel piazzale li dov'ero pestandola con grazia per poi rendermi conto che in tutto il piazzale, grande sei volte il cortile del mio palazzo, non c'era una sola cicca a terra... ed ecco spiegate le loro facce attonite. L'albergo è stato una grande delusione, niente da rubare a parte un misero kit d'emergenza di cucito e una bustina con due cottonfioch e due dischetti di cotone, e colazione scarsissima che è poi il motivo, dopo i furti, per cui amo gli alberghi. Sono state poche ore ma mi sono sembrate molte di più, ho una casa in condizioni orripilanti dato che Ego non ha fatto altro che mangiare una pizza da asporto sul divano là dove è rimasta la bottiglietta di cocacola a metà e giocare alla playstation fino alle tre del mattino on-line con suo fratello - salvo poi non svegliarsi ieri mattina. non ha nemmeno eliminato una macchia di caffè sulla cucina reduce dalla colazione, e la mia voglia di vederlo è svanita ancora prima di levarmi il giubotto. La Pelosa mi è mancata da morire, era la prima volta che passavo una notte fuore da quando c'è lei, e sarò condizionata dal senso di colpa ma mi è parso di trovarla davvero schizzata. 
Questa sarà una settimana corta, a precedere il grande evento della comunione della Grande domenica prossima, che dovrebbe portarsi via con se queste caotiche settimane lasciando spazio a un po' di pace. La famosa pochette scamosciata rosa antico l'ho poi trovata da Prima Donna a venticinque euro, quando mi ero ormai rassegnata all'idea di andarci senza. La stola invece si accontenterà di essere una grande sciarpa presa da Zara, sempre se il sole ci concederà la grazia. se così non dovesse essere accetterò in prestito una giacca dalla mamma della S. che ha la mia stessa taglia e mi ha mnadato una foto dove sembra essere esattamente quel rosa lì. 

Sono giorni pieni di vorrei, la cui maggioranza bisogna di soldi che non ho per essere realizzata. giorni malinconici che mi fanno pensare a come sarebbe tutto diverso se un giorno, solo uno, ogni tanto, potessi uscire dall'ufficio a mezzogiorno e andare da loro, trovare una tavola imbandita con il prosciutto crudo che papà è andato a comprare dopo aver chiuso l'ufficio solo per me. farci il tramezzino con la maionese, il berna e la fetta di pomodoro, che mia madre si incazza perchè poi non mangiamo il resto, e avere a diposizione un ora della sua attenzione, dei suoi occhioni verdi pieni d'amore, e il suo ciao tato sulle scale quando me ne vado ad augurarmi buona giornata.

2 commenti:

  1. Peccato che non sei riuscita a visitare anche Praga, sono sicura che ti sarebbe piaciuta!
    Susu, forza Michi, ti abbraccio forte come sempre :*

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  2. Che bello questo post, anche se si chiude con più d'un pizzico di malinconia di troppo.
    Dai tesoro, che la vita prenderà svolte inattese proprio quando meno te l'aspetti:)
    [gli alberghi con colazione scarsa e niente da rubare andrebbero banditi dall'universo!!!! io vivrei solo per le abbondanti colazioni degli alberghi!!]

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Io sono per l'insulto libero quindi, dai, che è gratis.. e non c'è neanche il codice captcha!