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Ufficialmente sono un'impiegata commerciale e tento di vendere qualcosa all'estero in un orario part-time che di part-time ha solo il nome. Nell'altra parte del "time", quella immaginaria, sono una casalinga disperata. Vivo da sei anni nella Gcasa con un megalomane egocentrico spesso in preda a deliri di onnipotenza che qui chiamo amorevolemente Ego e recentemente pare sia diventato mio marito, una Ggatta convinta di essere la padrona di casa e un Ggatto suo sottoposto. Sono sociofobica, germofobica e un altro paio di cose che finiscono con "obica". Sono silenziosa, amo le parole ma uso scriverle piuttosto che buttarle al vento. Dico sempre esattamente quello che penso ma solo se interpellata - quando apro bocca o ho fame o sono incazzata. Maniaca dell'ordine, del pulito e in generale della perfezione ma non a casa mia. Sono una tormentata, per motivi non ancora chiari, ma non ho tempo per disperarmene perchè ho da correre alla ricerca della perfezione di cui sopra. Per i pregi purtroppo non c'è più spazio. Ballerina mancata, nella prossima vita vorrei fare l'ereditiera depressa, scrittrice nel tempo libero. Sogni nel cassetto: pubblicare un libro e girare il mondo.

giovedì 4 settembre 2014

Ho un diavolo per capello,

espressione che non ho mai usato ma c'è sempre una prima volta.
Mi pare renda bene l'idea perchè da quando ho smesso di starnazzare come un oca in corridoio mi brucia la testa, non nel senso che ho mal di testa, mi brucia proprio la testa, la cute.. come se mi avessero tirato violentemente i capelli. 
come quando dopo le prove generali, il saggio, il rinfresco e i saluti ti scioglievi finalmente lo chignon lì piazzato da dodici ore. 
Oggi è il 4 di settembre e non vi è ancora non solo traccia ma nemmeno intenzione del nostro stipendio di luglio che sarebbe dovuto arrivare il 30 agosto in base alle nuove abitudini, e, quando Berta filava, il 15.
Madame ci ha salutato pochi minuti fa, solerte, dicendo che andava a fare commissioni e di oggi non sarebbe rientrata, dicendo ci vediamo lunedì alla mia collega che domani non c'è... non specificando quindi se lei domani ci sarà o non ci sarà. Ergo, potrebbe pure rientrare lunedì che sarà l'8 e comunque non significa che li farebbe subito. Appena ha messo il tacco pericolante fuori dalla porta qui si è alzato un boato. Chi vorrebbe piangere, chi la prende a ridere, chi come me è incazzato come una biscia. Non è solo una questione di soldi, che grazie al cielo con quelli ereditati da mio padre nella peggiore delle ipotesi ho di che fare la spesa, è la mancanza di rispetto. è' il non prendersi il disturbo di avvertirci, avvisarci, è il continuare ad arrivare con il sorriso tutte le mattine come se non viaggiassero con i nostri soldi in tasca. 
E' la nonchalance con cui lei dice alla mia collega con un mutuo e tre figli signora bella, mi spiace ma neanche questa settimana riesco a disporre i salari, come bastasse non parlare come mangia per dimostrare buona fede. 
E' la sua zozza coscienza che la porta a dire palle più grosse di lei senza che nessuno gliele abbia chieste è che questo mese gli stipendi sono troppo alti perchè ci sono i rimborsi dei 730.
E' la faccia tosta di lui che ci saluta il giovedì sera e ricompare il martedì mattina non nascondendo di continuare a farsi i suoi 4 giorni in barca mentre noi non usciamo di casa il weekend per pagare le bollette. 
E' il suo coraggio di dirmi di andare pure a fare la spesa della roba da portare infiera, comprensiva di macchinetta del caffè da centocinquanta euro, e poi portare lo scontrino che me le rimborsano. 

Tra quindici giorni siamo in fiera, mi sono comprata dei vestiti, andrò a fare una piega, mi alzerò alle cinque del mattino, lavorerò tredici ore al giorno per quattro giorni, tralascerò casa, compagno e figlia pelosa per andare a fare una cosa inutile per un business che non si muove di un azienda che è un corpo morto che si trascina lentamente verso la fosse. Tra pochi anni sarò a spasso con la disoccupazione in tasca e nessuno mi ridarà indietro un briciolo dell'impegno che ci ho messo, degli sforzi, del mio tempo.

Vorrei avere così tanti soldi da potermi permettere di fargliela pagare. 
Vorrei mettermi in mutua da domani a data da destinarsi, scusarmi e tenerlo in caldo fino a un giorno prima della partenza e a quel punto dirgli di arrangiarsi e andarci lui a esporre ai suoi prodotti di merda.
Vorrei che il mondo fosse un posto più giusto, che paga chi lo merita.
Vorrei che due pezzi di merda come loro fossero rimasti gli stronzi che erano, receptionista sottopagata in divisa blu lei, imbianchino lui, a dormire in due in un letto singolo a diciannove anni con una neonata senza culla in un monolocale. che la vita gli avesse dato ciò che meritano... il brivido di avere il frigo vuoto, di aprire il sollecito dell'Enel, di rifiutare inviti a cena con gli amici. 
E' cosa brutta, di quelle che non si dicono, ma sono troppo incazzata quindi la ripesco dal cesto delle cose brutte che non si dicono 
che ve li spendeste tutti quanti in medicine, bastardi. 

8 commenti:

  1. Ciao cara, capisco perfettamente la dinamica. E il perchè il boato non è scoppiato quano ancora quella "signora" era lì con voi, prima di andarsene. Ma forse ricordargli costantemente che vi sono debitori, può servire...Propongo perciò di arruolare una pittima!!! Se non la conosci ti mando questo video (che ai tempi mi fece ridere molto), al minuto 5'58 : https://www.youtube.com/watch?v=Okc5n2qzLPE

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    1. Cara Brioches, altro tasto dolente questo. tema di innumerevoli discussioni con il collegame, io dal primo mese di ritardo ho detto che se avremmo fatto loro pensare che ci andava bene anche così, ci si sarebbe ritorto contro... e infatti! Ma loro nulla, lavorano qui da più di venti anni, addirittura da prima che Berta filasse, non so se mi spiego... non ce la fanno, è più forte di loro.. si incazzano, magari danno anche qualche rispostaccia ma poi è sempre un SIGNOR SI SIGNORE... ed è la nostra condanna.

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    2. Immaginavo...Ma a che servirà la loro accondiscendenza? Si danneggiano, e TI danneggiano, ma farglielo capire mi sembra un'impresa titanica. Non ce la possono fare...Certi aspetti della psiche umana mi sfuggono proprio.

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  2. Come ti capisco, il mio ex ex ex capo faceva così. Ogni fine del mese era un dramma. Col mio ultimo lavoro sono stata più fortunata, peccato che l'ho perso. Non so che è peggio guarda... Intanto io mi su internet posti meravigliosi in cui emigrare e campare con 300 euri al mese.

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    1. beh, poi tiri già una lista gentilmente? che manca mai...
      Ne sento tanti nella nostra situazione, chi anche peggio e non prende nulla da mesi... ma di solito qualcuno almeno si è preso il disturbo di dirlo chiaramente, poi magari vedono cambiare stile di vita anche ai grandi capi ed è un'altra cosa.. I miei sembra pure che stiano meglio e ostintino ricchezza più di prima!

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  3. Quanta poesia può esserci nel credere (sperare) che, se i loro soldi finissero in carta igienica, nessuno li compatirebbe?

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    1. Confermo, son cafoni e maleducati anche fuori da qua dentro. Lei ha conti aperti dal macellaio, dal panettiere, in farmacia, qui nel paese dove abitano... 4000 anime più o meno, e sono certa che nessuno li compatirebbe!

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