Informazioni personali

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Ufficialmente sono un'impiegata commerciale e tento di vendere qualcosa all'estero in un orario part-time che di part-time ha solo il nome. Nell'altra parte del "time", quella immaginaria, sono una casalinga disperata. Vivo da sei anni nella Gcasa con un megalomane egocentrico spesso in preda a deliri di onnipotenza che qui chiamo amorevolemente Ego e recentemente pare sia diventato mio marito, una Ggatta convinta di essere la padrona di casa e un Ggatto suo sottoposto. Sono sociofobica, germofobica e un altro paio di cose che finiscono con "obica". Sono silenziosa, amo le parole ma uso scriverle piuttosto che buttarle al vento. Dico sempre esattamente quello che penso ma solo se interpellata - quando apro bocca o ho fame o sono incazzata. Maniaca dell'ordine, del pulito e in generale della perfezione ma non a casa mia. Sono una tormentata, per motivi non ancora chiari, ma non ho tempo per disperarmene perchè ho da correre alla ricerca della perfezione di cui sopra. Per i pregi purtroppo non c'è più spazio. Ballerina mancata, nella prossima vita vorrei fare l'ereditiera depressa, scrittrice nel tempo libero. Sogni nel cassetto: pubblicare un libro e girare il mondo.

martedì 12 marzo 2013

Faccio una roba che non ho mai fatto

da quando io e Ego viviamo insieme, me ne vado via un weekend con la mia migliore amica. Lei aveva un buono di una compagnia aerea in scadenza a fine mese e problemi vari con il fidanzato in terra straniera, me l'ha chiesto e io ho pensato... perchè no? Ho piazzato la spesa nel budget del regalo di Pasqua dei miei, ho chiesto il consenso a Ego e via. Questo ovviamente prima di organizzare un viaggio a Zagabria da due clienti con il capo, con un solo giorno di stacco tra una cosa e l'altra. un genio. che poi se solo fossi stata un po' più sveglia avrei anche potuto posticipare un po, ma lì per lì non so cosa avevo nel cervello. Ora mi ritrovo con un tot di cose accumulate da fare dopo dieci giorni a casa e a queste si vanno a sommare tutte le varie problematiche organizzative e i vari documenti da prepare per il viaggio. contando che oggi è martedì e io venerdì sono in ferie perchè appunto parto. ANSIA. pura e semplice, quella che non fai in tempo a sentirne l'odore che già ti è salita fino in gola e stai per vomitare, che ti fa tremare le gambe e vorresti fermarti fino a notte per finire tutto, ma proprio tutto, e allora inizi a fare mille cose come una macchina e le fai di merda. Nel frattempo il frigo è vuoto perchè ti sei dimenticata che ogni tanto ceniamo anche, il dentifricio è finito e la biancheria nella lavatrice da giorni puzza. Ho capito che queste due settimane segneranno ufficialmente l'apertura della rubrica "50 sfumature d'ansia" e le passerò con il semprepresente botticino di xanas sottobraccio. Prima ansia - valigia. Ho solo il bagaglio mano per entrambi i voli. ovviamente gli outfits per le due occasioni sono completamente diversi quindi grazie al cielo non c'è conflitto di interesse di lavatrici ma devo far stare tutto in rispettivamente 8 kg e 10 kg e facendo attenzione ai liquidi. ANSIA. Tra un arrivo e una partenza devo fare qualche lavatrice se non voglio lasciare Ego in mutande (non che lui non sia in grado di farsi una lavatrice ma il mio senso di colpa non troverebbe pace mentre sono in giro per il mondo). Poi se questo weekend prenderò pioggia, dovrò anche trovare il modo di lavarmi i capelli prima di ripartire. ANSIA. e ancora non sto considerando tutto l'altro aspetto, molto più profondo, del mio primo viaggio di lavoro con il capo.

In faccia non ho più crosticine, quelle nel resto del corpo stanno lentamente salutandomi ma lasciando a dimostrazione del loro passaggio delle macchiette sul beige. ne avevo letto da qualche parte e quando mi ricordo (?) le bagno con un po' di amaro svedese, che ho provato in viso sotto consiglio di una collega e mi ha fatto perdere le sembianze di un appestata in meno di ventiquattro ore. Dentro sono piena di energia che mi metterei a saltare sulla scrivania... ma fisicamente sono abbastanza molle e sopratutto mi sento costantemente vuota anche se mangio. penso che il mio corpo si debba riabituare alla mancanza di dolciumi e carboidrati dopo i dieci giorni passati a trangugiare schifezze a tutte le ore, mi spiace per lui ma mi devo imporre il ritorno ad un regime alimentare decente se non voglio avere anche il problema del vestito che non mi entra il giorno della riunione. Menomale che lo xanas è senza zucchero.

3 commenti:

  1. Per le ansie: non sentirti in colpa. Se non ricordo male, anche Ego ha le sue distrazioni, giusto? E allora lascia che provi l'ebbrezza della spesa, la vertigine della lavatrice. Saprà apprezzare ancora di più quando tornerai. ;)

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  2. Micol due straccetti in valigia, bacino in fronte ad Ego - tipenseròtanterrimo - e via a velocità warp. Senza ansia. Gli uomini per 48 ore reggono dai. E tu tornerai più bella. Innamorata. Viva. Di cose che hai visto solo tu e che dividerai con lui. Certa sana libertà moltiplica. Non ruba. Baci blu corallo :*
    ps. resoconto dettagliato quando torni eh!!

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  3. Mi dispiace solo che il viaggio col capo leggermente offuschi questo finesettimana. Come la penso te l'ho scritto chissà dove, ma te lo ripeto, secondo me, se oggi pensi "chissenefrega del w.e., ho l'ansia per il lavoro", magari ti distrai e ci ripensi solo al ritorno.

    Buon viaggio e un bacio

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