Informazioni personali

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Ufficialmente sono un'impiegata commerciale e tento di vendere qualcosa all'estero in un orario part-time che di part-time ha solo il nome. Nell'altra parte del "time", quella immaginaria, sono una casalinga disperata. Vivo da sei anni nella Gcasa con un megalomane egocentrico spesso in preda a deliri di onnipotenza che qui chiamo amorevolemente Ego e recentemente pare sia diventato mio marito, una Ggatta convinta di essere la padrona di casa e un Ggatto suo sottoposto. Sono sociofobica, germofobica e un altro paio di cose che finiscono con "obica". Sono silenziosa, amo le parole ma uso scriverle piuttosto che buttarle al vento. Dico sempre esattamente quello che penso ma solo se interpellata - quando apro bocca o ho fame o sono incazzata. Maniaca dell'ordine, del pulito e in generale della perfezione ma non a casa mia. Sono una tormentata, per motivi non ancora chiari, ma non ho tempo per disperarmene perchè ho da correre alla ricerca della perfezione di cui sopra. Per i pregi purtroppo non c'è più spazio. Ballerina mancata, nella prossima vita vorrei fare l'ereditiera depressa, scrittrice nel tempo libero. Sogni nel cassetto: pubblicare un libro e girare il mondo.

giovedì 7 marzo 2013

Il KiwiPeloso, ovvero la tipa che ci fa le pulizie una volta ha settimana,

mi ha telefonato dicendomi che questo venerdì non verrà per un problema personale. proprio questa settimana in cui rantolo per la Gcasa autoproducendo sporcizia. sembra che tutte le forze cosmiche si siano alleate contro di me creando una sorta di varicella-team deciso ad annientarmi. (guardo troppe puntate di PLL). La Gcasa fa sfchifo sopratutto grazie al weekend in cui è stata (non) gestista da Ego. Tra le peggiori conseguenze si contano: adorato coltello di ceramica scheggato causa lancio delle stoviglie nel lavandino che lui è solito fare, tavolino ikea da sette euri sopravvissuto a tre anni di nostri piedi sopra ogni sera irrimediabilmente rovinato causa continuo appoggio di bevande calde e non senza essere pulito (e io che con la febbre mormoravo invano Ego metti un sottobicchiere alla Bree Van De Kamp), cassetto sotto al lavello abitato da famiglia di formiche grazie al continuo riporre la spazzola raccogli briciole piena di briciole senza svuotarla. Da tutto cio, oltre che a un ambiente che viola le regole igeniche di base stabilite nello statuto dei diritti umani, ne deriva anche una mia riflessione su quanto il coinquilino non sia per niente capace di stare al mondo, o meglio nella Gcasa, senza una presenza coscente della qui presente. questa cosa mi fa allo stesso tempo tanta tenerezza e tanto incazzare. Che in quasi tre anni di convivenza lui non abbia ancora memorizzato primarie regole da rispettare al fine che l'ambiente circostante già molto ristretto non ci invada implodendo in se stesso, lo trovo deludente sotto qualsiasi aspetto. sia che si tratti di una vera e propria mancanza a livello celebrale, sia che si tratti di una mancanza di volontà, come in effeti è. allo stesso tempo la cosa mi intenerisce perchè mi fa sorridere vedere uno che in casa sua non sa dov'è lo scolapasta. di una cosa che per me è all'ordine del giorno, lui ne ignora quasi l'esistenza. senza di me non è in grado di prepare un pasto perchè non sa dov'è la roba, roba che io tutti i giorni mal che vada tocco... per lavarla asciugarla, riporla. a dimostrazione del fatto che viviamo su due mondi diversi se pur così paralleli, con la piccola differenza che se io avessi bisogno di qualcosa in garage ci metterei sicuramente la metà del tempo a trovarlo da sola di quello che lui impiega a trovare il calzino con mie indicazioni vocali dall'altra stanza. e non è il solito discorso sugli uomini, su questa credenza, che poi per me è una giustificazione della donna tonna che ama un pirla, secondo cui gli uomini avrebbero davvero dei limiti mentali riguardo a certi argomenti, per me non esiste differenza tra il cranio femminile e quello maschile, esistono solo degli uomini idioti e degli uomini non idioti, ma anche nelle donne è così, come già detto in passato. Siamo arrivati a quel punto, siamo al punto in cui lui dipende da me e io dipendo da lui, in maniere completamente diverse. punto discutibilmente positivo,  a seconda di che lato si sceglie per guardarlo. se invece della varicella mi fossi rotta una gamba? mi immagino un mese e mezzo sul divano ricoperta di monnezza al termine del quale dovrei ricomprare tutta casa. Quando si vive così, in due in tutto, secondo me è fondamentale sapere che l'altra persona è in grado di sostituirti nel caso tu per qualunque motivo dovessi sopperire ai tuoi compiti, non dico allo stesso modo ma almeno con lo stesso risultato. ma ci piacerebbe se fosse così? ci sentiremmoo speciali allo stesso modo? a me in fondo piace ricevere la telefonata: dove sono i boxer neri? perchè pensare che lui senza di me è un povero pirla che va in giro senza mutande, addolcisce poi la spiacevole azione di stenderle e piegarle e metterle nel cassetto quelle mutande. 
non so se mi spiego.

2 commenti:

  1. Ho seguito il tuo consiglio e ho traslocato.
    Viva i Kiwi!!

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  2. probabilmente son cose che io non posso capire. Però non so. Mi si fanno in testa due immagini diverse: una di un tipo con cui stavo. Se immagino di impazzire e conviverci, se quello mi chiedesse dove sono le sue mutande, io sparirei dalla circolazione. Poi di un tipo con cui vorrei stare, se me lo chiedesse lui io probabilmente mi sentirei bene perché mi sembrerebbe di essere il suo punto fisso. Insomma, credo dipenda da quella roba che chiamano "quanto ci importa di essergli indispensabili"

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