della cucina sempre sporca. In compenso però, ho fatto il cambio stagione delle scarpe. ardua impresa che due volte l'anno mi porta via un sacco di tempo e energia, poichè lo spazio è pochissimo, le scarpe sono tantissime e la testardaggine di Ego nel non voler buttare via nulla è durissima. Questa volta però siamo arrivati ad un accordo che rappresenterà la svolta. ho ufficialmente il permesso di mettere tutto i suoi vestitini da calcio e le scarpe che non usa più in brutali cartoni e depositarli in garage. non che prima non lo facessi, ma lui non se ne accorgeva. Sapere di avere vestiti/scarpe utilizzabili in un cartone abbandonato in balia dell'umidità invece di darli a qualche ente che li distribuisca a persone che ne hanno bisogno mi provoca un ragionevole disagio ma per salvare la mia relazione a volte devo abbandonarmi all'ignoranza anche io.
Ho fatto una borsa di mie scarpe che da anni sposto da un posto all'altro senza mettere e le darò a mia nipote, LaGrande, che porta un numero di scarpe in meno di me, segno indiscutibile del fatto che diventerà alta un metro e novanta quanto sua madre ma spero molto più bella. Questa consapevolezza mi fa venire il mal di stomaco perchè la mia piccola, che mi arriva ad altezza seno, ha solo nove anni per avere un 38 di piede, ma allo stesso tempo ha già nove anni e presto non la prenderò più un braccio.
Sapere di avere lo sgabuzzino in ordine e pulito, le scarpe in ordine e pulite, mi da un senso di pace e serenità senza prezzo. facendolo ho scoperto con gioia che nelle guarnizioni della mia lavatrice risiede un serpento nero da chissà quanto tempo...ma questo è un'altro discorso. Il cambio dei vestiti invece è tutta un'altra cosa, perchè se pur molto più lungo da fare mi lascia la possibilità di farlo a pezzi, un argomento per volta, andando avanti quanto voglio. Un giorno avrò la stanza degli armadi, una per me e una per Ego, nella sua non ci entrerò mai e gli lascerò la possibilità di lanciare i vestiti, tenere i calzini a pallino, le scarpe a vista, vomitarci dentro. io ci credo.
Mentre io sudavo sotto il faretto da tre euri del self, circondata da scatole di scarpe, Ego ridava un senso a un garage che non era più un garage. quando stamattina ho aperto le porte, ho sentito una soave musica nelle orecchie e in tutto il suo splendore mi sono ritrovata davanti a uno spazio vuoto e pulito con al fondo oggettistica varia di dubbia utilità ben riposta su scaffali e mensole. meglio di un orgasmo. non oso immaginare quale sarà la sensazione una volta eliminato il serpente e pulita la famigerata metà di cucina questa sera.
Mentre io sudavo sotto il faretto da tre euri del self, circondata da scatole di scarpe, Ego ridava un senso a un garage che non era più un garage. quando stamattina ho aperto le porte, ho sentito una soave musica nelle orecchie e in tutto il suo splendore mi sono ritrovata davanti a uno spazio vuoto e pulito con al fondo oggettistica varia di dubbia utilità ben riposta su scaffali e mensole. meglio di un orgasmo. non oso immaginare quale sarà la sensazione una volta eliminato il serpente e pulita la famigerata metà di cucina questa sera.
Più tardi andrò ad apparecchiarmi, è arrivato, con largo anticipo rispetto alle previsioni. Non vedo l'ora di metterlo
perchè non vedo l'ora di toglierlo e avere i denti super dritti. mi
immagino un sorriso sgargiante che neanche Julia Roberts, peccato che i
miei denti se pur dritti non saranno mai così bianchi, anche solo per il
pacchetto di sigarette che mi fumo al giorno. Sabato sera una visione mi
ha traumatizzato, ho visto una tipa nel locale in cui eravamo, molto
molto carina finchè non ha fatto un grosso sorriso di ferro e elastici
colorati. Il mio apparecchio non è così, dovrebbe essere del tutto invisibile, ma ho avuto l'immagine
di me struccata con gli occhiali e quel coso in bocca e ho smesso subito
di mangiare. La mia determinazione nell'avere il dente dritto mi ha
fatto andare dritta all'obbiettivo e solo adesso mi accorgo che in
questi mesi di impronte, attese e incazzamenti vari non ho pensato
nemmeno una volta concretamente al fatto che quel coso dovrà stare nella
mia bocca per i prossimi nove mesi. una gravidanza. dovrò viaggiare
perennemente con lo spazzolino in borsa, paranoiarmi per ogni bibita
fuori pasto, rispettare precisamente la sostituzione delle mascherine,
avere sempre un appuntamento dal dentista. ma sopratutto, avere quel
coso in bocca. quando ci ho pensato, ho pensato all'ufficio
principalmente e in ufficio già vado con
gli occhiali e ci andrei pure in pigiama se fosse necessario. non ho
pensato che lo avrò in giro il sabato, la domenica, a fare la spesa,
nelle uscite con "amici", in vacanza, al mare, in montagna, al
supermercato. Lo avrò sempre e davanti a chiunque. certo, se vedo
passare Bred Pitt posso sempre girarmi, togliere la mascherina e lanciarla
via.... ma se Bred arrivasse da dietro e mi cogliesse di sorpresa?
Sono cose che vanno considerate queste.
ormai è fatta e non mi resta che sperare che lui avverta prima.
ed eccone un'altra del cambio stagione... :-)
RispondiEliminaIeri ho azzardato pure io il cambio stagionale, che poi ti diró...sposto solo le cose dall'asta alta a quella bassa dell'armadio!:D non parlarmi delle cose che giacciono inutilizzate; ci devo scrivere un post. Dunque c'è H&M che ritira i vestiti usati e dá un buono sconto di 5€; poi c'è la cantina, qualche parente o ente benefico...sto in balia di questi pensieri:-)
RispondiEliminaIl tuo é uno dei pochi blog che leggo sempre con piacere
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