Informazioni personali

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Ufficialmente sono un'impiegata commerciale e tento di vendere qualcosa all'estero in un orario part-time che di part-time ha solo il nome. Nell'altra parte del "time", quella immaginaria, sono una casalinga disperata. Vivo da sei anni nella Gcasa con un megalomane egocentrico spesso in preda a deliri di onnipotenza che qui chiamo amorevolemente Ego e recentemente pare sia diventato mio marito, una Ggatta convinta di essere la padrona di casa e un Ggatto suo sottoposto. Sono sociofobica, germofobica e un altro paio di cose che finiscono con "obica". Sono silenziosa, amo le parole ma uso scriverle piuttosto che buttarle al vento. Dico sempre esattamente quello che penso ma solo se interpellata - quando apro bocca o ho fame o sono incazzata. Maniaca dell'ordine, del pulito e in generale della perfezione ma non a casa mia. Sono una tormentata, per motivi non ancora chiari, ma non ho tempo per disperarmene perchè ho da correre alla ricerca della perfezione di cui sopra. Per i pregi purtroppo non c'è più spazio. Ballerina mancata, nella prossima vita vorrei fare l'ereditiera depressa, scrittrice nel tempo libero. Sogni nel cassetto: pubblicare un libro e girare il mondo.

martedì 2 aprile 2013

Ho iniziato la giornata

seduta accanto alle colleghe, boiler compreso, al freddo e al gelo ad aspettare l'elettricista perchè nonsisaquandoeperchè siamo rimasti senza luce. Ho bevuto un caffè procacciato con una bella camminata umida nel prato che sapara la palazzina uffici dalla fabbrica, con l'occhio vitreo e la frangia da sono in ritardo - al semaforo me la sistemo, e poi li becco tutti verdi. un caffè già un po freddo con nelle orecchie discorsi su placente e acqua rotte spontanamente o dall'ostetrica (cosa???). scusate se non sono di buon umore.
C'ho Ego depresso. come si direbbe al nipote "mangia a zia", dai. Mal di stomaco da venerdì sera e scatti da ParanormalActivity durante il sonno. Tutte le promesse che gli ha fatto il suo capo si sono rivelate fandonie, non ha intenzione di dargli un euro di quelli per cui lui si è fatto il mazzo da un anno a questa parte ed essendo uno stronzo gli ha pure detto che non se li è meritati invece di ripiegare sulle solite scuse di azienda in perdita, crisi e regressione. E se io lo chiamo Ego, un motivio c'è. Dagli martellate sui maroni, fagli la ceretta alle gambe con le pinzette da sopraciglia, aprigli la specchiera sopra al lavandino mentre si lava i denti, ma non dirgli che non è stato abbastanza bravo. potrebbe morire lì, sul colpo, di crepacuore... o buttarsi volontariamente dalla prima finestra aperta. Venerdì sera per poco non faceva morire me, ha ben deciso di fermarsi in una piazzola di sosta mentre veniva a casa e sfogare la sua crisi lì, in macchina, lontano da me, senza degnarsi di rispondermi al telefono. Mi sono passati i peggio pensieri nella testa, ho vissuto la mezz'ora più spaventosa della mia vita, a pensare che mi avrebbe lasciata e se ne sarebbe andato a fare l'emerita sul K2. Ho fatto il possibile per rassicurarlo, per calmarlo, gli ho promesso che si sarebbe risolto tutto e lo avremmo vissuto insieme, che io ci sarò sempre per lui qualsiasi cosa accada. I giorni seguenti li ha passati in uno stato di scazzo perenne e quando ho provato a dirgli qualcosa mi ha mangiato viva fino alla osso, per concludere in bellezza sabato sera quando mi ha scaricato addosso tutta la sua rabbia verso il mondo, prima ero il suo capo, poi suo padre, poi la sua compagna cattiva e egoista, poi i nostri problemi , poi il conto rosso. Mi ha demolito al punto che ieri quasi non riuscivo a guardarlo in faccia, non che abbia dovuto farlo spesso dato che ha passato la giornata con gli amici senza degnarmi di uno sguardo e io sono stata costretta a stare con le "donne". ieri l'ho visto felice come non lo vedevo da molto, correre come un piciu dietro a un pallone, cantare canzoni sceme con la birra in mano. Non puo essere felice con me in questo periodo perchè io rappresento tutti i suoi problemi, il fatto che venerdì prossimo sarà il nostro anniversario e non potrà farmi un regalo, la mia faccia sempre insoddisfatta delle nostra vita e di lui. sue parole, non mie. se solo conoscesse la metà di quello che ho in testa e si rendesse conto quanto è lontano da quello che lui crede. non sono stata capace di fargli capire che la mia vita gira intorno a lui in questi quattro anni? e sopratutto che nonostante le difficoltà non vorrei che fosse diverso da così?
Io non lo so come si fa in queste situazioni. lui è sempre stato quello che stava bene e al massimo si prendeva le mie di crisi. sopportando, rassicurandomi, a volte spronandomi ad uscirne. Io sono fondamentalmente una persona egoista, se c'è qualcuno vicino a me che sta male io scappo a gambe levate per paura che il suo dolore si impossi anche di me manco fosse il demonio. sarò capace di sopportare questa situazione? quanto durerà questa situazione? e le conseguenze quali saranno? sparirà la paura che ho avuto, il dolore che ho ingoiato, le parole che ho sentito, la freddezza che non mi ha toccato? spariranno spontanemanete insieme alla sua crisi e tutto tornerà normale? non ne ho idea, non so di cosa sto parlando ed è proprio questo a spaventarmi. devo portarlo dal medico? mettergli dello xanas nel cibo di nascosto? Sono così pessima da avere anche pensato per un attimo di prendergli quel animaluccio che tanto vorrebbe e che magari così si risolvesse tutto, bam, con uno schiocco di dita. ma anche di scappare in Brasile, o di mandarci lui torna quando stai meglio caro. perchè io sono per le soluzioni veloci, non semplici o indolore poco importa, purchè sian veloci. 
E' un momento della mia vita, forse il primo, in cui mi sembra che tutti i pezzi siano al posto giusto. Il mio lavoro va alla grande e mi riempe di soddisfazioni, mio padre sta bene ed è a casa, io mi sento bene, Ego per quanto ancora ci siano buchi vari nel nostro rapporto, c'è e (credo) mi ama. Non posso pensare non potrebbe andare meglio ma sono felice perchè non è solo un potrebbe andare peggio come è stato sempre negli ultimi anni. Dovrò ignorare questo, chiudere la mia pseudofelicità in qualche angolo buio dentro e lasciare entrare la sua insoddifazione per poterlo davvero aiutare? saprò farlo? ed è giusto farlo? Come funziona questa cosa, come si puo essere una coppia, vivere la vita in simbiosi e poi a un certo punto uno dei due è felice e l'altro no. come si fa? cosa succede? vorrei davvero avere qualcuno a cui chiederlo, e l'ho chiesto a miacuginanevrotica, che per quanto nevrotica ha comunque una relazione sana con lo stesso uomo da quindici anni e il suo consiglio è stato l'opposto di quello che credo di dover fare: ignoralo, non trattarlo diversamente, non fargliene passare nessuna, non servirebbe a niente, prima o poi dovrebbe tornare alla reltà. è tuo dovere manetenere tutto intatto in modo che per lui sia chiaro che la vita va avanti che lui sia in crisi o no. Non è quello che vorrei io se fosse al suo posto, vorrei vedere almeno che lui è consapevole della situazione e si comporta prendendone atto.. credo che l'indifferenza da parte mia potrebbe solo portarlo a sentirsi più solo e a chiudersi in se stesso. Ma non lo so se sto facendo la cosa giusta o no.

4 commenti:

  1. Oh! Che situazione...
    Direi che...capita! Capita, come è capitato a me che il mio lui è andato in crisi profonda ed è andata a fare l'eremita, sì, per 4 mesi...Ho resistito Micol, e non so come, forse per amore dei figli, o forse per amore nei suoi confronti. Ho resistito e ho aspettato. Gli ho fatto fare tutti i suoi porci comodi, ma facendoglieli pesare tutti quanti. Ma non mi sono tirata indietro tutte le volte che ha provato a tornare da me. Finchè è tornato definitivamente (spero).

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  2. Ciao Cara! ci sono, scusa la latitanza e COMPLIMENTI per il nuovo look e nome del blog! PERFETTO! mi piace tantissimo! Valeva la pena di aspettare!

    Dunque, se lui non è felice fra poco non lo sarai più neanche tu, o meglio, non lo sarai più come ora.... Quando ci si ama se l'altro non è felice non si riesce più ad essere felice per cui, secondo me, bisognerà vivere questa crisi insieme in cui lui soffrirà di più perché tenderà al basso e tu di meno perché tenderai all'alto ma, insomma, toglierà un po' di lustro alla tua miglior gioia. Sono fasi della vita, Ego si riprenderà presto e tu sarai per un po' il suo capro espiatorio quotidiano... anche a questo serve avere una compagna o un compagno... con qualcuno ce la si deve ben prendere no? poi vedrai che passerà.
    E' un ragazzo in gamba e il suo capo è uno stronzo. ne uscirà. sono curiosa di sapere come ma ne uscirà!

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  3. niente è peggio di un caffé già quasi freddo. E' una cosa che ofio, profondamente. Quasi quanto il cattolicesimo, direi, se quella non fosse una piaga sociale.

    per il resto, io non ne capisco nulla, lo sai, ma se una situazione cambia, in questo caso in peggio per Ego, mantenere tu gli stessi comportamenti, mi pare una forzatura fuori luogo e mi sa molto poco fruttuosa. Se lui non ha capito l'importanza che ha per te, tu puoi fargliela sentire ora, magari. So che è facile da dire e meno da vivere.

    Aspettarsi è il vero gesto d'amore, a morir l'uno per l'altro son buoni tutti (cit.). Che è una frase che ho letto di recente e che, guarda che caso, arriva a pennello.

    abbraccio!

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  4. Maddai! ma quello di tua cugina è un consiglio orrendo! Terrorismo psicologico! E' molto bello ciò che cita Lady Marica; se l'avessi letto anch'io, l'avrei citato.

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