il cagotto del capo. mi sono sempre chiesta se questi personaggi, questi capi onnipresenti, instancabili, immortali, siano fatti della nostra stessa materia oppure no. e non tanto perchè sembrano non ammalarsi mai, ma perchè quando un dipendente si fa quei due giorni/tre di mutua ogni sei mesi giustificati da influenza di stagione, gastrointerite, dissenteria et simila, i loro commenti partono dall'alto come se loro godessero di una totale immunità a certe cose e noi invece fossimo esseri inferiori che vogliono, desiderano, bramano ammalarsi. Ora me lo immagino in pigiama, quello il cui acquisto deve a me, sul divano a leggere un qualche suo libro delle palle che gli metterà in testa nuovi mantra con i quali ce le farà a fette per i prossimi venti giorni, con le occhiaie da didisdratazione. graziesignoregrazie, sembra essere davvero una settimana fortunata questa. lunedì mi sono presa la giornata di ferie per presenziare alla laurea del Cognato. Il Cognato laureato è stato qualcosa di davvero emozionante, dopo sei anni di università al ritmo di unesameepoimiriposo intervallati da saltuari lavori alla coop, sbronze e dormite epiche, mesi sabbatici, cazziatoni della consorte Lady D, nessuno si aspettava che il grande giorno prima o poi sarebbe arivato. Se n'è stato zitto zitto fino a dieci giorni prima e poi ci ha stupito con effetti speciali portando a casa un bel novantatre e chi si è visto si è visto. L'evento è stato accolto con grande gioia nella famiglia, o almeno in quella parte di famiglia che si frequenta, sopratutto perchè il Cognato è il primo laureato del cognome tutto, più esatattamente di tutti i due/tre figli che ognuno dei sette fretelli/sorelle di mio suocero ha generato. Grazie all'evento io e Ego abbiamo passato la prima giornata intera insieme dopo un mese di saluti serali veloci e assonnati. La scorsa settimana è finito anche il benedetto corso che lo ha tenuto impegnato tre sere a settimana da novembre. non ha aperto il libro che giace bello che incelofanato sulla scrivania tutt'ora, la sera prima dell'esame era intenzionato a farlo ma la partita in tv e il sonno incalzante glielo hanno impedito... eravamo quindi convinti che avrebbe ripetuto l'esame il mese prossimo, andava lì giusto a farsi una risata. e invece non solo ha passato l'esame ma è stato anche quelllo che ha ottenuto il punteggio più alto del suo corso, novanta punti su cento. Secondo me Ego era uno di quei compagni di classe che odi perchè non fa mai una mazza ma poi inspiegabilmente prende otto e tu stronzo che t'ammazzi di studio a stento porti a casa un misero sei.
Finita anche questa esperienza, insieme alle domeniche lavorative, pare che da questa settimana ritorneremo ad avere un vita di coppia oltre che di coinquilini - sabato escluso. Per me significa anche dover cucinare una cena tutte le sere e non ci sono abituata, insieme alla bella novità del pranzo in ufficio coi colleghi che abbiamo la saletta pranzo con il frigo e il microonde. orrore. quando per un corso, quando per gli orari del lavoro, quando per trasferte varie, in quattro anni di convivenza non penso di aver mai cucinato un pasto tutte le sere di una settimana. per non parlare del pranzo, mai considerato, essendo sola ho sempre mangiato avanzi se non andavo a cibarmi dai miei. un mondo nuovo quindi, questo che mi vuole così creativa da portare in tavola qualcosa due volte al giorno tutti i giorni. Negli anni mi pare che la Gfamiglia prenda sempre più sembianze umane e la Gcasa la segua a ruota. Da quando la pelosa è con noi la sottoscritta passa più tempo in casa avendo quindi più tempo per fare cose come passare una scopa, pulire il gas, dare una passata ai sanitari. il lavoro nuovo di Ego ci permette di cenare all'ora in cui normalmente si cena e piano piano vedo una casa sporca, in disordine e poco vissuta con due tipi al telefono che corrono e mangiano una schifezza in piedi, trasformarsi in una casa vera, che odora di vita e ragù, con voci ma anche soave silenzio all'interno. e devo dire che la cosa non mi dispiace.
Oggi qui è grigio e pioviginoso ma fino a ieri sembrava davvero che la primaverà fosse alle porte e questo ha risvegliato in noi la voglia di accendere la Gmoto. urge quindi racimolare il necessario per l'acquisto del mio giubotto, ultimo elemento necessario ad iniziare la stagione... per il resto, microfoni e chincaglierie varie, c'è da aver pazienza. oggi è mercoledì ventisei e del mio stipendio nessuna traccia ma quasi sembriamo non accorgercene più qui, a dimostrazione del fatto che è proprio vero che nella vita ci si abitua a tutto.
i microfoni nel casco sono il male! Inutili, non si sente nulla e se devi comunicare con lui basta una ginocchiata nei reni, capirà che c'è qualcosa che non va...
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