Informazioni personali

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Ufficialmente sono un'impiegata commerciale e tento di vendere qualcosa all'estero in un orario part-time che di part-time ha solo il nome. Nell'altra parte del "time", quella immaginaria, sono una casalinga disperata. Vivo da sei anni nella Gcasa con un megalomane egocentrico spesso in preda a deliri di onnipotenza che qui chiamo amorevolemente Ego e recentemente pare sia diventato mio marito, una Ggatta convinta di essere la padrona di casa e un Ggatto suo sottoposto. Sono sociofobica, germofobica e un altro paio di cose che finiscono con "obica". Sono silenziosa, amo le parole ma uso scriverle piuttosto che buttarle al vento. Dico sempre esattamente quello che penso ma solo se interpellata - quando apro bocca o ho fame o sono incazzata. Maniaca dell'ordine, del pulito e in generale della perfezione ma non a casa mia. Sono una tormentata, per motivi non ancora chiari, ma non ho tempo per disperarmene perchè ho da correre alla ricerca della perfezione di cui sopra. Per i pregi purtroppo non c'è più spazio. Ballerina mancata, nella prossima vita vorrei fare l'ereditiera depressa, scrittrice nel tempo libero. Sogni nel cassetto: pubblicare un libro e girare il mondo.

lunedì 7 aprile 2014

Oh miei fedelissimi lettori

che da giorni vi strappate capelli persi nei miei silenzi... non state lì impalati, datemi una mano. L'analista sabato ha scritto in stampatello APATICA e più io parlavo più lei aggiungeva una sottolineautura finchè ha dovuto cambiar foglio.
Come uscire da questa ragnatela emozionale che vede Micol ridotta a uno straccio, che rendiamo grazie se ancora si trucca per uscire di casa, senza obbiettivi di vita, energie e voglia di vivere? Bisogna darsi una svercia, così si dice a casa mia. Facile a dirsi. 
Sabato mi sono fermata lungo il tragitto verso casa dove ero praticamente certa di trovare una pochette scamosciata e una stola rosa antico. non li ho trovati naturalmente e questo ha dato il colpo di grazia al mio umore che ha fatto sì che sprecassi tutto il seguente pomeriggio dietro a una torta che è venuta una merda. chiudo ufficialmente i battenti con la storia delle torte in pandispagna, sac à poche e tutti i suoi amici. the end. la prima che ho fatto per il compleanno di Ego a ottobre 2013, era brutta ma buonissima. Una prelibatezza tanto da farci dire che alla pasticceria glie fa na' pippa. da lì a seguire altre tre in un degenero totale per finire con quella di sabato: pan di spagna di pietra, asciutto da rimanerti sul groppone e panna che non è montata, zuccherosa da diabete. pasticceria aspettami che arrivo, ho chiuso, che l'ultima cosa di cui ho bisogno in questo momento sono fallimenti sbatutti sul muso. Così il cambio stagione degli armadi non l'ho nemmeno iniziato. Ho anche dormito un ora e mezza sul divano, in posizione fetale ricoperta di cuscini perchè non avevo voglia di tirare già una copertina dall'armadio. avete mai provato a coprirvi di cuscini? assicuro che funziona, tengono caldo e mobido, ovviamente scordatevi di girarvi, dovete dormire immobili. Cinque anni di fidanzamento, che stona parecchio all'orecchio dato ormai il condizionamento da telefilm americani, sembra che io sia promessa in sposa da ormai un cinquennio, ma come si potrebbe meglio dirlo? cinque anni che stiamo insieme. Ed Ego non è venuto a casa nè a pranzo nè a cena, ma già si sapeva, qualsiasi azienda per cui lui va a lavorare prepara il calendario degli eventi in base alle nostre festività più care, da fornire insieme ai documenti per il contratto grazie. E' arrivato alle undici e io mi sono fatta trovare in completissimo smutandato leopardato, unica nota positiva della giornata. Mi ha stupito con uno smartbox per un weekend che probabilmente utilizzeremo a maggio per andare a Venezia, non me lo aspettavo e devo dire che era proprio quello che mi ci voleva, anzi ci ci voleva (ci ci??). Non passiamo quarantotto ore di seguito insieme dal lontano dicembre, in più l'idea di un weekend fuori porta ogni tanto mi ricarica le batterie. anche se dall'espressione odierna non si direbbe, sono contenta. Ieri poi era la giornata destinata all'anniversario che sabato non abbiamo potuto avere, sorpresa tuttta per me. siamo andati alle Cinque Terre, abbiamo visto Vernazza e Monterosso, pranzato in un posto meraviglioso Belforte, terribilmente chic e costoso. passeggiato ammirando i progressi dopo il disatro del 2011 che ha colpito queste terre. siamo ripartiti verso casa alle diciotto e ci siamo fermati a Recco a mangiare la famosa focaccia al formaggio che, lapidatemi, non mi ha fatto impazzire e rientrati nella Gcasa alle ventidue trovando una pelosa super incazzata e iperattiva che batteva il ditino sull'orologio. Una bella giornata, meravigliosa considerando quanto era che non ci prendevamo dodici ore per noi e solo noi. Al momento però la Gcasa versa in condizioni pietose, se penso che tra un ora e un quarto sono lì a dover gestire quel pattume ho voglia di buttarmi in cortile mentre passa il collega del magazzino con il muletto.
La comunione di mia nipote è esattamente tra quarantuno giorni e io bramo ad avere l'intero outfit nel mio armadio come se fosse domenica prossima. Quello che mi mette ansia è sapere di avere dei soldi lì in ballo da dover spendere, non si sa quanti e quando, pima finisco prima mi tolgo l'incombenza. peccato che come una scema ho iniziato dalle scarpe, perchè volevo quelle scarpe e avevo bisogno di un motivo per comprarle, e quelle scarpe sono rosa antico scamosciate, lì mortacci loro e di chi le ha inventate. Ho trovato la gonna come la volevo, di quelle lunghe lunghe con il sottogonna, e l'ho trovata blu. non credo avrò grosse difficolatà a trovare una blusa blu ma di pochette scamosciate quet'anno non se ne parla proprio, sopratutto se parliamo del colore rosa. Sabato andrò in centro con la S. e mentre lei si farà le solite quattro ore sotto il casco dal parrucchere io andrò in giro per Torino come una disperata con un budget ristrettissimo e una borsa contenente scarpe e gonna alla ricerca dei pezzi mancanti.
Come uscire da questa stato di catartica apatia? un po' di depressione ha detto l'amica psicologa, come se chiedessimo dello stracchino al banco dei freschi della coop. mia dia un p' di quello. un po' quanto esattamente? e come? perchè? ma sopratutto come si fa? come si toglie, come se ne esci, come me la levo di dosso prima che i sensi di colpa mi uccidano? senso di colpa per il tempo sprecato, per un sabato pomeriggio che poteva esser produttivo e non lo è stato, per un sorriso negato a Ego che questo weekend se lo meritava proprio, verso me stessa che ce l'ha messa tutta in questi mesi per fare la guerriera senza paura che non crolla neanche se la spingi e ora sta sputtanando tutto. come diceva un mio vecchio compagnio di studi parlando della fidanza ipercattolica che glie la dava una volta ogni dieci giorni: mi sento in colpa pure se cago duro.

6 commenti:

  1. Mhhhh...no no no no no, non va bene! Cioè si, ogni tanto ci sta di stare un po' depressi...mica si può essere sempre pieni di energia e felici...Però, mi raccomando, che sia solo un periodo!!! Se no vengo fin là a strapparti non uno, ma cento sorrisisi!

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  2. nuuu micol! stay happy!!!
    .. i giorni tristi sono necessari per avere poi delle gioie immense! :)

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  3. forza forza forza!!!! Con la tua fortuna, il muletto girerà giusto quel metro prima che ti atterri e resterai ingessata senza la possibilità di indossare quelle meravigliose scarpe... che scherziamo???
    Forza, lascia perdere i cuscini e vai!!! ^_^
    ps: beata te, parli di completini leopardati... esistono ancora??? =.=' ...bella notizia...

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  4. Ti capisco, questo weekend è stato davvero duro anche per me.. speriamo, quindi, che questa settimana sia piena di cose belle! Un bacione :*

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  5. Io sono appena tornata da tre settimane di sole, mare e un dimenticato entusiasmo. Umore nerissimo. Riprendiamoci, su su su!

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  6. Micol: Bijoux Brigitte, Asos (su internet), nel peggiore dei casi i China hanno tutto, oppure ancora ebay... io sono la maga del cercasuinternetchelotrovi dato che di tempo per girare per negozi ne ho meno di zero... cerca cerca che trovi ;)
    e cacchio eri così viciiiinaaaaa

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