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Ufficialmente sono un'impiegata commerciale e tento di vendere qualcosa all'estero in un orario part-time che di part-time ha solo il nome. Nell'altra parte del "time", quella immaginaria, sono una casalinga disperata. Vivo da sei anni nella Gcasa con un megalomane egocentrico spesso in preda a deliri di onnipotenza che qui chiamo amorevolemente Ego e recentemente pare sia diventato mio marito, una Ggatta convinta di essere la padrona di casa e un Ggatto suo sottoposto. Sono sociofobica, germofobica e un altro paio di cose che finiscono con "obica". Sono silenziosa, amo le parole ma uso scriverle piuttosto che buttarle al vento. Dico sempre esattamente quello che penso ma solo se interpellata - quando apro bocca o ho fame o sono incazzata. Maniaca dell'ordine, del pulito e in generale della perfezione ma non a casa mia. Sono una tormentata, per motivi non ancora chiari, ma non ho tempo per disperarmene perchè ho da correre alla ricerca della perfezione di cui sopra. Per i pregi purtroppo non c'è più spazio. Ballerina mancata, nella prossima vita vorrei fare l'ereditiera depressa, scrittrice nel tempo libero. Sogni nel cassetto: pubblicare un libro e girare il mondo.

martedì 24 giugno 2014

Roba da Gatti: Romanticherie

Questa è LA settimana, la settimana X.
Un anno fa oggi rientravo da Londra e tra quattro giorni mio padre moriva.
Avevo le valige da svuotare, la casa da rassettare, un' overdose da contatto con mia madre da smaltire. 
così sono andata poco da lui, forse una volta soltanto. l'ho visto poco quella settimana.
Il vuoto poi, un vuoto che ancora oggi è lì. un vuoto di voci, le nostre, in mille discorsi, racconti, risate. 
un vuoto di sorrisi, che come mi sorridevi tu non mi sorride nessuno. 
un vuoto di occhi, i tuoi occhi a scrutarmi per non perdersi mai nulla, un malumore, un dispiacere, una preoccupazione... e non sbagliavi mai. 
Sei il vuoto, un buco enorme che ci mettevo dentro di tutto ma non bastava mai, finchè è arrivata lei. 
Non riempe il tuo spazio, nemmeno ci prova, ma è un altra, l'unica che ci sia mia stata oltre alla tua, voce, altri occhi, un altro sorriso che lei non fa perchè i gatti, dicono, non sorridono, eppure quando la guardo so bene se mi sta sorridendo o mi sta mandando affanculo. 
E' arrivata e ha spiazzato tutto, mi ha spiazzato, ha rotto gli schemi, ha spento la musica assordante che si è accesa sabato alle diciannove e trenta un anno fa. 
L'ho voluta io, da un giorno all'altro, e fino al giorno prima un animale mai piu, che poi ti affezzioni e soffri, che poi mi riempe la casa di peli, che non voglio togliere merda a palette.
E in quei giorni in cui la tua mancanza mi toglie le forze lei sembra saperlo, si mette sul mio petto con il muso a pochi centimetri dal mio e mi fissa con quegli occhioni grandi, e io penso che è la cosa più bella che mia sia mai capitata, lei pensa chissà, forse che vorrebbe dei croccantini, ma in quel nostro guardarci io ci trovo il senso della vita, della mia, della tua, della nostra.

Ti avrebbe fatto impazzare la mia Gigghi papà



 http://notimetodespair.blogspot.it/2014/04/roba-da-gatti.html 

Partecipa anche tu a Roba da Gatti, la rubrica felina del martedì. basta una foto, un breve aneddoto, un pensiero sul tuo amico peloso... e poi vieni ad aggiungere il tuo post qui sotto!  

9 commenti:

  1. Già un anno... Poi si trova la forza e l'amore altrove e tu le hai trovati in Gigghi. Ti voglio bene, Ale

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  2. ti abbraccio forte micol!!!
    la gigghi ha degli occhi meravigliosi! :)

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    1. La Gigghi ringrazia Katie, e io mi prendo volentieri il tuo abbraccio!

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  3. Un abbraccio stritoloso, a te e alla Gigghi!

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  4. Mi sono emozionata. Capisco bene quello che provi, un gatto è questo e altro.
    Ti abbraccio fortissimo.

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  5. "lei pensa chissà, forse che vorrebbe dei croccantini"...
    E' il dubbio che mi viene ogni volta che i miei miciozzi mi fissano negli occhi. Amy addirittura fa la spudorata, mi struscia il muso contro il naso ripetutamente per interi quarti d'ora ad occhi chiusi, pare quasi che stia godendo (nel senso più lussurioso del termine), e io prima di pensare se sia affetto o no, faccio mente locale e mi chiedo in che stato sono le ciotole. Lei è l'unica che lo fa anche a crocchi full. Gli altri solo per interesse: ciotole riempite, coccole finite. Ma io mi voglio illudere lo stesso che non sia così. Tanto loro non lo sapranno mai.
    Bella questa tua pagina.

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