Informazioni personali

La mia foto
Ufficialmente sono un'impiegata commerciale e tento di vendere qualcosa all'estero in un orario part-time che di part-time ha solo il nome. Nell'altra parte del "time", quella immaginaria, sono una casalinga disperata. Vivo da sei anni nella Gcasa con un megalomane egocentrico spesso in preda a deliri di onnipotenza che qui chiamo amorevolemente Ego e recentemente pare sia diventato mio marito, una Ggatta convinta di essere la padrona di casa e un Ggatto suo sottoposto. Sono sociofobica, germofobica e un altro paio di cose che finiscono con "obica". Sono silenziosa, amo le parole ma uso scriverle piuttosto che buttarle al vento. Dico sempre esattamente quello che penso ma solo se interpellata - quando apro bocca o ho fame o sono incazzata. Maniaca dell'ordine, del pulito e in generale della perfezione ma non a casa mia. Sono una tormentata, per motivi non ancora chiari, ma non ho tempo per disperarmene perchè ho da correre alla ricerca della perfezione di cui sopra. Per i pregi purtroppo non c'è più spazio. Ballerina mancata, nella prossima vita vorrei fare l'ereditiera depressa, scrittrice nel tempo libero. Sogni nel cassetto: pubblicare un libro e girare il mondo.

venerdì 12 settembre 2014

Ieri pomeriggio

il capo arriva con un paio di tacchi dodici in mano e Madame dietro a piedi nudi con espressione provata. Li guardiamo come si guarda il postino mentre ti porge una cartella di Equitalia. siamo stati in coda due ore in tangenziale questa è stata la spiegazione. il perchè lei, che supponiamo avesse male ai piedi, non li abbia riposati seduta in macchina ma preferisca farsi un cortile dove girano macchine e camion di ogni tipo e provenienza con i suoi piedini fatati a nudo, non ci viene spiegato. fattostà che lui mi dice che per oggi pomeriggio, e solo più per oggi pomeriggio - e siamo alla terza settimana consecutiva che lo afferma - possiamo anche ancora stare a casa, basta che mi metto d'accordo con l'altra collega che o stiamo tutti a casa o tutti lavoriamo. non faccio nemmeno in tempo a finire di ascoltare le sue stronzate che la collega in questione mi chiama per pormi il quesito al quale io comincio a rispondere dicendole che lavorativamente parlando queste tre ore non mi cambierebbero la vita ma tuttavia son sotto di ferie da un pezzo, per cui che faccia lei ma in conclusione io starei volentieri a casa - se c'era bisogno di specificarlo - in contemporanea Madame starnazza cose dal balconcino, dal quale tra l'altro senza scarpe spunta a mala pena con la fronte rugosa. la collega, che ha ascoltato con un orecchio me e con l'altro lei, dice per tutte e due stiamo a casa quindi? e Madame urla eh ma chi risponde al telefono? Probabilmente chi ha risposto tutti i venerdì pomeriggio da maggio ad oggi, ovvero nessuno. 
Morale della favola... oggi si lavora. Siamo nelle mani di due folli.
E oggi poter stare a casa mi avrebbe fatto un gran comodo.
Ieri è stato molto peggio di come avevo previsto - non l'addio al nubilato, quello è stato molto meglio. ne racconterò insieme al resoconto matrimonio - ho dovuto fare delle corse disumane per riuscire ad arrivare dieci minuti in ritardo e non due ore. Tutto grazie a lui. il mio compagno onnipresente, colui con cui condivido ogni avventura, ogni viaggio, ogni vacanza, ogni disgrazia, ogni fallimentare raptus sessuale, colui che mai mi lascia sola quando proprio vorrei esserlo, lui che sa sempre come sorprendermi. Il ciclo. E' arrivato ieri pomeriggio con i suoi ormai scontatissimi cinque giorni di anticipo e io avevo, ovviamente, perizoma e pantaloni bianchi che metto raramente e per la prima volta nella mia vita mi sono sporcata, che manco in terza media quando tenere sotto controllo la situazione risultava assai difficile - chiedo scusa agli eventuali penedotati che passeranno di qui. Grazie al cielo avevo una camicia di jeans qui sulla sedia da non so bene quante settimane e me la sono legata in vita andando in giro per gli uffici con questa simpatica mise da teenager, ma non potevo di certo andare in quelle condizioni dall'estetista. sono passata da casa a cambiarmi, uscita nuovamente di casa ho trovato l'estetica dove vado solitamente a fare quelle tre lamapade all'anno chiusa, apnea celebrale. dopo due giri del paese in stato confusionale e altri due intorno a casa mia per cercare parcheggio, ho deciso di andare al centro estetico a fianco che ho sempre snobbato ...e si, la macchina avrei potuto metterla in cortile e andare a piedi ma ci tenevo a far passare la mezz'ora. sorpresa, la loro lampada dura venti minuti. venti. sono arrivata a casa a cinquanta minuti dall'orario di ritrovo con le amiche di miacuginanevrotica, ho lanciato la pappa alla pelosa, mi sono fiondata sotto la doccia e non ho respirato finchè finalmente non sono arrivata sotto casa di mia cugina. Oggi quindi il delirio continua, in pausa pranzo sono andata in lavanderia a ritirare la giacca di Ego che indosserà domani al matrimonio e a comprare due cazzo di posaceneri per la fiera, che mi dovrò mettere in valigia dato che me ne ero totalmente scordata e la merce è già partita. posaceneri uguali non ce n'erano così ho preso due coppettine da salsa in ceramica alla bellezza di otto euro l'una - di cui non chiederò rimborso perchè mi vergogno. partite pure con l'insulto libero - quando tra due ore uscirò di qui dovrò di nuovo passare al bancomat perchè gli sposi vogliono anche il regalo, passare al supermercato a comprare qualcosa x cibarci, darmi alla depilazione fraudolenta e minuziosa, alla manicure e alla pedicure, prepare tutte le cose per domani sia per me che per Ego che dopo cena obbligherò a controllare con tanto di lente d'ingrandimento ogni angolo, asola, cerniera e gli farò firmare una dichiarazione di conformità in triplice copia onde evitare cche si ripeta ciò che successe a maggio per la comunione di mia nipote - che se ve lo siete perse è questo post qui - stirare ancora due o tre cose per pura questione di spazio dato che poi per i prossimi dieci giorni nessuno stirerà, e magari anche preparare cena e mangiarla. Tutto ciò che concerne il matrimonio deve essere fatto oggi perchè domani temo che a malapena riuscirò ad essere in chiesa in tempo, alla peggio con tutta la gente che ci sarà là dentro, perchè loro hanno davvero molti molti amici, nessuno si accorgerà della mia assenza. l'importante è che ci sia al lancio del riso e per le foto di rito sulla scalinata... che è lì che inizi a renderti conto che c'è Tizio e manca Caio. 
Ansia, mal di pancia, mal di schiena, sonno che ho fatto le due, senso di inadeguatezza e dubbi delle 24oreprima sul mio vestito - non chiedetevi quando mi sposo io che faccio, lo si festeggerà in rianimazione alle Molinette e via - ma sopratutto grande grandissimo senso di colpa verso la pelosa che questa settimana sto trascurando da morire, e se penso che la prossima sarà sola da giovedì a domenica perchè tanto Ego prima delle ventuno non è mai a casa, mi sento una grossa merdaccia immeritevole.     

Dato che come si puo ben intuire oggi non sto facendo una mazzaccia al lavoro, credo che domenica passato il caos matrimoniale mi arriverà una tranvata di consapevolezza sulla testa e che lunedì, martedì e mercoledì in ufficio li passerò con la lingua di fuori... quindi, se non riuscirò più a passare di qui prima di partire, a risentirci dopo il 21 con un gran sospiro di sollievo.

3 commenti:

  1. Andrà tutto benissimo e direi di cercare di non stressarti troppo x la fiera xchè la situazione della ditta mi pare davvero drammatica... o melodrammatica che sia ;) buon lavoro e buon matrimonio!

    RispondiElimina
  2. Sono giornate pienissime ma sono sicura che alla fine andrà tutto bene! In bocca al lupo :*

    RispondiElimina
  3. Lo dico sempre pure io che il ciclo rovina le nostre vite. A chi in un modo, a chi nell'altro. A me me la rovina semplicemente tornando.

    RispondiElimina

Io sono per l'insulto libero quindi, dai, che è gratis.. e non c'è neanche il codice captcha!