Informazioni personali

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Ufficialmente sono un'impiegata commerciale e tento di vendere qualcosa all'estero in un orario part-time che di part-time ha solo il nome. Nell'altra parte del "time", quella immaginaria, sono una casalinga disperata. Vivo da sei anni nella Gcasa con un megalomane egocentrico spesso in preda a deliri di onnipotenza che qui chiamo amorevolemente Ego e recentemente pare sia diventato mio marito, una Ggatta convinta di essere la padrona di casa e un Ggatto suo sottoposto. Sono sociofobica, germofobica e un altro paio di cose che finiscono con "obica". Sono silenziosa, amo le parole ma uso scriverle piuttosto che buttarle al vento. Dico sempre esattamente quello che penso ma solo se interpellata - quando apro bocca o ho fame o sono incazzata. Maniaca dell'ordine, del pulito e in generale della perfezione ma non a casa mia. Sono una tormentata, per motivi non ancora chiari, ma non ho tempo per disperarmene perchè ho da correre alla ricerca della perfezione di cui sopra. Per i pregi purtroppo non c'è più spazio. Ballerina mancata, nella prossima vita vorrei fare l'ereditiera depressa, scrittrice nel tempo libero. Sogni nel cassetto: pubblicare un libro e girare il mondo.

venerdì 10 ottobre 2014

Scrivere di sera mi inquieta assai,

le poche volte in cui l'ho fatto la situazione era tragica oppure giorni dopo sono accadute cose tragiche. non che oggi effettivamente ci sia molto da ridere, ma siamo fortunatamente molto lontani da tali esempi. In questo preciso istante, la pelosa ha deciso che il mio pestare sulla tastiera la infastidisce durante la sua accurata operazione di toiletta e mi ha azzannato con ferocia inaudita un polso. così, a gratis. Comunque, scrivo di sera perchè da dopo la fiera in ufficio c'è stato il delirio più assoluto e pare persistere, interrotto soltanto dalla mia assenza. ho disertato, per ben tre giorni, come mai avevo fatto in dieci anni di onorato servizio, nel pieno del caos più totale, in barba al senso del dovere. e l'ho fatto per: riordinare definitivamente l'archivio foto del pc di casa, decidere quali foto stampare per le nuove cornici e arrangiarle per la stampa nel primo giorno, stirare tutto l'arretrato da novembre 2010 ad oggi nel secondo giorno, pulire il forno e tutta la Gcasa, porte, finestre e porte finestre comprese nel terzo giorno. oggi sono rientrata in ufficio ad annusare le bombe esplose in mia mancanza, domani me ne andrò in centro con la S. per l'ultimo dei nostri sabato dato che nelle prossime settimane ci sarà il suo definitivo trasferimento in terra straniera per iniziare la sua nuova vita con il fidanzato adultero, domenica solita domenica in famiglia con Ego... e ci penso lunedì. Eh no, non sono diventata improvvisamente matta, non mi è partita la vena germofobica e per il neurone del decluttering ossessivo da cambio stagione è ancora presto. mi sono inventata di invitare suoceri e cognati tutti, che tutti fanno dieci, a cena da noi per il compleanno di Ego domenica prossima. non me l'ha chiesto Ego, non me l'ha proposto una vocina notturna con le corna, non ho coscienza del ricambiare gli inviti, non ho secondo fini, non ho falli da farmi perdonare. sono solo cretina. l'ho fatto in un momento di buio, sull'onda dell'entusiasmo con i muri appena pittati e la casa completamente sottosopra, ho chiesto a mio cognato di venire lui a mangiare una pizza e poi come un'idiota ho cinguettato anzi, venite tutti, chiamiamo anche i cesaroni, cognata, cognato, festeggiamo il compleanno! Ego mi ha lanciato uno sguardo di incredulità mentre sfregava una piastrella semidraiato sotto al divano ma vedendomi apparentemente lucida non ha indagato, ed era fatto. inculata. non fossi una signora aggiungerei a sangue. perchè i weekend sembravano ancora tanti, i soldi sembrano sempre più di quelli che sono, l'ansia da prestazione da lontano pare più gestibile. a mia discolpa c'è da dire che non potevo di certo prevedere che la Gigghi avrebbe deciso di farsi un carpiato sulle mensole della cucina e distruggermi due delle quattro botticine ikea delle spezie che chi mai l'ha usate quelle ma lì stavano tanto bene e mo' non dormo la notte perchè non so cosa mettere in quel buco. o che i pesetti delle tende, da sempre fuori misura, nessun ferramenta, ma proprio nessuno, sarebbe stato disposto a tagliarmeli e domenica con grande gioia di Ego ci gireremo tutti i self della provincia per trovare qualcosa che ci assomigli e mi tenga le tende perfettamente dritte senza spuntare antiesteticamente. o che gli stronzi fossero in dieci e che io i servizi li ho da sei così, oltre a farmi la figura di quella che non ha voglia di fare un cazzo perchè la pizza sarà d'asporto e la torta di pasticceria, farò pure la burina che inquina e non c'ha voglia di attaccare la lavastoviglie con i bicchieri di plastica. fortuna che mia suocera è un po' scema, col bene che le voglio, ma le cognate non lo sono affatto, aimè. Quindi va così, sono tre settimane che ogni giorno in pausa pranzo e dopo l'ufficio giro come una trottola in negozi di arredamento, tessili, self-service e propino pizze surgelate al coinquilino arrivando in extremis all'ora di cena, per fare quello che lagnavo di voler fare da mesi ovvero rinnovare un po' la casa. peccato che fatto così faccia schifo e sia un incubo. all'inizio mi ero pure detta che forse avere una scadenza fosse un bene, che forse se non la avessi avuta non avrei mai finito di farlo davvero... ma è una grande cazzata, una gara a godimento zero, neanche dovessero darmi un premio per il miglior maialino in ceramica ferma libri dell'anno. Ah, e come se non bastasse, in tutto questo non solo ci siamo decisi a dare un fratellino alla pelosa, lo abbiamo anche cercato, trovato, confermato e per il ponte dei santi arriverà, in tutti i suoi travolgenti 500grammi di pelo. che quando la ragazza che me lo darà mi ha detto te lo potrei portare il 15 le ho risposto no, ti prego no, io mi butto giù dal balcone e poi ci è voluto un tot per convircela che non eravamo due pazzi squilibrati e poteva fidarsi per l'affidamento. 
Oggi è arrivato il ciclo, con i suoi crampi, il suo mal di schiena, le sue botte di calore e il suo scazzo incalzante a ricordarmi che se non mi do' una calmata mi verrà un ictus, Ego mi ha fatto la grazia di avere un evento lavorativo che lo terrà fuori a casa fino alle ventitrè, così ho saltato a piè pari il momento cena e le natiche si stanno ricongiungendo con l'amato divano ciao, ma come stai, ma quanto tempo, che bello rivederti, quanto mi sei mancato, ti vedo in gran forma, forse un po' troppo...


7 commenti:

  1. Che bello leggerti la mattina ancora a letto. Sono certa sarà un successo!!!!

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  2. Finalmente un tuo post! Sono certa che la cena con il parentado sarà un successo, non ti preoccupare.. Poi non vedo l'ora di sapere qualcosa di più del nuovo fratellino della Gigghi :D
    A presto cara

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  3. Mandami dritte precise sui pesetti... te li cerco al mercato ;)

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  4. Tesoro, anche a me alle volte prendono ste idee cretine.
    Sarebbe saggio che ci fermassimo a vicenda quando ci parte ste brocca ;-))))

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  5. Ma sai che queste botte di matto prendono spesso pure a me? Poi gnente, passano. In bocca al lupo per il mega evento allora! :D

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  6. Ciao!
    Ho scoperto ora il tuo blog e.. mi piace assai! Sembri una personcina davvero piena di grinta!
    La cena col parentado è già accaduta? Se così fosse vorrei davvero sapere com'è andata, scommetto che ne uscirebbe fuori un raccontino molto interessante :)
    Che dire? Ti tengo d'occhio, e ti seguo!
    Se vuoi passare dalle mie parti mi farebbe piacere :)
    Minerva

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  7. Com'è andato il compleanno?
    qui in questo week end decluttering da cambio stagione! Raggiungimi! :-)

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