perchè ormai le cose vanno così da un tot. sono andate così a pasqua, sono andate così per i vari ponti dell'anno, sono andate così persino ad agosto. Stamattina era scontato, ovvio, sottointeso, che lunedì e martedì prossimo si lavorerà. fino a ieri era altrettanto scontato, ovvio, sottointeso che si sarebbe lavorato fino al 19 e a chiedere conferma venivi persino guardato storto. ovviamente, come tutte le volte, clienti e fornitori allertati anzitempo - con autorizzazione del capo - quindi nessuno ci cagherà di striscio pensando che siamo chiusi. Veniamo a far niente, veniamo a fargli la corte, a limargli le carte di credito. Ma poi, vogliamo parlare di gente che non sa dove piazzare i bambini a casa da scuola cinque giorni prima? dopo che ha liquidato babysitter e mandato in settimana bianca i nonni da due mesi? vogliamo parlare di chi ha fatto prendere a moglie o marito i giorni di ferie in base a quelli che dovevano essere i suoi per passare quei pochi giorni all'anno in famiglia tutti insieme? E' il rispetto umano a mancare, alla base di tutto. Sappiamo che questo è il loro modus operandi, sappiamo che considerano l'umanità tutta ad esclusione di loro stessi e parenti più stretti, alla stregua di loro strumenti ma ogni volta la naturalezza dei loro gesti è spiazzante come la prima. Se qualcuno non avesse casualmente menzionato la chiusura aziendale imminente, forse venerdì alle 16.45 nel salutarci ci avrebbero detto "a lunedì". Questa volta non sono stata capace di nascondere l'incazzaura e il mio capo ha pensato di tamponare dicendomi di prendere ferie se volevo, cosa che farò per il 29 e il 30 - anch'essi considerati lavorativi soltanto da oggi - con il buon motivo di essere a Barcellona. poi in realtà parto il 30, ma son dettagli. Per lunedì e martedì prossimo non mi sento di farlo, anche se le ferie le ho e verrò in ufficio a farmi il plnanning dei giorni a Barcellona, le colleghe verranno e non mi va di essere sempre la cocca del capo che fa il cazzo che vuole.
Ma mi pesa come se mi avessero levato la tredicesima, sostituito la sedia dell'ufficio con uno sbabello di vimini a spunzoni, vietato di fumare alla scrivania. Sono stanca, è stato un anno lavorativamente estenuante, ho fatto il giocoliere tutto il giorno, tutti i giorni, tutte le settimane, ho saltato pause pranzo e serate personali per rispondere a e-mail di clienti, whastappate assurde del capo, telefonate di fornitori con fuso orario inverso. Ho bisogno di riposarmi, ho bisogno di non vedere questo cazzo di posto per qualche giorno di seguito, di scaricarmi il cervello per affrontare un nuovo anno lavorativo che si prospetta ancora più tosto di questo. Grazie al cazzo delle feste comandate, che uno si passa in giro tra parenti, le ferie vere non sono quei giorni lì. E non ho Ego a casa, altrimenti questa volta gli avrei davvero ribaltato la scrivania addosso.
va bene fare il lavoro di due/tre persone da sola in sei ore senza punti di riferimento brancolando nel buio, prendendomi le colpe ma mai i meriti con uno stipendio da impiegata sempilce e un orario di merda.
ma io ogni tanto devo andarmene affanculo qualche giorno o prima o poi uccido tutti, e non ne faccio segreto.
va bene fare il lavoro di due/tre persone da sola in sei ore senza punti di riferimento brancolando nel buio, prendendomi le colpe ma mai i meriti con uno stipendio da impiegata sempilce e un orario di merda.
ma io ogni tanto devo andarmene affanculo qualche giorno o prima o poi uccido tutti, e non ne faccio segreto.
Questa è un altra settimana per nulla rilassante, devo ultimare i regalini handmade, impacchettare il resto, gestire un wc che perde acqua e dei pelosi che ci zampettano dentro e se ne vanno in giro a fare impronte, stolkerare l'idraulico perchè venga prima che la Gcasa si trasformi in un acquario, uscire con la B. domani sera, accompagnare mia madre nella scelta di un orologio per Ego a seguito di insistenti implorazioni. Sapere che da lunedì ero a casa e potevo eventualmente fare quello che non ero riuscita a fare prima o semplicemente rilassarmi, era un altra cosa. Correrò come una disperata fino alla vigilia e forse riuscirò a tirare un sospiro di sollievo un giorno intero prima di partire, ma probabilmente no perchè verrà fuori qualcosa di nuovo. E oggi gli spunto nel caffè. per citare Mara Maionchi, orca mignotta.
Che palle però!-_-''
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