scrivere all'alba. che son le h 9.32 eh, non è che non lo so, ma per me è l'alba. non dimentichiamo che è anche lunedì e che c'è la nebbia. Una volta scrivevo sempre a quest'ora - che poi era un ora prima, perchè si entrava in ufficio alle otto e mezza e io ero ancora una brava impiegata quindi arrivavo alle otto e quindici e alle otto e trenta ero già lì che scrivevo caffettata e fumata. Mi piace scrivere a quest'ora perchè sì, sono rincoglionita come una foca, ma i pensieri sono puliti, ligi, chiari. sono tutti qui dentro anche se non parlo e vedendomi da fuori pare il nulla che cammina con gli occhi stropicciati, dentro c'è tutto. poi si apre la bocca ed è come se l'oscurità delle parole usate male e dei convenevoli entrasse a fare la consueta confusione. Oggi è un giorno importante perchè senza capo, cosa ormai rarissima. Più invecchia più ci sta in mezzo ai coglioni, una volta non averlo in ufficio almeno un giorno a settimana era consuetudine, ora è il miracolo. attendo giorni come questo come si attende che la lavatrice abbia finito, programmando tutto quello che accenderai in sequenza non appena il più grande consumatore di kw della tua casa andrà a dormire. Programma di oggi: stampare i definitivi delle etichette per i miei regali handmade, pagare l'F24 dell'imu, scrivere qui e scrivere una mail all'avvocatA. poi, se rimane tempo, anche due o tre cosine lavorative che quando c'è lui mi rimane impossibile fare. La busta dell'Imu l'ho dimenticata, ma le recupererò in pausa pranzo e riuscirò comunque a pagarla prima che arrivi lui, perchè tanto ormai lo sanno anche i muri che quando dice "se ci vediamo, ci vediamo in tardo pomeriggio" alle h 15.00 è qui carico come una molla.
Mi sono svegliata di nuovo con un gran mal di schiena, meno impresso nella parte destra e più generico... lo definirei lombare ma chissà, non me ne intendo. Sto iniziando a pensare che sia il mio materasso, o il mio modo di dormire, o di stare seduta qui in ufficio. sta diventando un dolore cronico e sto iniziando ad agitarmi anche se rimango dell'idea che il piano di reazione giusto sia sempre quello sostenuto con Ego settimana scorsa: io lo ignoro e lui passa. e se non passa, poi ci penso.
Non è stato un buon weekend, anche se dal punto di vista della scrivania con panorama statale - nebbia di un lunedì mattina di dicembre col mal di schiena, non sembra poi così pessimo. Altri due giorni insieme, quarantotto ore, probabilmente non accadrà più fino alla prossima primavera. ero così gonfia di aspettative da rimanerne terribilmente delusa, come ogni volta d'altronde. Non ho ancora imparato che se ha un giorno in più per stare a casa, lui si rilassa totalmente, non è che pensa "due giorni per stare insieme invece di uno" come faccio io, pollaccia, ma "oh un bel giorno per dormire e poi la solita domenica per stare insieme". Così sabato l'abbiamo passato nel sonno dormito fino alle 9.30, colazione di quelle casalinghe belle spesse con brioche alla nutella e caffèlatte, poi lui si è riaddormentato sul divano fino alle tredici quando l'ho svegliato con un piattone di capppelletti in brodo e nel frattempo io avevo rassettato casa, fatto una lavtrice, passato l'aspirapolvere e lavato i pavimenti. Dopo pranzo solita pennichella sul divano, impostata di un ora che poi diventano due e resto del pomeriggio in conseguente coma - perchè lui se non ha dormito troppo poco, ha dormito troppo. alla sera siamo usciti con una coppia di Amici che non vedevamo da agosto al mare, la sera prima lui aveva dato la sua festa di laurea alla quale noi non abbiamo partecipato a casua della cena aziendale natalizia di Ego, quindi loro erano due merdacce che stavano in piedi per miracolo, lui in particolare - sono ancora di quelli che si ammazzano di alcool tutti i weekend e dicono il giorno in cui metto la testa apposto... e quest'anno han fatto tutti trent'anni - di conseguenza a mezzanote e mezza eravamo già tutti sotto le coperte e Ego si ri-addormentava come una bambino. Ieri invece avevamo il nostro bel programma di giro in centro per vetrine, acquisti natalizi e pranzo da Eataly. Tutto fatto ma io avevo lo scazzo aberrante, un po' per i dolori del ciclo, un po perchè il riposino del giorno prima lo avevo pagato non prendendo sonno fino alle quattro, un po' per la delusione della giornata precedente che avevo immaginato assai più ricca di cose. ho come al solito alienato la giornata col mio muso e la mia acidità così, ci eravamo comprati da Eataly dei raviolini fonduta e tartufo per la cena, mentre l'acqua bolliva ci siamo scannati per bene e dopo la solita gara di insulto libero ci siamo pure riapacificati ma erano ormai le undici e ce ne siamo andati a letto.
Cose che capitano. spesso.
Ma va bene anche così, altrimenti poi ci si annoia.
Ah capita capita...io i week end a casa tutti interi per noi me li sogno-__- Il prossimo l'ho programmato sul calendario ma salta: ho lezione al mattino di sabato e lui una cena la sera; poi devo studiare...il massimo del romanticismo sarà una passeggiata forzata alla domenica per stare in forma. Ah le idee che ci facciamo noi donne...fantascienzaXD
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