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Ufficialmente sono un'impiegata commerciale e tento di vendere qualcosa all'estero in un orario part-time che di part-time ha solo il nome. Nell'altra parte del "time", quella immaginaria, sono una casalinga disperata. Vivo da sei anni nella Gcasa con un megalomane egocentrico spesso in preda a deliri di onnipotenza che qui chiamo amorevolemente Ego e recentemente pare sia diventato mio marito, una Ggatta convinta di essere la padrona di casa e un Ggatto suo sottoposto. Sono sociofobica, germofobica e un altro paio di cose che finiscono con "obica". Sono silenziosa, amo le parole ma uso scriverle piuttosto che buttarle al vento. Dico sempre esattamente quello che penso ma solo se interpellata - quando apro bocca o ho fame o sono incazzata. Maniaca dell'ordine, del pulito e in generale della perfezione ma non a casa mia. Sono una tormentata, per motivi non ancora chiari, ma non ho tempo per disperarmene perchè ho da correre alla ricerca della perfezione di cui sopra. Per i pregi purtroppo non c'è più spazio. Ballerina mancata, nella prossima vita vorrei fare l'ereditiera depressa, scrittrice nel tempo libero. Sogni nel cassetto: pubblicare un libro e girare il mondo.

lunedì 9 febbraio 2015

E niente.

vai a cena con tua madre e il tuo compagno, perchè tua madre te lo chiede da mesi e tu pensi che voglia ancora ripeterti le stesse cose dell'ultima volta e di quella prima e di quella prima ancora. 
e niente, invece tua madre voleva tanto vederti perchè doveva dirti che frequenta un uomo prima che qualcuno te lo dica al bar la domenica mattina mentre afferri il cornetto alla nutella. 
Ma come? Tuo padre dov'è? Ma non era ieri che uscivi dall'ufficio e andavi da loro a pranzo, trovavi una casa piena di luce, una tavola imbandita, una moglie indaffarata che aveva corso tutta la mattina per prepare in tempo il pranzo compresivo degli spaghetti al pomodoro in esclusiva per il marito, come tutti i pranzi da trent'anni a quella parte? Non era ieri che tuo padre faceva le battute con lo sguardo languido a tua madre che sorrideva imbarazzata con il solito rimprovero non davanti alla bambina
Non era ieri che tua madre era una donna forte che non perdeva la testa con il marito sotto i ferri in quel pronto soccorso gelido alle tre del mattino?
E' passato un anno e mezzo dall'ultima volta che hai visto tuo padre in piedi  mentre saliva in macchina con lei e andavano a far la spesa quel sabato mattina. quant'è un anno e mezzo? non è troppo poco un anno e mezzo?
non era ieri che tua madre si strappava i capelli davanti una bara?
Lui ha due figli e io li ho già conosciuti, mi piacerebbe che tu lo conoscessi.
chi? cosa? dove? quando?

E niente. io pensavo di mangiare una pizza e discutere di affitti con la mia stronza e folle madre.
e niente, vado a chiamare la terapeuta.

18 commenti:

  1. Cazzo Micol. Mi sono messa nei tuoi panni e..cazzo.

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  2. La capacità di ripresa, di chiudere una porta, di voltarsi e andare avanti è per me sempre oggetto di amare riflessioni. Un forte abbraccio.

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    1. Anche per me e ho sempre dichiarato infatti che fossero cose troppo delicate per essere giudicate. Poi però, evidentemente, viverlo sulla tua pellaccia è un'altra cosa...

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  3. Ciao Micol trasparite nel tuo post un mix esplosivo di emozioni confuse e me ne dispiaccio molto. Non riesco a capire tutto ciò, però posso immaginare il tuo stupore misto a rabbia, a perplessità al riguardo. Cerca di essere un pochino comprensiva verso tua madre, diciamo che secondo me dovresti provarci, non lasciarti prendere troppo dal panico e non scagliarti subito contro di lei.
    (Anche se effettivamente un anno e mezzo pure a me sa di troppo poco..... Tuttavia tua madre può aver veramente bisogno di questo, puó riprendere in positivo la sua vita, per cui sarebbe giusto darle tale possibilità)

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    1. Si, probabilmente trattasi sopratutto di "bisogno".
      Non me la prenderò con mia madre, figuriamoci, non abbiamo un rapporto e non sono certo nella posizione di poter esprirmere la mia opinione, ma poi ad essere sincera probabilmente non lo farei nemmeno se fossimo legate..

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  4. Questa è tosta, tesoro. Non so cosa proverei al tuo posto. È tosta. Al di là delle idee razionali che io possa avere è tutta un'altra faccenda se ti capita.

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    1. Esatto Liz, il colpo è sopratutto il colpo che mi ha dato la cosa. non so se mi spiego... non avrei mai immaginato di regaire così.

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  5. ...Tesoro...non oso immaginare quello che hai potuto provare...Che dire razionalmente dovresti essere "contenta" di sapere che tua madre ha qualcuno, si distrae, e non è giu'...Dall'altra non credo sia facile veder "sostituire" tuo padre così in fretta...Un anno e mezzo...a volte non si dimentica nemmeno l'ex stronzo in un anno e mezzo...Poi bho penso che la vita ha mille modi strani per stupirci...ti abbraccio!

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    1. Probabilmente se la mia fosse una buona madre sarei contenta per lei, o forse no... a me sembra passato davvero troppo poco, come dici tu a volte non ci si riprende nemmeno dalla fine di una relazione in un anno e mezzo.

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  6. Cerco di pensare a come reagirei io in una situazione simile o nella situazione opposta, essendo io legato maggiormente a mia madre (brutto a dirsi ma è così).
    Non lo so.
    Vorrei poter dire che metterei al primo posto la ricerca di felicità del genitore, che cerca di colmare il proprio vuoto con un'altra persona ma non sono certo di come reagirei davvero. Non so se il mio cinismo riuscirebbe a limitarsi a dire "non c'è più, è giusto che anche lui/lei vada avanti".

    Mi piace pensare che ci riuscirei ma non ne sono certo. E' una situazione difficile.

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    1. Però razionalmente riesci a immaginare che vacilleresti, io invece ero davvero convinta che la cosa non mi avrebbe toccato minimamente. sarà perchè in fondo pensavo che non sarebbe mai successo o che sarebbe successo tra moltissimo tempo?

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  7. Buongiorno a tutti,
    avevo sei anni quando mia madre, dopo un anno e dieci mesi di vedovanza (con tre bimbi a carico) si è risposata, e ha fatto benissimo per lei, per il mio patrigno (anche lui vedovo), per me, per i miei fratelli e per i due "fratellastri" che ho acquisito. E la ringrazio ancora, dopo cinquanta anni, di averlo fatto.

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    1. Beh credo che sia un po' diverso, immagino che tua madre fosse giovanissima quindi e che abbia voluto dare una presenza paterna ai suoi figli, oltre a tutto il resto. All'età di mia madre rifarsi una vita può giovare solo a lei... In più, se posso permettermi, credo che la reazione di un bambino sai molto diversa da quella di un adulto che suo padre se l'è vissuto trent'anni, per forza di cose...

      Piacere di conoscerti Malo.

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    2. 41 anni, e ha vissuto con il mio patrigno (ma per me il mio babbo) fino a 75. Proprio perché è la sua vita, perché siete tutti adulti, perché una donna resta mamma, ma è pur sempre una donna, la situazione è più facile (in teoria) da accettare rispetto a quella di un bambino. Auguri per il seguito

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  8. Non è che tuo papà sia morto un'altra volta cara, è morto solo una volta e ognuno cerca di andare avanti come può. Credo che la tua ferita sia ancora troppo aperta... ci vorrà ancora molto più tempo per te. ti abbraccio forte.

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    1. Mi pare sia morto davvero adesso, un po' di più... per lei ovviamente, non per me.
      Hai ragione Plo, se c'è una cosa che la notizia ha portato alla luce è che io ho ancora molto lavoro da fare..

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  9. Ci sono passata nove anni fa.
    Tira dritto e non lasciate spazio alla delusione che poi ti lascia sempre il retrogusto di fiele e caffè bruciato. Non toglie nulla a tuo padre né a te... con la sua coscienza faccia pure i conti lei.
    Se hai bisogno scrivimi. :*

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