con attentati terroristici, aerei che cadono e pioggia incessante.
Mi pare che tutto il mondo stia soffrendo, che il dolore che sento io sia in realtà un dolore diffuso.. lo ritrovo nei volti della gente al supermercato, nella televisione su qualunque canale, nel silenzio tombale in ufficio.
Mi era capitato nel 2011 e anche l'anno seguente, nei lunghi mesi di ricovero di mio padre quando io me ne andavo in giro come uno zombie e mi sembrava che tutti intorno stessero come me.
Stamattina però mi sono svegliata con il pensiero che, cristo santo, non è successo a noi. è una persona vicinissima a noi, vicinissima a Ego, ma non siamo noi. quindi forse è ora di iniziare a riprendere in mano le nostre routine e aggiungerci dentro questa cosa invece del contrario come si è fatto fin ora. E' successo solo domenica eppure mi sembra passata già un infinità di tempo, fatico a ricordare come stavo e cosa pensavo fino a domenica pomeriggio. Ho condiviso questa cosa con Ego mentre lui si vestiva stamattina e io prendevo il caffè ma lui ovviamente non l'ha capita e mi ha risposto che per lui è come un fratello e non gliene frega niente se questa situazione si protrarrà dei mesi. La realtà è che ha bisogno di dormire, non si è mai fermato da domenica notte con due ore di sonno sulle spalle e tutte le sere non siamo ancora riusciti ad andare a letto prima delle ventitrè e trenta. io sto bene perchè al pomeriggio ho dormito un ora sul divano tutti i giorni prima di andare in ospedale, lui no e come se non bastasse è periodo di consegne al lavoro e non sta nemmeno facendo le pause pranzo... è antipatico, per niente collaborativo e poco pragmatico. In circostanze normali lo avrei già preso a calci nel culo ma sto cercando di pazientare e stasera vorrei riuscire a non farlo andare in ospedale tanto ieri sera siamo arrivati lì talmente tardi che se ne stavano andando anche i genitori... finchè A. non sarà sveglio, non si potrà scambiare qualche parola, sarebbe persino inutile andare lì ma si va tutti per la M. Oggi vorrei andare io alle diciassette appena uscita dal lavoro, stare un paio d'ore, rientrare a casa in tempo per l'arrivo di Ego, farlo cenare e poi mandarlo a dormire in modo che si faccia una dormita di una decina di ore e resetti il cervello. Aspetto che M. mi dica se andare perchè la stanno facendo stare dentro con lui finalmente e se la fanno rimanere lì anche oggi è inutile che io vada, non la vedrei nemmeno. egoisticamente spero che sarà così, avrei davvero bisogno di starmene una sera a casa, fare una cena decente, svuotare e fare una lavastoviglie, riporre il bucato asciutto e guardare un po' la Gigghi che è incazzata nera con me e mi soffia appena mi avvicino.
Le condizioni di A. sono decisamente poco chiare, tutti i giorni esce qualche nuova notizia in contrasto con quelle del giorno prima. Ieri la M. spostando il lenzuolo ha scoperto che è solo una gamba ad avere i ferri inseriti, ha chiesto spiegazioni e gli hanno detto che l'altra gamba a parte un forte ematoma tanto da avere il piede nero che sembra in cancrena, non ha avuto rotture... per tre giorni era stato ripetuto che entrambe le gambe erano rotte ma una era stata ricostruita anche a livello di cartilagine perchè distrutta. L'uretra, contrariamente a quanto detto il giorno prima, non è per niente sistemata.. andrà poi sistemata con un altro intervento perchè allo stato dei fatti sarebbe impotente e incontinente dato che la parte compromessa è proprio quella relativa ai nervi che comandano il tutto. E l'ultima di stamattina è che sono presenti delle lesioni nelle ossa frontali del cranio, e avevano sempre detto che non aveva battuto la testa. Credo che questo caos di informazioni sia dovuto un po' al fatto che si trova ancora nella rianimazione del pronto soccorso perchè in quella del reparto non c'è posto e al pronto soccorso i medici cambiano di continuo e per esperienza so che informare i parenti non è giustamente una loro priorità quanto gestire il trauma, un po' al fatto che tutti loro, sia la famiglia che la M., capiscono poco e fanno parlare poco. La mamma di A. non parla benissimo l'italiano e ha il brutto vizio di capire sempre quello che vuole e sparare cazzate bibliche... questo fa si che l'interlocutore la identifichi immediatamente per quello che è e non si perda in dettagli che probabilmente non capirebbe, la M. invece secondo me indispone un po' i medici senza volerlo perchè li interrompe continuamente con il suo fare agitato da napoletana, sempre educato ma comunque non solito in un ambiente pacato e silenzioso come sono gli ospedali qui. Ora il problema principale è che non riescono a svegliarlo, hanno già provato più volte ma lui urla come un matto e si dimena, ieri in pochi secondi si è strappato via degli aghi e l'hanno subito sedato di nuovo. Hanno detto che nei giovani è normale che si riesca solo dopo diversi tentativi ma finchè comunque non si sveglia non lo toglieranno dalla rianimazione.
Ieri sera abbiamo portato noi a casa la M. tanto sia lei che Ego non avevano cenato quindi ci siamo fermati a mangiare un panino... ha mangiato, anche perchè con il diabete non si puo permettere di trascurarsi troppo e ha la glicemia sballata da giorni, ma l'ho vista davvero malissimo. Probabilmente il primo giorno l'adrenalina l'ha tenuta su e sperava di poterlo già vedere ieri e parlarci ma le cose stanno molto peggio di come sembravano subito e ieri se n'è resa conto. Non so comunque come stai facendo a tenere botta... è qui da sola, a mille km da casa sua, in una casa con gente che comunque non è la sua famiglia. è partita così da un momento all'altro, lei che è sempre perfetta e prima di venire al nord si fa la cera, le unghie e i capelli. E' una ragazza abitutata ad essere sempre sotto l'ala di qualcuno, quando sta giù di mamma, che nomina così senza articolo come se fosse un nome proprio, e quando sta su di A. Ha un anno in meno di me ma conduce una vita completamente diversa dalla gente della nostra età, è mantenuta dai suoi e quando ha la febbre dorme con la mamma nel lettone... Mi sta davvero stupendo come sta tenendo duro, come sia donna adesso che ce n'è bisogno, quando in normali circostanze ancora non lo è mai diventata. Ora devo occuparmi di trovarle qualcuno che le tolga il gel alle unghie alle dieci di sera... aveva l'appuntamento proprio il giorno in cui è partita quindi ha la ricrescita di un mese e lei le porta molto lunghe già normalmente, in più questa volta le aveva fatte a punta e non tonde... si è già graffiata tutti gli occhi mettendo le lenti a contatto e poi esteticamente è davvero improponibile - sono pure rosa shocking. Non sarà un impresa semplice perchè non si vuole spostare dall'ospedale di giorno e non vuole stare impegnata più di un ora... ma qui non ho mai sentito di ricostruzione con gel alle unghie che duri meno di due ore e sopratutto dopo le nove di sera...
Intanto oggi ho cercato di riprendere un po' le redini e mi sono prenotata la prova di epilazione permanente da un estetista del mio paese per martedì prossimo e stasera prima di andare in ospedale passerò a ritirare un giocottolo per Il Grande prenotato per pasqua... E smettesse di piovere darebbe una gran mano.
Capisco come ti senti...I primi tempi si sentono tante di quelle storie...io son dell'idea di lasciarli lavorare e poi mi spiegheranno cosa è successo, dev'essere terribile pero' non sapere niente di certo, non riuscire a farlo svegliare...
RispondiEliminaPer il gel minimo ci vuole un'ora e a quell'ora dovrebbe trovare qualcuno che lo fa in casa...
Ma per il laser per l'epilazione non bisogna aspettare l'autunno perché non ci si dovrebbe prendere il sole!??! Ci sto facendo un pensierino per l'anno prossimo
Dio tesoro, quanta tensione. Eppure hai scritto un post impeccabile! Sì in rianimazione di pronto soccorso non hanno le procedure del reparto. Un mio ex amico (testimone di nozze di Marito per di piú) si schiantó con l'auto in autostrada contro la cuspide di uno spartitraffico di un autogrill 6 anni fa...per giorni il bollettino medico cambiava. Ci sono voluti mesi. Io allora lavoravo come commessa praticamente tutti i giorni, festivi compresi e Marito abitava nella sua cittá e non con me; la fidanzata nostra amica scese da Pordenone nella mia cittá dove l avevano ricoverato e neppure i genitori di lui erano della mia cittá. Non ti dico il casino, dovettero prendere un appartamento vicino all`ospedale perché la cosa si protrasse per mesi. Conosco benissimo tutto sto caos. Tu cerca di fare riposare Ego se riesci.
RispondiEliminaSono situazioni orrende per le quali parlare è inutile se non si sa di cosa si stia parlando.
RispondiEliminaPer questa ragione mi fermo qui: ogni mia parola sarebbe inutile ed a modo suo "ipocrita"n on avendo mai provato (E non ci tengo) una situazione di questo genere.
Spendo qualche pensiero per A.
Micol ti capsco, stai passando un periodaccio, e non è facile comprendere le emozioni di Ego, soprattutto non è semplice coccolare e stare accanto appoggiando la tua amica ed Ego e contemposraneamente mandare la tua vita quotidiana avanti senza ferire nessuno.
RispondiEliminaTi sono vicina e ti mando un forte abbraccio