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Ufficialmente sono un'impiegata commerciale e tento di vendere qualcosa all'estero in un orario part-time che di part-time ha solo il nome. Nell'altra parte del "time", quella immaginaria, sono una casalinga disperata. Vivo da sei anni nella Gcasa con un megalomane egocentrico spesso in preda a deliri di onnipotenza che qui chiamo amorevolemente Ego e recentemente pare sia diventato mio marito, una Ggatta convinta di essere la padrona di casa e un Ggatto suo sottoposto. Sono sociofobica, germofobica e un altro paio di cose che finiscono con "obica". Sono silenziosa, amo le parole ma uso scriverle piuttosto che buttarle al vento. Dico sempre esattamente quello che penso ma solo se interpellata - quando apro bocca o ho fame o sono incazzata. Maniaca dell'ordine, del pulito e in generale della perfezione ma non a casa mia. Sono una tormentata, per motivi non ancora chiari, ma non ho tempo per disperarmene perchè ho da correre alla ricerca della perfezione di cui sopra. Per i pregi purtroppo non c'è più spazio. Ballerina mancata, nella prossima vita vorrei fare l'ereditiera depressa, scrittrice nel tempo libero. Sogni nel cassetto: pubblicare un libro e girare il mondo.

giovedì 26 giugno 2014

Voglio tranquillizzare

chi ne avesse pieni i cabbasisi, siamo alla penultima puntata.
A chi invece attende con ansia ogni nuovo episodio (eh??) voglio dire che siamo alla penultima puntata delle presentazioni ma poi ci sarà finalmente il cosa è successo, non temete.

 Non perderti neanche una puntata del Parentado Show

Dal male non puo nascere che male. e non è esattamente così se si pensa che dallo stesso albero è nato anche mio padre, a meno che mia nonna non nascondesse qualche altarino di cui non sono a conoscenza. e credetemi, sapere che il mio sangue non c'entra nulla con quello di questa gente mi cambierebbe ideologicamente la vita.
Da mostri, un mostro. Mioziol'ignobile, personalità borderline, che sai come lo lasci e non sai come lo trovi. questa è la caratteristica principale di questo animale, un giorno fa il simpatico e approccia quasi una chiaccherata, il giorno dopo non ti saluta neppure. e non esagero, è davvero così con la "famiglia", con i pochi esterni con i quali ha contatti umani si da un cotegno ma non vanta comunque di grandi rapporti sociali. ha passato i sessanta da poco ma non so esattamente quanti anni abbia in più di mio padre, dovrebbero essere sei o sette. In realtà di lui so davvero poco. Mi ha sempre fatto schifo da che' ricordo, anche fisicamente, mi ricordo di essere in braccio a lui nella cucina di mia nonna infastidita dal suo puzzo di sudore. Mi ha insegnato ad andare in bicicletta nel viale sottocasa, e credo che questo sia stato l'unico esclusivo contatto zio/nipote che abbiamo mai avuto. Anche lui, come il padre e la madre, non giocava con la nipote e io quindi non sono stata una nipote che giocava con lo zio, ma con lui la non simpatia non si limitava a questo. oltre a farmi fisicamente schifo, mi è stato chiaro fin da subito che fosse una persona fuori dalle righe. dalla mia camera sentivo molto bene le sue urla con MiaZia durante i loro giornalieri llitigi così come sono sempre stata presente agli sfoghi di mia zia e mia cugina a casa nostra. Lui è uno che urla invece di parlare e ogni due parole inserisce una volgarità o una bestemmia, è ovvio che un bambino, a meno che non sia abituato a convivere solo con personaggi di questo rango, ne sia spaventato e tenga le distanze. Il trattamento che riservava a mio padre non mi era ancora evidente, lui trattava tutti come delle merde per cui era ovvio che lo facesse anche con lui. ci ha provato anche con me finchè ho smesso di salutarlo da adolescente e non gli ho più dato modo di intavolare un dialogo. Credo che abbia odiato suo fratello da quando è nato. è un insicuro con grandi disturbi esistenziali, paranoico, ipocondrioco, possessivo e con un attaccamento morboso nei confronti della madre. un nuovo membro della famiglia bisognoso di attenzioni è arrivato a rompere le palle quando fino a quel momento ogni attenzione era per lui, non c'è storia più banale. poi però quando il "nuovo" a quattordici anni si è ammalato e l'attenzione dei genitori si è completamente incentrata su di lui - lo hanno portato all'estero da grandi luminari, sua madre ha iniziato ad assentarsi a giorni alterni per aiutarlo nelle dialisi...- evidentemente per lui è stato troppo. e doveva avere già sui vent'anni, il poveretto, non era più un bambino. Mio padre era il suo oggetto di sfogo preferito, sopratutto amava fare l'amicone due giorni nei quali ovviamente gli chiedeva anche favori, e poi arrivare un giorno in ufficio non salutarlo nemmeno e coprirlo di insulti appena apriva bocca. Mio padre, così come faceva con mio nonno, lo mandava ovviamente a quel paese ma poi, quando la merda tornava a fare il simpatico, riprovava a dargli fiducia. ed è andata avanti così, per cinquattaquattro anni. ogni volta mio padre saliva a pranzo con il mal di stomaco e ogni volta io gli chiedevo perche si stupiva ancora e lui mi rispondeva è mio fratello - cosa che io davvero nonostante mi sforzi non riesco a capire, ma mi pare ormai evidente che a me manchi un pezzo, un qualcosa, che mio padre e tante altre persone hanno a legarli visceralmente con i parenti più stretti mentre io, se mi fai male il giusto, ti rinnego e basta, a prescindere da chi tu sia. Non ha smesso di trattarlo a pesci in faccia nemmeno nei periodi in cui mio padre è stato peggio o dopo il primo infarto quando gli ha esplicitamente detto a lui e suo padre torno in ufficio solo se non mi fate più incazzare, non me lo posso permettere. E' anche un vigliacco che dopo aver trattato come delle pezze da piedi moglie e fratello tutta la vita, ha pianto lacrime di coccodrillo sulle loro bare, perchè la vita inspiegabilmente gli ha permesso di seppellirli entrambi - ma con me c'è troppa differenza d'età e sono quasi certa di vincerla. L'unica persona che probabilmente ha mai amato davvero è stata la madre, di un amore malato come lui, possessivo, vendicativo e manipolatore. la sua mammina, dalla quale non si è mai praticamente separato finchè non è stata la morte di lei a imporlo, se mia zia non fosse erronemante rimasta incinta probabilmente non si sarebbe nemmeno mai spostato dalla sua cameretta. Mi è stato raccontato che si erano lasciati dopo pochi anni di fidanzamento, poi lei è arrivata dicendo che era incinta e così si sono sposati alla velocità della luce perchè a quei tempi si sa, si doveva fare così. ai mie nonni probabilmente non sarebbe fregato molto ma i genitori di mia zia erano tipi che ci tenevano a certe cose. e dopo il matrimonio, nonostante la casa a fianco per loro fosse pronta all'uso, hanno vissuto nella mansarda dei miei nonni fino a che miacuginanevrotica ha avuto tre anni, perchè l'animale non voleva separarsi dalla mamma. quando lei è morta poi, sei anni fa, dalla mamma è tornato... a pranzo, cena e persino colazione perchè quest'uomo non si riscalda nemmeno un latte, tornando a casa sua pochi metri più in là soltanto per dormire. Inutile specificare che il loro matrimonio sia stato una farsa, e a mio parere non solo per il fatto che non si siano scelti. anzi, se il caso non avesse fatto in modo che MiaZia fosse in qualche modo "obbligata" a tornare, non credo lui avrebbe mai trovato un'altra donna. sono certa che chiunque avesse sposato sarebbe andata allo stesso modo. E' stato una guerra quotidiana di urli, vendette e ricatti, perchè MiZia non era il tipo di persona che subisce in silenzio, altrochè. aveva una lingua maledettamente tagliente che ha lasciato in eredità a miacuginanevrotica e sopratutto era una persona intelligente, una donna brillante, completamente diversa da lui - anche se fatico davvero a spiegarmi come allora abbia potuto passare la vita con questo animale. Non capirò mai perchè è rimasta con lui, perchè non se n'è andata, so' che più volte l'ha detto e ci ha pensato ma poi non l'ha mai fatto, diceva che era per la figlia ma in realtà è rimasta anche quando Miacuginanevrotica ormai non abitava più con loro. Forse un giorno lo avrebbe fatto se non fosse arrivata la sla a spezzarle la vita e infine dopo tre anni di torture ad ucciderla.. e dal giorno in cui si è ammalata, lui ha iniziato apparentemente a trattarla con i guanti, in realtà nel giorno di riposo della badante l'ha fatta pisciare sotto per non chiamare mia madre ad aiutarlo, il bastardo. E' evidente che quel cuore marcio sia incapace di amare, di provare emozioni di qualunque genere, pietà o rispetto, nemmeno verso la sua unica figlia nonostante a vederli ora possano sembrare un padre e figlia con annessi nipotini abbastanza legati, apparentemente normali. Non l'ha mai cagata e l'ha sempre maltrattata, così come faceva con la moglie, Miacuginanevrotica però - per sua fortuna - è un altro frutto dell'albero ben riuscito quindi è stata una guerra quotidiana anche con lei finchè mia zia non si è ammalata. 
Al momento lui e il padre vivono "insieme" lui torna sempre a dormire a casa sua ma vive il resto della giornata che non passa nell'officina, a casa di suo padre. Due malati, due folli, due emarginati soli che si intrattengono insultandosi a vicenda in attesa di morire anche loro. mio nonno di ottantasette anni serve i pasti, cucinati dalla goveranante, al figlio di sessanta che non si toglie nemmeno il suo piatto dal tavolo. Sarebbe la giusta condanna per due animali del genere se non fosse che purtroppo c'è chi "si occupa di loro", li frequenta, li allieta con i sorrisi dei suoi figli e gli sbriga le commissioni... Miacuginanevrotica, in cambio di una retribuzione mensile e chissà cos'altro. Questo è il motivo per cui lei per me vacilla da sempre tra il bianco e il nero, è l'ostacolo alla punizione divina che queste persone meritano... e io, che sono figlia del marcio, del malato, la nipote che sputa veleno e non lecca culi per l'eredità, non glielo perdono. 
Lei sarà la prossima e ultima puntata, ringraziate che la mia non sia una famiglia numerosa.

Queste persone sono il male, sono il lato oscuro della vita vestito di indumenti che hanno indosso da troppi giorni, in case stantie che erano di gente che è morta e così sono rimaste. Queste persone sono il male del mondo perchè sono un insulto alla vita, al sole che sorge ogni giorno, alla forza di chi non si spezza e si rinnova, all'amore in un gesto. 
Il male esiste, io l'ho visto e toccato con mano e un po è qui, nelle mie vene, lo so. so che è lui che mi fa alzare ogni mattina sperando che nella notte uno dei due sia morto anche se in fondo non è proprio così, per loro voglio morti lente e dolorose, lunghe agonie, strazianti dolori. E ringrazio di averlo un po' di questo male dentro, che mi permette quest'odio. sennò chissà, forse sarei lì a servirgli la cena.  

5 commenti:

  1. E' brutto dirlo ma spesso, in situazioni come queste, un po' di odio ci vuole e ci aiuta ad andare avanti.. ma tu non sei come loro Micol, ricordatelo sempre!
    Ti abbraccio :)

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  2. Adoro queste tue descrizioni!

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  3. Concordo: non sei come loro.
    Il male esiste? Oh sí, esiste.
    Dio santo che creature!!
    Tremenda la sla...non perdona;-(

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  4. La nostra società ha delle vistose crepe. Non è semplice gestire nemmeno i rapporti familiari e, chi ci riesce con reciproca soddisfazione, è degno di stima.
    Un sorriso a te per la giornata.
    ^__^

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  5. Ne so qualcosa pure io di malattie e sla...che non da tregua...Non sei come loro e certi sentimenti sono impossibili da evitare...

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Io sono per l'insulto libero quindi, dai, che è gratis.. e non c'è neanche il codice captcha!