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Ufficialmente sono un'impiegata commerciale e tento di vendere qualcosa all'estero in un orario part-time che di part-time ha solo il nome. Nell'altra parte del "time", quella immaginaria, sono una casalinga disperata. Vivo da sei anni nella Gcasa con un megalomane egocentrico spesso in preda a deliri di onnipotenza che qui chiamo amorevolemente Ego e recentemente pare sia diventato mio marito, una Ggatta convinta di essere la padrona di casa e un Ggatto suo sottoposto. Sono sociofobica, germofobica e un altro paio di cose che finiscono con "obica". Sono silenziosa, amo le parole ma uso scriverle piuttosto che buttarle al vento. Dico sempre esattamente quello che penso ma solo se interpellata - quando apro bocca o ho fame o sono incazzata. Maniaca dell'ordine, del pulito e in generale della perfezione ma non a casa mia. Sono una tormentata, per motivi non ancora chiari, ma non ho tempo per disperarmene perchè ho da correre alla ricerca della perfezione di cui sopra. Per i pregi purtroppo non c'è più spazio. Ballerina mancata, nella prossima vita vorrei fare l'ereditiera depressa, scrittrice nel tempo libero. Sogni nel cassetto: pubblicare un libro e girare il mondo.

martedì 24 marzo 2015

Oggi saltiamo

a piè pari il post felino e ci lasciamo andare ad un pippone mattutino.
Stanotte la M. ha dormito da noi. ho fatto il possibile per metterla a suo agio ma non sono abituata ad avere ospiti e non sono abituata a fare l'amica. Ho cambiato le lenzuola davanti a lei, anche se le avevo messe pulite il giorno prima... ho pensato che fosse la cosa giusta da fare quando un ospite deve usare il tuo letto. le ho chiesto scusa per i peli dei gatti sul piumino ma non ne avevo un altro e faceva troppo freddo per dormire senza. le ho chiesto se voleva qualcosa, qulasiasi cosa, e non ha voluto niente. Grazie al cielo la casa era pulita, avevo pulito domenica, grazie al cielo avevo pulito. un gran culo. Stanotte la sentivo agitarsi ma abbiamo domito tutti e tre di schianto, io e lei ci siamo chiuse in camera e i mici sono andati avanti non so per quanto a piangere e grattare la porta della camera perchè Ego che teoricamene doveva intrattenerli, si è addormentato non appena ha toccato il divano. 
Oggi dovrebbe essere una buona giornata, ieri l'operazione è andata bene, gli hanno già sistemato anche l'uretra... ha perso molto sangue e gli hanno fatto un po' di trasfusioni però non dovrebbe più subire interventi. Oggi dovrebbero provare a svegliarlo. Finalmente la M. ha potuto vederlo un attimo ma forse sarebbe stato meglio aspettare, è rimasta parecchio shockata... è in rianimazione, posso immaginare senza sforzarmi troppo. 
Il ragazzo che era dietro di lui continua a peggiorare, ieri sera gli hanno tolto anche il fegato. 
Ci sono tutte le circostanze tipiche, i dettagli macabri raccontati con poesia, i gruppetti di gente fuori dal pronto soccorso che parla dello stesso argomento con versioni totalmente contrastanti. La M. chiede a tutti se hanno viste le dinamiche dell'incidente, se hanno parlato con A. poco prima, se ha sofferto, se ha chiesto di lei. ognuno dice una cosa diversa ma lei continua a voler sapere cose che probabilmente nessuno sa davvero. Il nostro amico che è andato sul posto ha il tatto di un rinoceronte e ieri sera mentre si mangiava un panino prima di andare tutti a dormire gli ha detto che A. urlava come un matto, che gli continuava a dire che non aveva più le gambe... i calci sulle caviglie che gli dava Ego dall'altra parte del tavolo non sono serviti. Non riesco a immaginare come si senta lei dato che io, che non sono parte in causa, continuo a sentire un tremore interiore da domenica... come se da un momento all'altro dovesse crollare il mondo con noi tutti dentro. Sono distrutta fisicamente perchè anche stanotte ho dormito poco e alle sei e trenta ero in piedi per riuscire ad accompagnare lei ed arrivare in ufficio in tempo, ho la testa lì e mi sento fuori posto e fuori controllo a fare qualsiasi cosa che non sia stare lì ad osservare infermieri e medici che passano senza cagarci di striscio. In realtà prima di stasera verso le venti non andremo lì... quindi oggi dovrò fare lavatrici a tutto spiano, non ho più mutande pulite, fare un paio di telefonate importanti e guardare un po' i pelosi che stiamo trascurando tantissimo.
Ieri mattina mi sentivo quasi di invadare spazi personali, poi mi sono resa conto che se non ci fossi io lei sarebbe sola, con i parenti di lui e tutti noi che arriviamo la sera ma comunque sola. Vorrei dirle hai visto, gli amici di merda che siamo? ma ovviamente non lo faccio. Ora mi sento in colpa a saperla lì da sola, vorrei poter fare di più ma non saprei cosa - l'ho mandata con un sacchetto con dentro un libro, una coca zero, un pacchetto di fonzie, un pacchetto di mikado e tantissimi fazzoletti... e immediatamente dopo mi sono sentita un idiota totale. 

Penso di essere un amica ingombrante, di quelle che ti tolgono il fiato e quando vedi il suo nome sullo schermo del telefono ti viene da grattarti. con l'aggravante però di non esserne nemmeno capace. un amica ingombrante che non sa fare l'amica per cui ti sta dietro come un cane, quando ti giri è lì, attaccata dietro di te, ma non spiccica parola e ti guarda come fossi di cristallo e dovessi romperti da un momento all'altro. ti vuole accarezzare per darti un conforto ma non sa bene come si fa per cui ti accarezza il gomito, il ginocchio, con la mano molle o talmente dura che pare una sberla. cerca di abbracciarti ma è impacciata, finisce per tirarti i capelli e baciare il collo del tuo giubotto al posto della tua guancia. 

E, anche se non ci trovo assonanza, penso solo a mio padre.
    

18 commenti:

  1. Deve essere davvero pesante come situazione. Ti ri-abbraccio

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  2. Tienimi aggiornata, mi raccomando, e se hai bisogno scrivi.
    Non so neanche immaginare cosa proverei io, non so, che gran casino cavolo.
    Prego per tutte le persone coinvolte in questo tragico incidente, spero tanto possa servire a qualcosa.
    Ti stringo forte.

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    1. Grazie Liz... ci pensavo sai, che se fossi credente pregherei.. l'ateo non sa mai a cosa aggrapparsi.

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  3. Invece io penso che tu sia un'amica sincera. E stia facendo una cosa che, a volte, nemmeno chi è un parente fa. Io se mi trovassi nella tua situazione vorrei una persona come te al mio fianco... altro che idiota. Sei tutt'altro. Sei ben altro. E hai un grande cuore. Un abbraccio Marix

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    1. Marix, cosa mi dici.. non mi sento affatto così, non sono così, ci provo... ti ringrazio e ricambio l'abbraccio

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  4. Sei una buona amica...fidati...Ci sono passata con quello che all'epoca era mio cognato ma per lui non c'è stato niente da fare...Avere già qualcuno, non parenti, che ti stanno vicino non è poco, credimi siete la sua boccata d'aria...Fammi sapere ti penso tanto...

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    1. L'intenzione è quella, distrarla un minimo, sostenerla.. che fatto da noi amici è diverso che dai perenti di lui ovviamente.
      Grazie Manu

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  5. Leggere il post prima e poi queste righe fa pensare, parecchio anche...
    Ti siamo tutti vicini...

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  6. Ti stringo,la miglior cosa che si possa fare in certe situazioni <3

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  7. Che situazione!!!...ti abbraccio e ti sono vicina

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  8. Non sai quanta dolcezza, umanità ed altruismo escano fuori dalle tue righe.

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    1. Ma tu trovi Brioches?? ...praticamente tutto quello che io non sono. Sto facendo del mio meglio...

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  9. Ho perso un cugino in un incidente stradale. Da mamma penso agli altri ragazzi, alla mamma con i figli, a tutte le persone che sono in di vita per la coglionata che ha fatto il tuo amico. A volte si da in mano uno strumento pericolosissimo come un'automobile a degli irresponsabili. Non è una sbadataggine superare in curva, è un atto gravissimo! Mi dispiace per il tuo amico ma mi dispiace molto di più per gli altri. E anzi, ti dirò di più, per quello che vale la vita delle persone che stanno soffrendo per colpa sua, meriterebbe certamente di sopravvivere e mi auguro senza serie conseguenze, ma almeno di starsene lì da solo a meditare fin da subito sul dolore non solo che sta subendo ma soprattutto di quello che ha causato.

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