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Ufficialmente sono un'impiegata commerciale e tento di vendere qualcosa all'estero in un orario part-time che di part-time ha solo il nome. Nell'altra parte del "time", quella immaginaria, sono una casalinga disperata. Vivo da sei anni nella Gcasa con un megalomane egocentrico spesso in preda a deliri di onnipotenza che qui chiamo amorevolemente Ego e recentemente pare sia diventato mio marito, una Ggatta convinta di essere la padrona di casa e un Ggatto suo sottoposto. Sono sociofobica, germofobica e un altro paio di cose che finiscono con "obica". Sono silenziosa, amo le parole ma uso scriverle piuttosto che buttarle al vento. Dico sempre esattamente quello che penso ma solo se interpellata - quando apro bocca o ho fame o sono incazzata. Maniaca dell'ordine, del pulito e in generale della perfezione ma non a casa mia. Sono una tormentata, per motivi non ancora chiari, ma non ho tempo per disperarmene perchè ho da correre alla ricerca della perfezione di cui sopra. Per i pregi purtroppo non c'è più spazio. Ballerina mancata, nella prossima vita vorrei fare l'ereditiera depressa, scrittrice nel tempo libero. Sogni nel cassetto: pubblicare un libro e girare il mondo.

venerdì 22 novembre 2013

Stare in ufficio

mi pare proprio una perdita di tempo in periodi come questi. Ho la montagna di roba stirata ieri da sistemare a casa, una pelosa da coccolare, un ammasso di piatti sporchi da infilare in lavastoviglie, una serie di ricette da provare, dei capelli da lavare e invece me ne sto qui a congelare e consumarmi la cartilagine della spalla destra muovendo il mouse nelle solite direzioni senza una metà precisa. Sei ore che mi sembrano eterne. Perchè quando non ho niente da fare io alla fine mi ci crogiolo dentro al punto che anche quando arriva finalmente qualcosa io poi non ne ho più voglia e do forfè. Il freddo poi mi rattrappisce, ogni anno di più, se penso a quando anche a gennaio rientravo a casa dopo l'ufficio e ne riuscivo poche ore dopo con tacchi e minigonna per ritirarmi poi solo all'alba ogni santo venerdì, mi viene una botta di sonno e freddo che prenderei instantenamente una tachipirina. così, per precauzione. Ieri ha buttato giù i primi due fiocchi di neve qui, i primi due fiocchi di neve della mia vita senza papà.
Questa settimana ho partorito, con dolore, quella cosa collegata a quella cosa del portone e dei mostri. e dalla prossima settimana tutto dovrebbe essere diverso, di nuovo finalmente colorato. anzi lo sarà, perchè io voglio che sia così, e perchè ho superato questo ostacolo cagando verde apposta per arrivarci. adesso sono libera, sei libera Micol, goditela, sono mesi che sogni questo giorno.
Il mio programma del weekend è di svuotarmi la testa, fare come un reset. In realtà quello che farò sarà darmi ai biscotti per le prove dei regali natalizi, poi voglio fare un gateau di patate, il fiore rustico, i cornetti e la pizza. perchè quando devo festeggiare le epifanie interiori io cucino. Sopratutto domenica che Ego ci abbandona per giocare, mi passerò la giornata in tuta ad impastare e lanciare palline pelose alla Gigghi, e non potrei chiedere di meglio. Domani sera invece usciremo, giusto per ricordare a quel che rimane del gruppo col quale si usciva che siamo ancora vivi, dopo mesi in cui la nostra vita sociale si è ridotta allo zero assoluto. Già sento la fatica di alzare un cocktail dal tavolo ma mi sforzo ora, prima dei grandi freddi, e poi ci si vede in primavera allo spuntare dei primi fiorellini. che sia mica un po' depressa? ma no, che Micol le vira tutte.

6 commenti:

  1. Dai Micol, forza! Il programma per questo weekend non mi sembra niente male, chissà quante cosine buone sfornerai :)

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  2. Il gateau di patate dev'esser buono!

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  3. A parer mio non è tanto la depressione quanto questo maledetto freddo, io sono come te: rinasco in primavera.
    Senti ma domenica posso fare un salto da te? il tuo programma culinario è alquanto allettante.
    A presto

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  4. Anche io andrei in letargo con questo freddo..però il tuo programma mi sembra molto coccoloso e consolante!! te lo appoggio in pieno!!! Un bacione!!!

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  5. Sei ore in ufficio SONO eterne...tanta solidarietà ;-)

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  6. anche per me è devastante stare in ufficio quando a casa si hanno milioni di cose da fare!
    questo blog mi piace! da oggi ti seguo anche io! :)

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